In Italia il numero delle persone anziane (età superiore ai 65 anni) supera oggi quota dodici milioni. Volete sapere quante sono le strutture residenziali o semi-residenziali presenti sul territorio? Circa cinque mila, per un totale di 265 mila posti letto. Il dato è stato fornito da un'indagine promossa da Sindacato pensionati italiani (Spi) e Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil). Lo studio ha monitorato 646 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale, tra case di riposo (43 per cento), residenze sanitarie assistenziali (27%), comunità alloggio (10%), centri residenziali (4%), case albergo (3%), case famiglia (2%), e ancora centri diurni (strutture residenziali che forniscono accoglienza a persone anziane in condizioni di autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto). Bene, già oggi – spiega la ricerca – i tempi medi per l'accesso in una struttura residenziale o semi-residenziale sono abbastanza lunghi, variando dai tre ai sei mesi con costi piuttosto alti (da 1.100 a 1.400 euro mensili), mentre le persone autosufficienti ottengono un posto in massimo 45 giorni. Ma cosa accadrà nel prossimo futuro, quando il trend demografico indica un deciso aumento della popolazione anziana nel nostro paese?
Intanto il comune di Roma ha appena inaugurato un complesso concepito ad hoc per gli anziani. Si tratta di 94 alloggi arredati (soggiorno, camera da letto e angolo cottura) e provvisti di elettrodomestici (lavatrice, frigorifero e televisione digitale terrestre), un presidio della Croce Rossa con operatori sociali e ambulanza, oltre al collegamento diretto con l'assistenza medica per ogni emergenza di salute. Al piano terra è stata inoltre prevista una casa famiglia per sei persone non autosufficienti, aperta anche agli inquilini per eventuali problemi. Nel complesso c'è poi una palestra, a disposizione dei residenti. In totale sono 160 posti letto, distribuiti in sette mila metri quadri di superficie abitabile.
Annamaria... a dopo
In futuro saranno cavoli.
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