VALERIA
* * *
Simulacro scultoreo
non d'immobile bronzo
né di bianco marmo,
di carne ed ossa tu
Venere vera, dove sei
è fresca odorosa primavera.
Mani profilate,
occhi tagliati a gemma
nel perfetto viso cesellato,
guarnito dai capelli neri
cerchiati a motivo di gioco
in morbide forme flessuose
come le movenze del corpo.
È un aprile, la tua giovane
inesplicabile bellezza!
Mamma mia come la ami, Pino. Un abbraccio.
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