Il matrimonio che vorrei
Regia
: David
Frankel
Genere
: Commedia/Drammatico
Interpreti : Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Steve Carell, Elisabeth
Shue, Mimi
Rogers,
Ben Rappaport, Lee Cunningham.
Soggetto
e Sceneggiatura : Vanessa Taylor
Paese
: U.S.A. 2012
Produzione
: Todd Black
Distribuzione
: Bim Distribuzione
Durata
:
100’
Kay e Arnold sono sposati da anni ormai e la
routine sta minando seriamente il loro matrimonio. Kay decide dunque di tentare
di far scoccare nuovamente la scintilla di quando lei e Arnold erano
innamorati, con una proposta un po’ folle : andare per una settimana in una
cittadina dove un famoso consulente matrimoniale tiene sedute di terapia di
coppia intensive . . . Gli sviluppi sono forse prevedibili, ma certamente
incoraggianti.
Piace . . .
non piace . . .
Il film affronta il tema meno sexy che esista : la
crisi matrimoniale. Tutto scorre nelle tonalità pastello della quotidianità, i
sentimenti sono dati per scontati, le camere sono separate e di vita sessuale
neanche un cenno. La splendida sessantenne non ne può più di bacetti sulla
guancia e parte al contrattacco per scuotere il coniuge dal torpore in cui si è
“accomodato”.
La commedia dolce/amara, parte da una che sembra
una banale storiella, ma poi diviene accattivante, per l’indubbio valore dei
coniugi protagonisti, Meryl Streep e Tommy Lee Jones, nonché dello
psicoterapeuta, Steve Carrel. In effetti la vera sorpresa risulta proprio Lee
Jones, il duro per eccellenza, perfetto nella parte di un marito che sotto la
scorza di un volto imprugnato e impassibile nasconde un’inattesa vulnerabilità.
Difficile pensare che avremmo visto un primo piano del cavallo dei pantaloni di
un attore che al cinema ha sempre rappresentato l’opposto del sentimento e
dell’eros . . .
Lo psicoterapeuta appare abbastanza credibile, dispensatore
di consigli che mirano a salvare (ma eventualmente, troncare!) un rapporto in
crisi.
Un film che, penso, piacerà a tutte le signore
mature ed agli ammiratori di Meryl Streep, che invecchiando migliora.
Qualcuno potrà considerarlo solo un film sulla
crisi coniugale di una coppia datata; ma ben oltre questo si tratta di un modo
diretto ma affabile di affrontare il sesso della terza età, senza però cadere
nel melodramma.
A me è piaciuto, mi ha fatto riflettere ma anche
sorridere e, soprattutto, dedurre che se ci si ama davvero è possibile
riaccendere le “braci” sopite dall’annosa abitudinarietà !!
Buona
visione da . . . Maria !
Tante grazie del film, Maria.
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