sabato 28 maggio 2011

HO VISTO UN FILM "CIGNO NERO" - di MARIA


Regia : Darren Aronofsky Interpreti : Mila Kunis, Natalie Portman, Winona Ryder, Sebastian Stan, Vincent Cassel, Toby Hemingway , Janet Montgomery, Kristina Canapa, Ksenia Solo Soggetto : Sceneggiatura : Genere : Drammatico - Thriller Produzione : Cross Creek Pictures, Phoenix Pictures, Protozoa Pictures Distribuzione : 20th Century Fox Nazione : U.S.A. 2010 Durata : 103 minuti circa



Nina è una veterana ballerina che vive per la danza nel mondo del balletto newyorchese. Soffocata dall’autorità della madre, Nina cerca nuove soddisfazioni nella carriera, ma dovrà scontrarsi con un ambiente competitivo e con i propri demoni interiori. Il direttore artistico è pronto a nominare un’altra prima ballerina per il Lago dei Cigni. La scelta cadrebbe su Nina, ma anche Lily, l’ultima arrivata, colpisce il direttore. Il Lago dei Cigni richiede una ballerina con la purezza e la grazia del Cigno Bianco, ma anche l’insidiosa sensualità del Cigno Nero: il Cigno Bianco, delicato e innocente, e il Cigno Nero, che emana una malvagità seducente, nel classico Il lago dei cigni, in grado di trasformare una sconosciuta in una star. Nina riesce ad ottenere il ruolo, ma non è sicura di poter incarnare la parte oscura della Regina dei cigni. Mentre raggiunge nuove vette con il suo corpo, gli incubi, le fantasie e le gelosie che nasconde iniziano a farsi strada in maniera profonda, causando uno scontro pericoloso con la provocante nuova arrivata, sua maggiore rivale. Nina in breve tempo si cala fin troppo bene nel ruolo del malvagio e mortale Cigno nero...

Piace…non piace

Applaudito e fischiato quasi in egual misura a Venezia, poi candidato a 5 Oscar (film, regia, attrice, fotografia, montaggio), Il cigno nero è un concentrato di temi e figure viste in altri film sullo spettacolo; mostra inoltre una carica sessuale tanto esplicita finisce per oscurare e banalizzare i conflitti psicologici della protagonista.

E’un film raffinato non solo per l’ambientazione ballettistica, ma per l’esplorazione dei lati oscuri della natura umana, delle loro influenze, delle conseguenze sul nostro agire, seguendo una strada che parte da premesse da dramma per trasformarsi in un horror psicologico.

Natalie Portman, aderisce prodigiosamente al personaggio sia sul piano fisico che psicologico, la ballerina perfezionista che arriva fino all’autolesionismo e forse alla schizofrenia. Il coreografo francese senza scrupoli che usa tutti i trucchi della manipolazione professionale e sessuale è Vincent Cassel, perfetto come carogna europea. L’ambigua collega-rivale, che la povera Nina vede ovunque, è un po’ il suo “doppio”, un po’ la sua immagine ideale, ovvero ciò che la danzatrice teme e oscuramente spera di diventare: nel linguaggio Jung, la sua ombra.
Definire “Il cigno nero” come un film sul balletto sarebbe fuorviante; la storia racconta, in apparenza, la vita che si svolge dietro le quinte di molte compagnie teatrali e di ballo: rivalità, ambizioni, discussioni, invidie e gelosie. Eppure il regista non è interessato nel seguire queste storie di quotidianità, intende invece scrutare la fragile personalità della protagonista. Conduce lo spettatore in un tortuoso viaggio attraverso visioni che lasciano dubbi sull’effettiva realtà di quanto accade: verità o finzione? Allo scopo, è determinante la presenza degli specchi: se è facile trovarli negli ambienti del ballo, il regista li riproduce ovunque può. Il soggetto del film è, appunto, il doppelgänger (sdoppiamento) , un argomento spesso trattato in letteratura e nel cinema, ma sempre intrigante. Il doppio inteso come “gemello maligno”, la parte oscura, nascosta a noi stessi. Il regista non spiega nulla esplicitamente, non approfondisce molti aspetti (in particolare, il rapporto con la madre e i motivi che spingono la protagonista a grattarsi fino a provocarsi dolorose ferite) lasciando, così, nelle mani dello spettatore, tra dubbi ed incertezze, diverse chiavi di lettura sui comportamenti della protagonista. Nina ha  trascurato i rapporti con l’altro sesso per troppo tempo, perdendo contatto con le emozioni. Sarà la nuova ballerina Lily, a farle scoprire il piacere ed il sesso, uno sconvolgente, ma non fuori luogo sesso lesbico, perché descrive un tappa  della metamorfosi in cigno nero della protagonista.
La colonna sonora de “Il cigno nero” è di alta qualità, ovvio considerando le meravigliose musiche che fanno da sottofondo all’arte del balletto. L’aspetto tecnico più interessante è il trucco realizzato da Judy Chin, di grande impatto visivo, con una cura particolare nel contorno occhi.

La make up designer ha lavorato sull’evolversi del personaggio passando dai colori leggeri, quasi invisibili, iniziali fino all’argento-nero che ne enfatizzano l’aspetto maligno.

Un film così, è ovvio, non si giudica per il suo equilibrio. Si ama o si odia, senza distinguo e senza vergogna.

 

 

Questi sono i film in sala da venerdì 27 maggio 2011.

 

UNA UNA NOTTE DA LEONI 2

Una nuova avventura di Phil, Alan, Doug e Stu

Regia di Todd Phillips. Con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha, Ken Jeong. Genere Commedia - USA, 2011 - Durata 102 minuti circa. In sala già da mercoledì 25 maggio.  Nel seguito della commedia "Una notte da leoni", Phil (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms), Alan (Zach Galifianakis) e Doug (Justin Bartha) partono per l'esotica Thailandia per il matrimonio di Stu. Dopo l'indimenticabile addio al celibato di Las Vegas, Stu non vuole correre rischi e ha optato per una sicuro e pacato brunch prima del matrimonio. Tuttavia, le cose non vanno sempre come previsto. Cosa succede a Las Vegas può rimanere a Las Vegas, ma quello che accadrà a Bangkok non possono neppure immaginarlo.

THE HOUSEMAID




Le donne sabotatrici e sabotate di Im Sang-soo

Un film di Im Sang-soo. Con Jeon Do-yeon, Lee Jung-Jae, Youn Yuh-jung, Seo Woo, Park Ji-young.  Genere Thriller - Corea del sud, 2010 - Durata 106 minuti circa.Euny viene ingaggiata come governante e bambinaia nella casa di una ricchissima famiglia, dove la giovane e bella moglie di un uomo d’affari aspetta il frutto della seconda gravidanza, due gemelli. Bambina a sua volta, per lo spirito ingenuo e generoso che la contraddistingue, Euny conquista tutti, dalla piccola Nami, la primogenita, alla collega anziana che ha speso la sua vita a servizio nella villa, al padrone di casa, che presto passa a chiederle ben più di quello che è stata chiamata a fare. Quando la ragazza si ritrova incinta, la padroncina e sua madre non esitano a pianificare il peggio, in nome dei privilegi da conservare, costi quel che costi.

ET IN TERRA PAX




Secco e affilato come un rasoio il ritratto di vite al limite nella periferia di Roma

Un film di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini. Con Maurizio Tesei, Ughetta d'Onorascenzo,Michele Botrugno, Fabio Gomiero, Mattia Nissolino.  Genere Drammatico - Italia,2010 - Durata 89 minuti circa.Marco, ex detenuto, torna a spacciare cocaina per conto dei suoi vecchi compari Glauco e Mauro; Faustino, Massimo e Federico trascorrono le loro giornate fra droga e bravate; Sonia, si divide tra gli studi universitari e il lavoro nella bisca di Sergio. Un banale incidente porterà i protagonisti a lasciare dietro di sé una scia di fuoco, sangue e violenza.

BALLA CON NOI (LET'S DANCE)

Un film di Cinzia Bomoll. Con Alice Bellagamba, Andrea Montovoli, Mascia Musy, Sara Santostasi, Guido Branca.  Genere Musicale - Italia, 2011 - Durata 90 minuti circa.Hanno vent'anni, dei sogni da realizzare, degli ostacoli da superare. Hanno l'energia dei sentimenti, l'incoscienza dell'età, le incertezze di chi non sa come sarà il domani. Hanno idee diverse, diverso colore della pelle, ma hanno in comune una grande passione: ballare.

CORPO CELESTE




Ritratto sincero di un'adolescente alle prese con i sacramenti, dentro e fuori la Chiesa

Un film di Alice Rohrwacher. Con Salvatore Cantalupo, Anita Caprioli, Yle Vianello, Renato Carpentieri, Yile Vianello.  Genere Drammatico - Italia, 2011 - Durata 98 minuti circa.Il film è ambientato a Reggio Calabria e a Roghudi, borgo abbandonato dell’Aspromonte. È la storia di una crescita: Marta ha 13 anni, è appena tornata a vivere con sua madre a a Reggio Calabria dalla Svizzera, dove è cresciuta. I suoi avevano lasciato l’Italia in cerca di lavoro, quando Marta era bambina. Ma ora, il lavoro in Svizzera non c’è più e la madre, sola, ha deciso di tornare. A Reggio la protagonista incontra un mondo sconosciuto diviso tra ansia di consumismo “moderno” e resti arcaici. Chiamata a fare la cresima, Marta cerca nella parrocchia le risposte alla sua inquietudine. Troverà un luogo vuoto e soltanto l’incontro finale con un vecchio sacerdote isolato saprà ridare a Marta il senso di ciò che bisogna cercare, senza mai smettere.

Buona visione . . . a tutti da Maria

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