RICEVO ED INOLTRO
        LEGGETELO TUTTO
        VALE LA PENA MEDITARCI SOPRA!!!!!!
        E Qualcuno dovrebbe vergognarsi  !!  
         Omeopatia, dentista e psicologo tutti i rimborsi per i deputati
         12 aprile 2011
         Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti 
        l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per 
        cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui 
        prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza 
        privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono 
        stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza 
        denominata Parlamento WikiLeaks.
         Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non 
        solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per 
        volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i 
        conviventi more uxorio.
         Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 
        milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese 
        odontoiatriche.
         Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in 
        ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche 
        private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per 
        fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila 
        euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai 
        problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familiari.
         Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 
        138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche 
        fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno 
        chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila 
        euro di ticket.
         Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, 
        tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - 
        quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune 
        prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio 
        balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura 
        (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per 
        chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li 
        hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non 
        accessibili?
         Cosa c'è da nascondere?
         Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il 
        sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla 
        Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto 
        del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda 
        non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da 
        parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire 
        le informazioni secondo le modalità richieste".
         Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - 
        spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare 
        una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela 
        per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini 
        italiani.
         Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un 
        privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 
        25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce 
        perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola 
        gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe 
        semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività 
        dieci milioni di euro all'anno".Mentre  a noi   tagliano  sull'assistenza  sanitaria e  sociale  è deprimente scoprire che alla casta  rimborsano  anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.
Tonino


 
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Bene hai fatto, Annamaria e condivido con ...stizza. E non si vergognano.
RispondiEliminaENZO
No, non si vergognano.
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