sabato 30 gennaio 2010

C'ERA UNA VOLTA.....di S. MIGLIORE

 dal nostro amico e poeta Totò una poesia dialettale, (con traduzione) dedicata, come sempre, all'amore.

 http://files.splinder.com/634ecc8c9d8901ebafe8d040984a8e67.jpeg



C’era nà vota un pueta ‘nnamuratu
Cà girava attornu , tuttu priatu
A nà brava Picciuttedda
Duci , fascinusa e bedda.
Però quannu idda s’avvicinava
Ristava senza paroli,  picchì s’affruntava
Ci vulia diri “ti vogghiù beni assai”
Ma ristava senza sciatu e allura eranu guai.
A notti nun durmia e si dispirava
E di iornu ,ogni minutu e ogni secunnu  sempri la pinzava.

Nà matina però mentri u Suli agghiurnava
Sutta la finestra, dda Picciuttedda ci passava
Lu pueta allura pigghiò curaggiu
Bedda Picciotta……. Rosa di maggiu…..
Fermati un minuto, fermati un secunnu,
E Tu Signuri ferma tuttu lù Munnu
Ca a lù pueta ccì vinni l’ispirazioni
Fermati Picciotta cà ppì tia nun c’è sulu ammirazioni
Lu pueta soffri…… ma ccù tanta spiranza
E la notti nun dormi cchiù…….  picchì Ti penza……..

Ti voli beni…… è ‘nnamuratu……
E senza di Tia resta senza sciatu ………..
E felici quannu Ti vidi………
E cuntentu quannu Tu ridi ……….
Fermati Picciotta  cà stu Pueta ti scrissi nà puesia
E la voli recitari sulu ppì Tia.
Guarda dd’acidduzzu supra lu ramu…….
Guarda lu campu ,chinu di spighi di granu……
Guarda lu suli, ca luccica stranu……
Guarda l’orizzonti, luntanu ……. Luntanu……

Nun senti stu Pueta cà grida……… Ti Amu….. Ti Amu…. Ti Amu.

TRADUZIONE

C’ERA UNA VOLTA……..

C’era una volta un poeta innamorato
Che girava attorno, tutto contento
A una brava Ragazzina
Dolce.fascinosa e bella.
Però quando Lei si avvicinava
Restava senza parole, perché si vergognava
Ci voleva dire  “ Ti voglio bene assai”
Ma restava senza fiato e allora erano guai.
La notte non dormiva e si disperava,
E di giorno, ogni minuto e ogni secondo sempre la pensava.

Una mattina però mentre il sole sorgeva,
Sotto la finestra, quella Ragazzina ci passava,
Il poeta allora prese coraggio :
Bella Figliola…….. Rosa di maggio……
Fermati un minuto, fermati un secondo,
E Tu Signore , ferma tutto il mondo.
Perché al Poeta ci venne l’ispirazione.
Fermati Giovanetta perché per Te non c’è solo ammirazione.
Il Poeta soffre……  ma con tanta speranza,
E la notte non dorme più …….. perché ti penza ……..

Ti vuole bene………. è innamorato ……..
E senza di Te resta senza fiato………
E felice quando ti vede……
E contento quando Tu ridi……..
Fermati giovanetta perché questo Poeta Ti scrisse una Poesia,
E la vuole recitare solo per te.
Guarda quell’uccellino sopra il ramo ……
Guarda il campo, pieno di spighe di grano …..
Guarda il sole, che luccica strano…..
Guarda l’orizzonte, lontano ……lontano……

Non senti questo Poeta che grida …… Ti Amo …. Ti Amo …. Ti Amo.

TOTO' 


Totò questo video è per te...






Annamaria ...a dopo

venerdì 29 gennaio 2010

relax ..

Dedico questo video al mio carissimo amico Mario.. detto  LOC....









l'anello che si muove ma non si muove



http://ilcoloredellaluna.files.wordpress.com/2007/05/ouchi_brunoandbressan.jpg



La sorprendente proprietà di questa figura è che se essa viene fatta oscillare (sono sufficienti i micromovimenti oculari che facciamo inconsapevolmente anche quando cerchiamo di mantenere gli occhi immobili) l’anello si muove illusoriamente rispetto al disco che fa da sfondo. L’effetto è probabilmente legato al fatto che le regioni orizzontali e quelle verticali appaiono muoversi a velocità diverse. Per capirne il perché supponiamo che i centri di due rettangoli uguali, uno posto in orizzontale e l’altro in verticale, siano allineati verticalmente, e che i rettangoli si spostino da sinistra verso destra alla stessa velocità. L’estremità destra del rettangolo orizzontale arriverà a destinazione prima dell’estremità destra del rettangolo verticale, per cui il rettangolo orizzontale sembrerà più veloce. Nell’immagine qui raffigurata, lo sfasamento nelle velocità percepite fa sì che lo spostamento retinico di una soltanto delle due tessiture (non a caso, quella che fa da sfondo) possa essere perfettamente compensata; rispetto a questo sfondo, l’anello appare muoversi.

Questa è una versione (di Nicola Bruno e Paola Bressan) di una famosa figura dell’artista giapponese Ouchi. La figura originale contiene due dischi sovrapposti, anziché un anello sovrapposto a un disco..


ANNAMARIA...a dopo
Sono piacevolmente colpita dal numero di persone che giorno dopo giorno si aggiungono al blog.  Evidentemente coglie l'interesse di molti,  perchè è un blog
nato senza pretese , semplicemente per intrattenere con vari argomenti e curiosità.

E ancora una volta vi ringrazio tutti delle visite al blog e della vostra collaborazione !!
Oggi si aggiunge un caro amico : Pietro che, avendo una vena artistica accentuata per la pittura, mi ha inviato dei suoi lavori  che tutti noi adesso possiamo ammirare.
Colgo l'occasione per invitare quanti di voi avessero dei lavori, (foto,video,racconti , storie etc...)a condividerli con gli amici del blog.

Benvenuto Pietro!!!


                                                                VECCHIO MULINO
                                                                    MUCILLAGINE


                                                                     LA SOFFERENZA

MOGLI DI CAMORRA


Le donne dei Casalesi: e adesso?

http://www.pupia.tv/includes/tiny_mce/plugins/filemanager/files/immagini/napoli/camorra/camorra.jpg

Angela, Simona, Maria, Giuseppina e le altre. Dopo
le condanne definitive, ecco come cambia la loro vita


L’arresto del boss Giuseppe Setola
L’arresto del boss Giuseppe Setola
Quando sentiva bussare al campanello di casa, e qualcuno da fuori l'aveva già avvertita che alla porta erano poliziotti o carabinieri, Giuseppina Nappa metteva su la macchinetta del caffè e dava disposizione a chi c'era con lei di aprire e fare accomodare in salotto. Poco dopo si presentava accompagnata dal vassoio con le tazzine fumanti e la zuccheriera di porcellana. Non sorrideva ai visitatori perché non aveva piacere di trovarseli di fronte, ma era gentile e mai arrogante. Poi non rispondeva alle domande, oppure dava un'occhiata apparentemente distratta al foglio intestato Procura della Repubblica che quelli le porgevano, e dopo li seguiva con lo sguardo mentre avviavano l'ennesima perquisizione.

Ci sono donne di camorra che quando vedono uno in divisa lo insultano; che se capiscono che il loro uomo sta per essere arrestato sono pronte a battersi - e si battono - per impedirlo, e che se infine le manette scattano ugualmente ai polsi dell'amato, si piantano davanti alla caserma dei carabinieri o alla questura per vederlo un attimo mentre esce su un'auto che sgomma e mandargli un bacio. Ci sono donne di camorra che vestono con tute fucsia e scarpette da ginnastica, hanno i capelli tirati e stretti in una coda, e la pelle colorata innaturalmente sui lettini dei centri abbronzanti. Quelle donne non vivono a Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Marcianise, Mondragone, Trentola Ducenta. Quelle donne saranno pure donne di camorra, ma non sono donne dei Casalesi. Giuseppina Nappa è la moglie di Francesco Sandokan Schiavone, il più potente tra i capi di quella camorra così simile alla mafia. Lei però è diversa anche dalle donne di mafia e pure da quelle di ’ndrangheta.

Le donne dei Casalesi somigliano solo a se stesse: non vivono nell'ombra, tre passi indietro rispetto ai mariti, come accade in Sicilia e in Calabria. Non vengono mandate avanti per fomentare rivolte come succede a Napoli. Dei loro uomini sono compagne di vita e d'affari, se le circostanze (leggi detenzione del coniuge) lo richiedono. Giuseppina Nappa dice che il suo sposo non è un camorrista ma un imprenditore. E lei che ha cultura, perché ha studiato ed è diventata insegnante di sostegno, lo difende scrivendo lettere ai giornali sin da prima che venisse arrestato, nell'estate del 1998. Tace, però, oggi che l'ultima speranza di riavere il marito a casa è crollata davanti alla sentenza della Cassazione, con l'ergastolo confermato e più nessuna possibilità d’appello. Tace perché non è più l’insegnante con il certificato penale in bianco. Oggi Giuseppina è una donna condannata a quattro anni per estorsione e che ha conosciuto il carcere, anche se da settembre non è più detenuta. Si occupa dei sette figli fatti con il marito pure quando lui era latitante, e le basta il nome che porta per avere il rispetto assoluto di tutta Casal di Principe.

Non farà nemmeno l'abituale vacanza sulla neve con la sua amica Enrichetta Avallone, moglie di Antonio Iovine, pure lui condannato all'ergastolo ma con la differenza che è latitante da sempre. Enrichetta non può partire perché sta in carcere, l'hanno arrestata per estorsione ma non sono riusciti a sequestrarle il ben di Dio di gioielli e pellicce che aveva in casa: furba come quando riusciva a non farsi pedinare ogni volta che andava a incontrare il marito, la signora ha avuto sempre l'abitudine di conservare per ogni oggetto prezioso un biglietto di auguri che lo indicasse come regalo. E i regali hanno provenienza lecita, bisogna lasciarli stare, anche se appartengono al patrimonio della moglie di un camorrista.
Sono come i loro mariti, le donne dei Casalesi: riservate, intelligenti. E toste. Stefania Martinelli è stata nella stessa cella di Enrichetta Avallone nel carcere di Latina, da gennaio a dicembre dell'anno scorso. L'arrestarono quando suo marito Giuseppe Setola la lasciò sola all'alba in un appartamento-tugurio di Trentola Ducenta per infilarsi in un passaggio segreto e sfuggire ai carabinieri. Portarono via lei perché Setola aveva lasciato anche una pistola e forse speravano che la donna decidesse di collaborare e raccontare dove avrebbe potuto trovare rifugio il marito. Non lo ha mai fatto, anche se poi Setola lo hanno preso lo stesso.

Ognuna ha i suoi problemi, fra queste vedove bianche di ergastolani ai quali restano fedeli come restano fedeli al clan. Ma solo se sono mogli. Lo sa bene Francesco Bidognetti, quello che chiamano Cicciotto 'e mezzanotte, rimasto vedovo negli anni Novanta. Teresa Tamburino fu colpita da un cancro, e il boss dovette arrendersi a un nemico di fronte al quale il suo potere di camorrista non serviva: fece uccidere il medico che non era riuscito a curare sua moglie. Francesco Bidognetti non si è più risposato, e le due donne che ha avuto da allora - Angela Barra e Anna Carrino - sono diventate collaboratrici di giustizia e le loro testimonianze hanno arricchito i già voluminosi incartamenti del processo Spartacus. Nessuna delle due sarà rimasta male per l'ergastolo all’ex compagno. Anche se è il padre dei loro figli: tre quelli di Anna, che portano il cognome Bidognetti; due di Angela, che però Cicciotto non ha riconosciuto. Giuseppina, Enrichetta, Stefania, Angela, Anna. E poi un'altra Giuseppina, che ha rinnegato il padre Carmine Schiavone (cugino di Sandokan) perché si è pentito. E Barbara, che di cognome fa Crisci ed è moglie di Giuseppe Caterino, un altro dei condannati di Spartacus, ed è finita in carcere a Modena per una storia di estorsioni messe in piedi dai Casalesi pure da quelle parti. Tutte donne che vestono con eleganza ma senza ostentazione, che sanno parlare non solo in dialetto, che hanno modi forse non raffinati ma sicuramente sobri. Eppure tutte donne di camorra, o almeno di camorristi. Di una sola non si sa il nome, e neppure si è certi che esista: se c’è una donna accanto al superlatitante Michele Zagaria nessuno sa chi sia. Peccato, perché la storia è piena di imprendibili che l'errore fatale alla latitanza l’hanno fatto per amore.

da -Io Donna - 

Annamaria...a dopo

IN ITALIA 15MILA MEDICI STRANIERI

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/eutanasia-medici/eutanasia-medici/stor_4566370_12050.jpg
Si tratta di persone che provengono in maggior parte da Stati che nel
passato hanno accolto un gran numero di lavoratori italiani

Quasi 15 mila medici stranieri lavorano in Italia. E si tratta di persone
che provengono in maggior parte da Stati che nel passato hanno accolto un
gran numero di lavoratori italiani: Germania (quasi 1.300 camici bianchi),
Svizzera (869), Grecia (851), Iran (752), Francia (686), Venezuela (626),
Stati Uniti (618), Argentina (584), Romania (555) e Albania (431). Sono i
dati riportati nel Primo rapporto Emn (European Migration Network) Italia,
presentato oggi a Roma nella sede del Consiglio nazionale dell'economia e
del lavoro (Cnel).

Non sono pochi i casi di medici stranieri che hanno studiato proprio nel
nostro Paese: fra il 1997 e il 2006 si sono specializzati qui da noi in
1.336, ma il dato è oggi in calo a causa del numero chiuso nelle iscrizioni
universitarie e dell'elevato costo della vita che si registra nel Belpaese.

"Il 30% di coloro che hanno fatto l'università in Italia - ha specificato
Foad Aodi, presidente dell'Associazione medici di origine straniera in
Italia (Amsi) - è poi rimasto in Italia a lavorare, ottenendo con il tempo
la cittadinanza e la possibilità di accedere a concorsi pubblici. La maggior
parte dei 'camici bianchi' stranieri che operano nel Paese, infatti, è oggi
impiegata nel settore privato perché senza la cittadinanza l'accesso al
pubblico è impossibile".

Diversi medici stranieri - rileva il rapporto - operano attualmente negli
ospedali pubblici come liberi professionisti retribuiti, attraverso un
sistema prolungato di collaborazioni occasionali, una prassi comune anche
nel settore privato, nonostante l'assenza di ostacoli all'assunzione di un
professionista non comunitario. Nel settore pubblico questi medici sono
presenti soprattutto nei pronto soccorso, ma la maggioranza trova
inserimento nelle cliniche o negli ambulatori privati.

Per quanto riguarda gli infermieri, sono oggi 35 mila gli stranieri che
lavorano nel nostro Paese, di cui 33 mila infermieri professionali. I più
numerosi sono i rumeni con 8.500 iscritti (il 25%), seguiti dai polacchi
(3.557, pari al 10%). Seguono poi con mille-duemila operatori circa
'prestati' al nostro Paese Svizzera, Germania, Francia e Belgio. Un apporto
notevole, che ha inciso per il 28% sulle nuove iscrizioni registrate nel
2008. Il loro contributo, tuttavia, non è ancora sufficiente per risolvere
l'attuale carenza degli organici: l'Ipasvi ha stimato che in Italia mancano
almeno 71 mila infermieri, soprattutto al Sud.

PER L'ULTIMA VOLTA- S:MIGLIORE

 ahhhhhhhhhh ..  l'amore.. l'amore.....!!

 http://www.donboscoland.it/news/miniature/4577a.jpgv

Ti vogghiù beni
Ti lu dissi ccù nà poesia
E Tu, ti mittisti a ridìri di Mia.

Ti vogghiù beni
Ti lu dissi ccù lu cori
E Tu: “ mai….. mai amuri “.

Ti vogghiù beni
E’ amuri…..e nun po’ finìri
E Tu, nun vulisti capìri.

Ti vogghiù beni
Ti lù dissi stanotte e furunù guai…
E Tu: “amuri….amuri… ma quannù mai ?

Ti vogghiù beni
E ppì l’ultima vota “TI AMU”
E Tu, mi lassasti……. e ora sì luntanu.

TRADUZIONE

PER L’ULTIMA VOLTA

Ti voglio bene
Vuoi stare con me ?
E Tu: “solo con la fantasia”.

Ti voglio bene
Te lo dissi con una poesia
E Tu ti mettesti a ridere di me.

Ti voglio bene
Te lo dissi con il cuore
E Tu: “mai …..mai amore”.

Ti voglio bene
E’ amore…. E non può finire
E Tu, non hai voluto capire.

Ti voglio bene
Te lo dissi stanotte….e furono guai…
E Tu: “amore….amore….. ma quando mai”?

Ti voglio bene
E per l’ultima volta “TI AMO”
E Tu , mi hai lasciato…..e ora sei lontana.

TOTO' 

 

giovedì 28 gennaio 2010

RELAX ..

Non male come coreografia quando il cavaliere è uno e le dame due!!!






E ORA IL RITMO DEL MOMENTO....


http://www.webgif.org/gif_animate/personaggi/ballerini/immagini/105.gif



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ANNAMARIA...a dopo

NOTIZIE IN PILLOLA -segnalate da CATERINA

Le regole del garante privacy per referti online.
Solo con il consenso dell’assistito e con l’uso di password


http://www.pazienteonline.it/img/Accettazione_Rol.jpg


Analisi del sangue, radiografie e referti medici direttamente sul pc di
casa, invece che lunghe file agli sportelli delle Asl e dei laboratori, ma
solo con il consenso dell’assistito e con l’uso di password. Il Garante per
la protezione dei dati personali ha approvato le "Linee guida in tema di
referti on line" che fissano rigorose misure a protezione dei dati sanitari
dei pazienti che intendono utilizzare questo servizio, ricevendo il referto
via mail o 'scaricando' gli esami clinici direttamente dal sito web della
struttura sanitaria.
Già da tempo diversi laboratori, cliniche e ospedali offrono servizi di
consultazione elettronica dei referti, ma l’assenza di una normativa che
disciplini questa nuova modalità di consegna ha reso necessario l’intervento
del Garante affinché questo importante ed innovativo processo di
ammodernamento tecnologico della sanità pubblica e privata proceda seguendo
regole chiare ed uniformi. Come è avvenuto per il Fascicolo sanitario
elettronico, anche in questo caso l’Autorità ha svolto un ruolo di supplenza
in attesa di una legislazione adeguata.

Questi i punti principali stabiliti dalle Linee guida: L’adesione al
servizio dovrà essere facoltativa e il referto elettronico non sostituirà
quello cartaceo che rimarrà comunque disponibile. L’assistito dovrà dare il
suo consenso sulla base di una informativa chiara e trasparente che spieghi
tutte le caratteristiche del servizio di "refertazione on line". Il referto
resterà a disposizione on line per un massimo di 45 giorni e dovrà essere
accompagnato da un giudizio scritto e dalla disponibilità del medico a
fornire ulteriori indicazioni su richiesta dell’interessato.
Per fornire il servizio, le strutture sanitarie pubbliche e private dovranno
adottare elevate misure di sicurezza tecnologica (utilizzo di standard
crittografici, sistemi di autenticazione forte, convalida degli indirizzi
e-mail con verifica on line, uso di password per l’apertura del file) e, nel
caso offrano la possibilità di archiviare e continuare a consultare via web
i referti, dovranno anche sottoporre ai pazienti una ulteriore specifica
informativa e acquisire un autonomo consenso. Le Linee guida emanate dal
Garante tengono conto delle osservazioni e commenti formulate da organismi e
professionisti sanitari pubblici e privati, medici di base, pediatri,
organismi rappresentativi, associazioni di pazienti.




http://www.forumhealthcare.it/upload/21122009151310images.jpg

NOTIZIE IN PILLOLA -segnalate da CATERINA

Ssn riduce spesa per i farmaci, - 0,2% nei primi 8 mesi del 2009
 
http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/pubblicit-farmaci/pubblicit-farmaci/stor_6997193_22580.jpg


Sono i dati resi noti da Federfarma, la Federazione nazionale dei titolari
di farmacia italiani Magazine» Stile di vita italiano e benessere

Continua a calare la spesa farmaceutica netta a carico del Servizio
sanitario nazionale (Ssn) che, nei primi otto mesi del 2009, ha fatto
registrare una diminuzione dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, a fronte di un aumento del numero delle ricette del 2,9%. Sono i
dati resi noti da Federfarma, la Federazione nazionale dei titolari di
farmacia italiani.

L'aumento del numero delle ricette, costante ormai da alcuni anni -
sottolinea Federfarma - può essere correlato, tra l'altro, al calo del
numero dei ricoveri, diminuiti nel 2008 dell'1,7%, in conseguenza di un
maggior ricorso all'assistenza farmaceutica territoriale. Nel periodo
gennaio-agosto 2009 le ricette sono state oltre 377 milioni, pari a 6,33 per
cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state
oltre 690 milioni, con un aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del
2008. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 11,6
confezioni a carico del Ssn. Nel mese di luglio 2009, la spesa farmaceutica
netta convenzionata Ssn è diminuita del 2,1% rispetto a luglio 2008, mentre
il numero delle ricette è aumentato del 2,9%; nel mese di agosto la spesa è
diminuita del 2,2%, mentre il numero delle ricette è aumentato del 3,6%.

L'andamento della spesa nei primi otto mesi del 2009 è il risultato di un
costante incremento del numero delle ricette e di un contestuale calo del
valore medio delle stesse (-3,1%): si prescrivono più farmaci, ma di prezzo
mediamente più basso. Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi
varate dal Governo e dall'Aifa dal 2006 e al crescente impatto del prezzo di
riferimento per gli equivalenti, in seguito alla progressiva scadenza di
brevetti e alle misure regionali. Tra queste, l'estensione in diverse
Regioni del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica
(misure che, come previsto dalla legge 222/2007, non potranno più essere
introdotte); la reintroduzione (Abruzzo, Campania, Lazio e, dall'8 maggio
2009, Calabria) o l'appesantimento (Sicilia) del ticket; la distribuzione
diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle Asl.

Le farmacie - evidenzia Federfarma - continuano a dare un rilevante
contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli
equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali
erogati in regime di Ssn, anche con lo sconto al Ssn. Nei primi otto mesi
del 2009 le farmacie hanno garantito, proprio con lo sconto, un risparmio di
circa 400 milioni di euro, ai quali si aggiungono oltre 50 milioni di euro
derivanti dal pay-back attivato a carico delle farmacie a decorrere dal
primo marzo 2007.

Da ottobre 2009, a tali oneri si aggiunge il contributo aggiuntivo
temporaneo dell'1,4% a carico delle farmacie, previsto dal decreto-legge
39/2009, convertito nella legge 77/2009, che rischia di compromettere
definitivamente la situazione economica delle farmacie, già assai critica,
precisa Federfarma, secondo cui è bene ricordare che lo sconto a carico
delle farmacie aumenta all'aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che
i margini reali dell'esercizio siano regressivi rispetto al prezzo. Mentre
le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato Ssn
godono di una riduzione dello sconto dovuto al Ssn. A seguito degli
interventi regionali sui ticket, l'incidenza sulla spesa lorda delle quote
di partecipazione a carico dei cittadini è passata dal 4,9% dei primi otto
mesi del 2008 al 6,2% dei primi otto mesi 2009. Nelle Regioni con ticket più
incisivo le quote di partecipazione hanno un'incidenza sulla spesa lorda tra
il 7,2% e il 9,8%.

Il calo di spesa, nei primi otto mesi del 2009 - evidenzia ancora
Federfarma - è particolarmente evidente nel Lazio (-6,1%) e in Sicilia
(-3,7%), interessate da piani di rientro dal deficit e che hanno adottato
misure di contenimento della spesa molto drastiche, con particolare
riferimento al potenziamento della distribuzione di medicinali acquistati
dalle Asl direttamente agli assistiti o tramite le farmacie convenzionate
sulla base di specifici accordi. Un sensibile calo di spesa si registra
anche in Calabria (-2,6%), dove la maggior parte dei farmaci transita per la
farmacia in regime di convenzione Ssn e che è l'unica tra le Regioni
italiane a far registrare una diminuzione del numero delle ricette (-2,9%),
dopo l'eliminazione della monoprescrizion

mercoledì 27 gennaio 2010

CHI E' L'AMURI - di S. MIGLIORE

A furor di lettori (si fa per dire) , eccovi una poesia dialettale del nostro amico e poeta Totò


http://fc05.deviantart.com/fs27/i/2008/128/0/0/Amore_su_carta_by_Bageisha.jpg


Si addumanni a un Picciriddu chì è l’amuri ?
Iddu ‘nnuccenti t’arrispunni ……..  A MAMMA .
Si addumanni a un Carceratu chì è l’amuri ?
Iddu dispiratu t’arrispunni ……. A LIBERTA’.
Si addumanni a un Surdatu chì è l’amuri ?
Iddu scantatu  t’arrispunni ……..  A PACI .
Si addumanni a nà Picciuttedda chì è l’amuri ?
Idda tutta priata  t’arrispunni ……..  LU ME ZITU.
Si addumanni a nà Monaca  chì è l’amuri ?
Idda continannu a prigari t’arrispunni ……..  U SIGNURI .
Si addumanni a un Fimminaru  chì è l’amuri ?
Iddu ridennu arricriàtu t’arrispunni ……..  A FIMMINA .
Si addumanni a nù Scenziatu chì è l’amuri ?
Iddu tuttu seriusu  t’arrispunni ……..  L’UNIVERSU .



Si addumanni a un Malatu  chì è l’amuri ?
Iddu suffriennu  t’arrispunni ……..  A SALUTI .

Ma si addumanni a stu poviru Pueta chì è l’amuri ?
Iddu nun ti rispunni comu t’aspietti ……………… A PUESIA
Ma ti  rispunni :  l’amuri è ccà dintra lu me cori………… sempri ccù MIA .


http://nadiaconsani.myblog.it/media/01/02/1405128518.jpg

TRADUZIONE

CHE COSA E’ L’AMORE
Se chiedi a un Bambino cos’è l’amore  ?
Lui innocente ti risponde ……… LA MAMMA.
Se chiedi a un Carcerato cos’è l’amore  ?
Lui innocente ti risponde ……… LA LIBERTA’.
Se chiedi a un Soldato cos’è l’amore  ?
Lui spaventato ti risponde ……… LA PACE
Se chiedi a una Giovinetta cos’è l’amore  ?
Lei tutta contenta ti risponde ……… IL MIO FIDANZATO.
Se chiedi a una Monaca cos’è l’amore  ?
Lei continuando a pregare  ti risponde ……… IL SIGNORE
Se chiedi a un Don Giovanni cos’è l’amore  ?
Lui ridendo soddisfatto  ti risponde ……… LA FEMMINA.
Se chiedi a uno Scienziato  cos’è l’amore  ?
Lui tutto serioso ti risponde ……… L’UNIVERSO

http://www.pegasoinstitute.com/assets/images/AmoreUniverso.jpg
Se chiedi a un Malato cos’è l’amore  ?
Lui soffrendo ti risponde ……… LA SALUTE.

Ma se chiedi a questo povero Poeta cos’è l’amore ?
Lui non ti risponde come ti aspetti ………. LA POESIA
Ma ti risponde : l’amore è qua dentro il mio cuore……… sempre con ME.


 TOTO'


 

27 GENNAIO..PER NON DIMENTICARE...

Video in memoria delle oltre 6 milioni di persone(ebrei, disabili, malati, omosessuali, zingari) trucidate nei campi di concentramento sotto la dittatura nazista...Perchè tragedie del genere che sono la vergogna del genere umano non capitino mai più....



« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi»
(Primo Levi-Se questo è un uomo)


 Annamaria...a dopo

martedì 26 gennaio 2010

BACI REALI BACI VIRTUALI, da Enzo!


http://digilander.libero.it/er.cl/Bacio_al_computer.gif

BACI REALI BACI VIRTUALI
ovvero Le conquiste in chat line




Parto con delle domande, e le faccio subito alla mia unica lettrice. Così mi viene più facile il dialogo. Ecco le domande
Gentile e immaginaria lettrice:
a) supponiamo che tu sogni;
b) supponiamo che nel sogno ti appare un uomo;
c) supponiamo che quest'uomo ti piace;
d) supponiamo che siete nel luogo "sicuro" da sguardi indiscreti;
e) supponiamo che in questo ipotetico luogo ci sia l'atmosfera giusta per un "incontro sex-amoroso;
f) supponiamo che l'incontro sia "gratificante" con conseguente fase orgasmica, cosa che potrebbe anche non accadere;
tutto ciò promesso, ti domando:


TI VERGOGNERESTI O RITERRESTI DI AVER COMPIUTO UN ATTO IMMORALE, AVENDO FATTO L'AMORE COSI'?


L'atto d'amore, se fatto con la persona giusta e se e' compiuto con piacere e col consenso reciproco delle persone che vi partecipano, e' un atto d'amore e di sesso, nel senso più elevato del termine e di elevatissima considerazione emozionale. Il aggiungo che l'atto d'amore IN TUTTI I MODI (reale o virtuale) riveste i caratteri di una donazione reciproca e sublime. Non esiste una "donazione" più valida dal punto di vista umano. Qualcuno potrà obbiettare: ma i navigatori-amanti (o meno) sono fisicamente lontani. Ci si domanda, l'atto d'amore, per una questione di distanza fisica, diventa immorale?
Ogni persona ha il diritto di esprimere il "suo modo di amare" nel modo rispettoso per gli estranei e appagante e gratificante per il partner.
E aggiungerei, avete mai pensato che due persone possono essere, per loro disgrazia, invalidi in una inseparabile carrozzella? e fisicamente lontani per qualche ragione o causa? Costoro, dunque, hanno perso il diritto a delle effusioni d'amore "virtuale"?
Sono convinto che all'amore possono attingere anche loro.
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Proseguiamo, gentile lettrice, e parliamo delle chat line. Ormai, se ne sono dette tante sulle chat line. Anch'io, voglio aggiungere un contributo.
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Le chat line, dunque, si sono imposte come mezzo per trovare l'anima gemella o un partner trasgressivo con cui condividere una breve storia di amore, sesso e passione.
Secondo le statistiche, pare che siano in netto aumento i matrimoni tra "chattatori" (ingl.
chatters) e che la metà delle persone che s'incontra su Internet, dopo appena 2.3 settimane decida di conoscersi "dal vivo".
E', dunque, irrinunciabile conoscere le strategie a cui ricorrere se si opta per la conquista virtuale, a prescindere dalla speranza che sfoci in una relazione di tipo tradizionale o, quantomeno, più reale. Le chat line possono essere definite luoghi virtuali per incontri. La dinamica te la risparmio perché e' nota quasi alla totalità degli utenti di PC. La conversazione via chat, se l'interlocutore è intellettualmente vivace, e se i dialoganti sanno destreggiarsi con l'italiano scritto e hanno voglia di "giocare", regala vibrazioni e sensazioni di grande intensità, addirittura difficili da ottenere mediante una conversazione telefonica.
Non c'è quindi da meravigliarsi che tanta gente s'innamora e arrivi a sposarsi grazie a una chat line. Così come non deve stupire che molte persone arrivino a fare sesso virtuale, sempre per mezzo di Internet. Basta, infatti, fermarsi a riflettere sul fatto che è proprio il cervello, che i messaggini stuzzicano prepotentemente, la sede dell'innamoramento, nonché il centro in cui nasce il desiderio sessuale.


COSA FARE PER FARE INCONTRI:
Per incuriosire qualcuno via chat, fino a indurlo a incontrarvi nel mondo reale o, addirittura, per suscitare in lui sentimenti d'amore e desiderio non ci si può di sicuro affidare al caso. Una certa abilità è d'obbligo, così come è senza dubbio utilr conoscere i piccoli segreti che aiutano a fare breccia nel cuore di un interlocutore. Di seguito detto alcune regole che il seduttore o la seduttrice virtuale dovrebbero seguire per mettere a segno i loro progeti di conquista.


1- Negli sms fate largo uso di frasi a doppio senso, ma state molto attenti a non eccedere e a non superare i limiti imposti dal buon senso e dal buon gusto.


2- Utilizzate a piene mani il senso dell'umorismo, perché l'arma vincente e' proprio costituito dalla capacità di far sorridere interlocutore al di là dello schermo.


3- Create tra voi e lui una calda corrente di simpatia.


4- Chiedete all'altro di raccontare qualcosa che lo riguarda.


5- Fate uso di frasi semplici ed efficaci; non siate prolissi.


6- Evitate parole altisonanti: i periodi ingarbugliati.


7- Utilizzate frasi di grande effetto emotivo.


8- Non agite in modo da bruciare le tappe, e non premete per incontrarvi subito.


9- Assaporate la tensione piacevole e sfibrante del colloquio.


10-Non usate troppe maschere, non mentite su voi stessi ma, anzi, cercate di dare di voi limmagine più vera. In questo modo, sarete sicuri che il vostro partner virtuale s'innamori proprio di voi e non di quello che erroneamente crede che voi siate.


LE MOSSE DA NON FARE:
Così come esistono strategie di conquista virtuali assai efficaci, ci sono mosse assolutamente sbagliate o quantomano controproducenti, che possono irritare, spaventare, annoiare il potenziale partner e indurlo a fuggire. Eccole:
1- Non digitate mai frasi volgari o troppo eccessive o che potrebbero essere fraintese, risultando offensive.
2- Non chiedete ragguagli sull'età o descrizioni fisiche troppo dettagliate.
3- Non scoprite subito il vostro gioco se è quello di incontrare qualcuno da portare a letto, o anche più innocentemente, da sposare.
4- Non sollecitate un incontro dal vivo prima di aver creato una certa sintonia mentale.
5. Non insistete per avere il numero di telefono del vostro interlocutore se questo fa resitenza o, comunque, si dimostra perplesso a fronte della vostra richiesta.
6- Non inondate il vostro partner virtuale di foto e file vari, a meno che non sia lui stesso a sollecitarne l'invio.

7- Non piantate le conversazioni a metà, chiudendo la chat line senza prima aver salutato.
8.- Non sollecitate appuntamenti on line, almeno all'inizio della conoscenza.
9- Non fate pettegolezzi on line, specificando nomi e cognomi, perché le gaffe sono sempre in agguato e potrebbero farvi perdere in un batter d'occhio l'oggetto virtuale del vostro desiderio reale.
10- Non fidatevi di chi vi professa amore a prima vista e non promettete nulla di quanto ancora non sapete se potrete mantenere.


ENZO 
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False e-mail della Croce Rossa per donazioni Haiti-notizia segnalata da Caterina

          
http://risparmioemutui.blogosfere.it/images/carte-di-credito-revolving.jpg

- Una falsa mail per aiutare i terremotati di Haiti si sta
rivelando una trappola per gli utenti di internet. La mail con il logo falso
della Croce Rossa Italiana e di Poste italiane, invita gli utenti a donare a
favore delle migliaia di sfollati

Si tratta però di messaggi di phishing che hanno l'obiettivo di rubare i
dati personali degli utenti in modo da poter accedere ai loro conti
correnti. Sulle false mail sta indagando la polizia postale di Pescara che
ha già verificato che il messaggio di posta ricalca fedelmente il messaggio
contenuto nella pagina ufficiale del World food programm.

Nella mail si invitano gli utenti di internet a cliccare su un link che
rinvia ad un sito in cui è possibile per gli utenti effettuare la donazione,
attraverso il conto corrente on line. Ma in realtà il link, sottolinea la
polizia, conduce ad una pagina creata con l'unico obiettivo di carpire i
codici di conto corrente on line degli utenti. La polizia invita i cittadini
che dovessero ricevere questa o altre mail simili di segnalarle alla polizia
postale e delle telecomunicazioni e ricorda che, per evitare di incorrere
nel fenomeno del phishing, è fondamentale non rispondere mai a richieste di
informazioni personali arrivate sulla casella di posta elettronica.

METEO.. e musica



































SARA, PER TE...(bella festa ieri sera!!!)




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lunedì 25 gennaio 2010

BENVENUTA CATERINA!

Questa mail che andrete a leggere mi è stata inviata da una nuova amica del blog. Il suo nome è Caterina ,ed è lei che espressamente mi ha chiesto di pubblicarla per portare la sua testimonianza di come la vita può essere avversa ma allo stesso tempo darci la forza di reagire  e scoprire che  anche in un percorso spinoso si può risorgere . Mi hai chiesto di fare eventuali correzioni , ma va benissimo così!..Ti abbraccio

http://www.paceediritti.it/wcm/pace_diritti/sezioni_primopiano/primo_piano/studenti_disabili/studenti_disabili.gif

Ciao Annamaria, sono molto contenta di averti conosciuto per telefono. Mi hai chiesto di scrivere un pensiero sulla figura, argomento non facile  un pensiero che esce dal cuore di una persona, come me


Sono nata in Provincia di Bari  nel 1949 e sono disabile dall'età di due, dopo tanti problemi che ho provato sulla mia pelle, so solo che il dolore è dolore, ma quello morale e stato più duro per me, per colpa della mia disabilità, una tetraparesi spastica
Vi sono delle cicatrici che raccontano i miei interventi, le mie gambe non mi fanno male, ma fino a qualche anno fa camminavo, non vogliono più collaborare, io cerco di incoraggiarle dico a loro di non dare retta a colui che le ha messe in discussione però non si fanno tanto convincere, cosi da diversi anni mi sposto in carrozzina, quando esco uso quella elettrica . Ciascuna delle manifestazioni di questi doni, quindi, ha una dimensione sociale che alla luce di questo principio, di vita fa nuovamente trasformando col un soffio del suo vento in un dono,  e illuminare la stanza buia del mio cuore. Perciò, quando nel corpo , tormentato dalla sofferenza  per me e stata più quella morale che fisica,
Però, strano a dirsi, quando i medici parlano con i miei genitori, sostengono che ero "sveglia", "intelligente", "molto portata per lo studio cinquataquattro anni fa a noi disabile a scuola non volevano vedere neanche l'ombra, ho imparato grazie a non e mai troppo tardi in TV.  A volte affiorava nella mia mente la domanda Perché? Perché proprio a me? Perché gli altri corrono, lavorano, godono questo mondo, seguono una carriera, formano una famiglia, ed io restavo immobile? Perché sono impotente, inutile, inchiodata ad una carrozzina, o comunque sono limitata nei miei movimenti e alterata nel mio aspetto?. alla luce di questo principio, di vita fa nuovamente centro trasformando col un soffio del suo vento se la porto via.





Io ero e sono forte ma il dolore morale, fa più male perché non esistono alcuna risposta su cosa fare. Una malattia da cui bisogna guarire, una malattia dell'anima che divora chi la indossa, come fosse un mantello che separa se stessi dal mondo, dalla gioia di un istante, dalla meraviglia della vita, dai misteri dei cuori degli uomini.

Un giorno del 1977 un angelo mi ha donato il coraggio di reagire e di usci da quella situazione di disaggio, andare via di casa è stata la mia salvezza e una grande speranza, scrissi Aldo Moro che era ministro del consiglio grazie a lui, che mi fece ricoverare in istituto in  Provincia di Macerata sei anni di ricovero sono uscita, più forte di prima  per badare a me stessa

Dopo lunga convivenza mi sono sposata anche lui disabile, ma con un cuore grande capace di capirmi e rendendomi felice per la prima volta nella mia vita, ma il destino ancora una volta e stato crudele se la portato via per un male incurabile, lasciandomi  di nuovo da sola.

 Ma oggi posso dire che mi manca tutto di lui, mi diceva sempre tu sei forte ai sempre lottato nella tua vita, devi andare sempre avanti con coraggio e serenità.

Dopo un anno dalla sua morte posso dire che sono serena perché mi rendo conto che la vita va vissuta nel bene, e nel male, nel mio distino ho sempre lottato e lotterò finche DIO lo vorrà.

 Per me l' amicizia, e l'amore è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza, emozioni, complicità e perché è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta d'intimità; si può camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, centinaia di migliaia di chilometri.

Ti lascio con una grande emozione nel cuore.

Un forte abbraccio ciao a presto

Cara per favore correggilo tu perché ci sono molte errori secondo me. Grazie


Caterina

Eccoti la canzone che mi hai chiesto..L'IMMENSITA'..a presto e con affetto da tutti noi CATERINA!







ANNAMARIA...a dopo