il fatto 
  Roma sconvolta nei giorni scorsi  dagli incidenti fra manifestanti e forze del’ordine. Una situazione  fuori controllo in cui frange estreme del movimento degli studenti hanno  cercato di assalire Montecitorio e si sono poi riversate per le vie del  centro incendiando vetture, sfasciando vetrine e assalendo i blindati  dei poliziotti. 
Che hanno reagito con cariche. Gli incidenti si sono scatenati quando si è appreso che la Camera aveva votato la fiducia al governo Berlusconi. Gruppi di giovani che dal Pincio hanno lanciato centinaia di pietre su chiunque passasse da piazza del Popolo. “Diverse auto bruciate in via Ferdinando di Savoia, dove un gruppo di ragazzi ha sfondato una vetrina della banca Unicredit e ha fatto irruzione nell’istituto di credito. Bruciati alcuni cartelloni.
Che hanno reagito con cariche. Gli incidenti si sono scatenati quando si è appreso che la Camera aveva votato la fiducia al governo Berlusconi. Gruppi di giovani che dal Pincio hanno lanciato centinaia di pietre su chiunque passasse da piazza del Popolo. “Diverse auto bruciate in via Ferdinando di Savoia, dove un gruppo di ragazzi ha sfondato una vetrina della banca Unicredit e ha fatto irruzione nell’istituto di credito. Bruciati alcuni cartelloni.
                             23 abbagli
DUCKY: Enzo, hai saputo di quello che è successo a Roma?
ENZO: Certo, una cosa drammatica.
DUCKY: Ho letto al televideo e mi sono trascritto il testo.
ENZO: Leggo. “Il ministro della giustizia, Angelino Alfano, ha inviato    ispettori ministeriali per eseguire degli accertamenti sulle     scarcerazioni dei 23 manifestanti fermati dopo gli incidenti di Roma.
Per il “ragazzo con la pala”, invece, il gip del tribunale dei minori di   Roma, Domenico De Biase, ha predisposto la “permanenza in casa”. Il   giovane, figlio di un ex leader di Autonomia operaia, era stato    fermato il 15 dicembre.
DUCKY: E’ tutto?
ENZO: Sì. 
DUCKY: Allora ti dico subito che il ministro ha fatto bene a mandare gli    ispettori ministeriali: loro devono accertare come sono andati i fatti.
ENZO: Tieni presente che gli ispettori forse hanno visto quello che  
succedeva,  alla TV.
DUCKY: Non tutti. Può darsi che non tutti erano alla TV, ma che altri o chissà   quanti erano anche in mezzo alle forze dell’ordine.
ENZO: Esaminiamo i fatti, c’era un corteo  che avanzava…avanzava     “pacificamente”.  Poi improvvisamente è scoppiato il finimondo…poi i   le forze dell’ordine,  attente, guardinghe e tese,  si sono accorti che   piovevano dall’alto sassi,  randelli, oggetti di vario genere. 
DUCKY: Quelli in gergo tecnico si chiamano “IFO” cioè Identified Flying    Objects, Oggetti Volanti Identificati. 
ENZO: Le Forze dell’Ordine, in mezzo al disordine, non hanno l’ordine di   menare, ma di difendersi.
DUCKY: Mi dici per favore COME si dovrebbero difendere…porgendo un    biglietto da visita, o un tesserino? I protestanti, stanchi di  fare la   protesta pacifica, hanno, tra le altre nefandezze, lanciavano, badi    bene, non parallelepipedi di spugna, ma  di …roccia, insomma SASSI.
ENZO: Mezzi di privati cittadini, mezzi di trasporto della Polizia,     incendiati…!
DUCKY: E non per autocombustione! Aggiungi i negozi danneggiati.
ENZO: Le forze dell’ordine hanno portato via 23  ragazzi.
DUCKY: Hanno fatto bene il loro dovere per essere giudicati.
ENZO: I giudice si sarà detto: “Quei 23 ragazzi, bontà loro, si sono trovati  al lato di un corteo; hanno pensato di unirsi agli altri pacifisti    protestanti; ogni tanto trovavano a terra dei randelli e se li tenevano  qualora fossero stati aggrediti; poi hanno trovato dei caschi e se li   sono messi in testa pensando di essere brutti, sai com’è, uno vuole   nascondere i difetti.
DUCKY Avrà pensato pure che quei “ragazzi nervosi” stanno sempre chiusi   in casa, non fanno ginnastica, e allora si sono sfogati con tanta    animosità. 
ENZO: Danni tanti agli automezzi…ai negozi  e anche a  protestanti e ad    agenti.
DUCKY:     Non farmi ridere, Enzo; la cosa e’ seria. Il giudice ha anche pensato che gli automezzi erano vecchi e che erano da portare allo “scasso”, pardon demolitore;
ENZO: E i negozi danneggiati?
DUCKY: Quelli erano da restaurare e i prodotti erano articoli scaduti.
ENZO: Il giudice…
DUCKY: Sai, mi fa un senso pronunciare questa parola…comunque…dicevi?
ENZO: Dicevo che il giudice ha rimesso in libertà 22 ragazzi, perché bravi, e   di  1 (uno), visto con una pala in mano – forse pensava che sarebbe   nevicato -  è stato molto più severo… deve restare a casa…poverino,
che pena stare  chiuso in casa: nel linguaggio giuridico il lessico di   registro è…”permanenza in casa”.
DUCKY: Enzo, diciamocelo chiaramente, di giudici  “buoni” ce ne sono    tanti,  ma proprio tanti farebbero meglio a cambiare mestiere.
ENZO
Annamaria... a dopo
 
Annamaria... a dopo



 
.jpg) 
.jpg) 
La vostra cronaca è gustosa, i fatti un po' meno. Ma andiamo avanti.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina