Rette non pagate, lAsl non può agire sui parenti
Importante sentenza a favore di Confconsumatori. Lo scorso 17 gennaio il tribunale di Parma ha disposto, relativamente alle rette di ricovero nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) a carico dei parenti degli anziani, che lAsl non può sostituirsi allanziano per agire nei confronti dei parenti.
Al figlio di unanziana era stato chiesto, con un decreto ingiuntivo dallAusl 1 di Massa Carrara, il pagamento della rette maturate durante il ricovero della madre in una casa protetta dal settmebre 19997 al luglio 2003. Era emerso, infatti, che lanziana ricoverata non era in grado di coprire le spese di ricovero per circa 59 mila 436,37 euro. Da qui il decreto ingiuntivo nei confronti del figlio, anche sulla base di una dichiarazione scritta con la quale il medesimo si era impegnato al pagamento della retta mensile.
Per il tribunale, il fatto che il parente dellanziano sia tenuto agli alimenti, qualora questi versi in stato di bisogno, non consente allente pubblico di surrogarsi al parente ricoverato per agire nei confronti del figlio o del nipote. I giudici, inoltre, hanno stabilito che quando, come spesso accade e come si era verificato in quel caso, al parente (figlio o nipote) viene imposta la sottoscrizione di un documento con lobbligo di versare in proprio la retta, la medesima deve essere interpretata come semplice richiesta di ricovero dellanziano.
Sono ormai anni che ci occupiamo della questione dichiara lavvocato Franchi legale di Confconsumatori che ha tutelato in giudizio linteressato e finalmente un tribunale civile ha riconosciuto la tesi dellassociazione e ha revocato il decreto ingiuntivo chiesto ed ottenuto contro i parenti di un anziano per il pagamento delle rette di ricovero. È di particolare rilevanza continua il fatto che la dichiarazione che gli enti erogatori il servizio continuano a far firmare ai parenti dellanziano, quale condizione per il suo ricovero, sia stata interpretata in senso lato e non come assunzione dellobbligo di provvedere al pagamento della retta.
Anche sulla base di una precedente sentenza del tribunale di Ferrara e della Cassazione Confconsumatori invita, comunque, i parenti delle persone anziane, che si sono obbligate in proprio a corrispondere la retta di ricovero, ad inviare una lettera di recesso per sospendere i relativi pagamenti.
Caterina
Una cosa, però. Ma l'assistenza all'anziano chi la fa? E chi paga?
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