sabato 8 gennaio 2011

DEDICA SPECIALE...

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Chiacchierando oggi con una cara amica  ,Mimma, vengo a sapere che il 25 dicembre scorso, il giorno di Natale , sua figlia ha dato alla luce un bambino meraviglioso: Alessandro (lo stesso nome di mio figlio...).
Per lei e la sua famiglia diventa un giorno doppiamente speciale e magico e... non finisce qui.. .il giorno dopo, il 26 dicembre  di 40 anni fà mi dice che va in sposa a Cesco..quindi si festeggiano 40 anni d'amore...come potevo aspettare lunedi per fare una gradita (spero) dedica ai nonni che festeggiano anche 40 anni di vita insieme? Non volendo tardare oltre ,dedico un pensiero per il piccolo Alessandro che vediamo nella foto sotto appena nato.

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Alcuni dicono che la felicità bisogna cercarla lontano; altri dicono che dimora vicino, nella casa; ma la felicità perfetta è nella culla di un bimbo nato dall'amore.   Tanti Auguri a tutta la famiglia ma soprattutto alla mamma e al papà di Alessandro

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Mimma e Cesco avete avuto un regalo fantastico, un dono   meraviglioso ! Per voi , Mille Auguri per tanti anni, ancora, felici da vivere sempre insieme.


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Anche Mimma ha una dedica per noi che pubblicherò domani. Oggi questo spazio è solo per loro e il piccolo Alessandro.


Annamaria... a dopo

venerdì 7 gennaio 2011

giovedì 6 gennaio 2011

ARRIVA LA BEFANA...!

la canzone di oggi
colonna sonora "vita da strega" remix
per Beba, Vivi, Silvy e Naomi



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Filastrocca della Befana
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana!








Ognuno di noi ,nell'immaginario, ha una sua visione della befana. Voglio cambiare lo stereotipo della befana per i miei amici maschietti regalandovi l'immagine di una "sexi Befana"...anche l'occhio vuole la sua parte... Poi, penso alle amiche che tradizionalmente la befana la vedono cosi


e ai piccini che invece la immaginano cosi, ma con un sacco pieno di doni
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La Befana, (termine modificato di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.

L'immagine è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone (forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva. Curioso personaggio, saldamente radicato nell'immaginario popolare e - seppure con una certa diffidenza - molto amato. Fata, maga, generosa e severa... ma chi è, alla fine? Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle dodici notti fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione, altri invece una divinità misteriosa chiamata Satia (dal latino satiaetas, sazietà) o Abundia (da abundantia).

La Chiesa condannò con estremo rigore tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche, ma il popolo non smise di essere convinto che tali vagabondaggi notturni avvenissero, solo li ritenne non più benefici, ma infernali. Tali sovrapposizioni diedero origine a molte personificazioni diverse che sfociarono, nel Medioevo, nella nostra Befana. C'è chi sostiene che è vecchia e brutta perché rappresenta la natura ormai spoglia che poi rinascerà e chi ne fa l'immagine dell'anno ormai consunto che porta il nuovo e poi svanisce. Il suo aspetto arcigno rappresentazione di tutte le passate pene, assume cosi una funzione apotropaica e lei diventa figura sacrificale. E a questo può ricollegarsi l'usanza di bruciarla.

Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a designare la figura di una vecchina particolare.

Come abbiamo avuto modo di vedere per le altre tradizioni italiane che si svolgono in tutto l'arco dell'anno, molte nostre festività hanno un'origine rurale, affondando le loro radici nel nostro passato agricolo. Così è anche per la Befana.

Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.

Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo.
In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio.


La Befana coincide quindi, in certe tradizioni, con la rappresentazione femminile dell'anno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità.

Questa festa ha però assunto nel tempo, anche un significato lievemente diverso. Nella cultura italiana attuale, la Befana non è tanto vista come la simbolizzazione di un periodo di tempo ormai scaduto, quanto piuttosto come una sorta di Nonna buona che premia o punisce i bambini.


I bambini buoni riceveranno ottimi dolcetti e qualche regalino, ma quelli cattivi solo il temutissimo carbone, che simboleggia le malefatte dell'anno passato. Il potere psicologico della Befana sui bambini è quindi molto forte ed i suoi aspetti pedagogici non vanno di certo trascurati.

In alcune regioni, come il Lazio, la Befana è una figura molto importante ed intorno alla sua festa si svolgono importanti fiere culinarie, ma è anche l'ultimo giorno di vera festa, l'ultimo in cui si tiene l'albero di Natale a casa. Addirittura, in molte regioni d'Italia, c'è l'usanza, anche tra gli adulti, di scambiarsi dei regali più modesti rispetto a quelli del 25 dicembre, oppure, soprattutto tra innamorati, cioccolatini e caramelle.

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L'Epifania e la Befana nel mondo:
Befana ed Epifania in Spagna
Il 6 gennaio tutti i bambini spagnoli si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato. Il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d' acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa.
In molte città si tiene il corteo dei Re Magi, in cui i Re sfilano per le vie cittadine su dei carri riccamenti decorati.


Befana ed Epifania in Francia
Nel giorno dell' epifania si usa fare un dolce speciale, all' interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa.

Befana ed Epifania in Russia
La chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio. Secondo la leggenda i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka ,una simpatica vecchietta.

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Befana ed Epifania in Germania
Questo è il giorno della venuta dei Re Magi. Spesso i preti e i chirichetti vanno nelle case per chiedere delle donazioni e recitano solitamente anche qualche Verso o intonano una canzone sacra. Le persone di religione cattolica si recano in chiesa, a messa, ma in Germania il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come solito e i bambini vanno a scuola.

Befana ed Epifania in Islanda
Il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perchè da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. Questo è l'ultimo giorno del periodo festivo nel quale si dice addio al Natale. Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo ( il primo Babbo Natale arriva l' 11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). La fiaccolata finisce con un falò e con dei fuochi d' artificio.

Befana ed Epifania in Ungheria
Il giorno dell' epifania i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.

Befana ed Epifania in Romania
La festa dell' epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesi i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo. Anche i preti vanno di casa in casa per benedire le case.

bimbi divertenti.... 

 
http://www.gratisandgratis.com/gif_animate/Bambini/Gif%20animate%20Bambini%20%2822%29.gifAnnamaria... a dopo

martedì 4 gennaio 2011

Perché l’Amore muore

segue la prima parte del 30-dicembre-2010


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ENZO:           Duckino, su, continuiamo con l’amore che scompare?
DUCKY:        Smettila, ti ho già detto di non chiamarmi più Duckino!
ENZO:           Dai, mi piace chiamarti così…o meglio ti piace Duckinuzzo…o Duckinuccio? Ecco ecco, Duckinello, che ne dici?
DUCKY:        Un attacco di “cretinite”? un calo di zuccheri?  Sicuro di star bene? Sai bene che Duckino è il nome del mio canarino.
ENZO:           Scherzavo, certo che lo so. Torniamo seri, su. Ti chiedo in quale altro modo può morire l’amore?
DUCKY:        Può morire per un’eccessiva ed esasperata conflittualità.
ENZO:           Padelle contro mattarelli, volo di piatti e reazioni  a base di oggetti casalinghi vari.
DUCKY:        Non sempre. A volte può avvenire  in modo meno violento…insomma le reazioni possono venire in tanti modi.
ENZO:           A volte, l’amore muore, perché la coppia litiga troppo e male, ad esempio, portandosi astio e rancore. In effetti, si tratta di due persone con un carattere troppo diverso, di un matrimonio che non si doveva proprio fare. Forse, si andava d’accordo all’inizio, nei primi mesi o anni di matrimonio o durante il fidanzamento, ma poi le difficoltà della vita hanno fatto emergere la diversità dei caratteri e la coppia non è riuscita più ad andare d’accordo.
DUCKY:        Esatto,,,proprio così. Se si litiga per ogni cosa e dalla mattina alla sera, si creano asti, rancori, spesso disprezzo, prima o poi l’amore muore, lentamente, ma muore; perché l’amore vivere ha bisogno anche di affettuosità, di attenzioni, di piccole cose,  Perciò, è importante riappacificarsi dopo ogni litigio, che il sereno interrompa i giorni di tempesta e che quando si sta a lungo bisticciati segua, poi, un periodo di affettuosità.  Se invece,  i contrasti non spariscono, allora per “la bella creatura”, l’amore, è la fine definitiva.
ENZO:           Lo credo anch’io…altri killer, Duc?
DUCKY:        Indovina un po’!
ENZO:           Non saprei…dì tu!
DUCKY:        La noia…Enzo, la noiaaa!
ENZO:           Stai esagerando…!
DUCKY:        Immagina che un lui e una lei passeggiano svogliati l’uno accanto all’altro, senza dirsi nulla, scocciati ed abulici. Il loro è un rapporto fatto di azioni abitudinarie, delle solite frasi, delle stesse cose, tutti i santi giorni.
ENZO:           Capito capito. Lei prepara la cena, lui legge il giornale o guarda la TV, poche parole sempre le stesse e sempre le stesse risposte.
DUCKY:        Preciso, come un copione scritto anni fa e poi replicato ogni giorno con un numero di puntate infinite. Spesso non c’è bisogno neanche di parlare, ognuno conosce la propria parte a memoria. Ma l’amore per sopravvivere ha bisogno di essere nutrito, di nuovi stimoli, di frasi carine, di mille attenzioni. C’è bisogno di condividere emozioni, eventi della vita: andare al teatro, andare al cinema, fare un gita, passare una serata al ristorante o in pizzeria, in due o con gli amici ecc. Invece, la maggioranza delle persone una volta sposate si lasciano andare, ritengono che i  “giochi sono fatti”, che la moglie, ormai, appartiene loro come un frigo o la mobilia. Caro Enzo, si sbagliano. L’Amore, per restare vivo, ha bisogno di essere nutrito con frasi, piccoli gesti, emozioni vissute insieme. Il corteggiamento non deve esaurirsi con la cerimonia nuziale, deve continuare anche dopo il matrimonio.
                        L’unica cosa che riesce a scuotere adeguatamente questi matrimoni
                                   È la nascita di un bebé.
ENZO:           Un evento veramente felice. Duc, non è finita, vero? Altro killer?
DUCKY:        Sì, mancanza di comunicazione!  I due non comunicano, si parlano poco; dicono sempre le stesse frasi abitudinarie; la verità è che ormai non riescono più a comunicare. L’amore è anche condividere emozioni, nuove esperienze, impressioni, in parole povere…occorre raccontarsi le cose che accadono, lavoro, incontri, ecc. Seinvece, si preferisce tacere, tenere tutto per sé, dire il minimo indispensabile o parlare solo di cose banali, come il tempo atmosferico, significa che non c’è più dialogo, comunione emotiva. L’altro è ormai diventato un conoscente, un familiare, qualcuno con cui si divide lo stesso tetto. Più che un matrimonio è una società di tipo economico, in cui ognuno adempie i suoi impegni e poi se ne sta per i “fatti suoi”.
                       
ENZO:           Eh, già.
DUCKY:        Altre volte c’è una falsa comunicabilità. Si grida, si fanno scenate, si
                        Rompono piatti ecc., ma non si dice niente. Si parla solo per accusare l’altro, per ribadire le proprie ragioni, per ingiuriarsi, per offendersi, ma non si ascolta o si cerca di capire l’altro. Sembra che esista una comunicazione, ma in realtà è un dialogo tra sordi. Ognuno non fa che gridare le proprie ragioni e basta.
ENZO:           Però, ce ne sono di situazioni  diciamo negative…insomma questi killer sono numerosi!
DUCKY:        Pensa che la coppia a letto “non brilla”.
ENZO:           Stavo in pensiero, sai.
DUCKY:        Ahhh, l’avevo immaginato.  E’ un elemento molto velenoso, è un problema veramente molto “tossico” per l’armonia di coppia. Sono esagerato?
ENZO:           Sinceramente, no. Ti conosco fin troppo bene in merito. Vorrei proprio vedere te, se ti capitasse una donna che fa l’amore solo al buio, prima di farlo si fa tre volte il segno della croce, chiede perdono  tre volte del suo peccato, sessuale s’intende,  e quando, finalmente ci sta, si comporta come un manichino. L’amore, l’ho già detto, si nutre anche di passione fisica, di attrazione sessuale, di erotismo. Non dimenticare che il motivo principale per cui l’uomo è dotato di una sessualità continua è perché questa favorisce i comportamenti  affettivi. Il piacere sessuale crea affetto, intimità,complicità, in parole povere accresce e rinnova l’amore spirituale. I coniugi che provano una forte attrazione l’uno per l’altro e che hanno una vita sessuale molto appagante più difficilmente smettono di amarsi.
L’insoddisfazione sessuale può provocare la morte dell’amore per due motivi:
a)     Perché viene a mancare una delle componenti essenziale dell’amore: LA PASSIONE;
b)     Perché l’altro CI DELUDE  sul piano sessuale.
DUCKY:        E bravo, il mio gemello, il mio alter-ego…hai capito…ti sei sostituito a me nella docenza…congratulazioni. Allora, facciamo una cosa: concludi tu: io domando a te…qual è il rimedio…in questo ”problema di talamo?
ENZO:           Semplice: è che bisogna imparare bene a fare l’amore  “bene”!
                        Vai avanti tu, ora.
DUCKY:        Bene! Altro killer dell’amore?
ENZO:           Che aspetti,  parla!
DUCKY:        Si uccide l’amore perché la coppia si evolve in modo divergente!
ENZO:           Sii chiaro, Duc, anzi molto chiaro.
DUCKY:        Lo sarò. E’ il caso di quelle persone che durante la loro relazione, per un motivo o per un altro, hanno una “maturazione”  diversa.
ENZO:           Per esempio…!
DUCKY:        Per esempio, uno dei due cresce e si emancipa, l’altro resta allo stesso livello. E’ chiaro che tra i due si viene subito a creare una situazione di squilibrio. Il partner che si è evoluto incomincia a essere insoddisfatto dell’altro. Accade, ad esempio, se uno dei due diventa un professionista o un personaggio famoso o ha successo nel lavoro. Allora comincia a frequentare un ambiente più raffinato, a partecipare a congressi internazionali, a farsi amicizie ad alto livello, crescono gli stimoli intellettuali e le possibilità di migliorarsi.
                        Dopo un po’ i due non si ritrovano più, incominciano a diventare due estranei, preferiscono frequentare gli amici, anziché la moglie o il marito. Lamore, a questo punto, in silenzio si spegne lentamente. E’ finita quella comunione di idee e di intenti, la complicità e l’amicizia, che erano alla base del loro rapporto.
ENZO:           Chiarissimo…e allora?
DUCKY:        Allora, è importante che nella coppia ci sia evoluzione parallela, se uno progredisce, anche l’altro deve fare dei passi avanti per stargli alla pari. Non diciamo che deve diventare famoso anche lui, ma solo che deve evolversi interiormente,  per capire le nuove esigenze intellettuali del suo partner.
ENZO:           Concordo perfettamente. Non è una cosa facile ma la “rimonta” o la “rincorsa” verso il partner la ritengo necessaria. Abbiamo finito?
DUCKY:        Non ancora, siamo all’ultimo  “killer”: il rifiuto dell’amore!
ENZO:         C’è anche chi lo rifiuta, lo so anc’io. E allora, sfoghiamoci…seriamente.
DUCKY:        Non esistono solo cause spontanee, a volte l’amore viene ucciso volontariamente e coscientemente.
ENZO:           Un vero e proprio infanticidio!
DUCKY:        Sì, qualche volta è suggerito da ottime ragioni, ad es. la persona di cui ci siamo innamorati è uno sbandato, un fallito o un don giovanni incallito che ci darebbe solo delusioni e lacrime.
ENZO:           Parli al maschile?!
DUCKY:        No, caro, ad ambedue i partner…sia chiaro! Più spesso è un rifiuto dell’amore dettato da motivi inconsci, cioè:
                        - dalla paura di amare
                        - di lasciarsi andare
                        - di mettere il proprio destino nelle mani di un altro,
                        - dal timore di soffrire

                        e allora  siamo davanti ad un vero e proprio atto di vigliaccheria,  si ha paura dell’amore o del partner.
                   A volte, ci vuole coraggio  anche  per amare. I codardi e le codarde scappano, hanno paura di rischiare. Soffocano questo sentimento, che sta nascendo dentro di loro, evitano di vedere l’altro, di chiamarlo, di telefonarlo o, se vengono chiamati, o chiamate, si rifiutano al telefono. Non se  la sentono di decidere né di scegliere.
ENZO:           Ti sto seguendo con attenzione, Duc.
DUCKY:        Bravo…dunque dico che se non c’è un’ottima ragione per farlo, è sempre un peccato rifiutare l’Amore, impedirgli di crescere. Il vero amore è una perla così rara, che è un vero peccato buttarla via. La maggior parte delle volte il destino punisce severamente queste persone,; quando, poi, un giorno cercheranno l’amore con tutto se stessi, non lo troveranno più. Per fortuna non sempre riescono in questo loro proposito infanticida…e mi riferisco sempre alla “piccola creatura” dell’AMORE; spesso l’amore è più forte di tutto, travolge ogni loro resistenza e li costringe ad accettare la nuova situazione. Non si dice forse:
                                                                       “Al cuor…”
ENZO:        “…non si comanda”.
DUCKY:      Ci mancava la telepatia…mi leggi nel pensiero. Di me sai tutto, proprio tutto.
ENZO:           Non posso negarlo, come tu di me sai cosa ho nella  “mente” e cosa ho nello  “scrigno”,,,cioè…
DUCKY:        Scrigno…non c’è bisogno che me lo spieghi…so bene cos’è! E’ tempo di concludere, Enzo. Quasi sempre non i killer dell’amore non  si presentano da soli, più spesso si sommano ed interagiscono l’uno con l’altro. Ricorda, Amico Lettore, quest’ultimo pensiero:
                       
                        “La morte di un amore, infatti, raramente è determinata da una sola causa, più spesso è un complesso di fattori ad ucciderlo.”


Fine della 2^ e ultima parte.

Enzo



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lunedì 3 gennaio 2011

BUONA SETTIMANA



 Amici, mi prendo una pausa non di riflessione ma… di riposo. Il tempo di ricaricare le batterie e... torno! Invito gli amici "colleghi" a continuare ad inviare le loro rubriche . Tra 1 settimana riprenderemo con la pubblicazione.
questo video mi è stato segnalato da un caro amico




curiosità
Siamo a Gennaio, il primo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano. Il nome gennaio deriva dal dio romano Giano, divinità preposta alle porte e ai ponti, ma più in generale rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento (difatti gennaio è il mese che apre le porte del nuovo anno). Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano (304 giorni), in quanto i Romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi. Fu Numa Pompilio ad aggiungere gennaio e febbraio, rendendo l'anno uguale a quello solare. Sebbene marzo rimase il primo mese dell'anno, gennaio lo divenne di fatto in quanto era il periodo in cui venivano scelti i Consoli. Il primo giorno del mese è Capodanno. Oltre a Gennaio esistono altri nomi storici: oltre al romano Ianuarius, il Sassone Wulf-monath ("mese del lupo") e il termine usato da Carlo Magno Wintarmanoth ("winter / cold month", ovvero "inverno/mese freddo"). In Finlandese, il mese è chiamato tammikuu, ovvero "mese della farnia", mentre in Ceco leden, che significa "mese del ghiaccio". In Inghilterra, l'anno agricolo inizia con il Plough Sunday, la domenica dopo l'Eprifania. La maggiore età in Giappone veniva festeggiata dal 1948 il secondo lunedì di gennaio per coloro che divenivano ventenni nel nuovo anno solare. Oggi, tutt'ora festa nazionale, è stata spostata al 15 Gennaio dal 1999, quando il governo ha cercato di contemperare esigenze economiche a festività varie, cercando di accorparle fra loro. Svariati sono i detti e proverbi su suddetto mese: Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.Gennaio secco, lo villan ricco.Gennaio e febbraio mettiti il tabarro.Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.Ogni gatta ha il suo gennaio.Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio.Quando canta il pigozzo (picchio) di gennaio, tieni a mano il pagliaio.Gennaio forte tutti i vecchi si auguran la morte.Il buon Gennaio fa ricco il MassaioNon v’è gallina o gallinaccia che di gennaio uova non faccia. Anno nôvo, ‘n salto de bôvo.Annu nou, frusta noa  Annu novu, ‘gni gajina porta l’ovu. L’uva di capodanno non portò mai danno. Tempo chiaro e dolce a Capodanno, assicura bel tempo tutto l'anno L' Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San Benedetto che ne riporta un bel sacchetto! San Severino, 8 gennaio, dalla barba bianca, di neve ne porta una gamba A mezzo gennaio, metti l'operaio. A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio. A San Maur (15 gennaio) una fred dal diàvol, a sant' Antoni (17 Gennaio) una fred dal demoni Sant'Antonio, gran freddura Sant' Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca. S. Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia San Lorenzo gran caldura, l'uno e l'altro poco dura.Per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai. Per San Sebastiano un'ora abbiamo. San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man Sant'Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi. A Sant' Agnes cór la löserta par la ses A san Vincenzo (22 gennaio) l'inverno mette i denti San Vincenz de la gran fredüra, San Lorenz de la gran caldüra: vün e l' alter poch el düra Se per San Paolo (25 gennaio) è sereno, abbondanza avremo De le calendule e de le crescendule no me ne cüre, basta che' l dé de San Paol no' l sé scüre La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.Guardati dalla primavera del gennaio. Gennaio bello febbraio in mantello La luna di Gennaio fa luce come giorno chiaro La luna di gennaio è la luna del vino. Sotto la neve pane, sotto l'acqua fame Se Gennaio sta in camicia, Marzo scoppia dalle risa Polvere di gennaio, carica il granaio. Dopo la neve, buon tempo viene. Se gennare mette la jerve, tiette le grane ca' te serve Se gennare è cattive e triste, d'ogni frutte riimpie ie canistre Se gennare mette la jerve, tiette le grane ca' te serve...

Gennaio, tempo di saldi
i saldi 2011 sono già iniziati! 
calendario regione per regione inizio e fine saldi
Abruzzo 6 gennaio 2011 6 marzo 2011
Basilicata 2 gennaio 2011 2 marzo 2011
Calabria 2 gennaio 2011 28 febbraio 2011
Campania 2 gennaio 2011 31 marzo 2011
Emilia-Romagna 6 gennaio 2011 6 marzo 2011
Friuli Venezia Giulia 3 gennaio 2011 31 marzo 2011
Lazio 6 gennaio 2011 16 febbraio 2011
Liguria 6 gennaio 2011 19 febbraio 2011
Lombardia 6 gennaio 2011 6 marzo 2011
Marche 6 gennaio 2011 1 marzo 2011
Molise 2 gennaio 2011 28 febbraio 2011
Piemonte 1 gennaio 2011 31 marzo 2011
Puglia 6 gennaio 2011 28 febbraio 2011
Sardegna 8 gennaio 2011 8 marzo 2011
Sicilia 2 gennaio 2011 15 marzo 2011
Trentino Alto Adige deciso dai comuni 
Toscana 6 gennaio 2011 6 marzo 2011
Umbria 6 gennaio 2011 6 marzo 2011
Valle d'Aosta 10 gennaio 2011 31 marzo 2011
Veneto 6 gennaio 2011 28 febbraio 2011


farò un' incursione per la befana...


la canzone di oggi
Cosa c'è - Vasco Rossi -


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concludo con l'oroscopo 2011 per tutti i segni zodiacali.
Gli esperti dicono che...
  
Il nuovo anno si presenta "difficile" per tutta una serie di condizioni "ereditate" dal 2010: la perdurante crisi economica, che non ha trovato ancora una reale "soluzione", soprattutto in Italia, e la recente crisi politica, dove non si capisce se l'attuale Governo troverà i "numeri" per continuare fino al termine della legislatura.

Questo 2011, dal punto di vista astrologico, sarà caratterizzato dai "movimenti" di Nettuno, in Pesci ed Acquario, di Urano, in Ariete, di Saturno, in Bilancia, e di Giove, che transita in 4 diversi segni. Molto interessanti anche le posizioni "relative" di Luna e Venere, soprattutto rispetto a Giove ed Urano. Ma vediamo, di seguito, il dettaglio delle nostre previsioni per il nuovo anno.

Ariete: un 2011 volatile fin dall’inizio. Subirete molti (ed improvvisi) cambiamente e sarete costretti a reagire per non perdere importanti occasioni. Potreste anche superare le "barriere" della vostra esperienza: mettetevi in gioco! In amore potrebbe anche arrivare un colpo di fulmine. Nel lavoro troverete una buona opportunità in Primavera.

Toro: dopo la "semina", quest'anno ci sarà la "raccolta", soprattutto nel 2° semestre; infatti dalla fine di Maggio inizieranno a realizzarsi i votri progetti ed i vostri desideri, in amore e nel lavoro, Con Giove che vi favorirà nella fortuna in genere. Potrebbe essere un anno "indimenticabile".

Gemelli: questo 2011 dovrebbe riportare il destino dalla vostra parte, con Giove "amico" soprattutto dal mese di Giugno. Arriveranno quelle novità (lungamente attese) in amore e nel lavoro. In ambito familiareamicizia sarete carismatici.

Cancro: si iniza con una certa difficoltà ma si potrebbe chiudere davvero in bellezza. Molti i disagi e molti i cambiamenti (anche nella sfera sentimentale), soprattutto nei primi 6 mesi dell'anno; dovete resistere, sapendo che, come nei film più belli, ci potrebbe essere il "lieto fine".

Leone: il re della foresta tornerà a ruggire (finalmente); ma non dovete perdere tempo ed iniziare ad impegnarvi fin da OGGI. Potrebbe essere l'anno "giusto" per la vostra realizzazione professionale (e finanziaria), ma anche in campo sentimentale le "cose" si dovrebbero mettere "meglio", specialmente per i 'single', che potranno vivere un'esperienza di soddisfazione.

Vergine: un anno come un Giano bifronte; sofferente, nel 1° semestre, tra malesseri ed incomprensioni. Ma dovete resistere in vista del possibile "riscatto", nel 2° semestre, quando ritroverete forma e fortuna, scoprendo quel jolly che vi permetterà di vincere la "partita".

Bilancia: vi attende un periodo "contrastato" con difficoltà e cambiamenti da affrontare. Raccogliete la vostra forza e determinazione per affermarvi nel lavoro, nell'amicizia e nell'amore. Saranno necessari dei sacrifici; pertanto non disperdete le vostre energie economiche e sentimentali in affari di "poco conto". Evitate di essere troppo "diplomatici".

Scorpione
: vi attende un anno "tranquillo", in cui potrete dedicarvi al consolidamento degli obiettivi raggiunti nel 2010. Ma attenzione agli ultimi 4 mesi, quando, per l'influenza di Nettuno, "tutto" potrebbe mettersi in "movimento"; avrete l'occasione per esprimere le vostre qualità!

Sagittario: il 2011 porterà molti cambiamenti. La posizione di Giove, nei primi 5 mesi, vi procurerà delle occasioni che dovete cogliere "al volo". Non arrendetevi alle prime difficoltà, ma resistete per ottenere quello che vi siete fissato. Una bella "sorpresa" potrebbe arrivare in amore.

Capricorno
: dovete ancora "stringere i denti"; non sono chiuse le difficoltà che sono iniziate nel 2010. Le fatiche continueranno nei primi 5 mesi, poi potrete iniziare a raccogliere i frutti del vostro impegno, con soddisfacenti successi professionali e sentimentali.

Acquario
: un anno “squattrinato” ma, tutto sommato, non negativo. Sarete molto "instabili", specie nei primi mesi, in tutti i settori principali della vostra vita: in amicizia, in amore e nel lavoro. Le maggiori soddisfazioni arriveranno nei primi mesi; anzi, approfittate dei primi giorni!

Pesci
: resterete "tranquilli", soprattutto nel 1° semestre, in modo da vivere e lavorare con serenità e profitto. Poi, nel 1° semestre, dovete tenervi "pronti" a salire su un "treno in corsa". Potrebbe essere sia un nuovo amore che tanti soldi in arrivo...


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Annamaria... a dopo

CIAO MATTEO

Bentornati cari amici ,
Eccoci arrivati al nuovo anno, il 2011, con l'augurio che tutti i buoni propositi di questi giorni siano mantenuti e realizzati.
Intanto è doveroso da parte mia ricordare una giovane vita spezzata: Matteo Miotto, che a causa di questa eterna missione di pace (?), in Afganistan , ci ha lasciato per sempre, con grande dolore della famiglia e di noi tutti. Leggo che era uno dei migliori soldati e alcuni commilitoni lo ricordano come una persona sempre allegra e gioviale, con la montagna nel sangue; uno dei suoi sogni era diventare alpino e prendere tutte le specializzazioni da alpiere. Ci era riuscito , superando il corso d'addestramento a pieni  voti. CIAO MATTEO.