Una realtà circoscritta ma significativa del popolo Moso.
Di fatto andrebbe preso come esempio per evitare i femminicidi , le violenze e comunque sentimenti negativi. Gli uomini Moso le armi le conoscono solo per cacciare e pescare.
Non fingono d’amare, non tradiscono , non conoscono la violenza , la gelosia, il possesso. Insomma un popolo felice . Finito un amore ne arriva un altro, invocandolo con danze e canti.
……avere tempo e soldi ci andrei per luglio prossimo quando appunto si radunano per le danze ma solo per vedere l’effetto che fa.
Esiste un villaggio sull’Himalaya in cui comandano le donne e non esistono i mariti. Conosciuti anche come popolo Mosuo , sono una minoranza etnica che vive nello Yunnan, una zona sud-occidentale della Cina, ai confini con il Tibet e ai piedi della grande montagna.
In questo villaggio le donne non si sposano mai, ma questo non vuol dire che rinunciano ai figli e alla presenza di un compagno o di un padre. Durante le feste popolari sono le donne a scegliere il proprio partner. Se una ragazza si avvicina ad un uomo e gli solletica il palmo della mano vuol dire che vorrebbe stare con lui. Dopo il breve corteggiamento il prescelto può vivere una notte d’amore con la donna, arrampicandosi sino alla sua finestra.
Lei però potrà cambiare idea sino all’ultimo secondo e l’uomo potrà raggiungerla solo se vedrà una cintura appesa alla finestra, in caso contrario dovrà parlare apertamente con la ragazza per poter prendere accordi. Dopo il parto, i figli rimangono a vivere nella casa della madre, insieme alle nonne e alle zie. Le donne vivono e dormono in stanze private, mentre gli uomini riposano in camerate comuni. Quando una coppia Moso si separa lo fa in modo naturale, senza bisogno di litigi o conflitti a causa della gestione dei figli o della spartizione dei beni.
Il ruolo del capofamiglia è ricoperto dalla donna più anziana, la Dabu, che ha il compito di proteggere e guidare la famiglia. Nonostante sia una società matriarcale, quella dei Moso non opprime gli uomini che, al contrario, sembrano molto felici. Si prendono cura dei figli, ma anche delle sorelle e delle madri, costruiscono le case e le rendono sicure. Tuttavia come tratto da wikipedia è il fratello che viene scelto per essere il rappresentante del clan negli affari esterni, la comunicazione con i vicini, le assemblee e la pianificazione del lavoro degli uomini che sono anche deputati a lasciare i villaggi per recarsi altrove a commerciare, o a macellare il bestiame attività severamente vietata alle donne.
In sostanza i Mosuo hanno rigidi ruolo di gender: Le relazioni esterne e il potere sociopolitico rimangono nelle mani degli uomini. Queste ultime caratteristiche impediscono di considerare la cultura Mosuo un matriarcato.Di fatto nei villaggi di questa popolazione c’è una perfetta distribuzione dei ruoli e un bilanciamento delle responsabilità tale da azzerare qualsiasi conflitto possibile.
Per chi volesse approfondire l’argomento consiglio il libro di Francesca Rosati Freeman che ci porta in una dimensione molto particolare, avendo visitato piu’ volte il paese dei Moso, con una ricerca sul campo inerente alla cultura e ai costumi di questa società (quasi) matriarcale
Annamaria
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