ROBERTO BENIGNI
Roberto Benigni non ha bisogno di chiarire; non ha
bisogno di delucidare; non ha bisogno nemmeno di insegnare.
Fa ridere, ride lui stesso. L’ho visto in TV ieri
sera. Ha cominciato con gli sberleffi, con una satira moderata, piccantina ma mai volgare. Come il mare
comincia a ingrossare le onde e le trasforma in cavalloni, così lui ha
divertito. Prima mi ha fatto sorridere e poi ridere come in un crescendo lento
e inesorabile. E lui rideva per primo alle sue battute.
Poi si è impadronito della parte aurea del suo
cervello e armandosi di cultura, sensibilità emotiva e intellettuale mi ha
illuminato di una luce nuova: il pubblico a intervalli regolari lo applaudiva.
Perché?
Ha trattato i principi fondamentali della nostra Costituzione con una
competenza giuridica che gli è valsa l’accelerazione degli applausi; notavo la
velocità dialettica e la facoltà retorica che erano un tutt’uno.
Ma quello che
ho gradito al massimo grado è stato il calore emotivo; Roberto benigni, non
leggeva dei fogli prestudiati, “illuminava didatticamente” i principi fondamentali della nostra Costituzione, che
sono una dimostrazione di giustizia di amore, e umanità.
Il calore, l’entusiasmo, la fervidezza che infondeva alle
sue parole mi ha commosso.
Mi sono detto: “Ma come? Un comico mi fa ridere cosi?
Embè, è normale, è comico. Mi sono di nuovo chiesto: “E’ lo stesso comico che
mi ha letto i primi dettami della Costituzione?
E la Divina Commedia, è sempre
lui, il comico che in modo così magistrale me la spiega? Mi sono detto sottovoce: “Sì, è sempre Lui!
Il nostro Roberto Benigni è piccolo, ma è
un gigante.
Enzo
LA PIU' BELLA DEL MONDO
LA COSTITUZIONE ITALIANA come non l'avete mai conosciuta!!
Per chi l'ha persa ripropongo la "serata evento",
ma anche per il semplice piacere di rivederla.
Amichevolmente dissento.
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