Da oggi è possibile prevenire il glaucoma. La notizia arriva dal “Centre for Vision Research” dell'Università di Sydney, dove un gruppo di ricercatori guidati dal professor Paul Mitchell ha preso in esame circa 2500 persone per approfondire l'origine della pericolosa malattia che colpisce gli occhi e può portare anche alla perdita della vista. Gli scienziati australiani hanno seguito con attenzione le condizioni cliniche dei volontari per dieci anni, e al termine del periodo d'osservazione hanno individuato i principali fattori di rischio per la suddetta patologia. In particolare, un restringimento anormale delle arterie retiniche accresce del 400 per cento la probabilità di sviluppare il glaucoma ad angolo aperto (OAG), forma più diffusa della malattia. Un altro marcatore importante – al netto dei fattori generali naturalmente considerati dalla ricerca australiana, vale a dire genere (le donne sono maggiormente predisposte al glaucoma), età, storia familiare, fumo, diabete, ipertensione – è rappresentato dalla pressione sanguigna oculare.
Una scoperta importante perché il glaucoma ad angolo aperto colpisce circa 60 milioni di persone in tutto il mondo arrecando un danno importante al nervo ottico, ovvero al sistema che trasmette le immagini dalla retina al cervello. E spesso, almeno fino a oggi, prevederne il pericolo era impossibile a causa della totale assenza di sintomi se non nella fase avanzata della malattia. «I nostri risultati (pubblicati sulla versione online di “Ophthalmology”, la rivista dell’American Academy of Ophthalmology) evidenziano come lo strumento di imaging computerizzato, progettato per rilevare il restringimento del calibro dell’arteria retinica o il diametro, possa realmente identificare i soggetti ad alto rischio di sviluppare il glaucoma ad angolo aperto – ha spiegato il professor Mitchell – Una diagnosi precoce permetterebbe agli oculisti di trattare i pazienti prima che il danno del nervo ottico si verifichi, proteggendo dunque al meglio la loro vista».
Annamaria... a dopo
Ricevuto. Brava.
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