Mangiare ciliegie per allontanare la gotta, un disturbo del metabolismo in netta diffusione negli ultimi venti anni (il tasso d'incidenza è addirittura raddoppiato), soprattutto tra gli over 50. Il consiglio arriva dalla Boston University dove un gruppo di ricercatori guidati dal professor Yuqing Zhang, stimolati dalle note proprietà antinfiammatorie del frutto estivo, ne hanno verificato gli effetti su oltre 600 persone afflitte da gotta, malattia che produce attacchi di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni. Per un anno gli studiosi americani hanno somministrato ai pazienti diverse quantità di ciliegie sotto varie forme, annotandone regolarmente le reazioni e registrando nel complesso 1.247 attacchi di gotta (il 92 per cento alla base del dito alluce, il restante 8 per cento in altre zone del corpo, ma sempre in corrispondenza delle articolazioni).
I risultati ottenuti – pubblicati su “Arthritis & Rheumatism”, rivista scientifica dell’American College of Rheumatology (ACR) – sono stati molto chiari: introdurre le ciliegie nella propria dieta (anche sotto forma di succo) riduce gli attacchi acuti di gotta del 35 per cento nelle persone già afflitte dal disturbo e previene la malattia in tutti gli altri casi.
Effetti benefici dovuti alle note proprietà antinfiammatorie del frutto, capace di limitare l'acido urico in eccesso nell'organismo, principale causa della patologia. E non è tutto perché – come dimostrato da un altro test effettuato dai ricercatori americani – il rischio di incorrere in attacchi di gotta diminuisce addirittura del 75 per cento se alla regolare assunzione di ciliegie viene combinata l'azione di un farmaco specifico per la riduzione dell'acido urico. «I nostri risultati non lasciano dubbi – ha spiegato il dottor Zhang – Il rischio-gotta diminuisce con l’aumento del consumo di ciliegie, fino a tre porzioni nell’arco di due giorni».
Annamaria...a dopo
Bene, bene. Grazie.
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