E' cronaca di questi giorni di un bimbo di appena 16 mesi buttato nelle acque gelide del Tevere . A gettarlo nel fiume, da un ponte, è stato suo padre.Preso dalla furia, l'uomo ha strappato il bimbo dalle mani della nonna e della zia ed è scappato. Ha lanciato quello che per lui rappresentava il "fardello" della discordia con la sua compagna. I due infatti litigavano spesso per l'affidamento. L'episodio ha gettato nello sconcerto tutti noi e il nostro pensiero va a quel bimbo innocente vittima della sconsideratezza e della violenza di un padre che, invece di difenderlo e di proteggerlo, lo ha trattato come un oggetto sul quale scaricare le proprie "frustrazioni", oppure sotto l'effetto di droghe. Ed è con questa poesia, di Enzo, che vogliamo ricordare questo piccolo angelo.
Ci sono madri che sorridono
Perché il figlio sorride
Ci sono figli che sorridono
Perché la madre sorride
Ci sono madri che piangono
Perché il figlio muore
Ci sono figli che piangono
Perché la loro madre piange
Ci sono figli che non piangono
Perché ignari della follia del padre
Né avvertono il glaciale abbraccio
Che terminerà con un volo di morte
Nelle perfide acque del fiume
Il tuo volo continua, piccolo ,
le acque che ti hanno accolto
sono meno fredde
del gelo che impera
nel cuore di un uomo
il tuo Papà,
umanamente indegno
di essere chiamato padre
Padre mio,
Che sei nei cieli
Non chiedo nulla
“Ma tu hai già capito
La mia domanda.
Io, invece,
Non riesco a comprendere
La tua risposta.
COMMOVENTE, PENETRANTE,PIENA DI DOLORE,A VOLTE LA MENTE UMANA SI OFFUSCA,MA QUANDO SI SCHIARISCE ORMAI E TROPPO TARDI,DI QUEL BIMBO RESTERA' SOLO UN DOLOROSO RICORDO. MIMMA
RispondiEliminaLa chiamiamo tutti follìa. E lo è. La chiamiamo tutti crudeltà. E lo è. Una storia insopporatbile, che insozza e abbatte. Ci sarà un perdono solo Lassù. Tutto il resto è disperazione.
RispondiEliminabella, commovente, toccante. Si rivive, in questa poesia, la fine straziante di un'anima innocente. si legge anche la sensibilità d'animo dell'autore. Bravo Enzo
RispondiEliminaAnnamaria2
Aggiungerei che ci sono donne e uomini che rincorrono inutilmente il desiderio di riversare il proprio amore su un figlio... e purtroppo donne e uomini che hanno il tragico destino di non riuscire a salvaguardare il bene prezioso di essere genitori. Il tuo amore paterno, Enzo,traspare fortemente nella 'condanna' di un atto così angoscioso. Maria.sa
RispondiEliminaBravi e brave, per il vostro coro ricco di empatia. Fortemente lieto di avere amici veri come Voi. Un grazie particolare ad Annamaria, per come ha "gestito" lo straordinario AUGURIO.
RispondiEliminaGradito il due-pezzi: mi ha fatto sorridere e inghiottire. OB, meriti un..."encomio" speciale.
ENZO