Ciao Anna Maria
su questa vicenda anch’io la penso come te su sul giudizio di bersani
La solidarietà verso il prossimo, e verso Morgan, la droga fa schifo e chi si droga va aiutato e compreso non certo demonizzato e posto alla berlina per una sua debolezza,ma se si ritiene giusto non far partecipare ad una trasmissione pubblica "uno che si droga" allora che si facciano i test a tutti perchè credo che sarebbero in tanti a sparire dal video! Prima di tutto papi.
Ti ho vista in TV mi sono piaciute le parole che hai detto grazie per quello fai per chi ha bisogno!!!
Un bacio
Caterina
Un Sanremo? Chi se ne frega Pdl e Pd divisi sulla riammissione
Il cantautore: ci tenevo tanto, rispetto le decisioni della Rai
Gasparri: no marcia indietro. Bersani: merita una possibilità
«Non ci voglio più andare a Sanremo. Ci tenevo tanto,
al Festival, la canzone mi piaceva molto, ma a questo punto chi se ne frega di Sanremo». Così Morgan, parlando con don Mazzi nella puntata di Porta a porta a lui dedicata, intitolata A un passo dal baratro, andata in onda ieri sera su Raiuno. L'espulsione del cantautore da Festival dopo le dichiarazioni al mensile Max sull'uso della droga come antidepressivo ha creato un vero e proprio caso che vede divisa anche la politica. Per Gasparri la Rai non deve fare marcia indietro sulla decisione presa. Per Bersani Morgan ha sbagliato ma merita un'altra possibilità.
Invitato da don Mazzi a dire «che di Sanremo non te ne frega niente e non ci vai», Morgan ha spiegato: «Sto alle decisioni che ha preso la Rai». Poi, rivolgendosi a don Mazzi, ha precisato: «Lui mi fa agire in modo impulsivo. Don Mazzi, ragioniamoci sopra. Non sono qui per Sanremo. Mi interessa molto di più questo dibattito sull'uso delle droghe, di fronte al quale l'argomento Sanremo cade».
«Ho ben presenti i valori della vita, ne sono ben conscio - dice Morgan - Ho letto sui giornali di coca party. Io non ho mai partecipato a un coca party, mi fa schifo».
Intervista shock per chiedere aiuto. «Ho chiesto aiuto, probabile l'abbia fatto anche nell'intervista a Max - ha aggiunto Morgan - è nobile chiedere aiuto. A due ragazzi di X Factor un giorno ho detto piangendo: "Scusate se non riesco a seguirvi ma sto male"».
«Sono stato frainteso». «C'è stato un fraintendimento, una mescolanza di cose messe insieme in un certo modo - dice riferendosi all'intervista a Max - Non dico di non aver detto quelle cose ma è stato frainteso lo spirito. Mi assumo la responsabilità di questo fraintendimento grossissimo ma ci dovrebbe essere anche un po' di coscienza di chi le ha scritte». «Io sono - ha continuato - una persona onesta e pulita nell'anima. Non ho problemi a dichiarare la mia debolezza perché so vincere, so combattere e stare al mondo».
«Non sono un mostro che fa l'apologia della droga - ha detto Morgan - Io vorrei essere il contrario di quello che in questi giorni rappresento». «Non voglio che mia figlia subisca la presenza di un padre depresso che le trasmette tristezza. Qualche anno fa ho avuto l'affidamento congiunto che ho ancora. Mia figlia stava con me ma poi sono caduto in disperazione e con immenso dolore ho preferito stesse con la mamma che viveva un momento migliore. Mi accorgo che è negativo lo stato in cui sono». «Mi piacerebbe un mondo - ha continuato Morgan - dove i genitori sono liberi dei problemi legati alla droga e si sanno curare».
«Ormai la vicenda non riguarda più gli aspetti artistici» ha detto il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, intervenendo telefonicamente a Porta a Porta.
Ospite della puntata anche Pupo il quale chiede che Morgan venga riammesso. «Io e Morgan non ci conosciamo per niente - ha sottolineato Pupo - e questo da più valore a quello che sto per dire. Non possiamo togliere a un ragazzo in cerca di nuovi equilibri la musica. Deve essere a Sanremo e attraverso la musica correggere gli errori che ha fatto. La comunicazione di uno che ammette di aver sbagliato è più forte».
«La Rai abbia il coraggio di mantenere la posizione assunta - ha detto Gasparri - Altre ipotesi diventerebbero una sorta di spot in favore della droga inaccettabile ed intollerabile». Chi ha mandato messaggi così errati sulla droga - ha continuato Gasparri - non può essere riammesso al Festival trasformando questa vicenda in un super spot pubblicitario per la rassegna musicale. Ben vengano invece eventuali dichiarazioni di Morgan contro la droga, che saranno accolte positivamente. La decisione coraggiosamente presa dai vertici Rai e dagli organizzatori di Sanremo deve essere comunque confermata senza alcuna esitazione. Una marcia indietro alimenterebbe equivoci».
Bersani: ha sbagliato, ma merita una possibilità. «Certamente Morgan ha dato un cattivo insegnamento, ha sbagliato ma non possiamo massacrarlo - ha commentato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani - Dobbiamo dargli una possibilità come tutti quelli che hanno sbagliato e ai quali va data un'altra occasione».
Secondo il direttore generale della Rai Mauro Masi in questi giorni la Rai «è al centro di un'attenzione mediatica francamente eccessiva e un po' superficiale».
«Test antidroga a tutti gli ospiti della trasmissioni Rai». Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai chiede formalmente al Direttore Generale della Rai di sottoporre d'ora in poi ogni eventuale ospite di ogni trasmissione Rai a severi test antidroga, e ove mai essi risultassero positivi, «stante la vicenda della vergognosa (ed incredibile) esclusione da Sanremo del cantautore Morgan».
Meloni: no all'apologia della droga. «Non possiamo chiudere un occhio di fronte all'apologia dell'uso di droghe che troppo spesso viene fatta nel mondo dello spettacolo» ha commentato il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni nel corso della trasmissione tv Mattino 5. Quando Morgan «dovesse rendersi di nuovo credibile dopo un percorso di recupero, noi dobbiamo fargli fare non uno ma 100 Festival».
Muccioli: molta ipocrisia. «C'è un'enorme ipocrisia in questa vicenda, come se il problema fosse solo quello dell'esclusione di Morgan da Sanremo. Milioni di persone lo hanno visto tante volte andare sul palcoscenico strafatto». Questo il commento di Andrea Muccioli, figlio del fondatore della Comunità di San Patrignano, nel corso della trasmissione tv Mattino 5. Dopo aver premesso che «la droga è una fuga dalla realtà, una scorciatoia» e che è «sbagliato prendere scorciatoie nella vita», Muccioli ha però aggiunto che bisogna affrontare la realtà di oggi: «Facciamo allora l'antidoping a tutti i personaggi del mondo dello spettacolo, a tutti i protagonisti di Sanremo». «Dietro l'outing di Morgan - ha detto ancora - c'è chiaramente il delirio di onnipotenza del cocainomane. Gli auguro di trarre da questa vicenda la forza di crescere e di affrontare le sue paure».
Lucio Dalla: non doveva esporsi. «Non capisco la ragione per cui Morgan se ne sia uscito in questo modo, con queste dichiarazioni - commenta Lucio Dalla, ospite negli studi dell'emittente romana Radio Città Futura - Io non sono affatto moralista ma credo che non ci sia bisogno di fare esposizione di quello che si sta facendo a meno che uno non abbia un piano giusto per dire: guardate non fatelo perché fa male». «Se invece per lui - aggiunge il cantautore - la dipendenza per lui non è un problema e lo diverte, allora continui a farlo tranquillamente, ma non deve dirlo. Mi sembra sia un fenomeno piccolo ed è sbagliato che diventi un caso, non trovo giusto che adesso se ne discuta per una settimana. È un problema suo, strettamente personale e come tale lo deve vivere lui, non deve essere diffuso e - conclude - non deve diventare il pretesto per dare ad ognuno la possibilità di dire la propria».
Anche Gianluca Grignani critica Morgan anche se parla di «attacchi assurdi» nei suoi confronti. Grignani ospite di Maria Latella oggi alle 22:55 su Lei (Sky canale 125), che anni fa ha ammesso di aver avuto problemi di droga dice che «quello che ha detto Morgan è sbagliato. La droga cancella la tua identità. Un artista dovrebbe dire agli altri che non porta a nulla. Ma lo stanno attaccando in maniera assurda, è troppo debole rispetto a tanta informazione e a tante parole nei suoi confronti». «C'è troppa ipocrisia nel dire a Morgan di non andare a Sanremo, molte persone che hanno fatto queste dichiarazioni e che io conosco stanno facendo tuttora uso di droga».
Invitato da don Mazzi a dire «che di Sanremo non te ne frega niente e non ci vai», Morgan ha spiegato: «Sto alle decisioni che ha preso la Rai». Poi, rivolgendosi a don Mazzi, ha precisato: «Lui mi fa agire in modo impulsivo. Don Mazzi, ragioniamoci sopra. Non sono qui per Sanremo. Mi interessa molto di più questo dibattito sull'uso delle droghe, di fronte al quale l'argomento Sanremo cade».
«Ho ben presenti i valori della vita, ne sono ben conscio - dice Morgan - Ho letto sui giornali di coca party. Io non ho mai partecipato a un coca party, mi fa schifo».
Intervista shock per chiedere aiuto. «Ho chiesto aiuto, probabile l'abbia fatto anche nell'intervista a Max - ha aggiunto Morgan - è nobile chiedere aiuto. A due ragazzi di X Factor un giorno ho detto piangendo: "Scusate se non riesco a seguirvi ma sto male"».
«Sono stato frainteso». «C'è stato un fraintendimento, una mescolanza di cose messe insieme in un certo modo - dice riferendosi all'intervista a Max - Non dico di non aver detto quelle cose ma è stato frainteso lo spirito. Mi assumo la responsabilità di questo fraintendimento grossissimo ma ci dovrebbe essere anche un po' di coscienza di chi le ha scritte». «Io sono - ha continuato - una persona onesta e pulita nell'anima. Non ho problemi a dichiarare la mia debolezza perché so vincere, so combattere e stare al mondo».
«Non sono un mostro che fa l'apologia della droga - ha detto Morgan - Io vorrei essere il contrario di quello che in questi giorni rappresento». «Non voglio che mia figlia subisca la presenza di un padre depresso che le trasmette tristezza. Qualche anno fa ho avuto l'affidamento congiunto che ho ancora. Mia figlia stava con me ma poi sono caduto in disperazione e con immenso dolore ho preferito stesse con la mamma che viveva un momento migliore. Mi accorgo che è negativo lo stato in cui sono». «Mi piacerebbe un mondo - ha continuato Morgan - dove i genitori sono liberi dei problemi legati alla droga e si sanno curare».
«Ormai la vicenda non riguarda più gli aspetti artistici» ha detto il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, intervenendo telefonicamente a Porta a Porta.
Ospite della puntata anche Pupo il quale chiede che Morgan venga riammesso. «Io e Morgan non ci conosciamo per niente - ha sottolineato Pupo - e questo da più valore a quello che sto per dire. Non possiamo togliere a un ragazzo in cerca di nuovi equilibri la musica. Deve essere a Sanremo e attraverso la musica correggere gli errori che ha fatto. La comunicazione di uno che ammette di aver sbagliato è più forte».
«La Rai abbia il coraggio di mantenere la posizione assunta - ha detto Gasparri - Altre ipotesi diventerebbero una sorta di spot in favore della droga inaccettabile ed intollerabile». Chi ha mandato messaggi così errati sulla droga - ha continuato Gasparri - non può essere riammesso al Festival trasformando questa vicenda in un super spot pubblicitario per la rassegna musicale. Ben vengano invece eventuali dichiarazioni di Morgan contro la droga, che saranno accolte positivamente. La decisione coraggiosamente presa dai vertici Rai e dagli organizzatori di Sanremo deve essere comunque confermata senza alcuna esitazione. Una marcia indietro alimenterebbe equivoci».
Bersani: ha sbagliato, ma merita una possibilità. «Certamente Morgan ha dato un cattivo insegnamento, ha sbagliato ma non possiamo massacrarlo - ha commentato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani - Dobbiamo dargli una possibilità come tutti quelli che hanno sbagliato e ai quali va data un'altra occasione».
Secondo il direttore generale della Rai Mauro Masi in questi giorni la Rai «è al centro di un'attenzione mediatica francamente eccessiva e un po' superficiale».
«Test antidroga a tutti gli ospiti della trasmissioni Rai». Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai chiede formalmente al Direttore Generale della Rai di sottoporre d'ora in poi ogni eventuale ospite di ogni trasmissione Rai a severi test antidroga, e ove mai essi risultassero positivi, «stante la vicenda della vergognosa (ed incredibile) esclusione da Sanremo del cantautore Morgan».
Meloni: no all'apologia della droga. «Non possiamo chiudere un occhio di fronte all'apologia dell'uso di droghe che troppo spesso viene fatta nel mondo dello spettacolo» ha commentato il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni nel corso della trasmissione tv Mattino 5. Quando Morgan «dovesse rendersi di nuovo credibile dopo un percorso di recupero, noi dobbiamo fargli fare non uno ma 100 Festival».
Muccioli: molta ipocrisia. «C'è un'enorme ipocrisia in questa vicenda, come se il problema fosse solo quello dell'esclusione di Morgan da Sanremo. Milioni di persone lo hanno visto tante volte andare sul palcoscenico strafatto». Questo il commento di Andrea Muccioli, figlio del fondatore della Comunità di San Patrignano, nel corso della trasmissione tv Mattino 5. Dopo aver premesso che «la droga è una fuga dalla realtà, una scorciatoia» e che è «sbagliato prendere scorciatoie nella vita», Muccioli ha però aggiunto che bisogna affrontare la realtà di oggi: «Facciamo allora l'antidoping a tutti i personaggi del mondo dello spettacolo, a tutti i protagonisti di Sanremo». «Dietro l'outing di Morgan - ha detto ancora - c'è chiaramente il delirio di onnipotenza del cocainomane. Gli auguro di trarre da questa vicenda la forza di crescere e di affrontare le sue paure».
Lucio Dalla: non doveva esporsi. «Non capisco la ragione per cui Morgan se ne sia uscito in questo modo, con queste dichiarazioni - commenta Lucio Dalla, ospite negli studi dell'emittente romana Radio Città Futura - Io non sono affatto moralista ma credo che non ci sia bisogno di fare esposizione di quello che si sta facendo a meno che uno non abbia un piano giusto per dire: guardate non fatelo perché fa male». «Se invece per lui - aggiunge il cantautore - la dipendenza per lui non è un problema e lo diverte, allora continui a farlo tranquillamente, ma non deve dirlo. Mi sembra sia un fenomeno piccolo ed è sbagliato che diventi un caso, non trovo giusto che adesso se ne discuta per una settimana. È un problema suo, strettamente personale e come tale lo deve vivere lui, non deve essere diffuso e - conclude - non deve diventare il pretesto per dare ad ognuno la possibilità di dire la propria».
Anche Gianluca Grignani critica Morgan anche se parla di «attacchi assurdi» nei suoi confronti. Grignani ospite di Maria Latella oggi alle 22:55 su Lei (Sky canale 125), che anni fa ha ammesso di aver avuto problemi di droga dice che «quello che ha detto Morgan è sbagliato. La droga cancella la tua identità. Un artista dovrebbe dire agli altri che non porta a nulla. Ma lo stanno attaccando in maniera assurda, è troppo debole rispetto a tanta informazione e a tante parole nei suoi confronti». «C'è troppa ipocrisia nel dire a Morgan di non andare a Sanremo, molte persone che hanno fatto queste dichiarazioni e che io conosco stanno facendo tuttora uso di droga».
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