Gli uomini soffrono maledettamente il traffico cittadino, addirittura sette volte più delle donne. La stima appartiene all’istituto d’indagine inglese “ICM Research”, che ha valutato attraverso alcuni sondaggi i livelli di ansia e stress di circa 10 mila automobilisti europei (età compresa tra i 18 e i 64 anni), ricavandone conclusioni interessanti. Alle persone – ha spiegato il dottor David Moxon, psicologo della salute e coordinatore dello studio – basta passare venti minuti in coda per accusare i primi “sintomi da traffico”: vertigini, problemi respiratori, dolori muscolari, mal di pancia, agitazione e difficoltà nella guida. Se le terribili file perdurano, la salute ne può oltretutto risentire in modo grave: la pressione sanguigna aumenta, così come il tasso degli zuccheri nel sangue, mentre l’attività del sistema umanitario diminuisce.
Molto curiosa la differenza tra sessi, decifrabile attraverso una notazione antropologica: le donne, hanno osservato i ricercatori britannici, sono più accomodanti e propense alla rassegnazione, dunque difficilmente si lasciano sopraffare da ansia, rabbia e aggressività. Per gli uomini, invece, una soluzione c’è: ascoltare buona musica, unico modo per distrarsi e dimenticare lo stress del traffico. A tal riguardo, sulla base dei sondaggi effettuati e (forse) di un pizzico d’ironia, i ricercatori britannici hanno addirittura stilato una classifica delle canzoni migliori dal punto di vista “terapeutico: al primo posto c’è “I want to break free” dei Queen, seguita da “Take it easy” degli Eagles, “Highway to hell” degli AC/DC, “Drive my car” dei Beatles e “On the road again” di Willie Nelson. Come si dice: provare per credere.
Io sono sempre con la radio accesa, con musica da diversamente giovani.
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