
Regia  : Roland Emmerich                                                                                                                               Genere  :  Thriller Drammatico                                                                                                                                                  Interpreti   :  Rhys Ifans (conte di Oxford), Vanessa Redgrave (Regina Elisabetta I), Joely Richardson (regina Elisabetta da giovane), David Thewlis (William Cecil), Xavier Samuel (conte di Southampton), Sebastian Armesto (Ben Jonson), Rafe Spall (William Shakespeare), Sam Reid (Conte di Essex), Jamie Campbell Bower,  Edward Hogg (Robert Cecil), Mark Rylance (Condell) e Derek Jacobi                                                                                                                                                          Soggetto  :  John Orloff,                                                                                                                      Sceneggiatura  :  Michael Markowitz                                                                                                          Direttore della fotografia  :  Anna J. Foerster                                                                                                     Musica  :  Thomas Wander e Harald Kloser                                                                                                                    Costumi  :  Lisy Christl                                                                                                                                        Paese  :  UK - Germania                                                                                                                                                                                      Durata  :  130 minuti                                                                                                                              Produzione  :  R. Emmerich, Larry Franco e Robert Léger                                                                              Distribuzione  :  Columbia Pictures 

Si tratta di un thriller politico in cui si avanza la teoria che fosse in realtà Edward De Vere, conte di Oxford ad aver scritto le opere di William Shakespeare.                                                                          Questo concetto non è certo nuovo; esso si è protratto per un secolo o giù di lì, a dispetto della ragione e delle prove. 
"Anonymus", è uno spettacolo in costume diretto da Roland Emmerich , da uno scritto di John Orloff,   che ad alcuni è parso uno scherzo volgare sulla tradizione letteraria inglese, una parodia della storia britannica e un insulto  per l'immaginazione umana.   
"Anonymus" si diverte invece con questa intuizione, ed è interessante guardare come Shakespeare viene trasformato in un superficiale, ipocrita truffatore, dedito ai piaceri carnali, un ricattatore e un assassino.                                                                                                                                                                    La figura del Conte di Oxford, è un quadro toccante di aristocratica malinconia, la sua faccia lunga e gli occhi socchiusi suggeriscono la stanchezza di un’anima delusa.                                                             Il conte povero, impedito da circostanze familiari dal perseguire i suoi sogni letterari, ha speso una vita in capolavori dedicati ad un cupo principe danese, ai sogni notturni di mezza estate e altri soggetti curiosi . . .                                                                                                                                               Quando era più giovane Edward ha presentato i suoi pezzi a corte, dove hanno deliziato la giovane regina Elisabetta I , tanto che andava a letto con lui. Dalla relazione è nato  un figlio , terzo conte di Southampton.
De Vere usa il suo Riccardo III a sostegno di una ribellione guidata da suo figlio e Roberto Devereux, secondo conte di Essex . L'insurrezione fallisce, e come condizione per risparmiare la vita del loro figlio, la regina dichiara che De Vere non sarà mai riconosciuto come l'autore delle sue opere e poesie.                                                                                                                                                                         Il Conte di Oxford vede alla fine le sue opere soppresse attraverso un usurpatore “autorizzato”, William Shakespeare;  il sostituto è assolutamente discutibile al confronto dell’ ispirato, nobile dilettante che raggiunge tanta grandezza, come in  capolavori quali "Re Lear" e "Macbeth".                                   I realizzatori hanno una visione letterale del potere della poesia nella sfera pubblica come un bene.  Il luogo comune è che l’Oxfordiano De Vere compose alcune delle sue opere come  "Enrico V",  "Riccardo III" , per influenzare, da dietro le quinte, alcuni affari di stato.                                   "Anonymus" gli dà ragioni complicate per voler mantenere re Giacomo di Scozia lontano dal trono inglese una volta che Elisabetta non ci sarà più, e per sostenere la linea Tudor, promuovendo l'ascesa del conte di Southampton,  amico intimo del conte di Essex.                                                           Si assiste a macchinazioni e manovre geo-politiche e nazionali, incontri segreti di ogni genere a tutti i livelli della società elisabettiana, personaggi conniventi, impegnati a convincersi l'un l'altro che quello che stanno facendo è giusto per loro e forse anche per l'Inghilterra.                                          E’ un film particolare, inconsueto, che non raggiunge  grandi altezze dell’arte cinematografica, ma il progetto di produzione e i costumi sono superbi nel riprodurre un'atmosfera plausibilmente elisabettiana, con interni che spesso sembrano dipinti di Holbein, ritrattista, molto amante dei colori, alla corte di Enrico VIII.
La temperatura è decisamente cambiata . . .                                            approfittate delle comode poltrone del  vostro cinema preferito e . . .
Buona visione . . . a tutti    da    Maria
 
 
 
 

 
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