Un metodo semplice e pratico mi insegnò
un uomo di Dio, quando con sprezzo e orgoglio
mi rifiutavo di accettare una vita di fede.
“Ascoltami –diceva- fa’ le tue cose,
segui i tuoi sentieri, porta avanti le tue convinzioni,
solo, aggiungi per favore un codicillo, che non ti costa niente,
non comporta impegni.
Fa’ come se…..,
come se Dio esistesse, come se fosse con noi,
come se ti guardasse e ti amasse,
anche se non credi, come è abituato a fare con tutti,
attraverso la Sua misericordia.
Prova, per favore, vedrai…
L’ho provata la regoletta, ho continuato a non credere,
ma non ho più schernito, preso in giro,
affermato col ghigno il mio parere assoluto,
laico, avanzato.
Dopo anni, così comportandomi, sono tornato alla fede.
Certo, non è stato solo il “come se…”,
ci sono state riflessioni, qualche craniata,
e poi lavori comuni con altri fratelli, prove quotidiane.
Ma insomma, ci sono arrivato.
Ora mi domando. Perché non applicare
questa regoletta ai problemi di cuore,
d’amore?
Come se….
Come se mi amasse, volesse stare con me,
ambisse di ricambiarmi, abbandonare i suoi dubbi,
e soprattutto credermi.
Superando anch’io le timidezze, le perplessità
che ogni tanto si affacciano nel mio cuore,
pur convinto dell’incanto di un incontro.
Io ci provo, anche stavolta, come se…
Ha funzionato prima, ancora funzionerà?
Poiché il mio sentimento c’è,
credo che esso, sommandosi al suo,
potrebbe finalmente consentirci di camminare insieme.
All’inizio come in una semplice prova,
poi, pian piano con sempre maggiore decisione e convinzione.
Ma prefigurando già, pregustando,
un avvenire di felicità, di libera condivisione.
Così, amore, il come se, diventa ci sarà e poi, finalmente, c’è.
Ed il futuro fin da adesso sorride.
Lorenzo
Si possono fare esperimenti in amore? Pensavo di sì ma, almeno quella volta, non andò bene. Il tentativo andava fatto, però. E non me ne pento.
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