sabato 6 novembre 2010

FRECCIAROSSA : ODISSEA PER ALCUNI VIAGGIATORI

le notizie che ci fanno" ciapà el nervus"...

Frecciarossa : il macchinista sbaglia
Passeggeri "prigionieri " ,compresa una donna incinta,  fino a Milano

Nessuna assistenza nel capoluogo lombardo




Una donna incinta è rimasta bloccata su un treno ad alta velocità, a causa di un errore del macchinista, e invece di scendere alla sua destinazione - Bologna - è costretta, assieme ad altri passeggeri, ad arrivare fino a Milano. A rendere nota la vicenda è l'avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori.it, che annuncia una richiesta di risarcimento danni per conto della passeggera. L'episodio, spiega Pisani, si è verificato mercoledì sul Frecciarossa 9534 Napoli-Milano delle ore 17.50 con arrivo previsto a Bologna per le 21.37.
L'ODISSEA - «Il treno giunge a Bologna alle 22.17, con 40 minuti di ritardo, e imprigiona i passeggeri della carrozza 1, prima classe in coda al treno poiché il conducente ferma il treno non in prossimità del marciapiede come avrebbe dovuto, ma in corrispondenza dei binari e le porte del treno non si aprono. Dopo lo stop per permettere la salita sulle altre carrozze dei passeggeri diretti a Milano il treno riparte tenendo "imprigionati" vari passeggeri che sarebbero dovuti scendere a Bologna tra cui una donna incinta e con un bambino al seguito di 2 anni». Alla donna viene detto in un primo momento che le sarebbe stata fornita una camera di albergo a Milano, successivamente le viene comunicato che gli alberghi sono tutti esauriti a causa dell'incontro di calcio Milan-Real Madrid. «A Milano la donna con il bambino viene lasciata completamente senza assistenza. Dopo una visita medica a causa di una crisi di nervi riesce, tramite un agente di Napoli, a trovare un alloggio per la notte a Milano. Il mattino seguente si presenta al desk assistenza di Trenitalia dove le fanno pagare anche la tratta per il ritorno a Bologna», conclude Pisani. (Fonte Ansa)

Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo


si ride, si piange







VECCHI ALBUM ADDIO: I NEONATI FINISCONO SUBITO SU INTERNET
Ricordate i vecchi album di foto, che molti di noi ancora conservano gelosamente a casa dentro qualche cassetto impolverato per rivangare, di tanto di tanto, i tempi passati?.....

 Quelle poche immagini, a colori o in bianco e nero fa poca differenza, di quando eravamo piccoli? Preistoria. Ai bambini moderni, o meglio ai loro genitori, non basta il ricordo personale. Meglio entrare nella memoria collettiva del mondo multimediale. A costo di esagerare un pochino: un neonato su tre finisce su Internet poche ore dopo il parto.
Oddio, c’è chi riesce addirittura a far meglio, e “postare” su Facebook addirittura l’ecografia del nascituro. Roba dell’altro mondo? Nient’affatto, solo cronache del nostro mondo. Impazzito, magari. Vi sembra normale, ad esempio, raccontare il proprio travaglio in diretta? Per un’infermiera inglese lo è, visto che è stata capace di aggiornare lo status Twitter mentre il piccolo veniva alla luce. E c’è da scommettere che altri cercheranno di emulare l’“impresa” in giro per il mondo. Prodigio, o disgrazia, dei social network.
La corsa alla pubblicizzazione multimediale dei propri bambini, immancabilmente partita dagli Stati Uniti, è già in fase avanzata. Stando ai numeri diffusi dall’agenzia di sicurezza informatica Avg, il 33 per cento dei genitori lancia online una foto del bebè subito dopo aver avvisato i nonni della lieta notizia. Altri creano un indirizzo email o aprono un profilo pubblico del bimbo prima ancora di averlo registrato all’anagrafe. «È choccante pensare che chi nasce oggi sarà online per sempre – ha osservato Jr Smith, numero uno dell’Avg – Serve prudenza, le informazioni pubblicate seguiranno i bambini per tutto il resto della loro vita». Un monito poco ascoltato nel nostro paese: sempre secondo quanto riportato dall’agenzia informatica, i bebè italiani presenti online sono addirittura il 68 per cento, cifra che ci colloca nell’immediata scia di americani e francesi.





Annamaria... a dopo

venerdì 5 novembre 2010

HO VISTO UN FILM ...PASSIONE

 
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        NAPOLI                                                           

Annamarì e amici del blog. . .  uè uè !     

         

Ho visto un film…   Passione

Regia   :   John Turturro

Interpreti   :   John Turturro,  James Senese,  Raiz,  Peppe Barra,  Massimo Ranieri,  Lina

                        Sastri,  Fiorello,  Lucio Dalla,  Avion Travel,  Max Casella,  Loredana Simioli,

                        Misia,  M’Barka Ben Taleb,  Gennaro Cosmo Parlato,  Pietra Montecorvino.

Genere   :   Documentario, storico, musicale

Sceneggiatura   :   John Turturro,  Federico Vacalebre

Distribuzione   :   Istituto Luce 2010

 
Potrebbe essere la volta buona !!!  Finalmente la canzone napoletana, patrimonio di proverbiale ricchezza, ma poco e male divulgato fuori d’Italia, viene raccontata al mondo.   L’attore e regista Turturro, newyorkese, intraprende un viaggio nel cuore della città, della sua storia e naturalmente della sua musica, dando parola e visibilità ad alcuni degli artisti che di quelle canzoni sono i messaggeri.  Si susseguono letture e riletture, interpretazioni classiche o più innovative, messe in scena e narrazioni, interviste e filmati d’epoca, con lo sesso Turturro che appare in veste di guida, coreografo e ballerino, insieme  a Fiorello in “Caravan petrol”.

 
Piace o …non piace…

   Inevitabile il gioco delle assenze e delle presenze: c’è un filmato di Sergio Bruni ma non di Roberto Murolo, non ci sono Enzo Gragnaniello, e Nino D’Angelo, né i fratelli Bennato, ma c’è tre volte Pietra Montecorvino.  Massimo Ranieri e Lina Sastri danno vita ad una versione sceneggiata di “Malafemmena” di Totò che non rende giustizia né agli interpreti né all’autore.   Si parla di Caruso, ma non si ascolta l’omonima canzone di Lucio Dalla, che pure ha partecipato alle riprese del film.      

☺   Un viaggio lungo sette secoli e più, dal “Canto delle lavandaie del Vomero” (1200 circa) a “Nun te scurdà” (1995).  Tanti momenti  in cui la buona musica ed il buon cinema si incrociano con eleganza e intensità : le lunghe sequenze dedicate a Peppe Barra e James Senese, Gennaro Cosmo Parlato che canta “Maruzzella” sulla spiaggia di Coroglio e Fausto Cigliano che esegue “Catarì” al cospetto delle “Sette opere della Misericordia” di Caravaggio.   Un’autentica rivelazione è lo chef Don Alfonso, che canta e recita in maniera magistrale.   Mina e Pino Daniele sono presenti solo in voce con “Carmela”  e  “Napule è”.   Sempre indovinate le location, efficaci e ben montati i filmati d’epoca, con immagini del dopoguerra e un’intervista di Joe Marrazzo a Raffaele Cutolo.

 
La voce dell’autore

…“Napoli è uno di quei luoghi in cui dopo l’aria fresca, il cibo e un tetto, la musica è ingrediente essenziale per la sopravvivenza della gente: mi sono innamorato di questo posto.   Il paesaggio, la povertà, il dolore, il mare, il vulcano, il caffè, il pericolo, la bellezza, lo sporco, il modo di guidare, il mistero, la sensualità, il cibo, la follia, la gente…  Sono cresciuto in una famiglia in cui la musica era no stop; mi piacciono tutti i generi, ma non sono un esperto di musica napoletana, tra le cui note mi ha guidato facendomi da insegnante il critico Federico Vacalebre.   Sulla canzone “Caruso” abbiamo lavorato solo un giorno e, per motivi di badget, non si è potuto ripetere le riprese  nonostante non fossero ottimali: decisione dolorosa, come atre necessarie. Ho cercato di vedere se riuscivo a capire un po’ dell’anima di Napoli, provando a eliminare i clichè che la riguardano.   Il mio scopo era quello di realizzare un film che parlasse ad un pubblico italiano e viaggiasse oltre, in tutto il mondo, come ha fatto la musica in passato”…
                                                                                            

 
       BUONA    VISIONEE    DA http://www.specialgratis.it/gif_nomi/M/Maria.gif             





Annamaria... a dopo

giovedì 4 novembre 2010

Meteo... e solo meteo, oggi



dopo la pioggia copiosa, attenzione alle nebbie
  Buone notizie : da oggi e almeno sino a tutto sabato farà bel tempo!!  Archiviata la pesante ondata di nubifragi, possiamo permetterci di tirare un bel sospiro di sollievo! L'alta pressione che  andrà rafforzandosi sul medio Atlantico, verrà letteralmente tirata verso la nostra Penisola, placando le insidie della circolazione vorticosa responsabile delle abbondanti precipitazioni. Solo le Isole e le estreme regioni meridionali potrebbero ancora risentirne . Su Sicilia centro orientale, Ioniche e Puglia, infatti, la nuvolosità sarà talora compatta e non mancherà occasione per vedere qualche fenomeno. Ma alta pressione è anche sinonimo di nebbie in banchi che graveranno nelle valli e zone pianeggianti del Centro Nord, nonché sulle coste Adriatiche. L'aria umida nei bassi strati, la scarsa ventilazione e i moti discendenti tipici di un contesto anticiclonico saranno la causa della riduzione della visibilità. Sarà questa l'insidia con cui dovremo fare i conti. Accogliamo questa breve e sospirata tregua dopo tanta pioggia prima che il brutto tempo faccia il suo ritorno a partire da domenica. Purtroppo...

 

Annamaria... a dopo

mercoledì 3 novembre 2010

Un pensiero per gli amici  Vicentini
colpiti da  una violenta alluvione e a tutta la popolazione del veneto


Ecco alcune immagini  riprese dal Giornale di Vicenza



 un video girato a Vicenza  l'estate scorsa dai miei amici in un incontro all'insegna del divertimento



Coraggio amici!

LA MORALI (con Traduzione)- di S. MIGLIORE


Si ppà leggi da morali
Nun ci fussi cchiù divietu
Pi ‘marita e ppi ‘mugghieri
Di circarisi l’amanti
Li buttani o i spasimanti.
Nun ci fussiru cchiù corna
E mancu cchiù curnuta,
nun ci fussi cchiù l’onuri
n’è piccatu originali.

Fu ppi Eva……dda buttana
(ca manciannusi dda mela
fici beccu a so maritu)
e ppi curpa du serpenti
ca nasceru a tutti i corna
e cca fogghia sutta a panza
n’ammucciammu la vrigogna,

E la Leggi Naturali,
ca Morali nni canciammu.

TRADUZIONE

LA MORALE

Se per la legge della Morale
non ci fosse più divieto
per i mariti e per le mogli
di cercarsi l'amante
le buttane o i spasimanti
non ci fossero più corna
e nemmeno più cornuti,
non ci fosse più l'onore
ne peccato originale.
è stato per Eva.... quella buttana
(che mangiandosi la mela
fece cornuto suo marito)
e per colpa del serpente
che nacquero a tutti le corna.
e con la foglia sotto la pancia
nascondemmo la vergogna,
e la Legge Naturale
con la MORALE ci cambiammo.

TOTO'




Annamaria... a dopo

IL CASO SAKYNEH


Anche grazie alle "pressioni dei governi europei sul regime di Teheran", Sakineh Mohammadi Ashtiani,  la donna iraniana di 43 anni condannata a morte per lapidazione, non è stata giustiziata. Lo ha comunicato la portavoce del Comitato internazionale contro le esecuzioni, Mina Ahadi. "La signora Ashtiani non è stata giustiziata oggi, ma per lei la situazione rimane pericolosa", ha detto Ahadi.


Annamaria... a dpo

METEO...e non solo

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png




si ride, si piange





LIBERTA'   DI   SCELTA

 

Salve, sono un cittadino dell'Italianistan.
>Vivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del
>Consiglio.
>Lavoro a Milano in un'azienda di cui è principale azionista il
>Presidente del Consiglio.
>Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del
>Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è
>l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
>Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è
>proprietario il Presidente del Consiglio.
>Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del
>Consiglio.
>Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un
>ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti
>realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
>Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del
>circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film
>prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio:
>questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal
>governo presieduto dal Presidente del Consiglio.
>Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente
>del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del
>Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del
>Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati
>dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
>Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il
>Presidente del Consiglio è proprietario.
>Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i
>cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente
>del Consiglio ha fatto eleggere.
>Quando mi stufo navigo un po' in internet, con provider del Presidente
>del Consiglio.
>Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo
>un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del
>Consiglio.
>Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in
>Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi
>che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della
>maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio,
>che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!
>PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno
>l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque
>persone: non sia mai che qualcuno, per sbaglio, lo votasse di nuovo...
>E se proprio dovesse essere votato, che almeno ciò avvenga con piena
>coscienza della situazione in cui siamo!


BARZELLETTA - l'AMORE ,SECONDO BERLUSCONI



La figlia minore di Berlusconi chiede al padre: - Papà, cos'è l'amore? - L'amore? L'amore è per esempio incontrare un ricco signore che ti porta in un albergo di lusso a Venezia, che ti fa fare un giro in gondola, che ti porta a mangiare in un bel ristorante a piazza San Marco, che ti compra una Mercedes, un appartamento a Parigi e una villa in Costa Azzura, che ti regala una collana di diamanti e anelli d'oro ecc, questo è l'amore. - Papà! E dove sono i sentimenti, il desiderio, i batticuori, il primo appuntamento, il primo bacio??? - Figlia mia... quelle sono tutte cazzate che si sono inventati i comunisti per trombare gratis...!!!!!!!!


    BERLUSCONI ATTACCA I GAY ...
"MEGLIO LE BELLE RAGAZZE CHE ESSERE GAY"

Ecco, una video lettera per il Premier di  N. Vendola, governatore della Puglia e omosessuale dichiarato






MARIA, CATERINA e  ANNAMARIA


Annamaria... a dopo

martedì 2 novembre 2010

Sakineh sarà giustiziata domani: lo sostiene il

Comitato internazionale contro le esecuzioni

 

L'esecuzione di Sakineh Mohammad Ashtiani potrebbe essere imminente. E' quanto denuncia il Comitato internazionale contro le esecuzioni, secondo cui Teheran avrebbe autorizzato le autorità penitenziarie di Tabriz a eseguire la condanna a morte. "Le probabilità di un'imminente esecuzione di Sakineh domani sono ora molto alte", ha dichiarato la portavoce dell'International Committee Against Execution, Mina Ahadi. Anche sul sito, si legge che "è stato riferito che sarà giustiziata già questo mercoledì, 3 novembre".
 Secondo quanto risulta al Comitato internazionale contro le esecuzioni, le autorità di Teheran hanno dato il via libera all'esecuzione di Sakineh - per lapidazione - che dovrebbe avvenire domani, si legge in un comunicato. "La 'Commissione per i diritti umani' del regime - spiega il Comitato nella nota - ha annunciato che 'secondo le prove esistenti, la sua colpevolezza è stata confermatà". Di fatto, sottolinea il Comitato, "il regime ha creato un nuovo scenario per accelerare l'esecuzione" di Sakineh. In particolare, ricorda la nota, la documentazione relativa all'assassinio del marito di Sakineh è scomparsa dall'ufficio del procuratore di Oskoo in modo che la donna possa essere falsamente accusata della sua morte. Inoltre, sono stati arrestati il figlio e l'avvocato di Sakineh, mentre alla donna viene negato il diritto di ricevere visite in carcere dall'11 agosto scorso.
Sakineh, 43 anni, è rinchiusa da cinque anni nel braccio della morte della prigione di Tabriz, nella zona nord-occidentale dell'Iran. Nel 2006 le sono state inflitte 99 frustate per una "relazione illecita" con due uomini, poi è stata condannata a morte per adulterio. Il caso ha suscitato le dure rimostranze della comunità internazionale e una martellante campagna della stampa straniera, tanto che le autorità iraniane hanno deciso, lo scorso luglio, di commutare la lapidazione in impiccagione.
Arrestato l'avvocato iraniano che difende due giornalisti tedeschi - Intanto si apprende che l'avvocato iraniano di due tedeschi arrestati il mese scorso in Iran mentre intervistavano il figlio e l'avvocato di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, è stato anch'egli arrestato. Lo ha reso noto il procuratore generale, Gholamhossein Mohseni-Ejei, citato oggi dal quotidiano Tehran Times.
Mohseni-Ejei, scrive il Tehran Times, ha affermato che il legale, di cui non si è appreso il nome, è accusato di avere "interagito con elementi controrivoluzionari con base all'estero". Il procuratore generale ha aggiunto che l'avvocato è accusato anche di "falsificazione di documenti" e che è stato trovato in possesso di "tre diversi documenti d'identità". I due tedeschi sono stati arrestati il 10 ottobre a Tabriz nell'ufficio dell'avvocato di Sakineh, Javid Hutan Kian, mentre intervistavano Sajjad Ghaderzadeh, il figlio della donna condannata alla lapidazione e all'impiccagione per adulterio e complicità nell'omicidio del marito. Secondo il Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania, anche Sajjad e l'avvocato sarebbero stati arrestati.
Secondo il settimanale Der Spiegel, i due tedeschi arrestati sono giornalisti del gruppo Springer. Ma né Teheran né Berlino hanno confermato che si tratti di giornalisti. Le autorità di Teheran hanno affermato che erano entrati in Iran con visto turistico e li hanno accusati anch'essi di "legami con elementi controrivouzionari" residenti in Germania, intendendo forse i dirigenti del Comitato internazionale contro la lapidazione.
 
Annamaria... a dopo

UN INNO D'AMORE - di ANNAMARIA

 la nostra  simpatica amica Annamaria..una sorpresa questa sua vena poetica, complimenti!




Io conosco un inno immenso e strano
che annuncia nella notte dell’anima un’aurora,
e queste parole sono di quell’inno
Io vorrei scriverlo, ad un uomo
dominando la mia ribelle lingua,
con parole che fossero ad un tempo
sospiri e risate, colori e musica.

 
Ma è inutile, non c’è scrittura
che possa racchiuderlo, e a malapena
        oh mio caro!  -

tenendo fra le mie mani le tue,
potrei, all’orecchio, cantarlo a te solo.


http://members.multimania.nl/xara/xara/annamaria.gif







Annamaria...dopo  

lunedì 1 novembre 2010

METEO...e non solo


  Festa di Ognissanti in compagnia del brutto tempo! L'intensa circolazione depressionaria  alimentata da aria relativamente fredda in arrivo dal Nord Atlantico, continuerà infatti ad interessare la nostra Penisola. determinando condizioni di diffuso maltempo un po' ovunque.



si ride, si piange




Guzzanti...  meglio tardi che mai!



 








Annamaria... a dopo

domenica 31 ottobre 2010

Allarme per il figlio di Sakineh: torturato insieme all'avvocato


Inghiottito nelle carceri iraniane per aver difeso con tutte le sue forze l’innocenza della madre e averne parlato con i giornali occidentali. Del figlio ventiduenne di Sakineh Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione, non si hanno più notizie da domenica 10 ottobre, quando è stato arrestato insieme al suo avvocato Houtan Kian e a due giornalisti tedeschi che lo stavano intervistando. Ieri è arrivata una segnalazione che sarebbe stato torturato e forse trasferito nello stesso carcere dove è prigioniera anche la madre, a Tabriz. Si tratta di informazioni raccolte attraverso «radio carcere» e dunque provenienti da fonti riservate, voci raccolte da Mina Ahadi, portavoce in Germania dell’International Committee Against stoning.

La donna, una iraniana esule in Germania, è colei che aveva organizzato l’incontro con i due reporter tedeschi e a distanza faceva da interprete tra il giovane Sajjad Ghaderzadeh, figlio di Sakineh, accompagnato dal suo avvocato, e i giornalisti. «Alla terza domanda - racconta sul sito dell’Icas - mi sono accorta che c’era qualcosa di strano e ho chiesto cosa stesse succedendo. Poi ho capito che li stavano arrestando tutti e quattro». La signora Ahadi è certa che fin dai primi giorni di detenzione il figlio di Sakineh sia stato sottoposto a una forte pressione dai suoi carcerieri. «I familiari non hanno avuto più notizie di lui. Abbiamo provato a far avere a Sajjad una difesa legale ma ci hanno spiegato che gli avvocati non potevano né rappresentarlo né aiutarlo». Le ultime rivelazioni raccolte da fonti che restano anonime risalgono a martedì scorso, dicono che l’avvocato Kian è stato trasferito nella prigione di Tabriz, dove sarebbero reclusi anche i due giornalisti di nazionalità tedesca. Forse anche Sajjad. All’Icas risulta che l’avvocato Kian sia stato «picchiato e molestato» dietro le sbarre. Ma che le attenzioni più pesanti si siano concentrate soprattutto sul figlio della donna condannata per adulterio e concorso in omicidio del marito. A tutti e due viene imputato in particolare il rapporto diretto con la stampa occidentale, tra cui quella italiana, attraverso la quale Sajjad negli ultimi giorni prima del suo arresto aveva chiesto per sé e per la sorella di potersi rifugiare in Italia. La pressione si era fatta forte, aveva paura di ritorsioni. E tutto era sembrato precipitare già il giorno prima dell’ultima, interrotta, intervista. Sabato 9 ottobre l’avvocato Kian recandosi in Tribunale aveva scoperto che il caso Sakineh gli era stato tolto. Aveva chiesto se il fascicolo fosse stato affidato ad un altro giudice ma non aveva ottenuto risposta.

Appelli per la liberazione
Ora il Comitato contro la lapidazione da Berlino si appella alle istituzioni e alle organizzazioni che hanno a cuore i diritti umani affinché rilancino la campagna per salvare Sakineh e la estendano adesso anche al figlio, all’avvocato e ai due reporter tedeschi, «colpevoli soltanto di aver cercato la verità». La richiesta è che «vengano rilasciati immediatamente e senza condizioni».
La cancelliera Angela Merkel ha chiesto fin da subito la liberazione dei due giornalisti tedeschi che al momento sarebbero accusati di aver intessuto «legami con elementi controrivoluzionari» iraniani residenti in Germania, riferimentosi evidente proprio a Mina Ahadi e al Comitato contro la lapidazione. Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha fatto sapere che sta facendo il possibile per far tornare i due in Germania il più presto possibile. Il vice ministro degli Esteri iraniano Ali Ahani due giorni fa era a Roma per un convegno sui rapporti bilaterali Iran-Italia e a proposito di Sakineh ha ribadito che Teheran non accetta intromissioni. «Il processo è in corso e presenta molti punto oscuri», ha detto aggiungendo che l’Iran «accoglie con favore ogni invito al dialogo sui diritti dell'uomo ma non accetta doppi standard, nè discriminazioni». Dal governo di Roma non è arrivata alcuna dichiarazione né allora né dopo a favore del rilascio di Sajjad e di Kian. Mica è un «figlio di Mubarak»


Sakineh

Parla la giornalista che ha condiviso la cella

                         Shahnaz Gholami

Carcere di Tabriz, Iran. In quattro camerate, pochi metri quadrati sudici e senza luce, sono rinchiuse duecento donne, divise a seconda del reato per cui sono state arrestate. Tra di loro, c'é Sakineh Mohammadi-Ashtiani, accusata di adulterio e complicità nell'omicidio del marito. Si proclama innocente ma, un giorno, le autorità le fanno firmare un documento redatto in farsi, lingua a lei totalmente sconosciuta: è la sua confessione, quella che le fa rischiare a lungo la condanna alla lapidazione. Shahnaz Gholami, giornalista iraniana che ora vive in Francia, per 99 giorni, tra il 2006 e il 2007, ha condiviso la stessa cella di Sakineh. E, in un incontro con l'ANSA a margine di un convegno, a Pordenone, sulla discriminazione femminile in Iran, ha raccontato la tragedia della sua compagna di prigionia: "Quando ha capito, Sakineh è svenuta dalla disperazione".

La Gholami è certa della sua innocenza. "Non ha mai accettato la tesi dell'accusa e se lo ha fatto è perché è stata torturata", ha spiegato l'ex prigioniera. Poi, in tribunale, una mattina, le hanno fatto leggere la sua confessione, in farsi.
"Sakineh è quasi analfabeta e parla solo l'azero, ha firmato senza capire nulla. Solo dopo, la direttrice del carcere le ha rivelato cosa comportava quella firma, facendola piombare nella diperazione", è il ricordo della Gholami. Fino ad allora, Sakineh "si era distinta per il suo ottimismo, per la sua voglia di vivere. Era convinta di farcela, anche perché, secondo la sua versione, non aveva mai tradito il marito. E non lo aveva ucciso: l'uomo era morto accidentalmente, fulminato mentre faceva la doccia".
La Gholami, sfruttando un permesso accordatole per il suo cattivo stato di salute, è fuggita dall'Iran, rifugiandosi prima in Iraq, poi in Turchia, infine in Francia. Ma ha trascorso sei anni nella prigione di Tabriz.
"Eravamo duecento, io ero nella stanza assegnata alle donne accusate dei reati più gravi. Trenta di loro, erano già state condannate a morte". Le detenute erano isolate, spesso sottoposte a torture finalizzate ad "ottenere confessioni di reati inesistenti". Dall' undici agosto scorso, non si hanno più notizie di Sakineh. E la Gholami ammette di essere "molto preoccupata. Già tre anni fa era molto dimagrita ed era stordita dai sonniferi".
Da tre settimane, in carcere, ci sono anche Sajad Qaderzadeh e Javid Hutan Kian, figlio e avvocato di Sakineh. "Entrambi sono stati picchiati. Kian, forse, sarà processato la prossima settimana. Sajad è ancora sotto tortura", ha spiegato nel corso del convegno la presidente del Comitato contro la lapidazione Mina Ahadi, sottolineando che "in Iran nessun legale ora è disposto a difendere Sajad, per timore di essere arrestato".

 Annamaria...a dopo

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CRAIG :" l'uomo più coraggioso del mondo..."



Caso da Guinness in Gran Bretagna: Craig Le Sauvage, un uomo di 34 anni, ha deciso di sposare una donna divorziata che gli porterà in dote 15 figli. Un coordinatore di un centro per il tempo libero, Craig è stato salutato dal Daily Mail con una dose di ironia «l'uomo più coraggioso del mondo». E con coraggio la nuova coppia ha deciso di aggiungere un nuovo nato alla già nutrita nidiata: Joanne Watson, la compagna di Craig, è incinta del 16esimo figlio che nascerà tra 16 settimane,  anche se il look perfetto della signora non lascia affatto sospettare l'ennesima gravidanza. E del resto già in passato era finita sotto i riflettori dei media britannici per la sua silohuette impeccabile nonostante la sua assidua frequentazione delle sale parto.

I due si conoscono da una quindicina d'anni, essendo stati in passato vicini di casa. Ma la scintilla dell'amore è scoppiata solo nei mesi scorsi, in quella che a detta loro era nata solo come una infatuazione estiva. Era il 28 giugno quando sulla bacheca del profilo Facebook della donna compariva il cuoricino rosso ad indicare un cambiamento nella «situazione sentimentale», una delle voce che gli utenti del social network possono decidere se rendere oppure no pubblica: «Joanne è passata da "single" a "impegnata"». Quando la donna ha aperto il proprio profilo risultava separata da meno di un anno. «Sono la mamma di 15 bambini - spiegava senza nascondere nulla ai possibili interlocutori - e adesso sono forse in cerca di un uomo o di un amico».
«LE SVOLTE DELLA VITA»

- Detto, fatto. L'amicizia con Craig si è fatta via via sempre più intensa, fino a diventare una relazione stabile. «E' divertente come a volte la vita subisca delle svolte - ha spiegato, sempre via Facebook, in un messaggio postato lo scorso 10 settembre: sono così innamorata di un uomo di cui sono stata vicina quindici anni fa. Mi fa ridere tanto. E adesso sono alla 13esima settimana di gravidanza del suo bambino». Bambino o bambina. Il suo ultimo post risale a giovedì scorso e tradisce l'attesa per l'esito di un'ecografia: «Non riesco ad aspettare fino a lunedì per conoscere quale sarà il sesso di nostro figlio». La sua storia, insomma, sta diventando una sorta di soap opera nazionale che chiunque, almeno fino ad ora, ha avuto la possibilità di seguire via web. La disponibilità con cui lei, Craig e tutta la banda di Joanne, tra cui spiccano ben nove femmine di varie età che le assomigliano come gocce d'acqua, si sono fatti ritrarre davanti ad un muretto dal fotografo del Mail, lascia però pensare che l'attenzione mediatica non dispiaccia loro più di tanto e che la coppia non si sottrarrà più di tanto all'interesse dei media.
Joanne del resto potrebbe essere la testimonial perfetta per un gruppo pro-life: «Non mi sento affatto diversa quando sono incinta - spiega al cronista del quotidiano londinese -. Amo davvero la gravidanza, mi dà una forte carica di energia». E non potrebbe essere diversamente, visto che per lei mandare avanti a famiglia significa già ora organizzare qualcosa come 56 cicli di lavatrice ogni settimana, preparare almeno 35 pasti da asporto per quelli che vanno a scuola. I figli hanno età comprese tra i 22 mesi della piccola Indianna, nata quando la donna già aveva interrotto la relazione con l'ex marito John tagliando i ponti con lui al settimo mese di gravidanza, e i 21 anni della primogenita Natasha. Non a caso in molti le hanno attirbuito il soprannome di Supermum, super mamma. Giocoforza, anche Craig dovrà diventare un super papà. E un super nonno: due delle figlie di Joanne, la 21enne Natasha e la 18enne Shanice ( le sole assieme ad un terzo fratello, Braldley, 20 anni, ad avere lasciato la casa ) hanno infatti già un figlio. Lui sembra pronto alla sfida: da «cristiano rinato» crede molto nella provvidenza ma anche nei valori della famiglia e della Chiesa. E per questo ha deciso che si stabilirà a casa di Joanne solo dopo avere formalizzato il matrimonio, la cui data non è ancora stata decisa. 

Annamaria... a dopo