Edera in libreria, orchidee sotto la doccia ogni stanza ha la sua pianta
Le piante, che passione! Diciamolo, anche chi è assolutamente ed irrimediabilmente negato per il giardinaggio, rimane ogni volta affascinato dalla bellezza di una pianta posta in una stanza d'appartamento e da come questa possa risultare, come d'incanto, più luminosa, colorata ed arredata.
Ho un’amica che non sa rinunciare assolutamente ad avere la casa invasa da piante e fiori: spessissimo mi confessa di essere andata a fare shopping nella zona del mercato riservato al giardinaggio. Penso che il suo sogno nel cassetto è di poter vivere in una casa con un bel giardino da curare con tutto l’amore che mette comunque in ogni cosa che fa. Rosa, se mi stai leggendo , hai capito che parlo di Valeria… noi siamo solo grandi appassionate, ma poco abili nell’arte del giardinaggio . . . Tiriamoci su di morale! Non siamo le uniche a non possedere il “pollice verde”. Le piante da appartamento non sono così difficili da accudire (se non sappiamo proprio cosa fare possiamo rivolgerci al nostro fioraio) e se il fatto che questi splendidi vegetali rappresentano un elemento d'arredo unico al mondo non ci sembra un motivo valido per cimentarci nell'accudire una piantina, allora pensiamo che queste splendide compagne non solo sono belle bensì anche utili. Risulta ormai noto, infatti, che le piante sono in grado di rendere più salubre l'aria che respiriamo nelle nostre case, resa inquinata da ogni elemento che ci circonda: dai semplici mobili ai fumi della cucina, dai prodotti per la casa fino alle onde degli elettrodomestici... ogni stanza della nostra casa presenta però caratteristiche e tipi di inquinamento diversi.
Sul linguaggio segreto delle piante stiamo toccando vette inimmaginate di approfondimento. Rododendro? Stai in guardia. Bocca di leone? Sei presuntuoso. Pioppo bianco? Meditativo. Ci si sono messi specialisti di verde da esterni e da interni, psicologi, sociologi, studiosi delle reazioni cromatiche, analisti degli odori, architetti specializzati in giardini preziosi o selvaggi.
Uno studio sulle piante che teniamo in casa ha portato a Milano dall’Olanda con «Me & my plants» un team di appassionati che ha predisposto un appartamento ideale con la distribuzione delle piante scelte mai a caso ma secondo il linguaggio che a volte conosciamo senza sapere.
Non accadrà mai per esempio di sentire armonia se in cucina mettiamo un ficus, pianta orientale che rappresenta la sacralità: Budda sotto un albero di ficus si illuminò.
Questa pianta rigogliosa illumina davvero: il moltiplicarsi delle sue foglioline trasmette riflessi riposanti, onde relax, ed è quindi adatta al salotto per rilassarsi su divani e poltrone. lL'Hemigraphis o la Phoenix Roebelenii sono piante in grado di ripulire la stanza da tutte le sostanze derivanti dal fumo, eventuali camini o stufe, detergenti per la casa, da televisori e computer ed anche dai mobili, quindi ideali per un soggiorno
Hemigraphis
La pianta ideale per la stanza-studio o qualsiasi ambiente che ospiti una scrivania è invece l’edera, che sopporta benissimo anche l’ombra: si suggerisce di lasciarla scendere dall’alto di una libreria, con i rami quasi a velare i libri per proteggerli: è la pianta che può accompagnare la concentrazione, abbondante ma non pettegola. E in cucina? Solo piante allegre, raccomandano gli esperti, che suggeriscono gli hibiscus di ogni colore: fiore di maggio, è la pianta hawaiana che trasmette energia, forza. In Oriente viene posta nei luoghi più frequentati della casa come benvenuto per ospiti e amici, con le sue foglie verde bruno e i bellissimi grandi fiori aperti, trasmette vitalità e invita alla fantasia, adatta quindi a chi ama stare in cucina e sperimentare ricette. Rimanendo ancora un po’ in cucina, felci, dracene e potos contrastano i gas prodotti dalla cottura dei cibi ed anche dai piccoli elettrodomestici nonché i prodotti utilizzati per la pulizia.
Potos
Perfetta per l’ingresso , ma anche in un salotto-studio dall’arredo minimalista è la yucca (o tronchetto della felicità) pianta di origine messicana dal carattere sobrio che cresce solitaria e indomita lungo il suo tronco. Enigmatica e misteriosa potrà piacere alla ragazzina per la sua camera la timida aglaonema, dalle molte gradazioni di verde.
Sensualità e dolcezza sono le qualità riconosciute alla gardenia, bianca nel contrasto delle foglie scurissime, che troverà posto in un salottino rosa o nell’anticamera, ovunque dove il suo profumo intenso non disturbi il sonno o un pranzo ma accompagni il relax.
La donna single, la signora metropolitana che ama il lusso, l’eleganza, le piccole belle cose, sceglierà per la sua camera la dolcissima phalaenopsis, la farfalla della notte, come viene chiamata questa orchidea che deve stare vicino a una fonte di luce ma lontano da raggi di sole impertinenti. Slanciata e fierissima ha una fioritura continua ed esige pochissima acqua. Sfatiamo dunque il mito per il quale le piante ruberebbero ossigeno durante la notte provocando disturbi alla respirazione nel sonno; le piante in camera possono tranquillamente essere tenute come in qualunque altra stanza senza esagerare in quantità. Le piante grasse, bisognose di pochissima acqua e di poche cure, regolano e mantengono costante l'umidità all'interno della stanza, mentre le Cactacee, in genere, effettuano la fotosintesi rovesciata, ossia emettendo ossigeno nel corso della notte ed assorbendo invece l'anidride carbonica. Anche la cambria o la proustiana cattleya legata al look di Odette de Crecy, sono destinate alla stanza da letto, mentre altri tipi di orchidee prorompenti vengono raccomandate per la stanza da bagno che non deve mai risultare priva di piante, per bellezza ma anche per purificare l’aria.
Phalaenopsis Cambria Cattleya
Spesso infatti dimentichiamo che il bagno è una stanza nella quale si possono mettere delle piante come elementi di arredamento. Il bagno è uno degli ambienti della casa che meglio aiutano la crescita e lo sviluppo delle nostre piante, essendo di per sè un ambiente umido molto utile per le piante, che necessitano di questo tipo di habitat. Perfetta come pianta per il bagno è il bambù nano, che adora l’umidità e non ha bisogno di particolari attenzioni. Se siete amanti delle orchidee, non temete, l’orchidea miltonia è l’ideale per chi ha un bagno molto luminoso, mentre per bagni poco illuminati il capelvenere sopravvive anche in condizioni di scarsissima luce.
Capelvenere
Orchidea miltonia
Non dimentichiamo le piante grasse, che in bagno stanno più che bene e regalano a primavera dei fiori bellissimi e coloratissimi, creando nel vostro bagno un’atmosfera fresca e colorata. Da disporre sulle mensole con i rami pendenti, invece, Columnea, Nephrolepis e Rhoicissus.
Nella stanza per lui è indicato lo spathiphyllum: lunghe foglie verdi che di tanto in tanto si trasformano in fiori bianchi oblunghi, la pianta caricata in quantità industriali sul Bounty dell’ammutinamento. Se si tratta di un uomo super impegnato e misantropo, regaliamogli l’irta sansevieria dalle foglie puntute rigide, pianta che può assumere anche funzioni di piccola siepe domestica sul pianerottolo. Spathiphyllum Sansevieria
Anche per i più “imbranati” bisogna ricordare che è importante tenere le piante lontane da fonti di calore, come radiatori, stufe o caminetti. Non vanno neanche poste sul televisore, dove il calore potrebbe far seccare le radici e la composta. Vanno evitate le correnti d’aria perché, oltre a far cadere o scolorire le foglie, possono anche portare alla morte la pianta.
Le piante non vanno, inoltre, esposte alla luce diretta del sole, che potrebbe bruciare le foglie e far appassire i fiori. Se ci sono fiori o foglie appassiti, vanno recisi per evitare che provochino malattie al resto della pianta . . . e allora, forza miei cari giardinieri, mettete in azione i vostri
V E R D I P O L L I C I
MARIA...a dopo
Una vera e propria lezione sulle piante. Grazie, Maria.
RispondiEliminaluigisa Maria un fiore tra i fiori.Mi raccomando non farti mancare mai l'acqua soprattutto quella con le bollicine
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