giovedì 16 febbraio 2012
QUANDO IL CINEMA INCONTRA LA LETTERATURA...
Millennium
è una trilogia di romanzi polizieschi dello scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson. I tre romanzi che la compongono sono tutti stati pubblicati postumi, dopo la prematura scomparsa dell'autore e sono apparsi per la prima volta in Svezia tra il 2005 e il 2007 . In Italia i romanzi sono stati pubblicati per la prima volta a partire dal 2007 presso l'editore Marsilio.
I romanzi che la compongono sono:
Uomini che odiano le donne (titolo in lingua originale Män som hatar kvinnor)
La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden)
La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes)
I tre romanzi sono stati tradotti e pubblicati in oltre trenta Paesi : purtroppo, Larsson non è vissuto abbastanza per vedere il successo del suo lavoro, essendo morto all'improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto all'editore svedese.
Le vicende narrate nei romanzi della trilogia vertono principalmente intorno alle inchieste direttamente o indirettamente svolte dai redattori e dai collaboratori della rivista Millennium, un mensile specializzato in inchieste su grandi scandali sociali ed economici.
Stieg Larsson, giornalista coraggioso e impegnato che sulle pagine della rivista Expo, da lui fondata, si batteva contro il neoestremismo di destra e il proliferare di elementi violenti e razzisti nella Svezia degli anni Novanta.
Era così bravo da avere scritto dei libri sull'argomento, e da essere chiamato da Scotland Yard per consulenze sui movimenti neonazisti. La sua compagna ne condivideva lavoro e passioni, e la sua vita gli aveva fornito spunti da lui utilizzati nell'unico lavoro di fiction della sua vita: "Millennium". Una trilogia di romanzi, un quarto appena iniziato, il progetto di scriverne ben 10. Ma la vita lo ha beffato: nonostante le minacce di morte ricevute dai suoi molti nemici, Stieg Larsson muore di infarto, nella redazione di Expo, a soli 50 anni. Tra il 2005 e il 2007 vengono pubblicati postumi i libri della trilogia, con un successo inatteso.
Millennium diventa un fenomeno mondiale e nel 2009 la trilogia viene portata sul grande e sul piccolo schermo: in tre film interpretati da Michael Nyqvist e Noomi Rapace, e in una miniserie in 6 parti con scene inedite. Il libro, adorato da molti, ha un preambolo lungo e piuttosto faticoso: decolla, però, quando il patriarca di una dinastia di industriali, Henrik Vanger, affida al reporter in disgrazia Mikael Blomqvist l'incarico di risolvere il mistero dell'omicidio della adorata nipote Harriet. Per farlo, dovrà scavare nel passato buio di una dinastia tarata, tra nazisti convinti e psicopatici di vario genere. Ad aiutarlo sarà la giovane hacker Lisbeth Salander, uno dei personaggi più straordinari creati dalla letteratura moderna. Ispirata dichiaratamente a Pippi Calzelunghe, questa donna/bambina nata nella violenza, che della violenza si serve per vendicarsi di chi le fa del male, si fida solo di due persone: del suo primo tutore, del suo datore di lavoro e, pian piano, di Mikael Blomqvist, di cui finisce per innamorarsi a modo suo. Nel secondo e nel terzo volume il suo passato viene spiegato e approfondito, ma nel primo è una affascinante scheggia impazzita, impegnata a raddrizzare i torti e a ricambiare le violenze fatte alle donne dagli uomini che le odiano. Dura, fragile, inafferrabile hacker dalla memoria fotografica, è Lisbeth il polo d'attrazione di queste storie, e il suo incontro con Mikael Blomqvist, la loro collaborazione, il legame che si instaura tra i due nonostante la diversità di età e di esperienze, è il tema più interessante dei romanzi. La prima versione cinematografica è del regista Niels Arden Oplev che ha puntato su una confezione elegante e stilisticamente “corretta”: questo vuol dire buona fotografia, immagini visivamente preziose e cura dei particolari. Curato nei minimi particolari, pur nella sua eleganza non si discosta più di tanto da un prodotto para-televisivo di qualità. La trama principale scorre precisa e puntuale secondo le regole consolidate del genere, l’attenzione agli intrecci narrativi però va a discapito della costruzione psicologica dei personaggi, tutti decisamente monodimensionali; e se Noomi Rapace si rivela almeno fisicamente adatta al ruolo di Lisbeth , al contrario Michael Nyqvist raggela il personaggio di Blomkvist con un’interpretazione non sempre convincente. Nel 2011 David Fincher torna al primo romanzo, "Uomini che odiano le donne", per darne una nuova, più fedele e più riuscita versione.
Proprio quello che David Fincher, il regista, Steven Zaillan lo sceneggiatore, e gli interpreti del film Daniel Craig, che veste i panni del giornalista Mikael Blomkvist, e Rooney Mara nel ruolo di Lisbeth Salander. hanno colto con tanto acume e altrettanta sensibilità, riuscendo nella difficile impresa di dare la loro personale lettura della storia e di restare al tempo stesso estremamente fedeli alla pagina scritta.
Sintesi della trilogia
Uomini che odiano le donne
Nel primo romanzo della serie, Mikael Blomkvist è reduce da un processo che lo ha visto colpevole e inerme alle accuse di diffamazione a mezzo stampa. Anche per salvare le sorti di Millennium, Blomkvist decide di accettare un incarico che lo porterà lontano da Stoccolma per indagare su un omicidio vecchio di trent'anni, ma ancora insoluto. Per le sue ricerche si avvarrà dell'aiuto di Lisbeth Salander, una giovane ed eccentrica ricercatrice esperta di pirateria informatica. Le indagini svolte dai due porteranno ad un epilogo terribile e inaspettato.
La ragazza che giocava con il fuoco
Il secondo romanzo della trilogia verte principalmente intorno al personaggio di Lisbeth Salander. Dopo l'affare Wennerström, Lisbeth si prende un anno sabbatico in giro per il mondo e, a poche settimane dal suo rientro in Svezia, sarà sospettata e ricercata per triplice omicidio. Tre indagini parallele hanno inizio: una della polizia, sicura della colpevolezza di Lisbeth Salander, una di Mikael Blomkvist, sicuro dell'innocenza di Sally e un'indagine condotta da Dragan Armanskij che mette i suoi uomini al servizio degli investigatori della polizia. Il passato di Lisbeth Salander sarà la chiave per risolvere l'enigma dei delitti.
La regina dei castelli di carta
Nel terzo (e ultimo) romanzo della trilogia, la giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su Millennium un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi . . .
MARIA...a dopo
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Puntuale ed efficace come sempre, Maria.
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