Mi tolgono il fiato solo a guardarli. Sono i ponti sospesi più lunghi sul mare. Travel ce li fa conoscere attraverso queste foto. Dall'Europa al medioriente e ancora in U.S.A, scopriamo dove si trovano i ponti più grandiosi!
I ponti sono antiche testimonianze dell'incredibile ingegno umano. Meravigliosi, maestosi ed imponenti; alcuni addirittura diventati veri riferimenti storici aldilà dello scopo per i quali furono originariamente progettati. Inoltre simboleggiano l'avventura, la possibilità di raggiungere luoghi altrimenti inavvicinabili; per questo motivo suscitano un fascino del tutto particolare. Con il progresso scientifico, gli uomini hanno costruito strutture sempre più grandi e solide, quasi sfidando le leggi della fisica. Oggi esistono ponti notevoli per la loro lunghezza e per la dimensione delle loro campate, vere e proprie meraviglie architettoniche: ecco la sfilata...
Quanto è lungo: 35.660 metri
Dovi si trova: Cina
Molti dei ponti più lunghi del mondo si trovano in Cina. Il primo a comparire nella top 10 è il Runyang Bridge, lungo 35.660 metri e largo 1,490 metri. Questo ponte è progettato per il trasporto pubblico ed è stato completato nel 2005.
Quanto è lungo: 35.673metri
Dovi si trova: Cina Questo ponte è stato costruito sopra la baia di Hangzhou, che collega le città di Ningbo e Jianxing. Il ponte è stato completato nel 2007 e misura 35.673 metri di lunghezza.
Quanto è lungo: 35.812 metri Dovi si trova: Cina Anche il Yangcun Bridge si trova in Cina. E' stato progettato per la linea ferroviaria che collega Pechino a Tianjin, percorsa da treni ad alta velocità.
Lake Pontchartrain Causeway, 38.44 km
Lake Pontchartrain Causeway
Quanto è lungo: 38.442 metri
Dovi si trova: Stati Uniti
Costruito nel 1969, questo ponte stradale attraversa il lago Pontchartrain nello stato della Luisiana. Per diversi anni ha detenuto il primato di ponte continuo sospeso sull'acqua più lungo del mondo.
Beijing Grand Bridge, 48.15 km
Beijing Grand Bridge
Quanto è lungo: 48.153 metri
Dovi si trova: Cina
Il Beijing Grand Bridge anch'esso è stato sviluppato per un tratto ferroviario sospeso dedicato al passaggio di treni ad alta velocità. Collega Pechino a Shanghai, semplificando notevolmente il viaggio da una città all'altra.
Bang Na Expressway, 54 km
Bang Na Expressway
Quanto è lungo: 54.000 metri
Dovi si trova: Thailandia
Situato in Thailandia, il Bang Na Expressway è il ponte stradale più lungo. Detiene il primato fin dalla sua inaugurazione, nel 2000.
Weinam Weihe Bridge, 79.73 km
Weinam Weihe Bridge
Quanto è lungo: 79.732 metri
Dovi si trova: Cina
Tutti i gradini del podio sono occupati da ponti progettati per il trasporto ferroviario, tutti situati in Cina. Il Weinambridge collega le città di Zhengzhou e Xi'an.
Tianjin Bridge, 113 km
Quanto è lungo: 113.700 metri
Dovi si trova: Cina
Anche il Tianjin è un ponte attraversato da treni ad alta velocità. Collega Pechino a Shanghai e misura oltre 113 metri. E' stato completato nel 2010.
Quanto è lungo: 164.800 metri Dovi si trova: Cina Danyang Kunshan Bridge è il ponte più lungo al mondo secondo il Guinness dei Primati. Relativamente recente, è stato completato solo nel 2010. Misura ben 164.800 metri e collega le città cinesi di Pechino a Shanghai, proprio come il Tianjin ed il Bejiing Grand Bridge.
-Sapevate che ci sono uomini che tentano l’approccio anche senza la prima
“mossa” della donna?
di Enzo
ENZO Siete in anticipo e anche al completo: OB,
AM, Maria e Rosa. Bene bene, speriamo che non scoppieranno scintille; quindi,
deponete le armi!
DUCKY Tutte insieme è un evento straordinario.
Embè, l’argomento della serata è interessante assai.
OB La cultura è cultura, Va seguita. Di che
si tratta, Enzo?
ENZO Tratteremo “il corteggiamento”!
ROSA E che ci vuole per corteggiare, gli uomini
le sanno queste cose.
AM Se è così facile, non staremmo qui ad
ascoltare; ci saranno altre cose da sapere.
MARIA Credo proprio di sì, ha ragione AM.
ENZO Brava, AM, parecchie cose le sapete ma ignorate i meccanismi che li governano.
OB Per esempio?
ENZO …momento! Un caffè, una bibita prima di cominciare?
OB Meglio cominciare!
AM Sì, cominciamo!
MARIA Ho capito, cominciamo!
ROSA Io mi devo adeguare, prego?
DUCKY Bene, alla fine offriremo il vitto.
ENZO OK, il primo passo per l’approccio lo fa la
donna in modo discreto attraverso il linguaggio del corpo. L’uomo non si fa
avanti se non viene l’input da una LEI. L’uomo potrebbe mirare a cercare prima
un’intesa sul piano non verbale attraverso una tecnica usata da voi donne per
far trapelare l’interesse, cioè, la cosiddeta “sincronizzazione dei movimenti”.
ROSA Ahi, cominciamo bene, il lupo perde il
pelo…
OB Enzo, Rosa ha ragione!
ENZO Ciucciottine, in questo caso non posso
usare un altro termine: questo è il termine. Comunque, spiego: “sincronizzarsi” con l’altro vuol dire
rispecchiare un suo comportamento, cioè fare come fa lui, muoversi più o meno
come fa lui: postura (posizione del corpo), inclinazione del busto, i gesti
suoi, semplice, vi pare?
ROSA Direi di sì, fai degli esempi.
ENZO In genere è LEI che dà il la, per esempio,
passandosi una mano fra i capelli o dondolandosi sulla sedia: al che LUI
risponde con un altro gesto, come lisciarsi la cravatta, lisciarsi la cravatta,
toccarsi l’avambraccio o appoggiando la mano sulla coscia e così via. I
movimenti (questo rituale) cominciano così.
AM E’ un continuo gesticolare.
ENZO Se LEI ripete il comportamento, LUI
reagisce con lo stesso segnale esibito la
prima volta: ciò significa che si
è creata una sincronia, insomma diventa una specie di tango dove i
movimenti di LUI sono seguiti dai “passi”
di LEI.
DUCKY Per me non sono una novità. Il linguaggio
del corpo è anche questo. E gli studi per approfondire la conoscenza dei
meccanismi stanno continuamente
aumentando.
OB Sono tutta orecchie!
DUCKY Mica vero…anche occhi, petto…e che petto, fianchi,
cosce…
ENZO Duuuc, cominci troppo presto! C’è chi
abbonda in modo giusto e desiderabile in una parte e chi in un’altra o in altre
parti…
MARIA C’è chi predilige l’opulenza e chi…
ROSA Cosa centra la polenta, marì?
MARIA O p u l e n z a ho detto, ma sei sorda, Rò?
ROSA E che significa?
AM …che è grossa di petto, di fianchi, “co mazze”.
ROSA E secondo voi come sono io?
DUCKY Segaligna, ecco come sei!
AM
e OB (sorridono)
ROSA Te la segherei la lingua,,,ma
vedi….segaligna a me…mai nessuno si è permesso di chiamarmi così.
ENZO Cosa da niente, Rò, cosa hai capito? segaligna vuol dire “magra”.
Anzi, direi che Duc, ti ha fatto più un
complimento che uno sfottò come tu hai capito. Continuiamo su, diciamo che
siete 2 a 2: metà opulente e metà segaligne,
ok? Tiriamo avanti.
Ci
sono persone che approcciano durante feste, party, mostre e altre occasioni
sociali; chi si avvale di qualche amico o amica; chi si avvale delle attuali
tecnologie e bolg, Facebook, Twitter, sms; ci si affida alle agenzie matrimoniali:
lo ‘speed date cioè, gli appuntamenti o incontri lampo. Che si cerchi un
partner per una storia seria o un’avventura, tutte le tattiche possono essere
valide o sbagliate se non sono attuate nel modo giusto.
OB Credo che siamo tutti d’accordo!
ENZO Mi fa piacere. Per un rapporto serio e
duraturo, gli uomini danno importanza all’aspetto fisico, mentre per le donne
contano l’ambizione, l’intelligenza e la posizione sociale. Per l’uomo e per la
donna, il partner deve essere gentile,
affabile e fedele. Può anche
succedere he l’interesse per l’altro non si manifesti sin dall’inizio, ma
emerga una volta che si è approfondita la sua conoscenza, da un particolare che
è apparso seducente, quale un modo di camminare che è apparso struggente come incedere,
l’atto del correre, il sorridere, il modo di parlare, il modo di guardare, uno sguardo con delle pupille fulminanti, eccetera; oppure
può capitare che qualcuno che in precedenza non avevamo notato, diventi
interessante dopo che abbiamo saputo che è attratto da noi.
MARIA Però siamo sempre noi che con sottili
messaggi non verbali sollecitiamo l’uomo a farsi avanti e LUI poi “prosegue”.
OB E cosa fa l’uomo che “approccia”?
ENZO Sollecita la donna a parlare di sé, facendo
commenti sulla di lei famiglia, posto di lavoro, bar, interessi, hobby ecc. Tra
queste tattiche di approccio, portare la
donna a parlare di sé, è quella più
efficace. Se poi l’approcciatore è di bell’aspetto, un “figo” insomma, la LEI
sarà più ben disposta, giudicherà le sue battute più simpatiche, il suo
atteggiamento più spiritoso e lo reputa meno inopportuno rispetto ai suoi
avversari meno avvenenti. Domande?...ué sveglia…incantate?
ROSA Io sto sveglia e attenta alle parole
difficili.
AM …e fai bene!
DUCKY E’ un piacere ascoltarti.
ENZO Spero che non sia un sonnifero!
AM Per me sei un incanto.
MARIA E per me è come seguire una lingua…nuova.
OB Sentirti mi rilassa, mi scioglie…e come
se mi venisse la voglia di distendermi.
ENZO …ah… non è corretto sbilanciare. Ascoltate
cosa dice Pacori a proposito dell’approccio…”chi
è obeso tende a essere meno selettivo sull’aspetto fisico, specie se si tratta
di una donna, inoltre le Ciucciottine floride trovano più attraenti un
pretendente sovrappeso (non obeso),
mentre gli uomini obesi preferiscono donne di corporatura normale. Ci sono domande?
(silenzio) Ci sono ben 5 tipi di corteggiamento, eccoli:
-lo sile fisico
-lo stile tradizionale
-lo stile inibito
-lo stile sincero
-lo stile giocoso.
MARIA Sentiamo il primo, quello fisico.
ENZO Si tratta di uomini e donne, sicuri di sé e
disinvolti, tendono a provare un’attrazione “a pelle” verso l’altro; trovano
naturale instaurare subito un dialogo personale e intimo; hanno una forte
carica erotica e la loro sensualità è spesso contagiosa. Questo approccio al
corteggiamento è comunemente legato a socievolezza e apertura verso esperienze
nuove; sono amabili, coscienziosi e sicuri delle proprie potenzialità.
ROSA Marì, questo è proprio il tuo stile, sicura,
sei coscienziosa e tieni pure “’a carica
erotica”.
MARIA Io, ma come ti permetti, Rosa? Che ne sai
se ce l’ho o non ce l’ho la carica erotica, secondo, e che ne sai tu della mia carica
erotica, Semmai è OB che rientra in questo tipo…tu, OB tieni fascino, sei
bionda, hai un proprio repertorio di “segnali di sollecitudine” per attrarre “l’uommene”. Sei pure Cocca…che fa pure rima
con “gnocca”!
OB Marì, stai sbagliando, io tutto tengo nei
posti giusti, fuorché i segnali di sollecitudine, modestamente “songo bona” perché le mie carni sono di
prima scelta.
AM Io, non per vantarmi, tengo tutto in
ordine e faccio anche “bon piso, senza
tacchi naturalmente.
ENZO Huè hoo Ciucciottine, anziane-giovani, che
vi ha preso, non vi fate conoscere di più…contegno, per favore. Ora che vi
spiego gli altri stili, che fate, vi afferrate per i capelli? Duc, che stile
viene dopo?
DUCKY Quello “tradizionale”. Mi sa che qualcuna di
voi…sentite un po’…
ENZO Duc, non ti ci mettere anche
tu…conservatori e conservatrici. Per loro deve essere sempre LUI a fare il
primo passo e che la donna “non dovrebbe corrergli dietro”. La maggior parte
dei “tradizionalisti è di sesso femminile. Le donne tradizionaliste sono molto
rigide sulle abitudini e nei principi e ma hanno difficoltà a esprimere i
propri sentimenti e l’interesse sessuale; inoltre, sono restie a lasciarsi
andare e a immaginare una relazione e…
ROSA Perché mi guardate, io tradizionalista?,
nemmeno per sogno, forse tu AM o tu OB;
io sono una donna tutta d’un pezzo, “ah,
mò ce vuleva!”
ENZO Ssst per favore, Rosa!...inoltre, non sanno come far capire a un uomo che sono
attratte da LUI. Si sentono perdenti…
AM …si sentono i pendenti?
ENZO O Gesù, Sant’Anna e Maria…che avete oggi?
Ho detto …si sentono perdenti…le donne tradizionaliste…e non
pendenti…per fortuna nessuna di voi li ha: sono
insicure e incapaci di costruire un rapporto solido. Spesso sono fredde
e guardinghe, sempre distaccate e poco amorevoli. Sessualmente hanno qualche
problema. Personalmente, non sono il mio tipo!
AM Per fortuna, nessuna di noi rientra in
questa tipologia.
ENZO nemmeno il tuo, Gemè?
DUCKY Ora che ricordo, me ne capitò una così, era
proprio complessata: era una rossa ben messa: ma tradizionalista tipica anche sessualmente.
ENZO Passiamo allo stile “inibito”. Tipo, (
tipa) cauto, attento a regole, “manierato”, riservato e per niente sexy. La
donna che mostra questo modo di agire, quando avvicina qualcuno da cui è
attratta, è impacciata e titubante, e poco intraprendente. Il ritratto tipo di
questa tipologia è la donna sopra i 50 anni, coscienziosa, di buone maniere e
amabile ma poco adattabile e introversa. Vi ricordate quel tipo “inibito” nel
film di Troisi, mammone, misogino e timido in modo eccessivo? Ecco!
AM OB, non puoi essere tu, tu non sei affatto
impacciata e né titubante e se titubi lo fai di nascosto. Non è che sei una
“una sega sorda”, come si dice a Napoli?
OB Io sono un’impulsiva, diciamo anche un pò
emotiva…forse titubo non titubo o…vorrei titubare e anche che mi titillasse un
LUI principesco. Starò a vedere cosa mi ha riservato il Destino.
ROSA Però nessuno ti dice “lavate a faccia ca si chiù belle e me! Prof, il prossimo stile?
ENZO E’ lo stle sincero” di uomini e donne. Gli
individui di questo tipo ambiscono a un legame molto emotivo, posseggono facilità
di approccio e quando iniziano una storia importante, sono molto coinvolti;
hanno una buona intesa sessuale e intenzioni serie riguardo al rapporto. I
“sinceri” tendono a essere estroversi, affabili, coscienziosi, aperti e
rilassati; hanno una buona conoscenza di sé e della propria interiorità, ma
spesso sono un po’ egocentrici.
OB Uh, qua ti volevo, tu sei egocentrico.
ENZO Chi…Ducky?
OB No, no, tu!
DUCKY Prof, dice a te, non fare il finto tonto.
Sei prima di tutto “scombinato” e anche egocentrico, come dice OB, la nostra
polposa.
AM Calma, amici, chi è che non ha difetti?
Nessuno! Continua, Enzo!
ENZO Stile “giocoso”. Chi appartiene a questa
categoria è un burlone, un “tombeur de femmes”, dal francese tomber, che
significa: cascare, cadere, conquistare.
ROSA Ho capito, uno che fa cadere le donne per
fame…giusto?
AM Uh Rosamia bella…no!
MARIA Rò, sei proprio un tipo atipico!
OB Rosa, il “giocoso” è una specie di
donnaiolo, un conquistador, uno “sciupafemmene”;
è un corteggiatore nato. “Di solito” dice Pacori 2sa il
fatto suo quando avvicina la “preda” e risulta attraente. A volte è
superficiale, giocoso e sfacciato nell’esprimere interesse sessuale e si
dimostra spesso poco rispettoso di regole e consuetudini.” Col passare degli anni questa disposizione si attenua.
Gli
uomini (ma non le donne) che si riconoscono in questo stile sono piuttosto
presuntuosi nel ritenere di piacere agli altri; chi adotta lo stile giocoso è
estroverso, ma poco attento ai bisogni e alla sensibilità altrui; di solito, si
conosce bene e sa destreggiarsi alla grande nei rapporti interpersonali. Le
donne che mostrano questa inclinazione tendono a esere un po’ ruvide, ma
compensano in parte il difetto mostrando una grande apertura mentale.
DUCKY Io francamente ci credo poco all’apertura
mentale, magari funzionassero tutte e due…
ROSA …tutte e due…cosa dici, Duc?
MARIA Rosa, Duc si riferisce alle aperture.
ENZO Il sesto, e sì, ce n’è uno fuori schema, il
sesto stile sarà trattato in modo particolare la prossima volta.
OB Quale sarà?
ENZO E’ il più comune, a metà tra il “fisico” e
il “giocoso”: un misto.
DUCKY Care amiche non più illibate, avete fame?
AM Sì, a quest’ora tutti vantiamo una fame
di tutto rispetto.
ENZO Duc, tocca a te. Senti le nostre amiche e
ordina tutto quello ce desiderano.
DUCKY Lo stesso della settimana scorsa,
tesoruccie?
ENZO …sì e in più aggiungi i gelati: 2 coppe e 4 coni.
DUCKY Non posso portarli qua i gelati…si
sciolgono.
ENZO Stupido, si va in ristorante-pizzeria e là
offriremo…anche i gelati.
DUCKY …perché 4 coni e 2 coppe?
ENZO Perdi colpi, Duc…le coppe sono per noi, che
useremo i cucchiaini, i gelati sono per le nostre Ciucciottine, che useranno…?
DUCKY Disgraziato, scombinato e malizioso…ho
afferrato…il concetto: quella …e’
il migliore strumento musicale…
Non è una storia inventata E non è nemmeno un sogno Credetemi vi sembrerà strano Ma mi è successo veramente Mi trovavo sulla spiaggia Ad ascoltare il mare Nel silenzio della notte E guardavo la Luna. “ma tu gli vuoi bene veramente”? Mi voltai e vidi un gabbiano Tutto solo e spaventato Che mi guardava incuriosito. “ma tu gli vuoi bene veramente”? Non era stato il gabbiano Allora mi rivoltai verso il mare E vidi una sirena che mi sorrideva. “ma tu gli vuoi bene veramente”? Non era stata nemmeno la sirena Mi voltai e il gabbiano era sparito Mi rivoltai e c’era solo il mare. “ma tu gli vuoi bene veramente”? A questo punto, spaventato, guardai il cielo Anche la luna era sparita Ero rimasto solo nel buio della notte. “ma tu gli vuoi bene veramente” “ma tu gli vuoi bene veramente”? “ma tu gli vuoi bene veramente”? Ero solo e forse stavo impazzendo. Non è una storia inventata E non è nemmeno un sogno Credetemi ero solo, confuso e spaventato E mi è successo veramente.
Un articolo spassoso e ironico, nonostante l'argomento importante. Mi complimento con l'autore, Nicolo'.
Chiedo venia per la lunga assenza, ma il ricovero si è prolungato oltre modo: perché per curare un’infezione, ne ho prese altre due, tra cui un fungo… che non era neanche allucinogeno. Poi sono stato operato e dulcis in fundo mi era pure passata la voglia di scrivere, ma da oggi torniamo a trattare il nostro argomento preferito: sesso, amore e disabilità! Ero da poco entrato nell’età adulta ma ancora non conoscevo il sesso, neanche l’auto sesso; ero integrato, eppure mi mancava qualcosa: necessitavo di esplorare quella parte di me rimasta ancora vergine e scoprire il corpo dell’altro sesso; mostrare a me stesso di essere uomo a tutti gli effetti e soprattutto da questo dovevo passare se volevo porre le basi per un’eventuale relazione amorosa. Dunque non avevo altra scelta per suonare la carica, perché come si suol dire: a castità estrema, estremi rimedi. Fu così che presi la decisione più difficile, ovvero andare a p… a p… a prostitute: oooh! Qualcuno di voi si starà chiedendo perché parlo di decisione difficile, anche se temo siate più curiosi di sapere i dettagli piccanti che seguiranno. Non dovevo certo andare al patibolo, ma continuavo a chiedermi per quale motivo dovevo ricorrere a questo: era come una sconfitta per me. Inoltre la prima volta si è sempre agitati e andare con una sconosciuta, dalla quale dipendere in toto non contribuiva a rilassarmi: anche in questo l’immobilismo cambia totalmente la prospettiva delle cose; necessitavo quindi di una meretrice easy, a cui spettava l’arduo compito di mettermi a mio agio, dacché ne avrebbe risentito la mia autostima (il cui livello era già sotto la soglia di povertà). E allora mambo, cominciai la ricerca. Per questioni etiche non considerai le passeggiatrici, perché non volevo si trattasse di una donna sfruttata e non volevo rimpolpare le casse della malavita. Allora puntai su Internet, dove il rischio sfruttamento è assai minore. Cominciai senza alcuna strategia, volevo prima capire come “muovermi”: esclusi quasi subito le straniere, non perché contrario ma perché in alcuni Paesi la disabilità sembra non esistere e la loro conoscenza dell’italiano era sotto le mutandine, ops i tacchi. “Ah tu non cammini? No, tesoro, tuo c…o non va: tu non puoi fare l’amore!” e la bile comincia a salire: si dice sesso, non fare l’amore! Mentre altre al “sono disabile” rispondevano: “What disabile?”. Per non parlare del resto: “Dove abiti ci sono le scale?”, “No, tesoro: c’è il lift, ma se non funziona prendi le scale”. Ok, soprassediamo. Decisi così di optare per le italiane da più tempo presenti sul sito: volevo evitare fregature (e se scappava con i soldi e mi lasciava solo?), quindi puntai a una cortigiana che trasmettesse fiducia e credibilità. La ricerca diede presto i suoi meloni, cioè frutti. E adesso sesso: arrivò il giorno x, ma siccome la paura fa 90 – sì, come la posizione – e l’ansia e l’agitazione fanno di più, annullai l’incontro. Poi il mio “obelisco” si adirò e fissai un altro appuntamento, ma questa volta fui più forte della paura. Accompagnato da un amico raggiunsi il motel dove si sarebbe consumato il misfatto: feci la conoscenza della donna di facili costumi e intuì subito che mi avrebbe messo a mio agio. L’amico mi accomodò sul letto e mi vidi riflesso almeno 10 volte, tanti erano gli specchi presenti. Poi mi salutò e mi abbandonò nelle mani – e non solo – della cortigiana: ci presentammo, le dissi che per me era il gran giorno e lei si dimostrò subito comprensiva. Dopodiché andò in bagno, da dove tornò in déshabillé e guidata dalle mie indicazioni mi aiutò a spogliarmi: come chiunque si avvicini per la prima volta al mio corpo, anche lei aveva paura di farmi male e io a tranquillizzarla. Che poi non doveva essere il contrario? In tutto questo i miei pensieri erano altrove: ignudo e con l’alza bandiera le feci capire che ero pronto a suonare la tromba… allora salì sul letto, si sfilò prima le mutandine e… e dai, non vi sto a raccontare tutto: cosa credevate? Andò tutto bene e ne fui soddisfatto, tant’é che feci la mia prima doppietta. Mi sentivo leggero e rilassato, e finalmente potei dichiarare a me stesso: “Sono un uomo, non ho nulla da invidiare agli altri”. Poi intervenne il mio obelisco: “Vedi che avevo ragione, tu mi devi ascoltare e non dar retta alla tua testa”. Da quel giorno seguì il consiglio, divenni quel che si dice una testa di… perché questo significa essere uomo!
Nicolò Cafagna Giornalista, blogger e… diversamente ironico Sono nato in una piovosa giornata di giugno del 1983 nell’unica città italiana che si macchiò di regicidio. Ho scelto il giornalismo perché sono un esemplare di disabile, quindi pigro per natura, e il giornalista mi sembrava il lavoro più appropriato; ora anche blogger, a dimostrazione di quanto appena scritto.