La vitamina D è una risorsa fondamentale per l'organismo umano. Fondamentale e troppo spesso poco presente negli anziani. Come spiegato molto bene da uno studio nordamericano, infatti, negli over 65 la carenza della vitamina D – e in particolare della vitamina D3, capace di proteggere l’organismo da patologie come l’osteoporosi, l’ipertensione, le malattie autoimmuni e soprattutto il cancro – è un problema oggi diffuso soprattutto nei paesi occidentali. Come si spiegano questi dati? Secondo la dottoressa Susan Whiting dell’Università canadese di Saskatchewan e la professoressa Mona Calvo della Food and Drug Administration americana, la causa principale va ricercata nei moderni stili di vita. Per questo motivo, con l’avanzare dell’età il livello della vitamina D3 va tenuto sotto controllo: se negli under 65 sono infatti sufficienti 50 mg giornalieri, nelle persone anziane il fabbisogno quotidiano supera i 125 mg.
Dopo tante ricerche sul ruolo e l’importanza della vitamina D2, dunque, l’attenzione degli scienziati si è concentrata sulla vitamina D3. Per arrivare alle conclusioni sopra ricordate – pubblicate sulla rivista scientifica “Molecular Nutrition and Food Research” – gli studiosi hanno utilizzato diverse forme di somministrazione della vitamina in questione (tra cui le iniezioni e l’assunzione orale per mezzo di cibo o integratori): durante il periodo dell’esperimento non si sono verificati effetti avversi o negativi. «E così – hanno spiegato le dottoresse Whiting e Calvo, coordinatrici e responsabili della ricerca – abbiamo potuto constatare come l’insufficienza della vitamina D3 sia un problema molto diffuso a livello mondiale: nei paesi occidentali oltre la metà della popolazione è a rischio. Le cause vanno rintracciate nei moderni frenetici stili di vita e di lavoro». Per porre rimedio al problema, suggeriscono gli scienziati, si può cominciare da una corretta alimentazione: la preziosa vitamina D3 è contenuta in grandi quantità nei frutti di mare, nei cereali, nei prodotti di soia e nel latte. Suggerimenti da non trascurare.
Annamaria...a dopo
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