IMBARAZZO E VERGOGNA SONO CAUSATI DAL CERVELLO
Volete superare imbarazzo e vergogna? Cercare di migliorare il livello di autostima personale potrebbe essere inutile. La ragione dei vostri disagi, infatti, è nascosta in una particolare regione del cervello: è conosciuta come area cingolata anteriore pregenuale e – secondo i ricercatori dell’università di San Francisco, in California – sarebbe in grado di regolare le nostre reazioni emotive in presenza di un evento inaspettato, come una caduta imbarazzante o una gaffe grottesca. I risultati dell’indagine, diretta e coordinata dalla dottoressa Virginia Sturn del “Memory and Aging Center”, sono stati presentati al meeting annuale dell’Accademia americana di Neurologia.
Per dimostrare la propria tesi, gli studiosi statunitensi hanno sottoposto individui sani e persone con disturbi neurologici a un singolare test di gruppo («L’imbarazzo è diverso da sentimenti come la tristezza e la rabbia – ha spiegato la Sturn – perché coinvolge un elemento sociale: per questo abbiamo effettuato esperimenti di gruppo»). Ai volontari è stato chiesto di cantare in pubblico una canzone del gruppo musicale americano Temptations. I risultati? «Abbiamo riscontrato un rapporto direttamente proporzionale tra l’attività della regione cerebrale e l’imbarazzo». Le conseguenze dello studio sono molto interessanti: «Agendo sull’area cingolata anteriore pregenuale – ha osservato la dottoressa Sturn – potremmo aiutare le persone con disturbi neurologici. Attraverso la stimolazione di altre regioni della corteccia cerebrale, del resto, si è già riusciti ad alleviare alcuni sintomi legati alla depressione».
STOP AL FUMO PER AUMENTARE IL COLESTEROLO BUONO
Smettere di fumare, si sa, non è semplice. Da oggi, però, c’è un motivo in più per provarci: le sigarette fanno male alla salute in generale, e al colesterolo in particolare. La notizia arriva dall’università del Wisconsin, dove un gruppo di ricercatori ha arruolato un folto gruppo di fumatori incalliti (circa un migliaio di persone abituati a consumare una ventina di sigarette al giorno) e cercato di liberarli dal malsano vizio. Nel giro di un anno e dopo diversi tentativi, l’impegno degli scienziati americani è stato premiato: un individuo su tre ha smesso definitivamente di fumare con grandi vantaggi per la salute. Tra questi, l’inaspettato miglioramento dei valori del colesterolo nel sangue.
Per la precisione, la rinuncia alle sigarette non ha prodotto una diminuzione del colesterolo “cattivo” (Ldl), ma un incremento di quello “buono” trasportato dalle particelle Hdl, proteine-navicella che guidano le molecole dai tessuti periferici al fegato evitando che si depositino in pericolose placche e ostruiscano le arterie. Una scoperta importante, perché i farmaci oggi in circolazione sono capaci di ridurre il colesterolo cattivo, ma non incidono in modo significativo sulle particelle Hdl. «I risultati – ha spiegato Adam D. Gepner, responsabile e coordinatore della ricerca americana – sono molto interessanti e per nulla legati alla quantità di sigarette consumate. Con il passare del tempo l’aumento del colesterolo buono potrebbe tradursi in una riduzione del rischio cardiovascolare: studi precedenti hanno già dimostrato come, nell’arco di un decennio, un incremento pari a 1 mg/dl possa ridurre il pericolo di infarti e ictus del 2-3 per cento».
POR TI CARMENSITA, MIA CARA AMIGA!!
si ride, si piange
POR TI CARMENSITA, MIA CARA AMIGA!!
Con voi apprendiamo sempre cose nuove. Grazie.
RispondiElimina