sabato 11 febbraio 2017

UNA RICETTA AL VOLO...



Carnevale 2017 si avvicina e cosi ho pensato, in anticipo, di offrirvi una ricetta alternativa delle famose (e buonissime) chiacchiere




INGREDIENTI

Per l'impasto:
500 gr. di farina 00
4 uova
un pizzico di sale
2 cucchiaiate di zucchero
50 gr. di olio
un pò di cannella
Per friggere:
olio di semi
Per cospargere:
zucchero a velo




Ci sono varie ricette per fare le chiacchiere, (c'è chi addirittura aggiunge anche il lievito).
Questa è una ricetta molto semplice e le chiacchiere davvero molto buone. Sono come si facevano una volta, come le facevano le nostre nonne.

Preparazione:

Impastare la farina con le uova, un pizzico di sale, lo zucchero, l'olio e un pò di cannella.
Impastare con le mani fino ad ottenere un impasto liscio.
Dividere l'impasto in diversi pezzetti e ricavarne delle sfoglie molto sottili.
Con la rotellina tagliare ogni sfoglia in strisce larghe circa 5 centimetri e lunghe 10 centimetri e praticare un taglietto al centro.
Passare la punta di ogni striscia all'interno del taglietto effettuato e tirarla fuori a formare una specie di nodo.
Friggere in abbondante olio bollente.
Girare le chiacchiere, in modo che diventino dorate su tutta la superficie, toglierle dall'olio e lasciarle sgocciolare su carta assorbente.
Cospargerle di zucchero a velo.
(scalaenza)

Annamaria

giovedì 9 febbraio 2017

ORGOGLIO E VITALIZIO


Io (e non solo io) direi , invece, vergogna e vitalizio...




Ci sono proprio tutti: da giornalisti a magistrati, passando per gente dello spettacolo e rappresentanti delle Forze Armate. Si va dai 3.900 euro di Madia e Meloni agli oltre 9.000 della Finocchiaro, passando dai 5.500 di Alfano e dagli 8.200 di Giovanardi. Stiamo parlando dei vitalizi che i parlamentari attualmente in carica dovrebbero percepire se la legislatura dovesse durare almeno fino a settembre di questo anno.





C'è anche chi a Montecitorio è stato una sola settimana e intasca oltre 2 mila e 300 euro di pensione al mese.

Ma a spiccare è una sorta di 'parentopoli' politica dei vitalizi. Marito e moglie che entrambi percepiscono somme ingenti. Tra di loro, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che guadagna quasi sette mila euro più la quota europea, mentre sua moglie, Sandra Lonardo, ex consigliere regionale ne prende 5 mila.

Piero Fassino, cinque volte deputato, percepisce 5 mila e 296 euro mentre sua moglie, Anna Serafini, lo supera con 6 mila e 411 euro.

Altra coppia d'oro è quella formata da Achille Occhetto, l'ultimo segretario del partito comunista, che guadagna 6 mila e 583 euro, mentre sua moglie, Aureliana Alberici, ex senatrice Pci e Pds, ne prende 4 mila 581 euro.

In attesa del vitalizio è Annamaria Carloni che lo maturerà a settembre mentre Antonio Bassolino percepisce una doppia pensione del valore di 6 mila e 478 euro.
Ed eccovi uno stralcio del libro "orgoglio e Vitalizio" in edicola da oggi, scritto da Di Nicola, Pitoni e Velardi.





Hai voglia a dire che “i vitalizi non ci sono più”. Lo ha sostenuto, fra gli altri, anche Rosy Bindi (Pd), politica di lungo corso e presidente della commissione parlamentare Antimafia, a Piazzapulita su La7 del 15 dicembre 2016. Ma è davvero così? Manco per niente. Il nuovo sistema di calcolo della pensione dei parlamentari (circa 200 euro lordi per ciascuno dei cinque anni della legislatura) è passato dai principi varati agli inizi degli anni Cinquanta al contributivo pro rata dopo l’entrata in vigore della riforma scattata il 1° gennaio 2012. Ma a parte i nuovi eletti alla tornata delle Politiche del 24 e 25 febbraio 2013, a cominciare dall’intera pattuglia di deputati e senatori del Movimento 5 Stelle – che rischiano di restare a bocca asciutta se la legislatura non dovesse arrivare almeno a metà settembre 2017 mentre incasseranno circa mille euro lordi se supereranno questo scoglio – la maggior parte degli onorevoli e dei senatori che attualmente siedono in Parlamento stanno maturando un vitalizio frutto per gran parte del vantaggiosissimo vecchio sistema. E che vitalizio!

La generosa eredità del vecchio sistema

Passando in rassegna i parlamentari in carica, immaginando che la legislatura termini alla scadenza naturale del 2018 e che non vengano rieletti, abbiamo provato a calcolare i vitalizi riscuotibili comunque a 65 o a 60 anni di età a seconda delle legislature collezionate, di molti tra quelli più in vista. Sommando appunto alla quota ante 2012 – frutto del vecchio sistema delle percentuali calcolate sull’importo dell’indennità – quella relativa al nuovo sistema contributivo post gennaio 2012 e che, come detto, per ogni anno di permanenza in Parlamento vale circa 200 euro lordi. Cosa abbiamo scoperto? Che la stessa ex presidente del Pd ed ex ministro della Sanità, sì, proprio lei, Rosy Bindi, incasserà ben 6.469 euro lordi per le cinque legislature ante riforma. Più la quota pro rata del nuovo metodo contributivo e che, per i sei anni che partono dal gennaio 2012, fanno circa altri 1.200 euro. Per un assegno totale di 7.500 euro.

Dalla Bindi all’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Dopo aver militato negli anni 70 nella sinistra extraparlamentare, l’attuale premier è diventato prima un “rutelliano” di ferro. Terminata l’esperienza al Comune di Roma con l’ex primo cittadino (condita dall’incarico di assessore al Giubileo del 2000), nel 2001 Gentiloni viene eletto alla Camera nelle file della Margherita. Cinque anni dopo, governo Prodi II , diventa ministro delle Comunicazioni. E poi, ancora, ministro degli Esteri dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, prima dell’incarico più importante: la guida del governo. In capo a questo ragguardevole percorso, Gentiloni ha maturato un vitalizio di circa 5.500 euro, per 4.280 frutto del vecchio sistema e per altri 1.200 del nuovo contributivo.



I leader della minoranza e le nuove leve dem

Ma andiamo avanti. Nonostante abbia “non vinto” le elezioni del 2013, ritrovandosi in minoranza dentro al suo Partito democratico, anche Pier Luigi Bersani può dormire sonni tranquilli. L’ex segretario del Pd e tre volte ministro (Industria, Trasporti e Sviluppo economico), entrato per la prima volta in Parlamento nel 2001, prenderà infatti tra vecchio e nuovo sistema circa 5.500 euro. Graziosamente accompagnati però anche da un altro robusto vitalizio: quello da ex consigliere dell’Emilia-Romagna, Regione della quale è stato anche presidente dal 1993 al ‘96. La cifra? Calcolata dagli esponenti dei 5 Stelle in Regione ammonterebbe a 4.423 euro lordi al mese.

Da un vecchio a un più giovane parlamentare, sempre razza Pd. Si tratta di Gianni Cuperlo il quale, pure lui, avrà di che consolarsi nel caso non venisse rieletto nella prossima legislatura. L’ultimo segretario della Fgci, la Federazione giovanile comunista italiana, stretto collaboratore di Massimo D’Alema, prenderà infatti un assegno di circa 3.900 euro. Meglio di Cuperlo andrà a Dario Franceschini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo Letta e della Cultura prima con Renzi e poi con Gentiloni, che da buon democristiano ha resistito a ogni terremoto interno al Pd. Il primo ingresso di Dario alla Camera risale al 2001. Da quel momento non ha più mollato lo scranno. Circostanza che gli permetterebbe nel 2018 di percepire un vitalizio di circa 5.500 euro lordi. Molto, ma sempre tanto di meno rispetto all’assegno che incasserà Anna Finocchiaro, parlamentare davvero di lungo corso. A lei, tornata a occupare un incarico di governo (ministro per i Rapporti con il Parlamento) con Gentiloni dopo l’esperienza alle Pari opportunità con Romano Prodi, le otto legislature consumate fra Camera e Senato garantiranno un vitalizio da oltre 9 mila euro. Una bella consolazione per una donna-magistrato che ha iniziato la carriera politica nel lontano 1988 come consigliera comunale a Catania tra le file del Partito comunista italiano. (…)

Tra quelli che, se non venissero rieletti, nel 2018 avranno maturato il diritto al vitalizio ci sono anche gli attuali ministri Marianna Madia e Andrea Orlando. La giovane Marianna, 36 anni, pupilla di Enrico Letta e Walter Veltroni, dovrà certo aspettare un bel po’ prima di intascare l’assegno (riscuotibile in base alle regole in corso solo a 60 anni). Comunque sia, la ministra per la Pubblica amministrazione, di cui è rimasta celebre la frase pronunciata il giorno dopo l’annuncio della sua nomina (“Non me l’aspettavo, stavo guardando Peppa Pig”), si è portata avanti col lavoro. E, dovesse andare in pensione alla fine di questa legislatura, porterebbe a casa 3.900 rispettabilissimi euro lordi di vitalizio. Più o meno la stessa cifra che metterà in tasca Andrea Orlando, che di anni d’età ne ha qualcuno in più (47) e che in Parlamento è dal 2006. Le due legislature che il Guardasigilli ha passato alla Camera prima della riforma gli garantiranno una somma pari a 2.713 euro lordi. Che, sommati ai 1.200 del contributivo pro rata porterebbero la sua pensione a toccare i 3.900 euro. (…)



Angelino sempreverde e il resto del centrodestra

Ma non sono certamente solo “quelli di sinistra” a passarsela bene. Essendo naturalmente il vitalizio un privilegio bipartisan, anche a destra hanno di che gioire. Da chi cominciamo? Dall’ex ministro di Giustizia e Interno, oggi alla guida della Farnesina, Angelino Alfano. L’ormai ex delfino senza “quid” di Silvio Berlusconi è arrivato alla quarta legislatura. La prima volta che mise piede alla Camera, nel lontano 2001, Angelino aveva appena 31 anni ed era considerato uno degli astri nascenti del centrodestra italiano. Sappiamo com’è andata a finire. Nonostante questo, però, Alfano è sempre rimasto in pista. Di legislatura in legislatura. Maturando un vitalizio che, solo per la parte relativa al vecchio sistema ammonterà nel 2018 a circa 4.270 euro lordi al mese. Essendo stato rieletto nel 2013 con il Pdl, salvo poi dare vita in corso d’opera al Nuovo centrodestra, l’ex Guardasigilli incasserebbe poi la quota pro rata portando il suo assegno a circa 5.500 euro.

Meno corposa sarà la cifra che incasserà l’attuale ministra della Salute, Beatrice Lorenzin: circa 3.800 euro lordi. (…)

Che dire poi del vulcanico Renato Brunetta? Anche l’ex ministro per la Pubblica amministrazione, oggi capogruppo di Forza Italia alla Camera, è tra coloro che potrebbero ricevere un vitalizio nel 2018: 3.800 euro circa. Non solo. Nel 2010, quando si candidò per la seconda volta a sindaco di Venezia – fu sconfitto dallo sfidante di centrosinistra Giorgio Orsoni, dimessosi dopo il coinvolgimento nella vicenda Mose – Brunetta rivelò durante una puntata di Otto e mezzo, su La7, di percepire già la pensione da professore universitario. Nello specifico, “3 mila euro netti al mese: la pensione normale di un professore universitario dopo 38 anni di servizio”. (…)

La lunga lista dei privilegiati comprende anche un altro dei pezzi da novanta del centrodestra italiano: Giorgia Meloni. L’ex ministro per la Gioventù del quarto governo Berlusconi, oggi leader di Fratelli d’Italia, è una da sempre in prima linea nella lotta contro pensioni d’oro e privilegi. “Chi difende i vitalizi? Sono i figli della sinistra radical chic, i sessantottini per cui l’uguaglianza è fondamentale, ma solo quando vale per gli altri”, disse a maggio 2015 su Libero. Eppure il vitalizio, un domani, lo prenderà anche lei. La Meloni, infatti, è entrata per la prima volta in Parlamento nel 2006 e da allora non ne è più uscita. Morale: a fine legislatura avrà maturato un assegno da 3.900 euro lordi. (…)



Gli highlander dell’era Berlusconi

Anche Denis Verdini avrà di che sorridere. Il leader di Ala (Alleanza liberalpopolare-autonomie), imputato in cinque processi, potrà passare alla cassa e riscuotere almeno 5.400 euro lordi, frutto delle quattro legislature trascorse in Parlamento (tre alla Camera e l’ultima al Senato). (…) Grazie alle sette legislature in Parlamento (6 alla Camera e una al Senato), anche lo storico fondatore della Lega Nord Umberto Bossi porterà a casa un assegno notevole: circa 8.200 euro lordi. La stessa cifra che incasserà anche un altro pezzo da novanta del Carroccio, Roberto Calderoli. Sì, proprio l’attuale vicepresidente del Senato padre dell’inviso “Porcellum”, la legge elettorale approvata nel 2005 (poi dichiarata illegittima dalla Consulta) e che lo stesso Calderoli definì “una porcata”. E siccome non c’è due senza tre, o forse sarebbe meglio dire senza quattro, la somma di Bossi e Calderoli la porteranno a casa pure altri due highlander della politica italiana: Fabrizio Cicchitto e Carlo Giovanardi.
by IFQ



Per non parlare degli assegni di reversibilità che pesano sul bilancio regionale 6 milioni di euro. Il caso più spettacolare è quello di Anna Maria Cacciola, figlia di Natale Cacciola, messinese che si candidò all’assemblea sicula con il partito Monarchico. Nel 1947. Dopo solo tre anni l’onorevole (titolo che spetta ai consiglieri regionali in Sicilia) finì il suo mandato, e in base a quei tre anni passati lì maturò il vitalizio di attuali 2mila euro al mese. Passato a miglior vita, l’assegno è stato trasferito per «reversibilità» alla suddetta figlia Anna Maria, che lo incassa da ben 41 anni, senza aver mai neppure messo piede all’assemblea regionale.


Così pure gli eredi del marsalese Ignazio Adamo, eletto nel 1955, defunto nel 1973. Da quell’anno, cioè da 43 anni, l’assegno di 3.900 euro è stato versato prima alla vedova, e ora – dopo la scomparsa della signora Adamo – alla figlia. Anche in Abruzzo i congiunti di 34 ex consiglieri regionali ricevono ogni mese un assegno di reversibilità pari al 50% dell’importo che spettava ai loro cari, mentre la Campania spende un milione e 700 mila euro per mantenere in tutto 184 coniugi, figli e parenti di ex consiglieri defunti. Vitalizi infiniti, anche dopo la morte.




Annamaria

sabato 4 febbraio 2017

MINISTRO MI AIUTI, MIA FIGLIA E' DISTRUTTA



Ricordiamoci il giorno 8 marzo di questo  
padre distrutto che ha deciso di scrivere una lettera, pubblicata dal Corriere della Sera, al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli per chiedere che sua figlia venga tutelata dalla legge e che quell'uomo -bestia venga punito.
Un professore che in due mesi ha inviato ben 600 messaggi e 3000 telefonate con tono sempre più opprimente, "non faccio sesso con mia moglie da un anno", fino ad arrivare alle minacce: "Ti rovino, ti boccio". 
Il prof ha anche approfittato della perdita della mamma dell'adolescente per coglierla in un momento di debolezza.
Mesi da incubo che hanno stravolto l'umore della ragazza , sempre triste e spaventata di spostarsi da sola per paura di incontrare il prof. con l'intento di farla finita. 
Molestata e perseguitata.

Costretta a cambiare scuola e città per liberarsene mentre la bestia prof insegna ancora nello stesso liceo, indisturbato.



«Signor ministro Valeria Fedeli,
le scrivo in forma anonima perché il mio unico scopo è continuare a tutelare mia figlia. Ma sento il bisogno di rivolgermi a lei perché ho perso fiducia nell'istituzione che prima di tutte deve accogliere e tutelare i nostri ragazzi: la scuola. Quella che lei rappresenta al suo massimo livello. Mia figlia è oggi una quindicenne distrutta, svuotata, insicura. E le racconto i motivi. Tutto è cominciato nell'aprile del 2015 quando un suo professore ha iniziato a molestarla e perseguitarla. L'ha isolata dai suoi amici. Ovviamente la ragazzina ha cominciato a non studiare, a dimenticare, lei, la più brava della classe. Non capivo il perché e me ne faccio una colpa». 

Una notte il padre ha sentito il telefono di sua figlia squillare alle tre di notte. Così ha scoperto la drammatica realtà che la ragazza stava vivendo.

«Questo dolore lo porto dentro. Una notte, erano le tre, sento lo squillo del cellulare della mia bambina. Alle 3 di notte? Approfitto che lei vada in bagno, prendo il telefono e scopro che è lui, il professore. Chiedo spiegazioni e a quel punto mia figlia crolla, tra le lacrime, mi racconta che sono mesi di persecuzione, che l’abbraccia e la bacia davanti a tutti. E mi dice la cosa peggiore di tutte: non te l'ho detto perché ho solo te, non ho più la mamma, se perdo anche te mi metteranno in orfanotrofio. Ho pensato di morire, in quel momento».

Da quel momento è iniziata la battaglia di questo padre per ottenere giustizia, riuscendo però a ottenere, per ora, solo un divieto di avvicinamento. 

«Siamo andati dai carabinieri, che hanno fatto una lavoro di ricostruzione meticoloso. Hanno accertato che questa bestia in soli due mesi le ha fatto più di tremila telefonate, le ha inviato più di 600 messaggi. L'ha anche pedinata sotto il liceo che frequentava. Ma, mentre il pm ha chiesto gli arresti domiciliari, il gip ha disposto soltanto il divieto di avvicinamento».

Infine la necessità di cambiare tutto per ricominciare: niente più la stessa città, amici, scuola. Mentre l'uomo che le ha tolto tutto, insegna, ogni giorno, ad altri studenti.

«Ancor più grave è il fatto che quell'uomo continua a insegnare nella stessa scuola. Neanche una denuncia, le testimonianze, le evidenze hanno potuto qualcosa. Sta lì, continua a insegnare ai nostri figli. Che razza di legge consente una cosa del genere? Di chi possiamo ancora fidarci? Quando l’ho affrontato per chiedergli spiegazione mi ha risposto: «Non ho figli, per me è come se lo fosse». I figli non si perseguitano. Ho la colpa di essere solo in questa storia. Mia figlia è sola in questa storia: non ha la mamma, non ha amici. Ha dovuto cambiare liceo e città. Lei, lui invece no. Lo trova giusto?».


Questa è la  tutela che una donna, in questo caso una bambina ha? 
Un vero  stalker  denunciato ma come sempre non viene fatto nulla... 
però quando ci ammazzano, tutti a gridare allo scandalo.
Poi c'è anche chi si scandalizza se uno si fa giustizia da solo...
l' 8 Marzo? Mimose , chiacchiere, promesse ...una pagliacciata.

Annamaria

sabato 28 gennaio 2017

SIAMO TUTTI UN PO’ STUPIDI O LO DIVENTEREMO?


Secondo uno scienziato americano, più ci civilizziamo e più diventeremo stupidi.

Enzo-Ducky

Enzo::            Duc, se io ti dicessi , sei un baggiano!  Tu cosa mi faresti?

Ducky:           La parola “baggiano” non la conosco,  ma molto probabilmente vuoi fare lo stupido.

Enzo:             Indovinato, ma non per sfotterti, e’ per disquisire sulla stupidità

Ducky:           …sulla “stupidità? ,   ti sei misurato la temperatura?  Secondo me hai qualche linea di febbre.

Enzo:             Non sto scherzando, baggiano significa stupido. Ho fatto la battuta perché secondo uno scienziato americano  lo diventeremo sempre di più.  Vogliamo ridere… in tandem.?

Ducky:           Devo ridere  subito?

Enzo:             Come e quando ti fa comodo…ma a tempo.

Ducky:           Sono pronto!

,

Enzo:             Che cos’è la stupidità, come si manifesta?  Basta  che dici solo due parole… e uno si accorge subito che  sei stupido…

Ducky:           Invece, anche se non dici due parole, diranno  “quello è stupido originale.  E’ meglio che fai il prof  serio.

Enzo:             Sul piano evolutivo è il nostro inevitabile destino. A sostenere questa tesi è un genetista della Stanford University,  Gerald Crabtree, che ha condotto uno studio sulle modifiche avvenute, in centinaia di migliaia di anni, al patrimonio genetico e alle    capacità intellettive del genere umane.  Il risultato non è entusiasmante:  i nostri giorni migliori sono già andati, eravamo più vispi e attenti quando vivevamo di caccia nel Paleolitico e la natura ci esigeva sempre all’erta.

E in effetti,  a guardarsi intorno, non si fa fatica a credergli. Siamo circondati da stupidi? National Geographic Channel  ha dedicato loro persino un programma:  “Stupidi al quadrato”. una collezione di video amatoriali che riprendono individui alle prese con idiozie, spesso pericolosissime, come farsi trascinare da un auto seduti su un tagliaerba.




Ducky:           Vere e proprie idiozie!

Enzo:             Il punto più alto dell’intelligenza umana non si sarebbe pero’ raggiunto nel Paleolitico.  Secondo Crabtree, che ha ricostruito le possibili mutazioni del nostro corredo genetici attraverso varie epoche. l’impoverimento delle capacità  sarebbe iniziato 3 mila anni fa.

 Ecco le tre trappole che ci rendono stupidi:

01- sopravvalutare noi stessi,

02- non saper controllare gli istinti,

03- prestare attenzione a ciò che si fa



Non si tratta infatti di una questione storico o culturale. Per Crabtree il progressivo rimbambimento che, a conti fatti, ci accompagnerebbe da ben 120 generazioni, riguarda tutta la specie umana: basta dire che la selezione naturale diventi meno severa, che la qualità del nostro cervello peggiora. E non solo. La nostra “fragilità” mentale dipenderebbe anche dal fatto che, rispetto a 3 mila anni fa, il nostro cervello deve immagazzinare molte più conoscenze: :  oggi come minimo dobbiamo saper leggere, scrivere, usare il computer, guidare una macchina, destreggiarci tra i mezzi pubblici di una città. I neuroni quindi devono lavorare di più.

Ducky:           Questo studioso afferma che più faticano i nostri  neuroni e più rischiamo l’indebolimento del nostro intelletto. E’ così?

Enzo:             E’ così. Ma tu non ti devi preoccupare: i tuoi neuroni  – molto probabilmente si sono già esauriti.

Ducky:           Spiritoso! A te i neuroni restano sempre “scombinati”.

Enzo:             Ma ci dobbiamo preoccupare?  No, perché parecchi studiosi non  condividono questa teoria.

Ducky:           Ah, meno male,  posso rilassarmi!

Enzo:             Secondo un altro studio-esperimento  un gruppo di psicologi ha concluso su cosa spinge a prendere decisioni sconsiderate,  cioe’ a “fare sciocchezze”  anche gravi.

Il primo tipo di sciocchezze è quello della

 “FIDUCIOSA IGNORANZA.”: Tutti ci sopravvalutiamo, un esempio classico  è quando ci mettiamo al volante dopo un bicchiere di troppo, sicuri che gli incidenti capitino solo agli  altri.


Ducky:           Io sono quasi  astemio , quindi…

Enzo:           Il secondo è legato alla

 “MANCANZA DI CONTROLLO” : caso classico, arriviamo in ritardo a un appuntamento importante per giocare all’ultimo videogame o per vedere la fine di un thriller..

Il terzo tipo di stupidità viene definito “ASSENZA MENTALE” veniale, ma letale in certe circostanze, ed è quando non prestiamo attenzione a ciò che siamo facendo. Per esempio, quando attraversiamo la strada leggendo un messaggio sul cellulare o lo usiamo mentre stiamo guidando l’auto. Qui potremmo definirci tu ed io “assenti-mentali.





Ducky:           Perché io e non tu?

Enzo:             Perché quando  vedi una donna, i tuoi occhi “non ci vedono più”, la segui come se avessi  una video-camera in spalla.

Ducky.           Non dire sciocchezze; io guardo solo le magre.

Enzo:             Io preferisco le ubertose… vabbè…cioè le bone

Ducky:           …ma che lingua parli…ti dispiace parlare come ci fece nostra madre? Piuttosto vogliamo riprendere la….cosa..dilla tu. Questa parola la odio…

Enzo:             La di-squi si zio ne. Torniamo alle teorie. Quella più inquietante è quella di alcunivirologi della John Hopkins School of Medecine  (Baltimora) che hanno isolato un virus, il   Chlorovirus, che danneggerebbe alcune funzioni intellettive.  Il virus arriverebbe dalle alghe verdi  che si trovano in alcuni fiumi e non è ancora chiaro come avvenga il contagio. Infine, una  domanda:  e  se la stupidità dipendesse anche dal genere?

Ducky:           Dal genero?  che c’entrano gli affini e i parenti?

Enzo:             Uno di questi giorni ti disconosco,  ma devo riconoscere che alcune battute mi sorreggono: hai il senso dello humor.  Ricomponiamoci. Secondo uno studio dell’Università di New Castle (GB) , gli uomini sarebbero la metà del cielo più intellettualmente fragile. La conclusione nasce da una consultazione dell’archivio del Premio Darwin, il sarcastico riconoscimento attribuito a chi, morendo per una azione cretina, ha contribuito all’evoluzione dell’umanità nel senso che ha evitato di

trasmettere il proprio patrimonio genetico.

E per avviarci alla conclusione, si è appurato che  dal 1995 al 2014, su 318 premi “,assegnati” – per cretinate gravi – ben 282 sono stati attribuiti a…uomini.  Sarà un caso?

Ducky:           E che ne so? E tù?

Enzo:             Non ho idea. Credo che sia gli uomini che le donne commettono ogni tipo di stupidaggini lievi o gravi. Comunque sia, lo storico ed economista Carlo Copilla, che ha studiato il fenomeno,  ha stabilito Le cinque leggi delle stupidità, che sono le seguenti:


01 – Ognuno di noi sottovaluta il numero di stupidi in circolazione.

02 – La probabilità che una persona sia stupida è indipendente da quasiasi        altra sua caratteristica  (età, istruzione…).

03 –  Lo stupido è colui che causa un danno a un’altra o più persone senza          ricavarne  alcun vantaggio o addirittura subendo una perdita.

04 – Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo    degli stupidi.

05 – Lo stupido è il tipo di persona più pericoloso che esista.

Enzo:             Duc,  dai su…lo sei… confessa!

Duc:               Mò ti metti a dire parolacce…non è da te.

Enzo:             Io? …ho detto  una parola  volgare?

Duc:               Eh sì, ho sentito con queste orecchie. Hai detto…con fessa!

Enzo:            Maledetta ignoranza…o lo fai apposta o sei  stupido. Ho detto …

“confessa” come verbo e non….come hai interpretato tu.  A proposito, sempre  per stare in tema,  In due anni chi ha bruciato ben sei, dico  sei caffettiere?

Ducky:           Io!

Enzo:            Come volevasi dimostrare.  E chi è lo stupido?

Ducky:           NOI.

Enzo:             Eh già,  ma non alzare la voce, nessuno lo deve sapere…se no che figura ci facciamo!

ENZO (Vincenzo Liberale)

Fonte- Focus Extra


















martedì 17 gennaio 2017

AMORE SENZA SPERANZA


Arrivasti
Ti salutai
Ti guardai
Mi Abbracciasti
E poi nel tuo petto mi stringesti…

Mi cercasti
Ti invitai
Ti aspettai
Mi parlasti
E poi te ne andasti…

Mi abbandonasti
Ti sognai
E una rosa ti portai
Mi pungesti
E poi mi svegliasti…

Partisti
Un pezzettino di cuore ti rubai
Forse, perché, m’innamorai
Un pezzettino pure Tu te lo portasti
Forse, perché, anche Tu, t’innamorasti.


Toto' Migliore

martedì 10 gennaio 2017

CI VUOLE PIU' RESPONSABILITA'




La responsabilità come sappiamo tutti, è un atteggiamento al quale veniamo chiamati come cittadini e cittadine, in ogni ruolo e a tutti i livelli, famigliari, sociali, informativi e istituzionali. A livello famigliare, prendersi cura in collaborazione con tutti i componenti, nelle piccole e grandi cose da fare, per un buon convivere e condividere e trarne tutti vantaggio, favorendo un clima di armonia e sereno.

A livello sociale, la responsabilità è avere consapevolezza delle nostre azioni, che abbiano alla base dei principi e obiettivi di alta civiltà, per rendere la società migliore e più giusta. Per raggiungere questi obiettivi, ci sono cose da non fare, lavoro nero, l’evasione fiscale, non abbandonarsi a guadagni facili, spaccio di droghe, di merce contraffatta, non corrompere e non farsi corrompere in lavori o cose illegali, ma con una bella e sentita responsabilità, comportarsi da cittadini per bene, con onestà, sincerità, umanità, questo ci rende cittadini migliori e ci permette di andare sempre a testa alta.

A livello informativo, giornali, radio, internet, tv, telefonini, bisogna che tutti abbiano una sana e onesta responsabilità, di non pubblicare notizie false, offensive, dispregiative nei confronti di persone, associazioni, istituzioni, ma informazioni corrette, trasparenti, veritiere e obiettive, salvaguardando sempre la dignità di ogni persona. A livello istituzionale, qui chi ne fa parte deve avere quella responsabilità, dovere di servizio, limpida e di buon esempio, a partire dai Consigli Comunali, ai componenti non basta essere stati eletti dai cittadini, bisogna impegnarsi tenacemente per risolvere i problemi della comunità. Delle persone, ai consiglieri che non fanno parte della maggioranza, non basta dire solo dei no, protestare o addirittura non partecipare ai Consigli Comunali, devono essere presenti, attivi, fare proposte costruttive, essere al servizio della gente in collaborazione con la maggioranza, per cercare di far prevalere le soluzione migliori, per bene comune. Le Province, che dovevano essere superate, ma con la prevalenza del no al referendum del 4 dicembre 2016, tutto ciò si è bloccato, preso atto ora si prendano con seria volontà e responsabilità, a gestire i compiti e problemi che gli competono. Dalla manutenzione delle strade, alla sicurezza, alle scuole, ai trasporti, alla tutela dell’ambiente, con piani di governo del territorio, dell’ agricoltura e altro. Con spirito di servizio, per il bene di tutta la comunità. Le Regioni, per primo i consiglieri regionali dovrebbero ridursi lo stipendio, com'era previsto nella legge di riforma istituzionale, poi più responsabilità nella gestione delle risorse, meno sprechi con una programmazione sanitaria, assistenziale, sociale, con più attenzione ai cittadini più deboli, poi più trasparenza negli appalti e convenzione di servizi sanitari e sociali.

Il Parlamento, doveva diminuire il numero dei suoi componenti, per darle più efficienza e risparmio economico, ma con la prevalenza del no al referendum del 4 dicembre 2016 tutto rimane come prima.

Ora si mettano a lavorare con grande responsabilità, dimostrino di essere di buon esempio per il paese per i cittadini, in parlamento ci sia dialettica vivace, confronto acceso, onesto e rispettoso dell’altro, costruttivo per il bene degli italiani e per la nostra bella Italia. Ci sia anche nel linguaggio verbale e scritto, intelligente, educato, senza titoli dispregiativi, insulti inutili, parolacce offensive, piuttosto impegnarsi di più per ridurre le disuguaglianze tra cittadini, poi un’accurata attenzione ai più deboli nel legiferare, agli anziani, ai bambini, ai diversamente abili, ai disoccupati, ai senza tetto, ai migranti, ai terremotati. Poi lasciatemelo dire, per rendere la nostra Italia ancora più grande e più bella, bisogna fare di più per combattere le mafie, la corruzione, l’evasione fiscale, fuga di capitali all’estero, l’illegalità diffusa.

In fine, cari cittadini tutti insieme mettiamoci con grande impegno, onestà e responsabilità, a darsi da fare in ogni luogo in tutti i settori, a voler bene alla nostra meravigliosa Italia, trattare con rispetto sia il territorio che tutti i suoi cittadini, cerchiamo di dare sempre il meglio di noi stessi per contribuire a raggiungere obiettivi grandi, di giustizia sociale, di solidarietà, di amore, di pace.

Francesco Lena

giovedì 29 dicembre 2016

IL BENE E IL MALE

ENZO & ANNAMARIA



In questi momenti euforici pieni di auguri , bontà , speranza e buoni propositi,  il nostro amico Enzo, insieme al fido Ducky, ci offrono l’opportunità di riflettere ,ancora una volta, (perchè non è mai abbastanza) sulle diverse controversie concezioni del bene e del male.

Siamo esseri umani e in quanto tali siamo soggetti a classificare i nostri sentimenti in due categorie , il bene e il male.
Il bene e il male esistono in senso relativo.

Ciò che è bene, lo è per qualcuno o per qualcosa e contemporaneamente é sempre male per qualcun’altro o qualche altra cosa.


Il nostro interesse è perseguire il “bene per l’uomo”, in modo che le nostre risorse siano accresciute per portare avanti lo scopo della nostra esistenza. Perseguire il “male per l’uomo”, si otterrebbe il contrario con minori risorse per il senso della nostra esistenza, che non é il comodo e piacevole per se stessi. Lo scopo é, invece, il favorire l’altro…. anche se ,purtroppo, alle volte penso che stia diventando utopia.  … Buon Anno!

Annamaria


Se Dio è buono, chi ha creato il male?

 

Ducky  (nell’atmosfera natalizia appendendo un quadro; ha in una mano un chiodo e nell’altra un martello. Enzo regge un quadro ma…

DUCKY    Ahiii…porca putt…il dito…il dito, marò che male…

ENZO      Ah ah..soffia Duc, soffiaci sopra…ah ah…

DUCKY    Vaff…che ti ridi, ride pure lo “scombinato”.

ENZO      Ti fa molto male?

DUCKY    Nooo, mi son fatto un gran bene. Mi fa ancora male, cavolo!

Alla fine, tra improperi, sfottò, risatine, il quadro viene appeso.

ENZO      Il male non è mica questo, il Male vero è tutto un’altra cosa.

DUCKY    Anche quello che sento al mio dito indice è Male: male fisico ma sempre male. Ma tu a quale male ti riferisci? Ma niente paroloni.

ENZO      E come faccio, qui il discorso si fa difficile.

DUCKY    Ma chi l’ha messo in mezzo stu male, come mai esistono persone cattive?

ENZO      Hai detto bene. Se le persone non ci fossero, se esistesse solo la materia, la terra, gli astri, non esisterebbe nessun Male.

DUCKY    Il Male lo fanno gli uomini, le persone cattive, perfide. Un terremoto dove non muore nessun essere umano, non è un male; uno tsunami di vastissima potenza se non uccide nessuno, non è un male. Se non esistono persone, qualsiasi disastro non è un male, secondo me.

ENZO      Proviamo a sentire le persone di cultura e facciamoci alcune domande. Che cos’è il Male? Se Dio ha creato il mondo, ha creato anche il male? Se Dio ha operato la creazione in base a un atto cosciente e volontario, lo si può ritenere responsabile dell’imperfezione del mondo dove si compiono tante azioni malefiche?

DUCKY Qui ci vorrebbe una tazza di camomilla!

ENZO      Eh no, io direi un caffè forte. Seguimi. Sant’Agostino dice che il Male è la negazione del Bene. Dio è buono, potentissimamente e larghissimamente buono. Ha fatto delle cose buone. Allora dov’è il Male, da dove e per dove è penetrato qui dentro?

DUCKY    Eppure le persone buone ci sono, ma esistono anche quelle “cattive”. Non è che trascurò alcune cose durante la creazione? Scusa, Enzù, Dio è il bene più grande, giusto? Lui è il sommo bene, e meno bene sono le cose che fece; dunque da dove viene il Male? Forse nella materia c’era del Male e Dio nel darle una forma, un ordine, vi lasciò delle parti che non mutò in bene?

ENZO      Sant’Agostino si chiede ancora: “Perché Dio, onnipotente non usò la sua onnipotenza per creare tutte cose buone. Quale onnipotenza infatti era la sua, se non poteva creare alcun bene senza l’aiuto di una materia non creata da lui? E poi conclude: “Questi pensieri rimescolavo nel mio povero cuore gravido degli assilli più pungenti, frutto del timore della morte e della mancata scoperta della verità.” Sono tantissimi i filosofi, teologi che hanno affrontato questo argomento o mistero.

DUCKY    Dimmi il tuo pensiero.

ENZO      Te lo dirò alla fine.  Prima di proseguire, siccome siamo agli ultimi giorni di questo disgraziato anno, il caffè lo vado a fare io, ma forte.

DUCKY    Hai ragione, mi devo tenere sveglio, altrimenti la mia testa comincia a fumare. Grazie, fratello Enzo! Mi raccomando, forte, bollente ed equamente zuccherato.

ENZO      Sì, fratello Ducky! E per fare del Bene, userò le tazze del servizio per le occasioni speciali.

(I due gemelli prendono il caffè)

ENZO      Ora riprendiamo…

DUCKY    Asp…un momento.

ENZO      Che c’è?

DUCKY    Una domanda difficile! Molto difficile.

ENZO      Ti ascolto!

DUCKY    Dove nasce la tendenza di certe persone, in generale, a fare il male…compiere azioni scellerate, senza scopo e senza utilità, a volte anche per noia?

ENZO      La tendenza a compiere del male è innata e immotivata; quasi sempre si compie il male per il solo gusto di farlo, senza altro scopo che il piacere della trasgressione. L’uomo, detto in altri termini, è naturalmente portato alla malvagità e solo con l’aiuto di Dio può salvare la propria anima.

DUCKY    Siamo fatti così male?

ENZO      E’ come se avessimo due entità dentro di noi: Il Bene e il Male.


DUCKY    Vuol dire che se io rubo, è la parte malvagia che commette il furto?

ENZO      Hai fatto una scelta, cretino. Il tuo cervello, ammesso che funzioni,  ha manovrato nella parte cattiva della tua capoccia. E siccome sei credente, come me, l’atto commesso, cioè il furto, trasgredisce sia la legge divina sia quella umana. In certi casi, e sempre come credente, la trasgressione è senza scopo. Sant’Agostino ha scritto, in proposito: “Si pecca per il solo gusto di peccare. L’uomo può evitare il peccato e salvare la propria anima solo con l’aiuto di Dio.” Spero che tu salverai la tua anima. Qualche furto…un furtarello, o una truffetta a qualche vecchietta!

DUCKY    Ma che cavolo stai dicendo? ti si è fuso il cervello, secondo me ti si sono scontrati un paio di neuroni. Non è che hai sedotto qualche vecchietta o  rubato le “offerte” da qualche cassetta  di una chiesa…

ENZO      Dicevo così tanto per dire!

DUCKY    Io pure tanto per dire…piuttosto rivelami il tuo pensiero in merito “al Male”: hai promesso all’inizio.

ENZO      Lo faccio subito, siamo in dirittura d’arrivo. Io penso che il Bene si compie    osservando determinate norme o regole. Comunque si voglia considerare tale esigenza, essa si esprime in regole, con le quali possono entrare in contrasto sia avvenimenti naturali sia comportamenti umani. Tali avvenimenti o comportamenti sono detti Mali, non perché abbiano uno speciale status metafisico, ma sul fondamento di quel contrasto. Concordo con il pensiero di Kant, il quale afferma che è male l’atto che infrange la legge morale, nuocendo a esseri umani. Tale massima non esprime altro che la possibilità di contravvenire alle norme morali, e pertanto definisce il Male come la possibilità generale del disvalore – cioè abbassamento, distruzione del valore – nella condotta dell’uomo. Ti ho fatto una testa così..vero?

DUCKY    No, stavolta ho afferrato tutto. e credo che la massima di quel filosofo…

ENZO      Kant, si chiama Emanuele Kant.

DUCKY    …di Kant piace pure a me: ho capito che la Morale, se osservata è un bene, non osservata è un male e questo vale dal più piccolo furtarello al taglio della testa di un essere umano.


ENZO      Caspita, bravo, Duc. Io stesso non avrei potuto fare una conclusione migliore. Lasciati abbracciare e lasciati augurare un 2017 pieno di “cose buone e belle!”

DUCKY    Altrettanto a te, con tutto il cuore. E alle nostre Amiche Ciucciottine?

(Enzo e Ducky in coro simultaneo)       

Un anno di salute, di cose buone, belle e ricche di emozioni.

Enzo (Vincenzo Liberale)