Io merito tutte le cose buone che la vita
ha da offrirmi
Si ride, si piange
GIUFA' LAVORA COME FACCHINO
Era un brutto periodo per Giufà ed egli fu costretto a lavorare come
facchino.
Così un uomo lo incaricò di portare una cesta contenente alcune
bottigliette di vetro.
L'uomo gli disse anche che durante il cammino gli avrebbe insegnato tre
cose che avrebbero potuto essergli molto utili nella vita.
Giufà e il padrone della cesta si incamminarono insieme lungo le stradine
del villaggio.
Giufà soffriva per il peso del carico e, dopo un breve tratto, chiese
all'uomo di fermarsi per un po' e di dirgli quale era la prima cosa utile.
Si sedettero sui gradini di un negozio e l'uomo disse:
- Se qualcuno ti dice che essere affamati è meglio che avere la pancia
piena, non credergli!
Giufà annuì e riprese il cammino con la cesta sulla testa.
Dopo un po' si fermò per un'altra breve sosta e chiese all'uomo di dirgli
la seconda cosa utile.
- Se qualcuno ti dice che andare a piedi è meglio che cavalcare, non
credergli!
Giufà annuì di nuovo e riprese il cammino seguendo l'uomo che gli indicava
la strada.
Arrivarono finalmente alla casa. Giufà era stanco e accaldato; chiese
all'uomo di dirgli l'ultima cosa utile.
- Se qualcuno ti dice che avrai dei soldi per aver portato questa cesta di
bottiglie, non credergli!.
A queste parole, Giufà scaraventò a terra la cesta e gridò:
-- Se qualcuno ti dice che nessuna di queste bottiglie si è rotta, non
credergli!
Annamaria... a dopo
E bravo Giufà. Così imparano a prenderlo in giro.
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