Donne di ogni epoca insieme per lavorare, per costruire, per vivere, per lottare.... Le donne non si sono mai arrese ieri come oggi, al grido di " SE NON ORA QUANDO" festeggiamo l'8 marzo chi può nelle piazze e chi non può sui blog, nei forum, ovumque sia possibile...MA SENZA RIVALITA'!!!
INVITO ALLA LETTURA
Nemiche
Donne e rivalità: la competizione al femminile
Shapiro Barash Susan
Gli uomini solo in parte sono consapevoli dellla rivalità tra donne...le donne, invece, specie se piacenti e simpatiche, cominciano a percepirne gli effetti sin dalla più tenera età! Alla base credo che solo fino a un certo punto le donne si contendano gli uomini, credo piuttosto che molte donne abbiano alle spalle un rapporto conflittuale con la propria madre e che questa rivalità tra donne sia a prescindere, qualcosa a sè stante, che difficilmente gli uomini possono comprendere pienamente. Fortunatamente non per tutte le donne è cosi, ma quando ci si imbatte in queste tipe così impegnate nella lotta di "donna contro donna", solo in un caso le si vedrà andare d'accordo con altre donne, quando formeranno un'alleanza contro un'altra donna. Appena queste donne percepiscono(e sono bravissime a farlo) nelle altre donne qualcosa che loro non hanno, sono capaci di cattiverie sottili, violente, spietate e manipolatrice! La violenza degli uomini è ingenua ed evidente, quella delle donne è subdola e quasi invisibile agli sguardi poco attenti. Poi entra in gioco anche la propria etica, l'educazione alla civile convivenza, ma se c'è spregiudicatezza, le donne sono capaci di cadere molto molto in basso...
L’indagine condotta da Susan Shapiro Barash conferma che le donne amano «farsi lo sgambetto» e le strategie che mettono in atto per ostacolarsi vicendevolmente fanno impallidire i più sgamati «squali» – aziendali e non – appartenenti al cosiddetto sesso forte. L'autrice del libro "Nemiche"constata come assai spesso la rivalità fra donne risulti alla lunga dannosa sia per la «vittima» sia per la «carnefice» e spiega come è possibile cambiare il modo di rapportarsi alle altre, senza diventare arrendevoli, ma anzi imparando a farsi valere e stimare senza imbrogliare e prevaricare.
Leggendo il libro si capisce, ad esempio, perché le donne non vogliono e non riescono ad ammettere la rivalità; in che modo le ragazze sono educate fin da piccole a competere con le altre; quali sono gli ambiti di maggior competizione; come si differenzia la rivalità maschile da quella femminile; imparando a distinguere fra spirito competitivo, invidia e gelosia; quando la competizione è sana e quando non lo è. Scopriremo le strategie utili per limitare la competizione e instaurare dei rapporti sinceri e amichevoli con le altre donne.
Un cammino di consapevolezza delle proprie azioni ma anche dei propri sentimenti e di presa di responsabilità per ciò che possiamo fare affinché i nostri rapporti di amicizia e legami familiari al femminile siano un punto di forza ed un supporto piuttosto che un ulteriore punto di debolezza.
Leggere con attenzione questo libro aiuta a crescere come persona ma anche come donna, accettando anche il lato oscuro della competizione e rivalità che comunque esiste e con cui, in un modo o nell’altro, dobbiamo fare i conti.
Annamaria... a dopo
Sono disorientato anche se immaginavo che i rapporti fra donne non fossero rose e fiori.
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