Che Marilyn sia una delle dive immortali del secolo scorso lo sanno anche i sassi, ma a quanto pare questa consapevolezza non basta. La Monroe merita quel tipo di eternità che va solennizzata, ufficializzata. Con la gonna svolazzante, come in Quando la moglie è in vacanza (Seven Year Itch,1955) di Billy Wilder, appare sulla Michigan Avenue a Chicago la statua di Marilyn Monroe.
Forever Marilyn è il titolo della scultura, alta 9 metri e del peso di 15 tonnellate, realizzata in acciaio inox e alluminio.
La statua immortala la scena del film in cui la protagonista - giovane annunciatrice televisiva -
passa sopra la grata della metropolitana; si possono vedere anche gli slip dell’attrice, il tutto reso credibile dalla maestria dello scultore Seward Johnson. La statua resterà nella piazza fino alla prossima primavera.
La statua immortala la scena del film in cui la protagonista - giovane annunciatrice televisiva -
passa sopra la grata della metropolitana; si possono vedere anche gli slip dell’attrice, il tutto reso credibile dalla maestria dello scultore Seward Johnson. La statua resterà nella piazza fino alla prossima primavera.
Formosa, morbida, sensuale…
Marilyn non aveva proprio nulla a che vedere con gli stereotipi che ci propinano ora. Era bella davvero, e nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di chiederle di dimagrire o cose simili. Che la statua a Chicago serva anche a lanciare questo messaggio?
Probabilmente no, ma si sa che le opere d’arte una volta esposte al pubblico non appartengono più a chi le ha costruite, ma a chi le guarda.
Con tanto di smalto rosso ai piedi e mutandine sotto il vestito, Marilyn è ora pronta per essere ammirata da ogni passante, nella speranza che tutti continuino a ricordare che la bella attrice non era solo quella che tentava di abbassare il vestito candido o che cantava “Tanti auguri a te” al “suo” presidente, e neanche quella che si avvolgeva tra le lenzuola solo con 2 gocce . . . del noto profumo . . .
. . . ma semplicemente una donna dotata di delizioso fascino e desiderosa di essere amata per se stessa, cosa difficilissima nel mondo della celluloide, e non solo.
Bellissima anche la statua.
RispondiEliminaluigi.sa che sogno
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