LA VIRGOLA
Ed ecco la “virgola”, in dialetto campano si direbbe…corta e mal encavata, io aggiungerei anche “mbicciosa”.
Questo segno è tra i segni di punteggiatura più difficile da gestire perché crea le maggiori difficoltà agli scriventi. Essa indica la più breve pausa nel discorso; questo piccolo “graffietto” rappresenta una sospensione, una pausa, o una variazione di tono nel discorso parlato, ma se scriviamo, la VIRGOLA deve essere a portata di mano perché il suo uso è molto frequente ed è regolato dalle preferenze e dal gusto di chi scrive, tuttavia si possono indicare casi in cui essa è obbligatoria o necessaria per motivi di chiarezza.
Nel corso di una proposizione (frase lunga o corta un verbo) la virgola è usata:
a) nelle enumerazioni e negli elenchi per separare nomi, aggettivi, avverbi. Solitamente l’ultimo elemento della serie viene unito con la e, invece che con la virgola.
b) Esempio: Era un giovane forte, bello, ricco e valoroso.
c) non mettete la virgola, di regola, quando usate le congiunzioni e, o, ovvero, né;
d) tra il soggetto e il verbo userete la virgola quando in una frase volete dare un’intonazione marcata.
Esempio: Carletta, (virgola) si ’era affacciata al balcone (l’intonazione è sul soggetto Carletta).
Esempio: Carletta si era affacciata al balcone (nessuna intonazione al soggetto).
e) questa stessa prassi deve essere adottata nella dislocazione a sinistra.
Esempio: inserite la virgola nel seguente caso ove figura il pronome “lo”. Osservate le tre frasi seguenti: potete dire o meglio scrivere:
- Vedo mio nipote tutte le mattine;
- Tutte le mattine vedo mio nipote; ma col pronome la costruzione cambia:
- Mio nipote, lo vedo tutte le mattine; non solo, ma se useremo il modus del dialetto campano, scriveremo o diremo:
- Io, a mio nipote, lo vedo tutte le mattine.
f) usare la virgola al principio e alle fine di un inciso, di un’apposizione, di un’esclamazione.
Caso dell’apposizione:
Roma, capitale d’Italia, è una città antichissima.
Caso del vocativo:
Mamma mia, aiutami tu.
Caso con inciso:
Il musicista, che tiene la chitarra in mano, sa suonare molto bene.
Caso esclamativo:
Ah, (virgola) che sorpresa!
g) Nel periodo le proposizioni coordinate con uno o più verbi.
Esempio: Alzò il braccio, salutò, andò via borbottando. Disse molte parole, espose le sue idee, e criticò il progetto.
h) Osservate la differenza fra queste due frasi.
Esempio.
“Era chiaro che aspettavano me.”
“Che aspettassero me, era chiaro.”
RICORDATE:
Se il vostro scritto è letto da persone che non vantano la necessaria cultura (a prescindere da mezzi e da volontà), non succede nulla, non avranno reazioni di …commiserazioni, ma se chi vi legge ha dimestichezza con il codice della grammatica…e in particolare con questo antipatico segno d’interpunzione, pardon, di punteggiatura ( le punture endovene non c’entrano), aspettatevi immaginando sorrisi ironici…perché avrete fatto ridere. E voi non volete far ridere, vero? Ci sono già certi giudici, non portati a ben giudicare e che farebbero molto meglio a manifestare il loro talento in Zelig.
Fine
Enzo
Enzo virgola sei bravo.
RispondiEliminaLorenzo virgola, amico mio virgola, sei pure simpatico.
RispondiEliminaENZO