lunedì 21 gennaio 2013

DUE UOMINI PROVANO IL DOLORE DEL PARTO



Che cosa si prova a partorire?









I conduttori di un programma Tv olandese hanno ricevuto per due ore scariche da elettrodi collegati all'addome, per indurre crampi forti quanto le contrazioni del travaglio.




Due presentatori olandesi si sono sottoposti a una simulazione di parto
«Ah, se gli uomini provassero i dolori del parto!». E ancora: «Se gli uomini dovessero partorire, il mondo finirebbe». Quante volte, dovendo curare il marito o il compagno steso a letto da qualche linea di febbre e lamentoso come un moribondo, non abbiamo pronunciato una frase del genere?

Per sfatare questo mito (e in realtà, confermandolo), i presentatori Dennis Storm e Valerio Zena hanno accettato di fare da cavie per il programma Proefkonijnen (letteralmente «Porcellini d'India», è un programma di prove estreme e spesso scioccanti, ndr) del canale olandese BNN. Sdraiati su un lettone, hanno ricevuto per due ore scariche da elettrodi collegati all'addome, prima leggere poi sempre più potenti. La pratica serviva a indurre dei crampi così forti da simulare le contrazioni del travaglio.

All'inizio della seduta, i due uomini ridono e scherzano, ma il sorriso gli muore pian piano sulle labbra, sostituito da urla di dolore. Valerio non ce la fa ad arrivare al traguardo delle due ore: dopo aver inspirato ossigeno per un po', a un certo punto si arrende, si fa togliere gli elettrodi e se ne va. Dennis, invece, resiste fino alla fine, provato: si alza in piedi e cammina per la stanza, morde la maglietta e stritola la mano della dottoressa che lo assiste e che gli insegna le tecniche di respirazione e rilassamento.

Risultato dell'esperimento? «Un dolore enorme», dicono. Ma ammettono anche che si è trattato di una delle puntate più belle della stagione. Perché, forse, sono riusciti ad aprire, almeno un po', gli orizzonti della popolazione maschile.
Fonte Vanity Fair

Simpatico esperimento che hanno provato a vivere, attraverso  scariche elettriche, tali da indurre contrazioni dolorose simili al travaglio. Uno di loro è arrivato al termine delle due ore previste, ma solo grazie a tecniche di rilassamento e tra smorfie e urla, l’altro ha gettato la spugna molto prima. Un’esperienza simile era stata provata anche da un medico australiano, con l’aiuto di antidolorifici e comunque per meno ore di quelle previste .
Da un lato, si tratta di esperimenti divertenti, e anche intelligenti, perché mentre rende un po’ di giustizia alla grande fatica delle donne – non solo il parto, ma anche la gravidanza e soprattutto allattamento e primi mesi di vita – dall’altra aiutano gli uomini a mettersi nei nostri panni, a capire cosa si prova in quel momento...

Ecco un commento  preso in rete, molto carino...

Certo, sarebbe uno spettacolo interessante ed istruttivo.

Enrico Mentana: pur soffrendo, stringerebbe i denti e ci racconterebbe, minuto per minuto, impressioni e sensazioni.

Fabio Fazio: arriverebbe a farsi distendere sul lettino, ma all’ultimo minuto si tirerebbe indietro, inviando un doveroso tributo a tutte le donne e certificando la loro superiorità nel sopportare il dolore.

Giovanni Floris: resisterebbe stoicamente per i primi tre quarti d’ora, dopo di che si produrrebbe in una serie di urli alla Tarzan.

Michele Santoro: chiederebbe da subito la possibilità di ricorrere all’epidurale.

Marco Travaglio: sopporterebbe stoicamente e, anzi, forse riuscirebbe anche a dire che non è poi quel gran che.

Gad Lerner: arriverebbe lui pure alla fine; dopo di che per un bel po’ rinuncerebbe a parlare anche lontanamente dell’argomento.

Gianluigi Paragone: canterebbe per tutto il tempo. Gli operatori, pur di farlo smettere accelererebbero i tempi.

Paolo del Debbio: vivrebbe l’esperienza con disponibilità e partecipazione. Non nasconderebbe né il dolore, né l’emozione.

Annamaria... a dopo


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