Approfondiamo l’argomento!
Ogni
separazione o divorzio fa storia a sé per quanto riguarda i particolari, ma i
problemi di fondo sono simili.
Di
solito, i coniugi separati a attraversano tre distinti periodi:
a-
il
periodo della “sopravvivenza”, durante il quale vivono alla giornata facendo i
conti con lo shock e la rabbia;
b-
il
periodo della “convalescenza”, in cui analizzano se stessi e fanno progetti;
c-
il
periodo della “ricostruzione”, nel quale si impegnano a rifarsi una vita.
SOPRAVVIVENZA. Di solito, dopo la separazione, gli ex
coniugi sono agitati da emozioni violente. Chi è stato abbandonato è furibondo;
chi ha abbandonato si sente in colpa.
Durante
questo “periodo di follia”, le coppie si scambiano insulti sanguinosi, si
pedinano e sfogano il loro risentimento raccontando a tutti che razza di
persona indegna sia l’ex coniuge. A coloro che stanno passando attraverso
questa fase, consiglio di tener presente le seguenti regole.
Sfogate
in privato la vostra ostilità.
Dar
sfogo alla rabbia ha un effetto terapeutico, ma non fatelo in pubblico.
Mettereste in imbarazzo chi vi ascolta e ben presto vi pentireste di aver
sciorinato in piazza i panni sporchi (chi scrive l’ha subìto).
Non
continuate a rimuginare di chi è la colpa.
Ripensando
con obbiettività a quanto è accaduto, constaterete che la responsabilità per il fallimento del matrimonio va,
comunque, divisa fra tutti e due.
Questo atteggiamento servirà a rendere meno pesanti il carico di
amarezze e i sensi di colpa. Inoltre, vi riuscirà più facile raccogliere i
cocci della vostra esistenza e prepararvi a vivere giorni più felici.
Non
lasciatevi vincere dall’amara sensazione di avergli (o averle) dato i migliori
anni della vostra vita e tutto per niente. Quando vi siete sposati, avete
scelto per il meglio. Allora – e forse per parecchi anni – il matrimonio vi ha
dato molte soddisfazioni e vantaggi.
Non
gettatevi subito tra le braccia di un’altra persona. Tanto i mariti che le mogli sono molto
vulnerabili subito dopo la rottura del matrimonio. La Ciucciottina può sentirsi insignificante,
perché il marito l’ha trascurata e forse anche umiliata. Per ritrovare la
fiducia in se stesse, le Ciucciottine a volte si imbarcano in brevi avventure,
ma poi scoprono che fare l’amore con una serie di sconosciuti le lascia con la
stessa sensazione di vuoto e di sfiducia di prima (ah mannaggia Eros e chi non
lo sa gestire). Gli uomini separati da poco spesso cercano di guarire le ferite
al loro amor proprio tornando a fare una vita da ragazzi e stringendo relazioni
con donne molto più giovani. Questo comportamento, però, può portare spesso a
grosse delusioni.
Scegliete
l’avvocato giusto.
Non
affidatevi a un avvocato aggressivo e non chiedetegli di presentare richieste
irragionevoli al marito (o alla moglie) per vendicarvi. Un avvocato troppo
rigido e ostile contribuirà soltanto a far aumentare l’acredine. Usando un po’
di moderazione e buon senso e trattando direttamente, si possono sistemare
molte questioni. E la donna non deve pretendere che il marito paghi cara la sua
ritrovata libertà, credendo che la separazione
(e il divorzio) lo tocchi meno di
lei. Non è così. Gli uomini ne soffrono molto.
CONVALESCENZA. Dopo l’iniziale periodo di “follia” e di
rabbia vi sentirete tristi, chiusi in voi stessi e non vorrete vedere nessuno.
È il momento di leccarsi le ferite, riesaminate l’accaduto e fare progetti per
affrontare i molti problemi connessi con la vostra nuova situazione.
Poi. Mentre siete occupati a fare
progetti e a metterli in atto, come per miracolo, vi sentirete meno depressi e comincerete, a
poco a poco, a guarire. Ecco qualche consiglio.
Cercate
di stabilire un rapporto maturo con i figli.
Non
siate iperprotettivi con loro e non soffocateli con il troppo amore per
compensarli della mancanza in casa del padre o della madre. Non inculcate in
vostro figlio (o figlia) l’odio per il genitore assente: non fareste che acuire
il dolore e il conflitto di cui già soffre. Fate in modo che i vostri bambini o
ragazzi o già adulti siano spesso con un adulto del sesso opposto: nonni,
cugini, zii. È sconsigliabile lasciare che si stabilisca uno stretto rapporto
tra i vostri figli e ogni uomo (o donna) con cui avete una relazione. Il
partner del momento sarà fin troppo gentile con i vostri figli per rendersi più
gradito ai vostri occhi, ma scomparirà dalla loro vita non appena la relazione
sarà finita. Di conseguenza, i bambini avranno la sensazione di essere stati
traditi da un adulto ancora una volta.
Valutate
realisticamente le vostre possibilità economiche!!
La moglie non deve pensare che il marito
possa permettersi di pagare una grossa somma per gli aimenti, solo pochissimi
possono farlo. Certe amiche hanno dovuto rinunciare ai vestiti dispendiosi e
alle vacanze. Altre fanno fatica a procurarsi il necessario. Uomini che avevano
grandi case hanno dovuto accontentarsi di modesti monolocali.
Guardate
con occhi nuovi amici e interessi personali.
In
molti matrimoni, i rapporti con le altre pesone dipendono dai contatti di
lavoro del marito. Quando il marito se ne va, molti amici di famiglia
scompaiono. Se, invece, è stata la moglie a dar vita ai rapporti sociali della
famiglia, è il marito a rimanere solo. Dedicate un po’ di tempo a riallacciare
vecchie amicizie e a trovarne di nuove. Non state sulla difensiva, non
mostratevi amareggiati: è un atteggiamento che tiene lontana la gente.
RICOSTRUZIONE. Mediamente occorre un anno e mezzo perché
l’uomo separato ricominci a vivere come persona indipendente e due anni alla
Ciucciottina. Circa 4 donne su 10
presentano un generale miglioramento: per esempio, (mannaggia!) dimagriscono,
si vestono con più eleganza, si creano nuovi interessi.
Nell’uomo,
questo miglioramento è meno diffuso. Certi uomini, inebriati dalla libertà cui
non erano più abituati, possono esplorare la vita con un piacere infantile. Ne
ho visti diversi che, “liberati” da poco, hanno dedicato tutte le energie al
lavoro, facendo una carriera più brillante di quando erano sposati, Ecco,
allora, qualche suggerimento.
Siate
prudenti nei rapporti con il coniuge separato (o divorziato).
Il
coniuge separato può proporvi di tornare
insieme. Dovete essere convinti che LUI (o LEI) vuole vivere con voi per motivi
giusti. A volte, ritornare insieme è una necessità “per motivi economici e/o
psicologici. Inoltre, non andare a letto con il coniuge separato (in casa).
Fare l’amore per motivi sbagliati può portare a decisioni disastrose.
Usate
buon senso nella vita sessuale.
Se
vi imbarcate in una relazione, tenete gli occhi aperti. Evitate legami durevoli
finché non vi siete completamente ripresi dalla recente separazione. Come partner temporaneo, scegliete
una persona che possa darvi compagnia e comprensione.
Se
avete figli, non potete tenere nascosta a lungo la vostra vita sentimentale. I
maschi di solito sono gelosi dell’amante della madre, e le femmine lo sono
dell’amante del padre; entrambi possono risentirsi della presenza di un
estraneo in famiglia. Non fate passare la notte in camera al partner, a meno
che non si tratti di una relazione seria.
Non
abbiate fretta di risposarvi, ammessi che siate divorziati.
Otto
persone divorziate su dieci si risposano: perbacco e anche perdinci avrebbe
esclamato il Principe De Curtis, incredibile, vero? Ma voi, Ciucciottine care,
fate passare un certo periodo di tempo, per mettere una giusta distanza tra voi
e le impressioni distorte e il trauma che seguono la rottura del matrimonio.
In
conclusione, se vi siete separati:
- avete troncato qualsiasi rapporto ,
- Evitate di vederlo/a, di sentirlo/a, di incontrarlo/a ecc., insomma cancellatelo
per sempre dalla vostra mente.
Cercate
quindi di ricostruirvi una nuova vita e nel farvi gli auguri, vi rammento- e ricordate sempre – che il
matrimonio, oltre a essere un “sacramento è una cosa molto seria.
Fine
ENZO
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Grazie, Enzo.
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