Ferro e rame sono un pericolo per la salute degli anziani. Gli scienziati dell’Università del Michigan hanno svelato i possibili danni causati dagli alimenti contenenti i due minerali: primo fra tutti il rischio di sviluppare malattie legate all’età come l’Alzheimer, l’emocromatosi (ovvero un accumulo di ferro nell’organismo) e il morbo di Wilson (una malattia metabolica collegata al rame), ma anche il diabete mellito e l’arteriosclerosi. «Il danno ossidativo derivato dall’eccesso di accumulo di metalli cresce con l’avanzare dell’età – ha spiegato il dottor George J. Brewer, coordinatore dello studio, nella relazione pubblicata sulla rivista “Chemical Research in Toxicology” – Questo avviene perché, superati i 50 anni, la selezione naturale delle sostanze necessarie all’organismo “s’arrugginisce”».
Le conclusioni dello studio lanciano un monito agli anziani di tutto il mondo: mentre nei giovani ferro e rame sono indispensabili per certi processi vitali, negli over 50 un loro accumulo eccessivo si trasforma in una potenziale tossina nociva per le cellule. Ecco perché è necessario ridurre drasticamente l’assunzione dei minerali. A tal proposito, gli scienziati americani raccomandano di controllare gli alimenti consumati, gli eventuali integratori di vitamine e financo l’acqua bevuta. «I dati in nostro possesso mostrano con evidenza come larghi segmenti della popolazione siano a rischio tossicità da rame e ferro liberi – ha concluso il professor Brewer – Queste informazioni sono praticamente sconosciute tanto al pubblico quanto alla comunità medica generale, ma hanno raggiunto un livello di importanza per la sanità mondiale: per questo bisogna fare attenzione e adottare le giuste misure di prevenzione».
Le conclusioni dello studio lanciano un monito agli anziani di tutto il mondo: mentre nei giovani ferro e rame sono indispensabili per certi processi vitali, negli over 50 un loro accumulo eccessivo si trasforma in una potenziale tossina nociva per le cellule. Ecco perché è necessario ridurre drasticamente l’assunzione dei minerali. A tal proposito, gli scienziati americani raccomandano di controllare gli alimenti consumati, gli eventuali integratori di vitamine e financo l’acqua bevuta. «I dati in nostro possesso mostrano con evidenza come larghi segmenti della popolazione siano a rischio tossicità da rame e ferro liberi – ha concluso il professor Brewer – Queste informazioni sono praticamente sconosciute tanto al pubblico quanto alla comunità medica generale, ma hanno raggiunto un livello di importanza per la sanità mondiale: per questo bisogna fare attenzione e adottare le giuste misure di prevenzione».
Annamaria...a dopo
Ma in quali alimenti sono contenuti questi metalli killer?
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