I RACCONTI DI GIUFA'
GIUFA' E IL FERRO Un giorno Giufà disse al suo vicino commerciante: - Vado a fare un viaggio, ma ho in casa del ferro e non voglio che durante la sua assenza vengano i ladri a rubarmelo. Posso chiederti di custodirlo fino al mio ritorno - Sì, certamente Giufà, tu sei un uomo generoso, bravo e onesto, lo faccio volentieri rispose il commerciante. Giufà, con l'aiuto di alcuni amici, trasportò il ferro a casa, del commerciante e parti. Tornato dal suo viaggio, Giufà chiese di riavere il ferro che aveva lasciato in custodia al commerciante. - O Giufà, che cosa posso dirti? I topi hanno mangiato tutto il ferro e non è rimasto più niente. Giufà rimase a bocca aperta: - Ma che cosa dici?1 topi mangiano il ferro? - E' la verità, Giufà, qualche volta succedono cose strane, da non credere, ma è la verità - rispose il commerciante. Giufà fece finta di credergli e ritornò a casa. Trascorso qualche giorno, mentre Giufà tornava dal mercato, vide l'asino del commerciante fermo lungo la strada. Sulla groppa dell'asino c'era tanta merce appena comperata. Giufà prese l'asino e lo nascose. Quando tornò il commerciante e non trovò il suo asino, si mise a cercarlo dappertutto, incontrò Giufà e gli disse: - Giufà, ho perso il mio asino carico di tanta merce, non l'hai visto per caso? - Poco fa ho sentito dei rumori che venivano dal cielo, allora sono salito sul tetto di casa mia per vedere che cosa c'era e ho visto un grande uccello che rapiva un asino - raccontò Giufà tutto serio. - Ma cosa dici? Tu hai fatto sicuramente un brutto sogno; è impossibile che un uccello rubi un asino - rispose il commerciante. Allora Giufà: - Tutto è possibile, perché in un paese dove i topi mangiano il ferro, è molto facile che gli uccelli rapiscano gli asini!! SI RIDE, SI PIANGE | ||||||||
Nel racconto si tace che Giufà stava in Italia. Infatti, è possibilile tutto in questo Paese.
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