Avete dimenticato piccoli ma significativi particolari della vostra infanzia? O più semplicemente avete problemi con la memoria a breve termine, con nomi, numeri, indirizzi o cose importanti da chiedere o riferire? Non disperate, una ricerca americana potrebbe presto restituirci in modo definitivo ogni ricordo perso. Avete capito bene: un gruppo di ricercatori del Scripps Research Institute, in Florida, ha individuato la sostanza responsabile della formazione della memoria. Trattasi della miosina II, una proteina presente all’interno dei muscoli striati e responsabile del movimento e della crescita delle cellule. «Tramite i nostri studi – ha spiegato Gavin Rumbaugh, professore del Dipartimento di Neuroscienze dello Scripps Research Institute – stiamo per individuare le vie di segnalazione che attivano la miosina II nel cervello. A quel punto potremo sviluppare nuovi trattamenti per ripristinare la memoria e aiutare le persone che soffrono di disturbi cognitivi, come ad esempio l’Alzheimer».
La scoperta potrebbe davvero essere rivoluzionaria. «La miosina II – ha proseguito Rumbaugh – è implicata nell’incremento dei neuroni actina-F, polimeri che incidono sulla crescita e la trasmissione delle sinapsi, un processo utilizzato dal cervello per registrare le nostre esperienze». Attivando la miosina II attraverso la stimolazione cerebrale, in altre parole, migliorerebbe la comunicazione tra neuroni e di conseguenza la memoria dell’uomo. «Per fissare ricordi e informazioni il cervello attiva moltissimi processi cerebrali – ha concluso il professore – Se qualcuno viene interrotto, i dati non sono stabilizzati e vengono dimenticati. In tal senso la miosina II è fondamentale perché funge da regolatore centrale del processo: se riusciamo a controllarla attraverso i farmaci, potremmo governare i nostri ricordi».
Annamaria... a dopo
E allora giù con dosi massicce di miosina. O no?
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