Sarà il sole splendente, sarà il cielo azzurro, sarà il mare trasparente, sarà il calore che mi avvolge…ma cos’altro potrà essere a farmi chiudere gli occhi e leggere questi miei pensieri .
(nota- il cielo , il sole, il mare e il calore che hanno ispirato Maria sono di Pozzallo...)
SORPRENDIMI
E’ il vento questa carezza che mi percorre la pelle?
E’ il mormorio del mare questa melodia che fa danzare il mio animo?
Sono i granelli di sabbia che si confondono con la sensazione di dita leggere che formano piccoli riccioli sulla mia fronte?
No, sto sognando . . .
È il cuore che crea ciò che lui desidera . . .
Sono sospesa tra veglia e sonno e vorrei alla fine svegliarmi e sorprendermi,
aprire gli occhi e vederti sorridere della mia espressione di bambina stupita . . .
Sabato scorso ,seguendo le nozze principesche , avevo notato insieme ad una mia amica lo sguardo triste di Charlene e la rigidità del principe Alberto. Continuavo a dire alla mia amica : sto matrimonio non mi convince... Sospiravamo comunque (anche se non siamo più giovincelle) per quel matrimonio da fiaba . Però mi rattristiva lo sguardo spento di quella donna che in molti magari invidiavano ...oggi leggo quest'articolo che avalla ,purtroppo, quello che avevo percepito ...mi auguro comunque che siano solo pettegolezzi (i tentativi di fuga della principessa) e tanti auguri alla sposa sperando che in quel regno non ci sia una seconda Lady D. la principessa inglese, moglie tradita ripetutamente da Carlo d'Inghilterra.
I TABLOID FRANCESI E BRITANNICI SCATENATI «Charlene ha provato a fuggire tre volte» Due tentativi a maggio e uno la scorsa settimana. Firmato un contratto per non far saltare la cerimonia
dal Corriere.it
- Lei che scoppia in lacrime e che in due diverse occasioni ha dovuto usare un fazzolettino ricamato per tamponarsi gli occhi e lui che la guarda impassibile, quasi infastidito dal suo pianto. Sono i due volti della cerimonia più glamour degli ultimi tempi, quella del matrimonio religioso che sabato ha unito Alberto di Monaco a Charlene Wittstock. Ma alla luce dei nuovi pettegolezzi, quelle foto che sembravano di gioia adesso assumono tutto un altro significato.
DUE FIGLI ILLEGITTIMI - Già, perché dopo le indiscrezioni di ieri, che parlavano di due nuovi figli illegittimi di Alberto e di un imminente test di paternità in arrivo, oggi è emerso che non solo uno dei due figli non sarebbe ancora nato, ma che Charlene avrebbe tentato di scappare per ben tre volte nelle settimane precedenti la cerimonia. A sollevare il velo della vergogna su queste nozze non poi così da favola, come la perfetta coreografia voleva lasciar intendere, è stato il francese Le Journal du Dimanche che nel suo reportage da Monaco ha rivelato che diverse fonti monegasche ammettono l’esistenza di due figli illegittimi, uno già nato e l’altro non ancora venuto alla luce.
LE FUGHE DI CHARLENE - Sarebbe stata proprio questa devastante scoperta (lei sapeva solo di due figli illegittimi, Alexandre e Jazmin) a spingere la Wittstock a cercare di mollare gli ormeggi dal Principato. La prima volta fu a maggio, in occasione del suo viaggio a Parigi per provare il vestito da sposa nell’atelier di Giorgio Armani: stando a quanto riporta il giornale, Charlene avrebbe chiesto rifugio nell’ambasciata sudafricana di Parigi. Fallito il primo piano di fuga, la futura principessa di Monaco ci avrebbe riprovato poche settimane dopo, nel bel mezzo del Gran premio di Formula 1, ma anche in quella circostanza sarebbe stata rimbalzata dagli agenti di sicurezza. Da qui l’ultimo, disperato tentativo della scorsa settimana, quando venne bloccata non già all’aeroporto di Nizza, come è stato raccontato inizialmente, bensì all’eliporto di Monaco, dove, a detta della stampa francese e confermato da fonti reali, le sarebbe stato anche confiscato il passaporto, mentre qualcuno l’avrebbe convinta ad andare avanti con il matrimonio.
ACCORDO PREMATRIMONIALE - Proprio su quest’ultimo punto Le Journal du Dimanche non ha dubbi: Alberto e Charlene avrebbero siglato un accordo per non mandare all’aria l’intero spettacolo (e l’idea della cerimonia sfarzosa sarebbe stata scelta volutamente per far passare in secondo piano tutti questi fastidiosi pettegolezzi). E già ci si sbizzarrisce sul contenuto dello stesso, con il londinese Daily Mail che ipotizza che, se accordo c’è stato, probabilmente Charlene punterà ad avere al più presto un figlio da Alberto per garantirgli un erede legittimo (secondo la legge monegasca, non possono aspirare al trono i figli nati al di fuori di un matrimonio celebrato con rito cattolico), in cambio di uno stile di vita multimilionario. Domani la coppia volerà proprio in Sudafrica in luna di miele e quale miglior occasione di questa per Charlene – ironizza il tabloid – per scappare? Ma se gli amici di Alberto non credono a una parola di quanto scrive la stampa di casa, sostenendo che siano tutte invenzioni di una ex amante del principe gelosa e di qualche parente-serpente, i lettori del giornale inglese sono divisi: c’è chi si schiera con «la povera Charlene», costretta a un matrimonio con un uomo che chiaramente pensa di essere il dono di dio per tutte le donne, e la paragona alla principessa Diana (si spera con un finale meno tragico) e chi esalta la cerimonia, giudicandola «molto più bella e più vicina alla gente di quella di William e Kate», visto che si è potuto vedere davvero ogni istante, perfino il taglio della monumentale torta, e che le emozioni sono state autentiche, «al contrario del Royal Wedding, dove tutti sembravano appena usciti dal museo di Madame Tussauds».
. . . Dicevano i futuristi: “Perché solo la vista e l’udito debbono godere dell’Arte? E il Tatto? Che vi ha fatto di male il Tatto per privarlo dei piaceri estetici? “ E si inventarono le mostre tattili, ovvero rassegne di opere che si potevano solo toccare. Il visitatore immergeva la mano in uno scatolone di legno ed entrava in contatto con il capolavoro. Fuori il titolo e dentro l’opera : uno strato di ovatta, una spazzola, una pezza bagnata… Una delle opere era intitolata Erotismo e fu grazie ad essa che riuscii, finalmente, a capire il mistero del sesso. Si trattava di una tavoletta di gomma, quadrata, larga all’incirca quaranta centimetri per quaranta e alta cinque. Nella gomma erano stati praticati trentasei buchi, tutti in fila per sei. Su un cartello si leggeva: “Introducete un dito nel buco preferito, facendo attenzione, però, perché in uno dei buchi è nascosto un chiodo rivolto verso l’alto”. Infilai subito l’indice nel primo foro in alto a sinistra e, non trovando nessun chiodo, proseguii, con cautela, ad esplorare tutti gli altri pertugi. Più andavo avanti e più avevo paura di pungermi. Solo alla fine, quando mi resi conto che non c’’era nessun chiodo, capii il messaggio dell’artista. L’erotismo è una stanza buia dove si entra con molta curiosità e con un pizzico di paura, è il possesso della persona amata unito all’ansia di perderla, è la continua ricerca del limite. Se invece accendiamo la luce, sparisce tutto il piacere e con esso anche l’erotismo . . . (MARIA)
si ride si piange
I LIBRI DA SCOPRIRE
MILLE ANNI ANCORA
di Ivano Sallusti
Trama:
II romanzo narra la vicenda di un uomo che sceglie la solitudine della montagna per riscoprire il contatto con il mondo degli uomini semplici e con se stesso. Durante questo percorso, il protagonista si riapproprierà degli affetti e dei legami importanti, e scioglierà invece quei nodi che ancora lo stringono ai simulacri della vita moderna.
Commento:
Mille anni ancora è decisamente un libro "fuori tempo" rispetto ad ogni aspetto della realtà moderna: stress da lavoro o per qualsiasi altra causa, consumismo, mancanza di tempo, superficialità e apparenza.
In un romanzo relativamente breve, Sallusti ci mostra un uomo che, in antitesi a tutto quello che ha contraddistinto la sua vita fino a quel momento, decide di dare un taglio netto al passato trasferendosi in una baita spartana, per dedicarsi ad un'esistenza semplice e a contatto con la natura.
Nonostante alcune considerazioni fatte dal protagonista risultino un po' eccessive, le emozioni trasmesse sono la pacatezza, la serenità, l'attenzione verso gli altri (molto dolce la figura dello "scemo del villaggio" e commovente l'amicizia tra lui ed Enrico), insieme alle riflessioni su tanti aspetti negativi della vita moderna.
In quello che sembra quasi un ritorno al passato, non si avverte alcun senso negativo; non si tratta, infatti, di un passo indietro né di un fallimento, bensì di un fermarsi a riflettere su quanto di buono ci siamo persi in nome della modernità e di un benessere legato solo all'apparenza e ai beni materiali. Molto bello.
(M.G.)
una ricetta al volo...
Bastoncini al curry
Ingredienti per 4 persone:
8 etti di carote novelle, 2 cipolle rosse, 2 rametti di rosmarino, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di curry piccante, 2 peperoncini, sale, 1 bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di olio di oliva.
Preparazione:
Sbucciare e tagliare ad anelli le cipolle. Rosolarle a fiamma moderata in un tegame con l'olio, il rosmarino e i peperoncini.
Aggiungere le carote pelate e tagliate a bastoncini, rosolare a fiamma vivace per 5 minuti poi versare il vino e lasciare evaporare. Aggiungere la farina, il curry, mescolare e lasciare tostare la farina per qualche istante. Aggiungere gradatamente 1 bicchiere di acqua, un pizzico di sale, mescolare e lasciare cuocere a fiamma moderata per un quarto d'ora. Mescolare di tanto in tanto e aggiungere un mestolino di acqua calda, se fosse necessario.
Sono buone sia calde che tiepide e si possono servire come contorno oppure come antipasto.
PROVERBIO SICILIANO
A superbia arriva a cavaddu e si nni torna a pedi.
Con questo suggerimento della nostra amica Annamaria2, auguriamo a tutti voi un felice fine settimana !
STRATEGIE ANTISUDORE
Il nostro corpo, in condizioni di normalità, elimina attraverso la traspirazione circa mezzo litro di liquido al giorno fino a raggiungere quantitativi molto più alti in situazioni particolari che, però, quando avviene, eliminano anche i preziosi ed essenziali sali minerali. Qual è dunque il compito del sudore? Aiutare l’organismo ad eliminare il calore in eccesso a cui, ad esempio, è sottoposto dopo uno sforzo fisico riconducendolo ai valori ottimali della temperatura interna stabiliti intorno a 37 °. Ma si può sudare molto a causa dell’ansia, della paura, della collera… Soprattutto i bambini, muovendosi di più e avendo una percentuale maggiore di acqua nel corpo sono veri “campioni di sudore”.
Negli adulti, a farne le spese sono in particolare le mani, la pianta dei piedi, la fronte e le ascelle, queste ultime grandi imputate di disagio per tutti, senza distinzione di sesso. D’altra parte il sudore, di per sé, non è il grande colpevole del cattivo odore. Lo sono invece i batteri che vivono sulla pelle e che, in un ambente caldo ed umido come quello delle ascelle si moltiplicano in gran quantità con la conseguente produzione di molecole maleodoranti. Per controllarlo, nei mesi caldi, evitate di indossare abiti in fibra sintetica perché questo tipo di tessuto favorisce la produzione di calore che poi il corpo dovrà smaltire con il sudore. Ideali sono il cotone ma, soprattutto, il lino e la seta che non aderiscono alla seta e permettono all’aria di circolare. Un’altra buona abitudine è quella di depilarsi le ascelle regolarmente perché, così facendo, oltre a favorire l’igiene, si rende più difficile la proliferazione dei batteri. Anche l’alimentazione deve essere più curata. Ad esempio, cibi molto salati contengono sali minerali da sciogliere con l’acqua, aumenta la sete e aumenta il sudore! A livello locale, invece, sono senz’altro utili i deodoranti. Possono contenere alcool, sostanze antibatteriche, antitraspiranti, oppure profumazione, a seconda che si voglia bloccare o limitare la moltiplicazione dei batteri oppure semplicemente coprire il cattivo odore. E, infine, un mito da sfatare: sudando non si dimagrisce. Il peso perso è infatti costituito solo dai liquidi e non dal grasso.
Interpreti : Paolo Cortellesi, Raul Bova, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, il piccolo Giovanni Bruno, Hassani Shapi, Lucia Ocone, Caterina Guzzanti. Soggetto : Sceneggiatura : Genere : Commedia Produzione : Distribuzione : 01 Distribution Nazione : Italia 2011 Durata : 95 minuti circa
Alice, 35 anni ed un figlio di 9, superficiale e razzista, vive in una grande villa a Roma, felice e contenta con la sua famiglia perfetta fino a quando un giorno il bel quadretto si frantuma: il consorte muore e lascia in eredità un’azienda sul lastrico. Catapultata dal Parioli al Quarticciolo, dalle stelle alle stalle, Alice non abita più nel ‘paese delle meraviglie’ e si trova a fare, o meglio a improvvisare, il mestiere più antico (e attuale…) del mondo: la escort. Il lieto fine si raggiunge anche con l’incontro sentimentale di Alice con Giulio.
Piace…non piace
Una commedia disincantata sull’ Italia di oggi, dove la crisi economica costringe a reinventarsi una vita ed un lavoro. Il rischio che corre il film è che potrebbe sembrare un invito bello e buono a risolvere i problemi nel modo più veloce e discutibile, perché tanto è la buona fede che conta e dunque ‘nessuno mi può giudicare’. La tristezza si tinge d’ironia grazie alle performance della Cortellesi, di Papaleo e di Raul Bova, e le buone battute fanno apprezzare la commedia senza soffermarsi ad esaminare certi luoghi comuni: la retorica sui quartieri popolari, culla di sopravvissuti valori in via d’estinzione, dove tutti sono amici, non importa di che colore o di che fede calcistica. Sullo sfondo una Roma caciarona e multietnica. Debutto alla regia per Massimiliano Bruno, sceneggiatore di Notte prima degli esami ed Ex, volto noto della serie televisiva Boris, nel ruolo di Martellone. Conturbante e sorprendente ‘maestra dell’arte’ di escort, Anna Foglietta , una intrigante Eva, che prende la vita con filosofia confortata dal pensiero di Buddha, di Confucio e anche dei Pooh.
Da venerdì 1 Luglio 2011, saranno nelle sale le seguenti pellicole:
GIALLO/ARGENTO
Ancora thriller per Argento
Regia di Dario Argento. Con Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Elsa Pataky, Lorenzo Pedrotti, Luis Molteni. Genere Thriller - Italia, USA 2009 - Durata 92 minuti circa.
L'ispettore Enzo Avolfi, un detective della polizia, sta cercando un sadico killer conosciuto con il nome Giallo, che rapisce delle bellissime ragazze nelle strade di Torino. Avolfi dovrà trovare il killer prima che l'ultima ragazza scomparsa diventi la sua ultima vittima.
CEDAR RAPIDS
Regia di Miguel Arteta. Con Sigourney Weaver, John C. Reilly, Alia Shawkat, Ed Helms, Anne Heche.
Genere Commedia – USA 2011 - Durata 86 minuti circa.
Definire “ingenuo” l'agente assicurativo Tim Lippe (Ed Helms) è un gigantesco eufemismo. Non ha mai lasciato la sua città natale. Non è mai stato in un hotel. Non ha mai provato niente di simile a Cedar Rapids in Iowa. Mandato per rappresentare la sua compagnia all'annuale congresso assicurativo, Tim viene presto distratto da tre veterani delle convention (John C. Reilly, Anne Heche e Isiah Whitlock Jr.) che gli insegneranno i fondamentali e come spingere i suoi limiti. Per un uomo che fa tutto da manuale, questa convention sarà tutto fuorché convenzionale.
THIS IS BEAT – SFIDA DI BALLO
La vittoria a tutti i costi
Regia di Robert Adetuyi. Con Tyrone Brown, Mishael Morgan, Chase Armitage, Sho-Tyme, Nikki Grant. Genere Musicale - Canada 2011 - Durata 91 minuti circa.
Con una colonna sonora di hip hop sensuale e coinvolgente, tra balli avvincenti e numeri acrobatici,This is Beat – Sfida di ballo segue tre crew di ballerini di strada, provenienti da diversi paesi, che si sfideranno alle finali della Beat The World Competition di Detroit. I Fusion sono una crew delle strade di Windsor, città dell’Ontario sulle rive del fiume Detroit, immediatamente a sud dell’omonima città statunitense. Con la gara che si terrà a pochi passi dal loro territorio, il capo della crew Yuson (Tyrone Brown) vuole la vittoria a tutti i costi e inventa un nuovo stile di ballo che è un misto tra hip hop e parkour. La fidanzata di lunga data di Yuson, Maya (Mishael Morgan), è stufa di arrivare sempre seconda nella sua vita e decide di inseguire i suoi sogni da sola. Ora Yuson non deve solo eccellere per la sua crew, ma deve vincere per dimostrare il suo valore a se stesso e alla sua donna. I rivali principali di Yuson sono i vincitori dell'anno precedente, i tedeschi Flying Steps, guidati da Eric (Christian Loclair), un ballerino arrogante e sicuro di sé. Eric ferisce Yuson sul piano personale corteggiando intenzionalmente la sua donna durante la festa che gli organizzatori della manifestazione tengono per le crew in un locale di Detroit.
DEAR LEMON LIMA
Un racconto per immagini che non si accontenta di facili tipizzazioni
Regia di Suzi Yoonessi. Con Melissa Leo, Meaghan Jette Martin, Beth Grant, Chase Wright Vanek,Elaine Hendrix. Genere Commedia - USA 2009 - Durata 87 minuti circa.
Quando Vanessa Lemor, una solitaria ragazza eschimese, viene lasciata dal suo grande amore, l'iperintellettuale Philip Georgey, trascorre l'estate ossessionata dalla propria straziante tragedia, contando i giorni che mancano all'inizio del semestre alla Nichols School, una scuola dalla mentalità ristretta a Fairbanks, in Alaska. La sua nuova vita è un incubo: mentre Philip diventa sempre più popolare, lei viene relegata a vita con i "supersfigati". Come se non bastasse, Vanessa è la sola ad essere nominata capitano delle matricole nella temuta gara scolastica Snowstorm Survivor, una manifestazione che fa il verso alle tradizionali Olimpiadi degli indiani nativi dell'Alaska. Vanessa è però convinta che la vittoria nella gara sia il solo modo per riconquistare il cuore di Philip, per questo raduna alla svelta un'assurda squadra di disadattati sociali.
Buona visione a tutti da Maria
. . . che si concede una pausa, poiché in trasferta siciliana, impegnata a ricaricarsi per nuove e spero interessanti proposte. A presto, amici ☺
“La mia casa vola, cammina e ruota su se stessa. Il Sole è costretto a seguirmi”
Il signor Annunzio Lagomarsini, di Castelnuovo Magra, in Lunigiana, voleva vedere il Tirreno: così ha montato una villetta di 110 metri quadrati disposti su due piani, con due ampi terrazzi, su un incredibile marchingegno: se l’è costruita da solo,adoperando materiali di scarto; dispone di tutti i comfort, pesa 115 tonnellate e in pochi minuti un motore a scoppio la alza fino a 22 metri. Davanti, il panorama è da incanto: Marina di Carrara e il Tirreno. «Ho continuato a costruire fino a quando non ho scorto il mare. A quel punto mi sono fermato; se non fossero bastati 22 metri di altezza, sarei andato ancora più su». Anche sul retro la vista è stupenda: il borgo medievale di Castelnuovo Magra con le Alpi Apuane a far da sfondo. Solo sul lato destro lo sguardo stringe il cuore: il cimitero comunale dell’Angelo. Ma il proprietario della dimora non ne è affatto turbato, neanche per il fatto che il 25 marzo ha compiuto 79.
Nonostante l’aspetto florido, Annunzio Lagomarsini dice d’aver avuto «tutti i mali del mondo: tumore, infarto, quattro bypass coronarici, endoarteriectomia della carotide destra, occlusione inoperabile della carotide sinistra, protesi al ginocchio sinistro, cataratta, sordità». Questo già basterebbe a rendere unica al mondo la sua casa, costruita fra un ricovero ospedaliero e l’altro. Osservando le mani del pensionato con le dita più storte e nodose dei rami di un carpino, forse deformate dall’artrite reumatoide, si scopre un altro elemento di eccezionalità: sono così dal 1968, quando fra le tante disgrazie, gli è anche scoppiata in faccia una caldaia e per le gravi ustioni è rimasto otto giorni tra la vita e la morte. Lavorare con quelle mani rattrappite è stata una tortura supplementare. Del resto nemmeno il fuoco poteva fermare il fervore creativo di Lagomarsini. Ma non finisce qui: mentre stava facendo una saldatura, a cavalcioni della ringhiera, gli è schizzata una scheggia incandescente dentro un occhio. L’Archimede della Lunigiana. per non lasciar cadere il profilato nel vuoto, ha atteso che finisse il bruciore che gli ha danneggiato mezza pupilla, provocando una riduzione della vista.
Un monumento alla volontà, ecco che cos’è la «casa volante», come viene chiamata dalla gente del posto… ma anche all’ingegno umano.
In circa 45 minuti, ruota su stessa di 360 gradi: un edificio girevole c’è anche a Marcellise (Verona), la Villa Girasole progettata dall’ingegnere Angelo Invernizzi negli anni Trenta. Ma l’abitazione di Lagomarsini, concepita con criteri antisismici per rimanere sempre sollevata di 4 metri dalla crosta terrestre, non si limita a inseguire il sole, spinta da un motore a scoppio da 20 cavalli. Fa molto di più: - in meno di 10 minuti si eleva da terra di altri 5 metri, che sommati ai suoi 13 portano l’altezza della veranda superiore a oltre una ventina di metri, circa la metà della Torre di Pisa; - s’inclina di 45 gradi, cinque in più dell’adrenalinico Blue Tornado di Gardaland; - si muove avanti e indietro di 12 metri su un binario; - siccome il suo ideatore dispone di altri tratti di rotaia, alcuni dei quali curvi, in teoria si potrebbe farla uscire dal prato verde sul quale è provvisoriamente parcheggiata e, a tappe di 12 metri, portarla da un’altra parte. Il quadro comandi? Dieci pulsanti per farla salire, due per farla girare, due per farla camminare.
Durante il saliscendi o la rotazione, gli abitanti non s’accorgono di nulla; a decollo ultimato, non una bottiglia rovesciata; stoviglie in perfetto ordine nella credenza.
I 43 gradini per arrivare dal suolo all’ingresso sono disposti lungo scale telescopiche che in parte si richiudono all’atterraggio: «Come ponti levatoi. A prova di ladri». La villetta è ben arredata, ha i muri veri, è dotata di acqua corrente, gas, elettrodomestici, videocitofono, telefono e ogni altra comodità, a cominciare da bagno con doccia, lavabo, wc e bidet. L’unica cosa che non ha potuto mettere sono i termosifoni: si riscalda con i radiatori elettrici. E’ ben coibentata: i muri sono spessi 17 centimetri, formati da due file di forati, una esterna e una interna, con un’intercapedine di poliuretano espanso.
Ma la casa va considerata unica al mondo per un altro motivo: Lagomarsini se l’è costruita interamente da solo, inclusi i listelli di legno dell’elegante parquet e il letto in ferro battuto con i pomoli d’ottone. Sette anni di accanito lavoro, con materiale di scarto recuperato dai rottamai; putrelle, pistoni, centraline, compressori e almeno 3.000 bulloni recuperati presso cantieri navali, industrie meccaniche, robivecchi, altrimenti sarebbe costata più di un miliardo: con quello che si trova nelle discariche si potrebbero costruire cattedrali, ma la gente non se ne rende conto. Le spese più grosse sono state per 12 valvole idrauliche, 300.000 lire l’una, e per 23 travi di ferro che servivano su misura. Il signor Annunzio dice che in genere va ad occhio: chiude le palpebre e vede l’oggetto già finito, senza bisogno di metterlo sulla carta e poi … lavoro di tornio, fresa, trapano, saldatore e taglierina per adattarlo al disegno stampato in testa. Tutto senza progetto : neanche alla Facoltà di Ingegneria dell’Universitàdi Pisa sono riusciti a capire come ha fatto. Per il brevetto servono i disegni: un docente dell’Università si era presentato con due laureandi per cercare di tradurre in un progetto quello che era uscito dalla sua testa. Dopo un paio di giorni gli studenti hanno gettato la spugna: “Professore, ma se rimaniamo qua a fare tutti i calcoli, alla laurea quando ci arriviamo?”. Più rivisti! Anche il figlio laureato in ingegneria meccanica, accetta di far dormire in questa casa i suoi bambini, ma lui c’è entrato dopo un anno e soltanto per una volta: non riesce a capire come faccia a star su, gli pare impossibile che gli unici calcoli siano consistiti nelle prove di resistenza eseguiti sui singoli pezzi.
Il pensionato di Castelnuovo Magra non s’è limitato a costruire solo quella. Ha anche creato, molto prima che venissero inventate le pale eoliche, un complicato sistema di rotori che catturano l’energia del vento e la immagazzinano sotto forma di aria compressa; e poi un macchinario che sforna caldarroste; e anche, essendo d’animo sensibile, una giostra formata da 160 storni meccanici che svolazzano, planano, becchettano nel prato; si è pure dedicato alla costruzione di un suo sosia in acciaio inossidabile, ritraendosi allo specchio con la stessa tecnica del Caravaggio, “ne è uscito un robot con una radio nella pancia, che muove gli arti, si toglie deferente il berretto e offre dolciumi alle signore” il commento del signor Annunzio.
Gli unici studi : terza media, seguita da tre anni di corso per diventare motorista navale. E’ stato imbarcato su mercantili, sommergibili, ha lavorato come muratore,autista di camion, manovale, fino a divenire piccolo imprenditore edile. Nel corso degli anni ha costruito 12 case ma, appena le finiva, si presentava qualcuno a chiedere se gliele vendeva: a quel punto l’impresario edile prevaleva sul marito. La più bella l’aveva costruita a Fosdinovo, con una spettacolare piscina a sbalzo lunga 18 metri, aggrappata alla montagna.
Nessuna licenza edilizia?
Nessuna! Denunciato per abusivismo dal Comune, si difese da solo in Pretura, finchè ottenne la chiusura del fascicolo a suo carico: “Per noi la casa non esiste”, anche se sono andati a vederla architetti dal Giappone, dalla Francia, dalla Svizzera. Nessuna iscrizione al catasto: chi lo accatasta un immobile che si muove? Niente Ici o bollo come le roulotte: non si sa che cos’è, non sanno come chiamarla. Quindi, nel dubbio, è esentasse.
Riguardo le norme di sicurezza: non è possibile mettere a norma un manufatto anormale! Comunque sicura è sicura, perché la signora Lagomarsini tiene le pentole sul fuoco e continua a cucinare persino mentre la casa si sta alzando o abbassando.
Immaginate i vostri sogni da bambini… e non solo! Nessuno di voi ha mai desiderato di essere sulle nuvole: che bello dormire lassù dondolati dal vento!
Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto legislativo, in attuazione di una delega al collegato lavoro, che riordina la materia dei permessi e dei congedi per i dipendenti pubblici e privati. Lo scopo delle nuove regole sarebbe quello di rendere meno difficile l’uso dei permessi e, nello stesso tempo, evitarne gli abusi.Vediamo quali sono le novità.
1) Riconoscimento del diritto al rientro al lavoro anticipato - salvo preavviso di 10 giorni - per le lavoratrici che lo richiedono dopo un aborto o la morte prematura del bambino.
2) La normativa speciale sui riposi, in caso di adozione e affidamento, sarà valida per tutto il primo anno di ingresso del minore in famiglia e non più nel primo anno di via del bambino.
3) Il congedo parentale per i genitori di bambini disabili potrà essere prolungato. Ma secondo un ordine preciso, per ogni minore con handicap, uno dei due genitori ha il diritto al prolungamento del congedo parentale entro l'ottavo anno di vita del bambino e i genitori di bambini disabili possono fruire alternativamente del congedo (6 mesi per la madre, 7 mesi il padre, 11 mesi se insieme), in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di tre anni complessivi.
4) Nuove regole per il congedo per l'assistenza a un portatore di handicap grave (articolo 4) che sancisce il diritto, di entrambi i genitori anche adottivi, di fruire dei permessi alternativamente, anche in maniera continuativa nell'ambito del mese fino a un massimo di 2 armi (per ogni genitore) nell'arco dell'intera vita lavorativa. Il permesso vale anche se l'assistito non è un figlio ma un parente (di primo o secondo grado) ma solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni d'età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti.
5) Nuove regole sui congedi retribuiti per cura dei lavoratori con invalidità (previsti fino a 30 giorni all’anno) e sui congedi straordinari per studio dei dipendenti pubblici ammessi a concorsi per dottorato. Posso essere fruiti una volta solo e il dipendente che interrompe il rapporto di lavoro, nei due anni successivi al periodo di aspettativa, dovrà restituire gli emolumenti percepiti durante il congedo.
Malattia durante il congedo parentale. L'insorgere di malattie durante il periodo di congedo parentale interrompe il periodo stesso con conseguente slittamento della scadenza e fa maturare il trattamento economico relativo alle assenze per malattia. E' evidente che in tal caso occorrerà inviare all'azienda il relativo certificato medico e comunicare esplicitamente la volontà di sospendere il congedo per la durata del periodo di malattia ed eventualmente spostarne l'utilizzo.
Adempimenti. Ai fini dell'esercizio del diritto al congedo parentale, i genitori lavoratori devono preavvisare, salvo casi di oggettiva impossibilità, il datore di lavoro secondo le modalità previste dai rispettivi contratti collettivi e, comunque, con un periodo di preavviso non inferiore ai quindici giorni.
Il genitore richiedente deve allegare alla domanda:
-Certificato di nascita (o dichiarazione sostitutiva) da cui risulti la paternità o la maternità (i genitori adottivi o affidatari sono tenuti a presentare il certificato di stato di famiglia che includa il nome del bambino ed il provvedimento di affidamento o adozione);
-Dichiarazione non autenticata di responsabilità dell'altro genitore da cui risulti il periodo di congedo eventualmente fruito per lo stesso figlio; nella dichiarazione occorre indicare il proprio datore di lavoro o la condizione di non avente diritto al congedo;
-Analoga dichiarazione non autenticata di responsabilità del genitore richiedente relativa ai periodi di astensione eventualmente già fruiti per lo stesso figlio;
-Impegno di entrambi i genitori a comunicare le variazioni successive.
Alessandro Manzoni il pigro goloso “Gola e vanità, due passioni che crescono con gli anni”
Alessandro Manzoni (1785-1873)Alessandro Manzoni, l’esponente più importante del romanticismo italiano, visse il suo tempo cercando di interpretarne gli ideali e l’impegno morale.
Nel suo celebre "I Promessi Sposi”, trattò il tema della fame con una prospettiva inedita per la letteratura romanzesca precedente, dando all’argomento serietà e dignità. Lo scrittore presentò la fame come un problema da affrontare e risolvere per la comunità umana, e non quale stato naturale della vita di poveri o sfortunati.
Manzoni aveva gli occhi chiari, il naso lungo, la bocca affilata, il labbro inferiore e il mento un po’ sporgenti.
Per sua ammissione pigrissimo, anche se percorreva ogni giorno “a passo di carica” almeno quindici km., amava vestirsi con abiti di colore grigio o nero, giocare alla roulette, godere del buon cibo: se per i dissesti finanziari fu costretto a contrarre dei debiti, lo fece soprattutto con il salumiere e il sarto.
Fra le ricette di carne prediligeva la testina di vitello glassata, ma era cosa nota amasse i dolci, soprattutto panettone e cioccolata, ma nella sua grande opera parla poco di dolci, sono quasi banditi. C’è della cioccolata nel decimo capitolo, nel brano in cui la Madre Superiora, offre a Gertrude, la giovane fanciulla che diventerà poi la sfortunata Monaca di Monza, una fumante tazza di cioccolato con l'intento di renderle meno traumatico l'impatto con la vita conventuale).
Quando il proprietario del forno delle Grucce, quello immortalato nei "Promessi Sposi", inviò delle sfogliate per esprimergli riconoscenza dell'inattesa pubblicità, il romanziere gli scrisse ringraziandolo del dono che “lo gratificava nella gola e nella vanità”.
Come bevande al Manzoni piacevano tanto il caffé ed il nettare di bacco, e sembra che arrivò a farsi realizzare un bicchiere da vino più grande, in modo che se qualcuno lo avesse accusato di aver ecceduto, poteva rispondere di “averne bevuto solo due bicchieri…”
Nei “Promessi Sposi” è possibile rintracciare anche una ricetta che il Manzoni aveva mangiato da bambino in quantità, si tratta del gran piatto di polpette servite all’osteria a Renzo, Tonio e Gervaso, poco prima del “matrimonio a sorpresa” : siamo nel settimo capitolo, proprio durante la cena all’osteria. Ma questo non è l’unico stralcio del romanzo in cui Manzoni affida la sua penna alla gastronomia. Diverse volte ci si imbatte in cucina come nel sesto capitolo, con la polenta in casa di Tonio, o ancora lo stufato all'Osteria della Luna Piena (capitolo 14); ci sono poi i raveggioli (capitolo 33), con i quali Manzoni intende le robiole, formaggi di latte di vacca.
IL CIBO TRA REALE E SIMBOLICO
Nei Promessi Sposi è molto importante il modo con cui i personaggi si rapportano con il cibo, che condiziona anche la vita quotidiana. Si può dire che il cibo rispecchi la posizione sociale di chi lo cucina o di chi se ne sazia. Nel romanzo esistono due tipi differenti di alimenti: il pane e il cibo in generale.
La rappresentazione del cibo generico risponde praticamente sempre alla necessità o alla volontà di creare un “effetto di realtà”, mentre la figura del pane è legato allo sviluppo delle grandi idealità e ha quasi sempre un valore religioso.
Si può constatare che il Manzoni abbia preferito descrivere i cibi serviti sulle tavole dei poveri rispetto a quelli che troviamo serviti alle mense dei ricchi perché sulle tavole dei poveri assume un significato diverso che nelle tavole dei ricchi. Un altro elemento molto importante è il vino dove anch’esso ha un valore religioso.
IL CIBO: DIFFERENZE TRA RICCHI E POVERI
Manzoni ha preferito descrivere il cibo e il momento del pranzo e della cena negli ambienti dei poveri, tralasciando, come già sottolineato, la rappresentazione dei banchetti dei ricchi.
Un esempio è la descrizione che l’autore ci fornisce nel sesto capitolo quando Renzo viene accolto nella casa di Tonio nel momento della cena: vengono presentati i sette componenti della famiglia, attorno al focolare dove cuoce in un paiolo una bigia polenta, che attendono, nonostante la povertà del cibo, il momento che questa venga servita in tavola.
Le Sfogliate di Alessandro Manzoni
Ingredienti: : crema pasticcera, mandorle, cannella, vaniglia, liquore d’amaretto, un rotolo di pasta sfoglia, un tuorlo d’uovo, zucchero a velo
Preparazione :
preparate una crema pasticcera, aggiungetevi mandorle sminuzzate, cannella, vaniglia e un po’ di liquore e lasciatela raffreddare. Stendete la pasta sfoglia, fatene dei dischetti e spalmate la metà con la crema. Sovrapponete i dischetti rimasti e saldateli pressando i bordi con una forchetta. Sistemate su una placca imburrata precedentemente i dolci, spennellateli con il tuorlo d’uovo, e passateli in forno a 180° finché non saranno dorati (circa 20 minuti). Prima di servire le sfogliate, spolveratele con lo zucchero a velo e rimettetele in forno per alcuni minuti.
Gelosa, golosa, curiosa, spendacciona... Incredibile ma vero, non siamo perfette.
SETTE DIFETTI DA NON PERDERE...
Ma se, invece di sentirci in colpa e autoflagellarci, ci decidessimo ad accettarci cosi come siamo? Dato che, a pensarci bene, ci sono alcuni difetti dai quali non ci separeremmo mai: la prova del sette!
La pigrizia
La curiosità
La golosità
L'orgoglio
La maldicenza
La febbre dell'acquisto
La gelosia
La pigrizia
Perché non voglio liberarmene?
Perché agitarsi e stressarsi senza interruzione, fa male alla carnagione e rende brontolone. E perché correre senza sosta tra una pratica da chiudere, l'aspiratore da passare e il corso di GAG, stanca. Soprattutto quando c'è Dr. House in TV!
Per viverlo al meglio...
Non si pesa sugli altri. Va bene essere pigre, va bene non stirare, ma poi non chiedo alla mamma di farlo al posto mio. Né, allo stesso modo, al fidanzato di compilare la dichiarazione dei redditi o alla collega di finire la pratica che avevamo cominciato. Senno' presto stuferemo tutti quanti!
La curiosità
Perché non voglio liberarmene?
Perché è meglio chiedere troppo che non abbastanza, e non mi sentirò mai rimproverare di non interessarmi abbastanza agli altri. E perché se non avessi frugato tra le cose di Tesorino, non avrei mai saputo cosa stava preparando per il nostro anniversario e mi sarei sicuramente presentata in tacchi a spillo per un battesimo dell'aria.
Per viverlo al meglio...
Sono discreta e sottile. Faccio delle domande senza farmi beccare e mi fingo sorpresa per incoraggiare l'altro a dirmene di più:"Nooooo, ma dai, impossibile, Sofia aveva l'aria cosi' felice, come ha potuto lasciarlo?!" Ed è cosi' che vengo a sapere il vero dettaglio interessante: Sofia è scappata con una donna! E, almeno, mi faccio due risate!
La golosità
Perché non voglio liberamene?
Perché la golosità, quando cedo, mi rende sexy, attraente e di buon umore. E perché, nell'era della pizza 4 formaggi, del Magnum King Size e dei Ferrero Rocher, sarebbe resistere, il peccato originale. Come dice il proverbio, meglio un gelato oggi che...". Da adattare, secondo i gusti di ciascuno...
Per viverlo al meglio...
Per me, la golosità, è un peccato conviviale (una pizzata è divertente solo in gruppo), e, siccome c'è una differenza tra mangiare bene e ingozzarsi, faccio delle pause tra una portata e l'altra!
E mi creo dei piccoli rituali di piacere: una pratica finita = un quadretto (e va bene, una tavoletta allora...) di cioccolata. C'è ancora più gusto!
E faccio un po' di sport (o delle coccole a Tesorino), cosi' mi sfogo e evito che mi si accumuli tutto sul girovita.
L'orgoglio
Perché non voglio liberarmene?
Perché me lo merito, pensa un po'! E perché in quest'epoca di ipermediatizzazione, in cui qualsiasi adolescente trendy si considera - veramente - per una star perché va in discoteca, è normale che tutti (o quasi) si prendano un po' troppo sul serio.
D'altronde - e soprattutto - l'orgoglio, mi fa bene, a me, al mio look (più ci si ama, meglio ci si veste) e a chi vive accanto a me: per amare gli altri, bisogna amare se stessi.
Per viverlo al meglio...
Meglio non confondere orgoglio ed egocentrismo. Certo, mi faccio i complimenti da sola, ma questo non significa dimenticare di farne agli altri. Dire "ma guarda che bella cera che hai!" a un'amica, significa ricordare che anche lei ha bisogno di essere messa in valore.
la maldicenza
Perché non voglio liberarmene?
Perché è cosi piacevole! Perché permette di parlare per ore e poi, tanto, è sicuramente vero che Maria è andata a letto con il capo per ottenere la promozione. E perché dirlo a Giulia mi impedirà di avere voglia di dirlo direttamente a Maria, salvando, cosi', la nostra bella "amicizia"...
Per viverlo al meglio...
Scelgo bene. Se ho assolutamente voglia di raccontarlo a qualcuno, ebbene sia. Ma è meglio evitare di raccontarlo agli amici della persona in questione, altrimenti, effetto boomerang garantito!
La febbre dell'acquisto
Perché non voglio liberarmene?
Perché è un sollievo. E poi rispamio! Ma si' ma si', comprando 3 maglioni, 2 gonne e un paio di pantaloni al 50% faccio un vero e proprio affare. E inoltre, adesso sono bella, rilassata e serena. Alla fin fine, è tutto di guadagnato: sono più efficace, non ho bisogno di andare dallo psicanalista e faccio muovere l'economia, e quindi il mondo del lavoro. Ma quanto sono brava...
Per viverlo al meglio
Spendo generosamente: per tenere buono Ciccino, gli porto sempre una cosina (una cravatta, una polo, dei calzini). Gli dimostro che penso a lui e lui, in compenso, si accontenta di sospirare quando scopre che abbiamo comprato un altro paio (il dodicesimo) di scarpe con il tacco a spillo.
La gelosia
Perché non voglio liberarmene?
Perché chi non lo sarebbe, con un uomo tanto sexy, divertente e brillante? E soprattutto perché le tue piccole crisi sono altrettante dimostrazioni d'affetto, e modi per fargli capire che tieni veramente a lui. Come si dice?
Per viverlo al meglio
Lo ammetto e lo dico chiaro e tondo al mio boy: "Si' sono gelosa, no, non mi piace il modo in cui quella ti ha sfiorato la mano, prima". Meglio una buona crisi subito (e in presenza della "saltatrice addosso", cosi si calma subito) che un rimuginamento continuo per 15 giorni. Considerando che la tecnica "soffro in silenzio e non ti dirò mai cos'è che mi dà fastidio" è semplicemente insopportabile.
Ricordiamoci che
Internet e le nuove tecnologie tengono viva la curiosità
Da uno studio di un'Associazione
di psicogeriatria (fonte: Il
Corriere.it) è dimostrato che
Internet e le nuove tecnologie
tengono viva la curiosità culturale degli Anziani,
migliorando le prestazioni
cognitive e mantendo giovane
il cervello, stimolando
l’attenzione, la memoria, la
percezione, in definitiva è un
elisir di memoria, soprattutto
quando comincia ad
abbandonarci.
oltre un milione e
mezzo in Italia gli Anziani con
un profilo Facebook, e a questi
si aggiungono un altro milione
di Internauti dai capelli bianchi
che si tengono in contatto con
Parenti e Amici via Skype, o
guardano i video dei Nipotini
lontani su Youtube.
Il tutto con positivi effetti
sulla salute.
L’uso della rete riduce i sintomi
di ansia, stress e depressione
ed è un valido aiuto nel creare
reti di supporto per gli Anziani
con disabilità, che avrebbero
altrimenti relazioni sociali
molto limitate. Il mondo
virtuale è per Loro un’occasione
di condivisione, di
trasmissione, di scambio e di
aggiornamento, un mezzo per
interagire con gli altri ed
essere più autonomi.
Benefici che sono più efficaci
in chi, per vicende personali,
ha maggiormente ridotto i
propri contatti sociali e nelle
Donne. Per loro è un ritorno
alla vita, è fonte di nuove
emozioni.