Quest'articolo nasce per la rabbia di un maltrattamento subito recentemente da una mia carissima amica e "dedicato" a tutti quei mariti,fidanzati e compagni che si giustificano così "Per forza me le togli dalle mani".
la violenza nella coppia
la violenza nella coppia
cronaca del 20-febbraio-2011
Nella notte fra sabato e domenica, a Giffoni Valle Piana, i Carabinieri della locale Stazione, diretti dal Luogotenente Voria, hanno tratto in arresto V.G., 34enne incensurato, colto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo è stato bloccato dai militari mentre, in evidente stato di ebbrezza, minacciava la coniuge, una studentessa universitaria 37enne, con un grosso coltello da cucina, dopo averla percossa per l’ennesima volta. E' stata proprio la donna ad allertare i Carabinieri.
L’episodio era l’ultimo di una lunga serie di maltrattamenti inflitti, tra le mura domestiche, da V.G. alla moglie, solo oggi denunciati da quest’ultima. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Salerno.
fonte- salerno in prima
Il caso eclatante è avvenuto lo scorso anno quando
la Cassazione ha annullato la condanna a 8 mesi di reclusione nei confronti di un marito, perché l’uomo ha sostenuto con successo che non si trattava di maltrattamenti, in quanto la moglie ”non era per nulla intimorita”, ma solo ”scossa ed esasperata”da maltrattamenti e percosse che duravano da 3 anni.
Questa è l’ennesima vergogna maschilista di un paese che non tutela le donne che subiscono violenze.
- 8 casi di violenza fisica e di molestia su 10 avvengono in casa, nel 70% per mano del partner.
- Il 69% degli stupri è commesso da un partner.
- Il 90% delle violenze non viene denunciato.
quando il principe azzurro diventa un orco. Quando si parla di violenza nel rapporto di coppia, si pensa immediatamente alle botte, invece la violenza può avere tante forme più sottili ma non per questo meno dannose. Tutti quei comportamenti che minano la autostima, la dignità personale, la voglia di vivere sono comportamenti violenti, anche se non comportano un danno fisico. |
La violenza, oltre che fisica, può essere psicologica :il partner violento spinge la compagna ad isolarsi dagli amici e dai familiari, la critica continuamente, la sminuisce davanti agli altri e davanti a se stessa, la pedina e la controlla.. Utilizzando come arma per riuscire nel suo intento il ricatto psicologico (tipo: se mi amassi faresti), la minaccia ( tipo: se mi lasci mi ammazzo)o la svalorizzazione della donna ( tipo : non sei niente senza di me).
La violenza può essere sessuale : l'uomo violento impone alla partner di avere rapporti sessuali contro il suo desiderio, o la costringe ad attività sessuali che sono per lei disgustose .Fa leva sulla sua paura di perderlo e la minaccia che se non lo accontenterà,si cercherà una donna più disponibile.
La violenza può essere economica :il coniuge maltrattante sabota tutti i tentativi di lavorare o di trovare lavoro della moglie , si fa mantenere da lei ,oppure le passa una cifra da fame in modo che la moglie debba umiliarsi chiedendogli i soldi anche per comprare il pane e il latte.
All'inizio del rapporto il partner violento si presenta nella sua veste migliore: è particolarmente affettuoso, premuroso, fa sentire la sua donna unica e speciale.
Con il tempo però si instaura quello che gli psicologi chiamano il" circolo della violenza".
Dopo ogni episodio di maltrattamento, lui si scusa, piange, promette di non farlo più e ..per un po' di tempo mantiene effettivamente le sue promesse: ridiventa l' uomo tenero e romantico dei primi tempi fino al prossimo episodio di violenza
E'importante sapere che questa difficile situazione è destinata a peggiorare: negli anni gli episodi di maltrattamento diventano sempre più frequenti e gravi.
Inutile sperare che al situazione possa risolversi da sola e che con il tempo, un uomo violento possa cambiare: lui cambierà sì, ma in peggio.
Perche' le donne non lasciano un uomo violento
Molto spesso le donne trovano quasi impossibile lasciare un compagno violento, nonostante la relazione sia profondamente insoddisfacente.
Infatti l'effetto del maltrattamento è quello di distruggere l'autostima e le capacità decisionali in chi lo subisce.
Con il tempo la donna finirà per credere di essere colpevole, di non valere niente e di meritarsi il maltrattamento.
Gli uomini maltrattanti cercano di creare il vuoto intorno alla loro compagna, la isolano dai suoi familiari e amici, scoraggiano i suoi tentativi da autonomia e indipendenza (anche dal punto di vista economico).
Sola e senza appoggio, la donna maltrattata si convincerà di non essere in grado di affrontare la vita autonomamente e preferirà restare in una relazione difficile ma conosciuta.
Inoltre ci può essere il timore ( fondato) che se decide di lasciare il compagno, lui possa diventare ancora più violento e pericoloso.
Dott.sa Anna Zanon
La violenza può essere sessuale : l'uomo violento impone alla partner di avere rapporti sessuali contro il suo desiderio, o la costringe ad attività sessuali che sono per lei disgustose .Fa leva sulla sua paura di perderlo e la minaccia che se non lo accontenterà,si cercherà una donna più disponibile.
La violenza può essere economica :il coniuge maltrattante sabota tutti i tentativi di lavorare o di trovare lavoro della moglie , si fa mantenere da lei ,oppure le passa una cifra da fame in modo che la moglie debba umiliarsi chiedendogli i soldi anche per comprare il pane e il latte.
In qualsiasi modo sia esercitata la violenza lascia sempre una traccia nella personalità di chi la subisce.
Come il principe azzurro si trasforma nell'orcoAll'inizio del rapporto il partner violento si presenta nella sua veste migliore: è particolarmente affettuoso, premuroso, fa sentire la sua donna unica e speciale.
Con il tempo però si instaura quello che gli psicologi chiamano il" circolo della violenza".
Dopo ogni episodio di maltrattamento, lui si scusa, piange, promette di non farlo più e ..per un po' di tempo mantiene effettivamente le sue promesse: ridiventa l' uomo tenero e romantico dei primi tempi fino al prossimo episodio di violenza
E'importante sapere che questa difficile situazione è destinata a peggiorare: negli anni gli episodi di maltrattamento diventano sempre più frequenti e gravi.
Inutile sperare che al situazione possa risolversi da sola e che con il tempo, un uomo violento possa cambiare: lui cambierà sì, ma in peggio.
Perche' le donne non lasciano un uomo violento
Molto spesso le donne trovano quasi impossibile lasciare un compagno violento, nonostante la relazione sia profondamente insoddisfacente.
Infatti l'effetto del maltrattamento è quello di distruggere l'autostima e le capacità decisionali in chi lo subisce.
Con il tempo la donna finirà per credere di essere colpevole, di non valere niente e di meritarsi il maltrattamento.
Gli uomini maltrattanti cercano di creare il vuoto intorno alla loro compagna, la isolano dai suoi familiari e amici, scoraggiano i suoi tentativi da autonomia e indipendenza (anche dal punto di vista economico).
Sola e senza appoggio, la donna maltrattata si convincerà di non essere in grado di affrontare la vita autonomamente e preferirà restare in una relazione difficile ma conosciuta.
Inoltre ci può essere il timore ( fondato) che se decide di lasciare il compagno, lui possa diventare ancora più violento e pericoloso.
Dott.sa Anna Zanon
Cosa fare se si è coinvolti in una relazione violenta? E' quasi impossibile uscire da sola da una situazione del genere. Soprattutto nei casi più eclatanti si ha bisogno di auto professionale.
A chi rivolgersi
"La Casa per Le Donne Maltrattate" in via Piacenza 14 a Milano ( tel.02/ 55015519) è un Centro di accoglienza che fornisce informazioni legali , colloqui di sostegno con psicologi , gruppi di auto aiuto, servizi di orientamento al lavoro. Fornisce inoltre un elenco di tutte le strutture che si occupano di maltrattamento presenti nel territorio.
http://web.tiscalinet.it/cadmi/guida/uscire/ris_lei.htm
Annamaria... a dopo
No! non è ammissibile un comportamento così verso una donna e verso qualsiasi persona.questi uomino non dovrebbero esistere
RispondiEliminaAl di là di ogni retorica, il rischio rimane quello di non capire in tempo i segnali premonitori. Non solo la violenza fisica,anche un'esagerata dipendenza dal partner potrebbe essere l'anticamera dell'annullamento della propria dignità. Sarà un luogo comune, ma..."meglio sole che male accompagnate", pur nel riconoscere sempre il valore dei sentimenti e delle relazioni di coppia. Per AMORE, Gesù ha subito e sopportato violenze inaudite...ma vi pare che possiamo paragonarci se pure lontanamente al Salvatore? ♥ Maria.sa
RispondiEliminaL'indignazione deve immediatamente produrre azioni vere e proprie. I violenti non devono scamparla. Utilissimi i consigli.
RispondiEliminaE vero troppe donne subiscono e tacciono x paura,magari realmente sperano che sia l'ultima volta, ma nn ci sarà mai 1 ultima volta lui continuera a farlo sempre xkè sa di averla in pugno,ma se la donna realmente gli sferra un pugno sul muso forse lui la smettera di padroneggiare sul suo corpo inerte. MIMMA
RispondiElimina