mercoledì 30 maggio 2012

GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI...





Cari amici, questo è un articolo che ho proposto in altro blog ,"POVERI MA FELICI",, nel giugno del 2009. Voglio cosi ricordare a "Lieta", dopo il suo commento di ieri, che la mia amica Rosaria non commentava solo le mie "ridicolaggini." Ridicolaggini che proponevo "diversa" per trascorrere una serata in chat all'insegna dell' allegria e spensieratezza, dove tu, Lieta, partecipavi con divertimento...eh eh Lieta...facci conoscere il tuo bel faccino! Guarda nella foto sotto che visi sorridenti in occasione di un incontro conviviale con gli amici eldyani. Ma come puoi stare sempre "celata" dietro a un pc? Apriti agli abbracci e strette di mano, reali...


Ciao, Lieta, simpaticona!

 

POVERI MA FELICI

(articolo del 3 giugno 2009)
Leggevo, nei giorni scorsi, che da una statistica emerge che il Kenya (e molti altri paesi africani) presenta un tasso di felicità della popolazione molto elevato,
mentre nei paesi occidentali si registrano i più alti livelli di depressione al mondo (basti guardare ad esempio le statistiche dei suicidi, dove il nord Europa detiene il primato mondiale)…. .
Come è possibile, mi domando ,che in molti paesi poveri ,la gente ,
pur vivendo in condizioni peggiori, è molto più felice delle popolazioni occidentali che vivono nell’abbondanza materiale?
Forse sono rassegnati e convive in loro il vero senso sociale,soffrendo e morendo di guerre e fame e si tengono uniti nella disperazione.
I fattori saranno tanti , può essere che ancora non hanno perso il senso della semplicità sapendo apprezzare quello che la vita gli regala,senza bisogno ,come da noi, di continui artefizi per illuderci di stare bene ed essere i migliori in un continuo inseguire il …niente !
Siamo ingabbiati..? gabbie dorate, ma sempre gabbie ?
Vedi le quattro mura (si fa per dire), le auto ; se ci giriamo attorno che vediamo?
La macchina è una gabbia,..i cellulari di cui non possiamo farne a meno,sempre con la testa china a scrivere,sono gabbie ,ci vediamo con gli amici e cerchiamo un’altra gabbia in cui chiuderci..si vero parliamo anche fuori, ma una città cos’è? Una gabbia.
Questo può essere un mio punto di vista.
Chi nasce come noi nel mondo civilizzato certe sfumature le perde.
E’ come chiedersi del perché i bambini giocano con i sassi e ridono….perché sono liberi,non vivono in nessuna gabbia, anche se ci sono dentro.
.Chissà cosa pensano quelli del Kenya di noi !
.Sarà che chi è ricco diventa viziato e non si accontenta più di quello che ha, a differenza del povero che riesce ad apprezzare anche le piccole cose della vita.?.
Cosa ne pensate?
(Annamaria-Eldyna)
Commento di ROSARIA



rosaria3.NA scrive:
Eldyna, ad una prima lettuta sembra paradossale quello che scrivi, ma riflettendoci un attimo….è proprio così. Loro non hanno termini di paragone x desiderare qualcos’altro, percio’ si adeguano a cio’ che hanno. Molto poco, è vero, ma noi che abbiamo molto di più….siamo sereni e felici? Mah, chissà!!!Con cio’ non voglio dire che loro vivono meglio di noi, sarebbe una eresia, ma che cio’ dovrebbe portarci a riflettere. Grazie Eldyna x averci permesso di farlo, almeno x qualche minuto.

Cliccate il link sotto


Annamaria... a dopo

martedì 29 maggio 2012

SORRENTO MUSICAL



Questo fine settimana ho pensato bene di fare un regalo ai miei sensi : ho ancora negli occhi i colori del mare, delle rigogliose fioriture, dei frutti succulenti di questo maggio capriccioso ma dalla natura generosa,delle policrome creazioni dell’artigianato locale, esposte nelle botteghe lungo le vivaci stradine; avverto ancora vivi nelle narici i profumi di limoni e di cedri,che sembrano galleggiare nell’aria, solo per essere assorbiti dal nostro olfatto; ed ho ancora nelle orecchie i suoni degli strumenti classici della musica napoletana, le voci, ora palpitanti, ora carezzevoli, intense e vibranti fino a scuotere non solo i timpani, ma profondamente le anime.


 Sono le voci degli interpreti che hanno dato vita, insieme a versatili danzatori, ad uno spettacolo che si ripete da tanto e con rinnovato successo , in una delle “perle” del golfo di Napoli : Sorrento !!!


 Nel Teatro Tasso, due secoli di danze e costumi della tradizione partenopea, è divenuto un musical coinvolgente. La magia di canzoni “fiore all’occhiello” della musica napoletana, cattura gli spettatori che si trovano proiettati indietro nel tempo, grazie ad una scenografia fedele anche sul piano storico.




 Lo spettacolo vuole raccontare la vita quotidiana della gente del Sud, rappresentandola in quattro diversi “quadri”. Il protagonista della prima scena è il mare, il panorama quello da Marina Grande a Punta Scutolo : qui i pescatori si preparano alla quotidiana pesca, rendendo più sopportabile e persino più allegra la fatica con il canto : Piscatore ‘e Pusillepo (pescatore di Posillipo), ‘O marenariello (il ragazzino marinaio) , 






Michelemma’ (titolo di significato ancora controverso). Il giorno avanza, il mercato si anima di chiacchiere e pettegolezzi, oltre che di richiami. Tra compere e scambi nascono storie d’amore e gelosia, si intrecciano corteggiamenti e litigi al ritmo e coni passi della Tarantella . . . le note di ‘A città e Pullecenella (la città di Pulcinella), Caruso, Santa Lucia, ‘O paese do sole (il paese del sole), ‘O surdato ‘nnammurato (il soldato innamorato) . . . solo per citarne alcune !


 E’ l’imbrunire . . . di fronte alla sagoma del Vesuvio all’orizzonte, è impossibile non cantare l’amore. Anche colti viaggiatori, da Goethe a Wagner, da Nietzsche a Benedetto Croce, sono stati sopraffatti dal fascino immutato dei luoghi che hanno ispirato composizioni come ‘O sole mio, ‘O sapore de’ cerase (il sapore delle ciliege) . . . Nell’ultima scena esplode la festa popolare : sulla piazza illuminata a giorno, mentre il cielo è attraversato dalle scie dei fuochi d’artificio, il ritmo dei balli pervade tutti, lanciati nella Tarantella di Rossini; ognuno con il canto esprime e trasmette la gioia di vivere, pronto ad affrontare, l’indomani, un’altra giornata di lavoro e di Amore . . . Ops . . . avevo dimenticato un altro “senso” che abbiamo gratificato: il gusto ! Prima di assistere allo spettacolo, una cena 
particolarmente curata, ci ha consentito di apprezzare anche le risorse gastronomiche della zona : la caprese, le pennette zucchine e limone, pesce con pomodorini, delizie al limone, limoncello . . . A deliziarci e divertirci in questo momento “luculliano” la cosiddetta “posteggia”. Si tratta di un complesso musicale ambulante, il cui nome deriva da “puosto” cioè il luogo occupato da chi svolge un’attività rivolta al pubblico. In passato era facile trovare un gruppo di quattro o cinque persone che suonavano ed uno di loro cantava, raccogliendo le offerte spontanee degli avventori. Oggi, in genere, la posteggia è costituita da una sola persona che suona, di norma, la chitarra o il mandolino e, nel contempo, canta; a volte i posteggiatori sono due. Qual è il luogo preferito dai posteggiatori? Naturalmente, i ristoranti o i caffè. E giustamente noi in attesa del musical, non potevamo farci mancare una “posteggia” con due suonatori ed un cantante, che hanno svolto egregiamente la loro “missione” di intrattenitori, riuscendo a condire ancor meglio le pietanze della nostra cena ! Ma qualcuno forse mi chiederà : “Ma i sensi sono 5, hai trascurato il tatto”. Certo che no, cari amici vicini e lontani . . . 


 Una serata tanto deliziosa non poteva che concludersi con il tocco avvolgente delle lenzuola del mio letto; poserò la mia testolina sul morbido cuscino e lascerò che tutte le sensazioni provate si ripresentino nei sogni, per prolungarne le emozioni. 





Se potete, andateci, io  . . . tornerò a Surriento . . .





MARIA... a dopo

CIAO ROSARIA!





Giustizia post-mortem per un'amica.
Rosaria sapeva bene quanto fastidio mi davano e mi danno tutt'ora le falsità e le ingiustizie. Lei non amava i litigi e le provocazioni, anche se alle volte "scoppiava" e diceva la sua , ma sempre con garbo e rispetto. 
Ho letto in altri siti, dove sono fluiti pensieri all'annuncio della sua scomparsa. Ma ricordando come Rosaria ha vissuto con  dispiacere un certo periodo in seno a quella chat ( ci sentivamo spesso e rammento bene i suoi sfoghi di ingiustizia derivati dalla maleducazione e provocazione di alcuni soggetti, che ora vogliono apparire "buoni, comprensivi e sinceri")mi sento in dovere di scrivere questa nota indirizzata proprio a questi personaggi e che lei condividerebbe:
TACETE ...   con doveroso silenzio e rispetto. LA GENTE SI RISPETTA IN VITA,come ha sempre fatto lei con tutti . Ora delle vostre riflessioni se ne fa un baffo! ...sono arcisicura che Rosaria dall'alto  abbia già mandato una bella sputazzata a chi sa lei, perdonando però. Quindi, calate il sipario e continuate a serpeggiare nel web con la vostra meschinità.

Questo a Rosaria glielo dovevo!Avrò sempre impressa la sua  voce delusa, ma cercherò di offuscarla con tutti i momenti di sorrisi.

ANNAMARIA











Un pò di giorni fà ,in occasione della festa della mamma ho pubblicato un video realizzato dall'amica Rosaria di Napoli. Già ero al corrente delle sue precarie condizioni di salute, ma non mi sarei mai aspettata che ci avrebbe lasciati proprio oggi,  in cosi poco tempo . Ho appreso la triste notizia nel pomeriggio mentre ero in compagnia di amici che la conoscevano, anche solo di nome. Non ho parole , non ci sono abbastanza parole che possono descrivere il dispiacere per la perdita di un'amica, anche se distante geograficamente. Il mio ricordo sarà sempre di grande simpatia e stima per una donna "tosta" e intelligente sempre pronta al dialogo con tutti.  Si uniscono alle condoglianze per la famiglia gli amici che nel pomeriggio hanno appreso la notizia , insieme a me e gli amici del blog ...ROSARIA ti saluto come eri solita chiudere tu in chat con un semplice e lungo "byeeeeeeeeeeeeeee"


Ciao da 


Vera, Felice, Mariateresa, Daniela,Francesca,Vanni, Rosa -Bs- Rosa- Mi, Marco, Vittoria, Lorenzo, Mimma, Maria di Milano, Caterina, Enzo, Maria di Salerno, Annamaria di Napoli, Cipriano e tutti gli amici del blog. ROSARIA, rimarrai sempre nei nostri cuori!!


 http://rosibi.blogspot.it/




IN SOTTOFONDO UN   CANTANTE E UNA CANZONE CHE A TE PIACEVANO MOLTO...





post dell'8 maggio 2012
AUGURI MAMMA ROSARIA!
Girovagando per you tube ho ritrovato un video realizzato dalla mia carissima amica Rosaria di Napoli che aveva dedicato a tutte le mamme eldyane , nel 2010. Anche se a fine serata voglio riproporlo, soprattutto con un pensiero rivolto proprio a lei , alla grande Rosaria ,alla quale faccio tanti in bocca al lupo per tutto!!!



sabato 26 maggio 2012

PENSIERO POSITIVO



Pensiero positivo di oggi


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoY1cNt9Wc7VffdV9gwtZFqHE9HtgDiT-kAPAxhDWmqMyOqtnvQtQBFksqkjwxM27wzQFnkwvrcMXYIomoCwHyIe1Kl9F5PeeobCjPcyPQHjg5frSXDa83mGS3kESZbbEzofOVJjMFme7m/s200/positivit%25C3%25A0.jpg

Imparo ad applicare “diligentemente” le immense conoscenze che sono in mio possesso: affinché le mie conoscenze non rimangano solo teorie, devo agire senza la fretta e l'ansia di chi non sa dare e ricevere pazientemente i doni della vita..








Si ride, si piange




LE AVVENTURE DI GIUFA'
Giufà e le chiacchiere della gente
Giufà e suo figlio, un giorno, decisero di andare in un villaggio vicino e si incamminarono con l'asino.
Per strada, delle ragazze, vedendo padre e figlio camminare a fianco all'asino senza montarvi sopra, si misero a deriderli. 
Giufà, toccato sul vivo, fece montare in groppa all'asino suo figlio e commentò: - Così, la gente smette di ridere di noi!
Andando avanti per strada incontrarono un gruppo di uomini, che vedendo il bambino sul somaro e Giufà stanco a piedi, si misero a commentare come non c'era più rispetto: - Un figlio giovane sull'asino e un padre stanco a piede. Che vergogna!
Giufà, colpito dai commenti, fece scendere suo figlio e montò lui in groppa all'animale, dicendo: - Vediamo se adesso va bene!
Continuando a camminare, incontrarono delle donne, che subito commentarono: - Che vergogna! Un uomo grande e grosso sull'asino e un bambino affaticato a piede. Che padri snaturati!
Allora, Giufà pensò che, per non farsi più deridere o criticare dalla gente, era meglio salire entrambi in groppa sul somaro. 
E così fecero.
Accadde che, incontrando due uomini, si sentirono dire: - Guardatevi! Voi tranquilli e riposati e quel povero somaro sta morendo di fatica! Vergognatevi! Siete senza Pietà.
Giufà, stufo delle continue critiche, decise che sarebbero stati padre e figlio a portare sulle spalle il somaro - Spero che nessuno abbia niente da ridire, adesso!
Ma, giunti al villaggio tutta la gente che li vedeva si metteva a ridere a crepapelle e li prendeva in giro.
Giufà, rassegnato, rimise l'asino per terra e, insieme al figlio, riprese a camminare a fianco l'animale.
Rivolgendosi al figlio disse: - Ascolta, qualsiasi cosa tu faccia non puoi trovare tutti d'accordo. L'importante è fare quello che ti pare giusto fare.


Annamaria... a  lunedi

VEDREMO UN FILM...





Il cinema è solo una moda passeggera. 
 È il dramma in lattina.                                                                            
Il pubblico vuole vedere storie di carne e di sangue rappresentate in palcoscenico. (Charlie Chaplin)




Molti film, di generi diversi, ma ugualmente godibili, nelle sale cinematografiche, da venerdì 25 maggio.  E se cominciate ad avvertire il caldo, scegliete quelle climatizzate, munitevi di una bottiglietta d’acqua e magari gustatevi un bel gelato . . . alla frutta, però !



Cosmopolis 


 Nuovo film di David Cronenberg Un film di David Cronenberg. Con Robert Pattinson, Juliette Binoche,Sarah Gadon, Paul Giamatti, Mathieu Amalric. Genere Drammatico - Canada, Francia, 2012. Durata 105 minuti circa. La storia è ambientata su un periodo di 24 ore e si svolge quasi interamente all'interno di una limousine, che si sta facendo lentamente strada attraverso la città a causa di diversi eventi (tra cui una visita presidenziale) che mantengono il traffico ad un punto morto.


 Silent Souls 


"Volevo esprimere il mistero della vita e della morte. L'immortalità. E innalzare un inno all'amore” Un film di Aleksei Fedorchenko. Con Igor Sergeyev, Yuriy Tsurilo, Yulia Aug, Ivan Tushin Genere Drammatico - Russia, 2010. Durata 75 minuti circa. Alla morte dell’adorata moglie Tanya, Miron chiede al suo migliore amico, Aist, di aiutarlo a dirle addio secondo i rituali della cultura Merya, un’antica tribù ugro-finnica del lago Nero, pittoresca regione della Russia centro-occidentale. Nonostante la popolazione Merya sia stata assorbita da quella russa nel XVII secolo, i suoi miti e tradizioni si sono perpetuati nella vita moderna. I due uomini partono per un viaggio che li porterà per migliaia di chilometri attraverso terre sconfinate. Assieme a loro, due piccoli uccelli in gabbia. Lungo la strada, Miron condivide i ricordi più intimi della sua vita coniugale. Ma quando raggiungono le rive del lago sacro dove si separeranno definitivamente dal corpo, Miron si accorge di non essere stato il solo ad amare Tanya. 


 La fuga di Martha 


Un esordio molto promettente, carico di tensione emotiva. Un film di T. Sean Durkin. Con Elizabeth Olsen, Christopher Abbott,Brady Corbet, Hugh Dancy, Maria Dizzia. Genere Drammatico - USA, 2010. Durata 101 minuti circa. Martha fugge all’alba, attraverso i boschi, dalla casa in campagna dove ha vissuto due anni insieme alla piccola comunità che l’ha accolta come parte della famiglia, al costo di un prezzo psicologico altissimo che la ragazza forse non finirà mai di pagare. Torna dalla sorella, l’unica rimasta della sua famiglia d’origine, nella bella e borghese casa delle vacanze, nel Connecticut, che Lucy ha preso col marito. Ma è una scelta obbligata, un luogo non suo, nel quale, al disagio di un presente ancora senza una collocazione affettiva stabile e senza un progetto di vita per il futuro, si somma, nella mente di Martha, il ritorno incontrollabile di un passato rimosso e devastante. 


 Dietro il Buio


 Il film parte della mostra La Trieste di Magris. Un film di Giorgio Pressburger. Con Sarah Maestri, Gabriele Geri Genere Drammatico - Italia, 2011. Durata 70 minuti circa. Tratto dal monologo teatrale di Claudio Magris “Lei dunque capirà” e sceneggiato dal figlio Paolo, il film nasce da un’antica complicità tra lo scrittore ed il regista. Nel testo si affacciano il mito di Orfeo, la lezione di Freud, le ombre della Mitteleuropa, la voce di una donna amata. Il film è parte della mostra “La Trieste di Magris” allestita nel 2011 a Barcellona.


 Fallo per papà


La famiglia Un film di Ciro Ceruti, Ciro Villano. Con Ciro Ceruti, Ciro Villano,Massimo Bonetti, Giacomo Rizzo, Roberta Giarrusso. GenereCommedia - Italia, 2011. Durata 100 minuti circa. È una commedia che tratta del tema della "famiglia": dell'astio di due fratelli che si rivedono dopo otto anni, che attraverso mille stratagemmi il loro papà cerca di far riappacificare, alla comparsa di una presunta figlia, al dramma di una donna, in continua attesa di una maternità che non arriva mai, fino al "risbocciare" di un amore mai sopito! Il tutto condito dalla comicità dei protagonisti, che raccontano questa storia in maniera romantica e leggera.


 Bad Habits Stories

 Quattro storie di ordinaria follia Un film di Umberto Del Prete, Egidio Ferrara, Giulio Reale, Enrico Tubertini. Con Umberto DelPrete, Lucrezia Piaggio, Santa De Santis,Francesca Ferrazzo, Alberto Donatelli. Genere Commedia drammatica - Italia, 2011. Durata 92 minuti circa. E’ un film ad episodi realizzato da quattro giovani registi. La trama del primo episodio si svolge durante il periodo natalizio. È un inverno molto rigido. Sulla capitale stanno per cadere i primi fiocchi di neve. Claudia, una bella ragazza poco più che ventenne, ha invitato alcune amiche per una festa in maschera nel suo eccentrico loft in cui abita in compagnia del suo cane, Stupido. Il piccolo party procede senza particolari scosse o sussulti tra conversazioni di circostanza, alcol, droga e musica ad alto volume. Quando la serata sta per volgere al termine, Stupido entra nella grande stanza di soggiorno con una bacchetta magica da fata, stretta tra i denti, sotto lo sguardo perplesso e divertito del gruppo di amiche. Claudia sembra sconvolta



… . . . da lunedì 28 maggio . . .


 Sangue Facile 




Zhang Yimou si e ci diverte con una farsa ispirata ai fratelli Coen Un film di Zhang Yimou. Con Honglei Sun, Dahong Ni, Ni Yan, Xiao Shen-Yang, Ye Cheng. Genere Drammatico - Cina, 2009. Durata 95 minuti circa. In un piccolo villaggio sui monti del Passo Jiayu vivono il vecchio e avaro Wang (proprietario di un negozio di spaghetti cinesi), la sua giovane moglie che ama il suo dipendente e due servi. Un giorno arriva una carovana di mercanti persiani e la donna compra un'arma nuovissima: una pistola. Solo con quella potrà liberarsi del depravato marito. Wang viene però informato dell'acquisto dell'arma e dell'adulterio. Decide allora di assoldare un killer: il poliziotto Zhang. Il quale si mette subito all'opera per incassare la ricca somma che gli è stata promessa


. . . . mentre, da mercoledì 30 maggio . . . 


 Attack the Block- Invasione Aliena


L'ottimo esordio nella regia del co-sceneggiatore di Tintin Un film di Joe Cornish. Con Jodie Whittaker, John Boyega, Alex Esmail, Franz Drameh, Leeon Jones. Genere Azione - Gran Bretagna, 2011. Durata 88 minuti circa. L'infermiera tirocinante Sam sta andando a casa a piedi nel suo appartamento in uno spaventoso grattacielo nel Sud di Londra quando viene derubata da una banda di giovani mascherati ed incappucciati. Si salvata quando la banda viene distratta da un meteorite luminoso, che cade dal cielo e colpisce un'auto parcheggiata nelle vicinanze. Sam fugge, poco prima che la banda venga attaccata da una piccola creatura aliena che salta dai rottami. La banda caccia la creatura e la uccide, trascinando la sua macabra carcassa nella parte superiore del blocco. Mentre Sam e la polizia cacciano la banda, cade una seconda ondata di meteoriti. Sicuri della vittoria contro questi deboli invasori, la gang prende le armi, monta sulle biciclette e sui ciclomotori, e parte per difendere il suo territorio. Ma questa volta le creature sono più grandi. Molto più grandi. Feroci, ombrose e bestiali, cercano il loro compagno caduto e niente si metterà sul loro cammino. La tenuta sta per diventare un campo di battaglia. E il gruppo di ragazzi senza speranza che ha appena attaccato Sam sta per diventare la sua, e del blocco, unica speranza. 



E . . .  buona visione a tutti da Maria !

venerdì 25 maggio 2012

PENSIERO DI OGGI






PENSIERO POSITIVO DI OGGI 






Penso che ci sia sempre da imparare: qualunque circostanza rappresenta una lezione di vita importantissima


Si ride, si piange











Umorismo . . . Papale !


Aeroporto di Roma Leonardo Da Vinci, il Papa è tornato da uno dei suoi viaggi in giro per il mondo.
Dopo aver caricato tutti i bagagli del Papa nella limousine per tornare al Vaticano, l'autista nota che Benedetto sta ancora aspettando sul marciapiede.
"Mi scusi, Santità," dice l'autista, "Vorrebbe per favore sedersi in modo che possiamo andare?"
"Beh, per dirti la verità, figliolo" risponde il Papa, "Non mi fanno mai guidare in Vaticano e oggi ne ho davvero voglia."
"Mi dispiace, ma non posso permetterglielo, perderei il posto! E se succedesse qualcosa?" protesta l'autista, desiderando di non essere andato al lavoro quella mattina.
"Ci sarebbero degli extra non indifferenti per te", dice il Papa. Riluttante, l'autista sale dietro mentre Benedetto si mette al volante.
L'autista si pente della sua decisione appena usciti dall'aeroporto, vedendo il Pontefice spingere l'acceleratore portando la limousine a 170 Km/h.
"La prego, rallenti Santità!!!" Si dispera l'autista. Ma il Papa continua a tavoletta fino a quando si sentono delle sirene.
"Oh mio Dio, l carabinieri! Mi ritireranno la patente!", piagnucola l'autista. Il Papa accosta e tira giù il finestrino.
Il carabiniere si avvicina, da un'occhiata, torna alla moto e prende la radio. "Devo parlare col maresciallo..."
Il maresciallo risponde alla radio e l'appuntato gli dice di aver fermato una limousine che andava a 170. "Beh, sbattilo dentro!" Dice il maresciallo.
"Non credo che vogliamo davvero farlo, è un tipo molto importante..." Dice il carabiniere."
"Una ragione di più!" Esclama il maresciallo.
"No, intendo DAVVERO importante..." Risponde l'appuntato.
Il maresciallo allora chiede: "Beh, chi hai lì, il Sindaco?" "Più in alto!"
"Il Governatore della Banca d'Italia?" "Di più!"
"Il Cavaliere?" "Magari!!!"
"Va bene... Allora chi è?"
"Credo sia Dio!"
Pausa di riflessione del maresciallo "Che cosa ti fa credere che sia Dio???"
"Ha il Papa per autista!!!"


MARIA & ANNAMARIA... a dopo



giovedì 24 maggio 2012

IL RE SI E' SBAGLIATO


Vi propongo una metafora che merita di essere meditata, molto…  

                                                                                                                                                                                                                                            
Il re si è sbagliato!



C’era una volta un Re che aveva quattro mogli. Amava la sua quarta moglie più di tutte le altre. Le faceva dei bei regali e la circondava di molte attenzioni. La colmava di tutto quello che c’era di meglio.                                                                                                                                  
Amava anche la sua terza sposa e la presentava con fierezza ai re vicini. Ma aveva paura che lei se ne andasse un giorno con un altro re.                                                                                                Amava anche la seconda sposa. Era la sua confidente; ogni volta che aveva un problema gliene parlava.                                                                                                                                                
La prima moglie del re era la sua compagna più fedele; con lei aveva costruito il suo regno.                                                                                                                                       Un giorno il re cadde gravemente malato. Sul punto di morte, cominciò a riflettere: "Ho quattro mogli, ma quando morirò sarò solo".


                                                                       
Chiamò dunque la quarta moglie e le disse: - Ti ho amato più di tutte le altre, ti ho dato ciò che avevo di meglio. Ora sto morendo, vorresti venire con me ed essere mia compagna per sempre? – Tu sei matto ! gli rispose la donna, mentre si allontanava senza aggiungere una parola. La sua risposta, come un coltello acuminato, penetrò dolorosamente nel cuore del re.                                                                                                                                           Il re disse alla sua terza sposa: - Ti ho amato tutta la mia vita. Ora sto morendo; sei disposta a seguirmi? – No, rispose lei, la vita è troppo bella. Quando sarai morto io mi risposerò! Questa risposta sorprese il re che ne fu molto rattristato.                                                                              Il re allora disse alla sua seconda sposa: - Sono sempre venuto da te nei momenti di difficoltà, e tu mi hai sempre aiutato. Adesso che devo morire, mi vuoi seguire?                                                          Lei rispose: - Mi dispiace di non poterti seguire, ma ti prometto che ti farò un bel funerale.                                                                                                                                                        Il re fu disarmato. Per tutta la vita si era sbagliato sui sentimenti delle sue spose.                                                                                                                                                            In quel momento udì una voce che diceva: "Io verrò con te. Ti seguirò dovunque andrai". Era la prima moglie che gli parlava.                                                                                                         
 Il re la guardò e si vergognò: essa era magra, malata, rassegnata.                                                                                                                                              Il re le disse allora: " E’ te che avrei dovuto amare più di tutte le altre quando potevo ancora farlo".                                                                                                                                        
 Anche noi, in realtà abbiamo ognuno quattro spose:La nostra quarta sposa è il nostro corpo. Per quante cure gli diamo, ci lascerà il giorno della nostra morte.                                                         La nostra terza sposa sono le ricchezze e la posizione sociale. Alla nostra morte non porteremo niente con noi.                                                                                                                                            La nostra seconda moglie sono i nostri amici e la nostra famiglia. Sono un grande appoggio per noi, ma il giorno della nostra morte, tutto quello che possono fare per noi è organizzare i nostri funerali.                                                                                                                                             
 La nostra prima moglie è la nostra anima che noi dimentichiamo spesso e che trattiamo così male. Eppure solo lei ci accompagnerà in qualsiasi luogo.                                                  
Prenditi dunque del tempo per averne cura e per farla diventare bella e santa; falla brillare adesso! Dopo sarà troppo tardi ! (autore anonimo)



MARIA...a dopo