venerdì 4 dicembre 2020

BELGIO : "KNUFFWLCONTACT" OVVERO IL COMPAGNO DI COCCOLE...

 



“knuffelcontact” tradotto in italiano "compagno di coccole" è una figura istituita dal governo belga per venire incontro all'isolamento forzato a causa del lockdown, iniziato il 2 novembre, fino al 13 dicembre. Tutti possono averne uno ma... udite udite i single il doppio, due.

Penso che in Italia questa iniziativa non è stata presa perchè la maggior parte della gente se ne frega di appelli e precauzioni e continua a frequentare chi gli pare. Magari proprio quelli che fanno le raccomandazioni.

...Comunque una mia amica avrebbe voluto lui per le coccole...

CAN YAMAN

Il premier Alexander De Croo, annunciando le nuove restrizioni anti-Covid, aveva precisato: “Vogliamo un confinamento, non un isolamento”. Il “compagno di coccole” servirà proprio ad alleviare la solitudine dei cittadini: ogni membro di una famiglia potrà averne uno, chi vive da solo invece potrà averne diritto a due. Bisognerà comunque fare attenzione a limitare i contatti fisici, seguendo regole precise.

Come specificato sul sito del governo belga, “ogni membro della famiglia ha diritto a un compagno di coccole. Le famiglie possono invitarne a casa uno alla volta. Quando il compagno di coccole è presente non si possono ricevere ulteriori visite”. Le regole valgono anche per chi vive da solo: “Oltre al compagno di coccole si può invitare un’altra persona, ma esse non possono essere presenti contemporaneamente”.

Provvedimenti e figure simili erano state introdotte durante il primo lockdown da alcuni Paesi, anche se con le dovute differenze. In Olanda si era parlato di “seksbuddy”, un compagno di letto. Nel Regno Unito, invece, terminata la fase delle maggiori restrizioni era stata introdotta la “support bubble”, bolla di sostegno che concedeva a una persona che viveva da sola di incontrare un’altra persona non convivente sotto lo stesso tetto. 

Fonte huffingtonpost

Annamaria


 

venerdì 27 novembre 2020

È PROPRIO VERO CHE IL PROGRESSO PORTA AL REGRESSO








Proviamo a pensare: cominciamo dagli incendi in Siberia, allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, hanno fatto capire il cambiamento che sta avvenendo del. clima innescato dalle attività umane.

Siamo pazzi e ciechi e ormai stiamo cadendo nel baratro, perché la natura non si ferma.

Per millenni l' uomo ha vissuto la natura con rispetto, prelevando solo quanto gli serviva per la sopravvivenza, ovvero gli “interessi” lasciando intatto il “capitale”.

Poi con  la a nascita dello sviluppo dell' agricoltura, l' uomo, per sopravvivere ha iniziato a sfruttarla con vari processi di coltivazioni , raffinando i metodi.

Ha iniziato così ad intaccare il “capitale”.



Fino a quando ciò avveniva con metodi tradizionali con l' aiuto di bestie, la terra ha sopportato la pressione, poi con la così detta "Rivoluzione Industriale" iniziata in Occidente, la società da sistema agricolo artigianale commerciale è diventata un sistema industriale moderno con l' uso di macchine azionate da energia meccanica e utilizzando i combustibili.

Ci fu anche un incremento di popolazione e quindi aumenta lo sfruttamento delle risorse naturali, oltre alla produzione di scorie di ogni genere, quasi mai realmente smaltibili .

Questo è il vero dramma dell' uomo , poiché innesca un impoverimento interiore che porta all' ignoranza cognitiva e culturale e all' inaridimento emotivo .

Senza più contatto e sintonia con la natura, perdiamo la capacità di adattarci ai suoi mutamenti;la società poi è sempre più orientata all' uso di tecnologie “comode”ma non indispensabili, di dubbio effetto sulla salute, per esempio eccesso di tecnologie basate sull elettromagnetismo come i vari cellulari 3/4g e 5G etc.. ha un' alimentazione sempre più priva di forze vitali.

Tutto ciò ci porta a diventare sempre più insensibili e distaccati da ciò che sta succedendo della natura.



Il pianeta, oggi, sta affondando e noi continuiamo a ballare, cercando di godercela il più a lungo possibile, senza credere in realtà all' avvicinarsi della fine, ma non la fine della terra, ma bensì di questa umanità .

Il pianeta sopravvivera   abbastanza bene al collasso in corso e anche l' umanità non si estinguerà. Moriranno tante persone, e torneremo sotto il miliardo di individui , privilegiando i popoli e le culture a bassa tecnologia, per esempio i boscimani, indios amazzonici , aborigeni e andrà avanti meno ricca ma forse più felice di oggi.

Un grande uomo di scienza ma anche di fede che è stato il naturalista (paleontologo) e gesuita francese padre Pierre TEilhard De chardin:

"Noi non siamo esseri umani che vivono un' esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che vivono un' esperienza umana."


RITA

martedì 24 novembre 2020

DONNE

 



25 novembre una data da ricordare per il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960 da mandanti del dittatore della Repubblica Domenicana.

Le sorelle Mirabal avevano tentato di contrastare il regime del dittatore Trujillo e per questo furono assassinate.

Da qualche tempo la violenza sulle donne è sempre più al centro di dibattiti, ma purtroppo si evidenzia sempre la mancanza di rapporti civili tra i sessi.

Poche sono ancora le donne che denunciano di aver subito violenza, forse per paura, forse per vergogna dando così più forza all'uomo.

Non sono solo le violenze fisiche a dover annientare una donna ma anche le violenze psicologiche, ricatti economici, minacce, persecuzioni, violenze sessuali, tutti comportamenti che non tengono conto della donna.

In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna, ogni tre giorni un uomo uccide una donna.

Dati sconcertanti in un'epoca che si definisce civilizzata come la nostra.

Il primo passo da compiere quindi, sarebbe quello di modificare le culture dove il maschio ha ancora una posizione dominante e troppi privilegi da difendere.

Donna, combatti e riappropriati della tua vita, riappropriati di quello che sei e difendi la tua dignità.

(Da Wikipedia )Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal, nacquero a Ojo de Agua provincia di Salcedo nella Repubblica Dominicana da una famiglia benestante. Combatterono la dittatura(1930-1961) del dominicano Rafael Trujillo, con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle).

Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa decidono di far visita ai loro mariti, Manolo Tavarez Justo e Leandro Guzman, detenuti in carcere. Patria, la sorella maggiore, vuole accompagnarle anche se suo marito è rinchiuso in un altro carcere e contro le preghiere della madre che teme per lei e per i suoi tre figli. L’intuizione della madre si rivela esatta: le tre donne vengono prese in un’imboscata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise.

Il loro brutale assassinio risveglia l’indignazione popolare che porta nel 1961 all’assassinio di Trujillo e successivamente alla fine della dittatura.

Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 54/134, dichiara il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in loro memoria.

Rita&Annamaria


lunedì 7 settembre 2020

LETTERA APERTA AI NEGAZIONISTI COVID





Cari negazionisti del COVID, in questo periodo difficile per le infezioni da coronavirus, non c’è proprio bisogno di negare la sua esistenza e di divisioni.


1)    Vi prego gentilmente di andare a vedere cosa è accaduto nelle zone, dove sono venute a mancare tantissime persone per infezioni da coronavirus, in particolare andate a Bergamo, questo vi aiuterà a capire l’immensa tragedia avvenuta.


2)    Andate a sentire i parenti dei medici, degli infermieri, di tutto il persole sanitario, dei volontari, delle forze dell’ordine, di tutti gli altri parenti di persone venute a mancare per coronavirus.


3)    Quando c’è un’emergenza come quella per coronavirus, bisogna collaborare tutti per mettere in atto una strategia, un programma per salvare il più vite possibile.


4)    In queste situazioni c’è bisogno di essere uniti per reperire risorse  energie, economiche e umane, assunzione di più personale, medici, infermieri, per gli ospedali e in particolare per il territorio, con più mezzi e materiale a disposizione, per rafforzare i servizi socio sanitari sul territoriali, per svolgere funzioni di filtro, in particolare di prevenzione.


5)    Poi c’è bisogno di potenziare le rianimazioni, con più posti letto, più materiale e apparecchiature moderne.


6)    Ora dobbiamo tutti fare la nostra parte di responsabilità, per contribuire dentro i mezzi di informazione e formazione, a far circolare e dare notizie scientifiche vere, corrette, sincere, per contribuire a far crescere in ognuno di noi e nella società la coscienza etica e morale, per la salvaguarda la difesa della salute e con il dovere delle istituzioni sia veramente garantita a tutti i cittadini in eguale misura.


7)    Con questa grave pandemia da coronavirus, dobbiamo impegnarci e lavorare con tenacia nella solidarietà tutti uniti per migliorare le condizioni convivenza e di salute, non si salva nessuno da solo, dobbiamo crederci e ognuno di noi dare il proprio contributo , di impegno per superare questo momento di crisi sanitaria, economica, sociale, c’è la faremo a uscirne in salute e tutti  migliori.


Francesco Lena 
( Bergamo ) 



domenica 12 aprile 2020

PASQUA 2020- UN GRAZIE SPECIALE

Un grazie speciale 



Grazie di cuore a tutto il personale sanitario, in prima linea per combattere il corona-virus con umanità,
medici che si prendono cura dei malati, con tenacia, impegno sacrificio e responsabilità.


Grazie agli infermieri/e donano serenità, speranza agli ammalati, svolgendo il loro servizio di assistenza con amore,
praticando prestazioni terapeutiche, con precisione, tempestività, umanità e con il cuore.


Grazie agli operatori socio sanitari, figura molto preziosa, con il loro grande impegno e generosità,
con dolcezza svolgono il loro servizio di igiene agli ammalati e altre prestazioni nella migliore qualità.


Grazie a tutti i tecnici, di laboratorio, di radiologia, della loro dedizione al servizio con passione e capacità,
sempre impegnati a fare raggi, analisi chimiche, biologiche  altre prestazioni, con precisione e generosità.


Grazie a tutto il personale, addetto alle pulizie dell’ambiente sanitario e ospedaliero,
svolgendo i loro compiti , con impegno, nella massima discrezione senza pensare ai sacrifici del loro lavoro.


Grazie a tutto il personale sulle autolettighe, con grande coraggio svolgono un servizio di pronto intervento,
molto preparati e addestrati a praticare il loro ruolo di pronto soccorso, con tempestività e professionalità.


Grazie a tutti i volontari, molto preziosi, svolgono un ruolo di grande solidarietà e lo fanno con dolcezza,
sanno portare speranza agli ammalati, con il cuore e con  amore offrire un sorriso e una carezza.


Grazie a tutti, siete il nostro orgoglio voi e quelli che si danno da fare per gestire e superare questa infezione ben sapendo che si rischia la propria vita,
è bello avere una risorsa cosi preziosa, avere tante persone speciali con dentro tanta umanità, uniti sconfiggeremo il coronavirus, ce la faremo, andrà bene.

Francesco Lena Cenate Sopra ( Bergamo) 

venerdì 14 febbraio 2020

SALVIAMO IL PIANETA







Madre terra, è la nostra casa comune, magnifica, ricca di tante forme di vite meravigliose, da amare,
noi cittadini dobbiamo educarsi ha una coscienza morale, a uno stile di vita che si prende cura dell’ambiente e rispettare.


Nostra madre terra, con tutta la sua splendida natura, ci è stata affidata per coltivare,
perché tutti i cittadini del mondo, con il raccolto abbiano cibo a sufficienza da mangiare.


Nostra madre terra, ha bisogno di volerle bene, per salvarsi e salvarla, c’è molto da fare,
dobbiamo salvare le foreste, maggior utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, poi raccolta differenziata dei rifiuti, ricupero, riciclare.


Nostra madre terra, per salvaguardarla c’è bisogno di meno consumismo, meno spreco e più sobrietà,
il clima per migliorarlo richiede impegno per non inquinare,  utilizzare energie alternative pulite e serietà.


Nostra madre terra, formidabile circondata dall’ universo, le sue meraviglie ci apre la mente e la creatività,
il cielo, le stelle, il sole ci donano luce, calore e una visione speciale, fantasia e curiosità.


Nostra madre terra, con tutte le sue bellezze, montagne, colline, pianure e il mare,
dona a tutto il creato il necessario per soddisfare i bisogni primari.


Nostra madre terra, chiede di dire basta diffusione e esportazioni di armi, mezzi di distruzione e di morte,
dire con forza no al potere e al Dio denaro, si alla costruzione di mezzi di pace, di amore e di vita.


Nostra madre terra, bisogna praticare l’equità nella distribuzione dei suoi frutti, con bella umanità,
mettendoci, l’intelligenza, responsabilità per vivere tutti nella giustizia, condivisione e solidarietà.


Nostra madre terra, dobbiamo costruire la coscienza ambientale, un progetto di valori umani di alta civiltà,
alle future generazione consegnare il pianeta migliore di come l’abbiamo travato, pieno, di umanità, di pace e di vita.

Francesco Lena 

martedì 24 dicembre 2019

25 DICEMBRE, NATALE. UNA DATA, UN SIMBOLO






https://www.gazzettadalba.it/2019/12/appello-dei-vigili-del-fuoco-di-notte-spegnete-le-luci-dellalbero-di-natale/

Grazie ai vigili del fuoco, sempre attenti!

 Il pericolo, purtroppo, è anche fuori casa, soprattutto nelle strade con tutta questa gioventù insofferente alle regole. Sempre prigionieri di questi benedetti ma anche maledetti telefonini. Mentre attraversano la strada dove non si deve, guidando ubriachi e drogati (recentemente a Roma due sedicenni sono morte) Una società allo sbando dove si è perso il valore della vita e della legalità. Arricchirsi con pochi sacrifici magari portando nel proprio zainetto cifre astronomiche per spacciare droga e ammazzando un ragazzo senza pietà (è successo recentemente a Roma).
Soldi, droga, mafia ( sempre recentemente c è stata una retata ma i media non ne parlano).
Politici e professionisti corrotti, ladri che ogni giorno si espongono con il loro faccione a farci prediche in tv e su internet). Dall alto dei loro mega guadagni! Poi a Milano, Milano eh? La città ritenuta al primo posto, per qualità della vita. La città che doveva realizzare il villaggio natalizio più grande d Europa e che doveva essere il fiore all occhiello per la città è stato un flop, un disastro e gli organizzatori hanno dato la colpa alla pioggia! Si alla pioggia! Omettendo che ci sono stati dei sequestri perché non a norma sicurezza degli operai che lavoravano in situazioni pericolose. Nessuno o pochi si prendono più responsabilità dei propri errori, del loro essere violenti e bugiardi. Mariti che ammazzano mogli e amanti. Anche incinte.
 E come se niente fosse vanno a fare colazione e dal barbiere subito dopo (è successo a Palermo). Insomma una società falsa scoraggiante dove non puoi più fidarti del vicino di casa, dei componenti della famiglia. Esiste solo un valore: i soldi! Anche nelle separazioni di coppie non emerge quasi mai che molti delitti vengono commessi anche per il denaro. I soldi facili grazie a qualche foto sui social, i soldi facili spacciando droga, rubando ai poveri, prendendo o donando mazzette per ottenere facili guadagni, come alcune aziende, anche statali. Insomma l elenco sarebbe lungo. Viviamo una società malata dove un ingegnere muore misteriosamente dopo aver scoperto che la propria azienda sta operando a discapito della salute dei cittadini. Succede anche questo : l' onesto deve essere allontanato. Tornando al Natale direi basta far credere ai bambini che i regali li porta babbo natale. Non illudiamoli sapendo che prima o poi, più prima che poi, scopriranno la verità. E prenderanno la loro più grande e precoce delusione. Diamo merito ai nonni ai genitori agli zii che anche in situazioni precarie economiche rinunciano a qualcosa pur di vedere felici i bambini quando apriranno i regali che hanno chiesto, sotto l albero. Perché dare merito a qualcuno che non esiste? Mi fermo qui. Scusate e comunque sia buon natale a tutti con un pizzico di nostalgia di quando a Natale il massimo dei regali per i piccoli erano un paio di scarpe nuove e i dolcetti fatti in casa. Non esistono più quei tempi. Però, può tornare di moda l' umanità perché con l' umanità migliora l' umore.

Annamaria
BUONE FESTE!

venerdì 13 dicembre 2019

FARE DEL BENE CONVIENE









C’è tanto bisogno di fare del bene, per essere migliori e più forti. Viviamo in un periodo in cui circolano troppe cose negative, dispregiative, falsità, insulti, disonestà, corruzione, evasione fiscale, mafie e voglia di avere al comando un uomo forte.
Tutta questa decadenza civile, culturale, sociale e caduta dei valori umani, si può superare e migliorare con la responsabilità e l’impegno di tutti i cittadini.




1)      Recuperando i valori umani , di onestà, sincerità, verità, ospitalità,  giustizia sociale, condivisione, solidarietà e rispetto della dignità di ogni persona.

2)      C’è bisogno di un’informazione, educazione e formazione culturale positiva, di alta civiltà, partendo dalle scuole, istituzioni, mezzi di informazione, parrocchie e associazioni.

3)      C’è bisogno che le istituzioni a ogni livello, sia centrale, regionale e comunale, che diano il buon esempio, correttezza, di ascolto e rispetto dei cittadini,  praticare e lavorare per il bene comune, mettersi veramente al servizio dei cittadini, della comunità, con particolare attenzione alle persone più deboli, ai più bisognosi, promuovere e gestire con efficacia ed efficienza i servizi, di assistenza, previdenza e della sanità, con maggiore impegno perché siano sempre migliori.

4)      C’è bisogno che i partiti e movimenti politici, promuovano confronti, tra le varie componenti, dentro un dialogo aperto costruttivo, civile e rispettoso dell’altro, per costruire programmi, progetti per dare soluzione efficienti ai problemi e per raggiungere obiettivi di buona convivenza e benessere per tutti i cittadini. Vorrei dire ad alcuni personaggi politici, che non serve essere sempre in campagna elettorale , seminare delle cose negative e predicare i problemi, a questi politici dico che i problemi vanno risolti non solo predicati, bisogna praticare di più la responsabilità, la collaborazione, il rispetto, cercare sempre un confronto civile, per cercare di trovare le soluzioni migliori ai problemi della gente e del paese.

5)      Noi cittadini, dobbiamo essere tutti più responsabili, partecipare di più nelle istituzioni, nelle associazioni di volontariato, nei sindacati, nelle parrocchie ed essere veramente protagonisti nella società. La democrazia si arricchisce si rafforza se ognuno di noi partecipa e si prende delle responsabilità, non c’è proprio bisogno dell’uomo forte al potere, c’è bisogno di cittadini e classe dirigenti forti, di alta civiltà, culturale, sociale, piena di valori veri, di verità, onestà e di rispetto abbiamo bisogno di dirigenti competenti, che si mettono al servizio dei cittadini, per il bene comune e di tutta la comunità.

6)      Noi tutti dobbiamo contribuire che  questo avvenga, scegliendo una classe dirigente all’altezza per risolvere i problemi, poi ancora ognuno di noi, essere propositivi, positivi, comportarsi bene e fare del bene, essere migliori se vogliamo raggiungere l’obiettivo di una società più giusta e una comunità più unita e  forte, poi assieme alla classe dirigente contribuire a raggiungere l’obiettivo di un paese di alta  cultura civile, sociale e umana.

7)      Cari cittadini fare del bene, essere migliori e più forti conviene, iniziamo da ora con piccole azioni, gesti, alle falsità rispondere con la verità, alla rabbia rispondere con un sorriso, all’ odio rispondere con l’ironia e umorismo, alla violenza verbale rispondere con la gentilezza, alla paura rispondere con la serenità, agli spintoni rispondere con un abbraccio.

8)      Volendosi bene si impara l’amore, quello che  diffonde la bellezza dell’amicizia, nella società, nel paese  e nel mondo.

Francesco Lena 

mercoledì 4 dicembre 2019

NATALE 2019






La bellezza del Natale, è vedere le persone stare bene insieme nell’amicizia,
a festeggiare questa meravigliosa festa, in armonia, condivisione e con letizia.

La bellezza del Natale, è andare sul posto di lavoro, trovare più umanità e sicurezza,
al centro sia messa la persona, con meno sfruttamento e la salvaguardia della salute sia una certezza.


 

La bellezza del Natale, essere uniti nelle responsabilità, per dare ognuno il meglio,
progettando un futuro più giusto nell’uguaglianza e nella solidarietà con orgoglio.

La bellezza del Natale, acquisirebbe ancora maggiore valore se fosse garantito,
il diritto alla salute, per ogni cittadino e neanche un malato venga lasciato abbandonato.

La bellezza del Natale, sarebbe più sentita se il diritto all’ istruzione e allo studio,
fosse garantito a tutti in eguale misura e neanche uno studente venga lasciato indietro.

La bellezza del Natale, aumenterebbe il suo splendore, se nelle famiglie e nella società,
ci fosse più dolcezza, più rispetto, per le donne, vecchi e bambini, dentro un progetto di bella umanità.

La bellezza del Natale, sarà ancora più apprezzabile, se ci impegneremo  di più per l’ambiente con responsabilità,
perché sia più curato, più rispettato,  per migliorare tutte le ricchezze della natura e le sue belle qualità.

La bellezza del Natale, con la sua luce porti nelle persone, quell’umanità luminosa e pura,
apra i cuori per abbattere i muri dell’egoismo, costruire ponti e salvare le persone che fuggono dalle guerre con cura.

La bellezza del Natale, con la guida della stella cometa, diventerà speciale se sapremo amare, ascoltare e aiutare,
i cittadini del mondo che soffrono la fame, perché abbiano da mangiare e i bambini il diritto di giocare.

La bellezza del Natale, assieme ai valori umani di onestà, sincerità, solidarietà, giustizia sociale e con l’amore ci salverà,
potremo vivere in un mondo migliore, dove Gesù bambino splenderà, sarà ogni giorno per tutti un sereno Natale.

Francesco Lena

mercoledì 27 novembre 2019

CONSIGLI ALIMENTARI SPECIALI





Ci sono patologie che limitano la vita di relazione : diabete, celiachia, ipertensione, tanto per fare qualche nome, necessitano di un’alimentazione differenziata e perciò compromettono la libertà di partecipare serenamente ad una colazione di lavoro, una cena romantica, una rimpatriata fra ex compagni di scuola. Eppure basterebbe così poco a rimuovere le barriere alimentari; anche più ristoranti potrebbero impegnarsi per offrire alla clientela,oltre ai piatti convenzionali, dei menu tematici,studiati per ogni singola patologia da specialisti del settore. C’è già un’associazione di farmacisti e ristoratori impegnati perché ciascun diabetico, iperteso, celiaco, ipoglicemico, insomma chiunque possa dire : “Qui posso mangiare anch’io” .


Nel frattempo possiamo imparare a conoscere meglio gli alimenti, individuando quelli più adatti alle particolari esigenze nutrizionali, ma soprattutto limitando quelli che favorirebbero maggior danni alla nostra salute. Cominciamo col chiarire un concetto particolarmente importante per i soggetti diabetici : l’Indice Glicemico (I.G.). L’ I.G. è un indicatore che ci permette di scegliere un’alimentazione che fornisca energia durante l’attività giornaliera, pur raggiungendo e conservando il peso forma. Esso indica la velocità con cui l’alimento aumenta il contenuto di zucchero nel sangue, quindi ci dà la disponibilità di energia e la velocità con cui questa energia può essere utilizzata. Per esempio : quando mangiamo un cibo con un elevato indice glicemico, un’alta quantità di zucchero viene liberata nel sangue; questo fenomeno provoca la produzione da parte del pancreas della insulina che deve regolare questo eccesso di zucchero. Se lo zucchero non viene subito utilizzato sotto forma di energia, viene trasformato dall’insulina in grasso e viene accumulato. Quindi è importante che scegliamo cibi che abbiano un indice glicemico adatto alle nostre esigenze e non sia causa di accumulo di grasso. Cedo anche io alla comune abitudine di presentare un decalogo, quello dell’Indice Glicemico : ~ assumere preferibilmente cibi a basso I.G. , a meno che non si pratichi una impegnativa attività fisica (lavoro intenso, sport, ecc.);
~ bere in media 1,5 litri di acqua al giorno, soprattutto al mattino e non durante i pasti;
~ condire con olio extravergine di oliva a crudo (3 cucchiai al giorno), limone, aceto di mele;
~ limitare per quanto possibile latticini e formaggi, preferendo latte di soia e parmigiano stagionato, che ha perso il lattosio, lo zucchero del latte;
~ eliminare i cibi troppo raffinati (farine e zuccheri) ed evitare di assumere cibi contenenti coloranti e aromatizzanti;
~ se vi capita di fare un passo “trasgressivo”, ossia ad alto indice glicemico, fatelo seguire da una giornata di depurazione, a base di frutta e verdura cruda;
~ alternate nella settimana grano, riso, orzo, farro, legumi;
~ limitate i cibi contenenti proteine animali, preferendo il pesce alla carne;


~ mangiate almeno 5 porzioni di frutta e di verdura al giorno, meglio se cruda e fresca, visto che quella cotta cede vitamine e sali minerali all’acqua, soprattutto se è abbondante. Dovendo procedere alla cottura , meglio scegliere quella al vapore. E’ preferibile non mangiare frutta durante i pasti e in serata.
Queste regole generali saranno più efficaci se accompagnate da attività fisica per almeno 20 minuti, comprese passeggiate a passo regolare, magari sostituendo l’uso di auto, scooter, mezzi pubblici, con sane pedalate in bici.
Ritengo opportuna qualche indicazione sugli alimenti da preferire e/o limitare in base all’ I.G. . Basso I.G. (da 0 a 40) : carni, formaggi stagionati, olive e oli, pesce e crostacei, ortaggi verdi, frutta oleosa (mandorle, arachidi, nocciole, noci, pistacchi …), asparagi, biete, broccoli, cavoli e cavolfiori, cetrioli, cipolle, finocchi, funghi, germogli di soia e cereali, soia, tofu, insalata, peperoni, spinaci, zucchine, carciofi, melenzane, cacao amaro e cioccolato fondente (85%), succo di limone, ciliege, fragole e frutti di bosco, albicocche, aglio, carote crude, ceci, fagioli secchi, fagiolini, latte fresco e di soia, lenticchie, mandarini e clementine, marmellate senza zucchero aggiunto, arance, pompelmo, pere, pomodoro, fichi, mele, pesche, prugne, ricotta fresca, ceci in scatola, fagioli bianchi, borlotti, piselli, riso, sedano crudo, yogurt naturale, farro, fave crude, grano saraceno, pane integrale, spaghetti l dente;
Elevato I.G. (da 60 a 100) : banane, castagne, gelato classico, melone, miele, pane al latte, pizza, ananas sciroppato, barbabietola cotta, cous-cous, mais a chicchi, muesli con zucchero o miele, marmellate classiche, pane di segale, pasta all’uovo, ravioli, patate lesse, al forno, fritte, patatine chips e di mais, gnocchi di patate, purè di patate, patate in fiocchi istantanee, fecola di patate,farina di mais, cornflakes, uvetta secca, datteri, biscotti, brioche, cereali raffinati zuccherati, fette biscottate, pane bianco, pane per sandwich/toast, pane bianco senza glutine, bibite gassate zuccherate, riso comune, riso soffiato, anguria, zucchero, zucca, fave cotte, carote cotte, glucosio, birra (I.G. 110% ! ).
Resta inteso che la regola fondamentale è quella di scelte consapevoli, alla luce di un insostituibile buon senso, per vivere serenamente anche patologie croniche, controllabili con l’alimentazione.
Ecco un suggerimento per una cena indicata per un discreto controllo dell’ I.G. , senza rinunciare ad un pizzico di golosità.


Orata mediterranea




Ingredienti per 4 persone : 1 spicchio di aglio – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva – peperoncino – 1 cucchiaio di capperi – 20 olive nere denocciolate – 1 cucchiaino di origano secco – 16 pomodorini ciliegia – ½ bicchiere di vino bianco – 4 filetti di orat (150 g cad.) – sale – 1 mazzetto di prezzemolo Preparazione : sbucciate e tritate lo spicchio d’aglio e fatelo rosolare nell’olio con un pizzico di peperoncino. Appena imbiondito, togliete l’aglio e aggiungete i capperi, le olive e l’origano; dopo un po’ unite i pomodorini tagliati a spicchi. Sfumate con il vino bianco, lasciando evaporare; unite al sughetto i filetti di orata, regollate di sale e cuocete a fuoco medio per 4-5 minuti, girandoli una volta soltanto, per evitare di sfaldarli. Insaporite con il prezzemolo tritato prima di servire.


Budino di riso




fialetta di aroma di millefiori (a piacere) – zucchero 50g Preparazione : cuocere il riso nel latte, aggiungere gli aromi. Da parte setacciare la ricotta amalgamandola con lo zucchero. Pelare le mele tagliarle a dadini e unirle alla ricotta. Aromatizzare, volendo, con il millefiori, mescolare tutti gli ingredienti e versare negli stampini imburrati. Cuocere a 160°C per 60 minuti. Volendo, servite i budini spolverizzati con zucchero al velo.


Buon Gusto a tutti … da Maria




Annamaria

lunedì 25 novembre 2019

UNA ROSA ROSSA PER LA NONNA









Mentre stavo seduto
Sopra una panchina della villa
Vidi una piccolina con fare preoccupato
Avvicinati, gli dissi, che ti do una caramella.

Lei si avvicinò piano piano
Guardando di qua e di là tutta spaventata,
Quasi nascondendo quella rosa che teneva in mano,
Mi disse: “mi credi che questa rosa non l’ho rubata” ?

“Aveva lo stelo rotto
E se non la raccoglievo ora
Sarebbe seccata tutta
Te prendila e portala alla tua signora”.

Perché se ti vede Il giardiniere
A te non ti dice niente
A me invece mi porta dai carabinieri
Come se fossi una delinquente”.

Poi si mise a singhiozzare
E teneva quel fiore stretto stretto
E non poteva nemmeno parlare
Ma me lo ha detto e io ve l’ho scritto.

“Questa rosa veramente
C’è la volevo regalare a mia nonna
Che ci sente poco e non ci vede più.
Ma è buona e bella come la Madonna.

Queste parole mi fecero emozionare
E di colpo mi venne l’ispirazione
E per la paura che me le potessi dimenticare
Cominciai a scrivere in continuazione.

Strappai un foglio del quaderno
E ci dissi a quella piccolina:
“Porta questa rosa e questa poesia a tua nonna
Perché la sto scrivendo proprio per lei”.

Nonna Santa vecchierella
Ti vuole bene tanto
A Te questa nipotina
Non te lo scordare mai.

Ma quando Sali in cielo
Cerca mia madre Peppina
Asciugaci le lacrime con il tuo velo
E confortala di giorno, di sera e di mattina.

E la notte prima che si addormenta
Parlaci di quanto ci voglio bene
E con quanto amore il suo nipotino cresce
Anche se sa che la sua nonna più non verrà.

Dagli un bacio, accarezzala
Perché io non lo posso più fare
Stringila forte, abbracciala
E ricordale che non me la posso più scordare.




ORIGINALE IN LINGUA SICILIANA






NA’ ROSA RUSSA PPI’ LA NONNA

Mentri stavu assittatu
Supra nà panchina di la villa
Vitti na picciridda ccù fari preoccupatu
Avvicinati, ci dissi, ca ti dugnu nà caramella.

Idda s’avvicinò pianu pianu
Taliannu di ccà e di ddà tutta scantata,
Quasi ammucciannu ddà rosa ca tinia ntà manu,
Mi dissi: ”mi cridi cà sta rosa nun l’haiu arrubbata”?

“Avia lu stelu ruttu
E si nun la cugghìa ora
Avissi siccatu tutta
Te pigghiala e portaccilla a la t’ho Signura.

Picchi si ti vidi lu giardinieri
A tia nun ti dici nenti
A mia inveci mi porta nte carabinieri
Comu si fussi nà delinquenti”.

Poi si misi a singhiuzzari
E tinia ddu sciuri strittu strittu
E nun putia mancu parrari
Ma mi lu dissi e iù vi l’haiu scrittu.

“Sta rosa veramenti
Cci la vulia rigalari a mè nonna
Cà ccì senti picca e nun ci vidi cchiù
Ma e buona e bedda comu nà Madonna”.

Sti paroli mi ficiru emozionari
E di colpu mi vinni l’ispirazioni
E ppì lu scantu cà mi li putia scurdari
Cuminciai a scriviri in cuntinuazioni.

Strazzai un fogghiu di la quaderna
E ci dissi a dda picciridda:
portaci a rosa e sta puisia a tò nonna
picchì a staiu scriviennu prorpiu ppi idda.

Nonna Santa vicchiaredda
Ti voli beni assai
A tia sta niputedda
Nun ti lu scurdari mai:

Ma quannu tinn’acchiani ‘ncelu
Cerca a me matri Pippina
Asciucaci li lacrimi ccù lu tò velu
E cunfurtula di iornu, di sira e di matina.

E a notti prima cà s’addurmisci
Parlaci di quantu ci vogghiù beni
E ccù quantu amuri u so niputieddu crisci.
Puru si sapi ca so nonna cchiù nun veni.

Dunaci na vasata, accarizzila
Picchì iù nun lu pozzu cchiù fari.
Strincila forti, accarizzala
E ricordaci ca nun mi la pozzu cchiù scurdari.






TOTO' MIGLIORE
Annamaria

venerdì 22 novembre 2019

W L'ITALIA!








Ciao, mi chiamo Italia, sono un piccolo Paese nel Mediterraneo, considerato da molti, uno dei Paesi più belli del pianeta.

Per molto tempo sono stato il punto di riferimento della storia, della civiltà, della moda, del design, del lusso, del cibo, della bella vita e chissà quante altre cose di cui, lentamente, mi sono dimenticato.

Posso farvi una domanda? Da Paese a cittadini, in totale confidenza, siate sinceri però, almeno con voi stessi. "Ma non siete stanchi? Non siete stufi?".

Quante parole buttate al vento, quante promesse mai mantenute, quanto fiato sprecato e quanta frustrazione.
Io sono vecchio, quello che dovevo dimostrare l'ho dimostrato.

Vi ho fornito i mari più belli, le montagne, le Alpi più invidiate, vi ho dato un terreno fertile, da cui sono nati grandi vini, fonti di acque vendute in tutto il pianeta, verdure e frutta che avete esportato in ogni dove, senza calcolare i paesaggi e gli scorci che pochi altri Paesi nel mondo possono vantare.

Ma non siete stanchi? Non siete stufi?
E come se non bastasse, ho ospitato per svariati millenni, monumenti, artisti, poeti e filosofi che, ancora oggi, vengono citati nei libri di storia in tutte le lingue del pianeta.

Insomma ... credo che come Paese, vi ho dato tanto, forse, anche troppo.
Già ... mi sa che vi ho viziato, perché ultimamente non mi sento molto amato.

Come cazzo avete fatto a portarmi fino a questo punto?
Siamo passati dell'impero romano da Michelangelo a Favij, da Pirandello a Vendola, ma fosse solo questo il problema ... vi siete fatti intortare così bene da un gruppo di vecchietti millantatori che, ormai, non avete neanche più il potere di decidere chi vi rappresenta.
Fanno tutto loro, senza chiedervi nemmeno il permesso.
Siete diventati schiavi dei vostri stessi dipendenti.

Loro rubano e va tutto bene, tu sopravvivi e loro ti puniscono, perché, ormai, se osi cercare una vita dignitosa, se solo credi di meritarti un lavoro, una casa o, addirittura, una macchina nuova, loro ti chiedono di giustificare tutto, altrimenti te la portano via e tu non puoi farci un beato cazzo.

Scusami se uso parole forti, ma è il Tuo Paese che ti parla ed esigo più rispetto per me, ma soprattutto, per Te.
Si, perché, sei Tu il mio vero padrone, non questi cialtroni da quattro lire.
Non dirmi che ti fanno paura? Quattro vecchi, gran parte ignoranti, ti fanno paura?

Ricordati che Io mi chiamo Italia e Tu sei Italiano.
Questa terra l'ha creata Tuo nonno, magari perdendo la vita.
Io sono di Tua proprietà e hai tutto il diritto di riprenderne il possesso.
Te lo chiedo con la mano sul cuore.
Aiutami a splendere di nuovo, non lasciare che questa gentaglia mi riduca ad un piccolo Paese svenduto agli stranieri, maltrattato da chiunque lo venga a visitare, denigrato e schifato da tutti, per colpa di pagliacci che non ci rappresentano.

Riprendi il controllo, riprendi a vivere, riprenditi il Tuo Paese ... il TUO Paese.

Firmato
L'Italia.