E’ trascorso poco tempo da quando ho decantato un oggetto ‘superato’ persino nella sua terra natia : la vecchia macchinetta napoletana per il caffè.
Eppure sul caffè e sugli strumenti ad esso legati si potrebbero scrivere pagine e pagine. Stavolta , sempre pescando nel passato, voglio rammentarvene due :
il MACINACAFFE’ A MANOVELLA |
e il
TOSTA CAFFE’ |
Ogni amante del caffè preferirebbe il caffè macinato al momento, non importa di che tipo sia. C'è qualcosa di speciale e meraviglioso nell'aroma che si sprigiona, che fa sorridere di piacere ciascuno di noi, come accadrebbe aggirandosi fra le botteghe di caffè.
Per godere di questo particolare sapore di caffè macinato, ciascuno di noi dovrebbe avere in casa un Macina Caffè : purtroppo sono finiti i tempi di quelle vecchie scatolette di legno con sopra una manovella da girare.
Oggi un macinino da caffè può costare centinaia di euro o anche di più.
Ai tempi in cui si era ben lontani dal trovare nei negozi le confezioni ermetiche sottovuoto, il caffè si comprava in grani in drogheria e lo si macinava a mano: attività generalmente riservata ai ragazzini i quali, ben felici di rendersi utili (allora !!), si sedevano in un cantuccio, il macinino stretto tra le ginocchia, e giravano compunti la manovella, aspirando voluttuosamente l'aroma . . .
Le prime importazioni di caffè nell'Europa del XVI secolo, implicarono l'esigenza di creare uno strumento che potesse macinarne i semi, conservandone l'aroma originale. Divenne subito chiaro che i macinaspezie andavano parzialmente adattati, ma poi abbandonati perché corrosivi ; per macinare il caffè, il primo metodo conosciuto fu l'utilizzo di una malta con semi tostati.
I primi prototipi di macinacaffè apparvero contemporaneamente in Europa e Turchia nel XVII secolo; in Turchia, i macinatori erano costituiti da un cilindro di rame o di ottone. Intagliati o decorati con pietre preziose, erano dotati di un meccanismo composto da un pozzo verticale che azionava una ghiera zigrinata, spesso con un manico pieghevole che si inseriva nella parte superiore del macinatore.
Il paese europeo dove maggiormente si diffuse questo strumento, fu la Francia, anche se il primo vero modello di macinino fu costruito da un fabbro inglese nel 1799; successivamente, ebbe una grande diffusione negli Stati Uniti dove, nel 1818, fu depositato il brevetto del primo macinacaffè a muro.
Dopo la Rivoluzione industriale, la produzione del macinacaffè non fu più attività artigianale, e nacquero diverse imprese nel settore.
Tanti i modelli di macinacaffè, dal più semplice, come quello che ricordo si usava a casa mia, a quelli più elaborati, di fattura e materiali più pregiati, appannaggio delle famiglie più aristocratiche !
Una buona tazza di caffè andrebbe preparata utilizzando del caffè macinato pochi minuti prima e non importa che tipo di chicco di caffè venga utilizzato, sia che si tratti di un mix esotico o di Vaniglia Francese o di una miscela Colombiana.
Il motivo per cui il caffè ha un gusto migliore quando è appena stato macinato, è che entro due minuti, come sostengono gli esperti, i chicchi di caffè subiscono un processo di ossidazione, che nei circoli di caffè viene denominato 'raffermamento', che è quello che altera il sapore stesso.
Molti esperti concordano anche sul fatto che, tanto minore è il tempo trascorso dalla macinatura alla preparazione, tanto maggiore è il piacere che proveremo nel degustare l'aroma del caffè.
Abituati come siamo a convivere con le moderne diavolerie tecnologiche, ci sorprendiamo nel rivedere oggetti che fino a qualche decennio fa erano d'uso comune e che oggi possono sembrare solo pezzi di antiquariato, che neanche abbiamo mai immaginato potessero trovarsi nelle nostre case.
E’ il caso del TOSTACAFFÈ
La massiccia emigrazione verso il nuovo continente nel periodo tra le due guerre, ha fatto sì che quasi tutte le famiglie avessero qualche parente americano, che spesso portava o inviava in Italia sacchetti di caffè grezzo, che veniva tostato in casa, con l'uso di un cilindro posto su un supporto ed esposto alla fiamma della carbonella accesa, oppure con un supporto semplificato sulle prime cucine a gas. Ne esisteva anche un tipo verticale, una sorta di padella chiusa con una maniglia per agitare il caffè all'interno.
Per ora mi fermo qui . . .ma rovisterò ancora tra i miei e gli altrui ricordi, alla ricerca di nostalgiche emozioni !
A presto amici e . . . pigliatev ‘na tazzulella ‘e cafè con Maria !
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