La Rai abolisce un programma su Vittorio Bachelet, ennesima vergogna!
«La Rai ha cancellato la puntata della trasmissione religiosa "A sua immagine" dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo della morte». lo ha reso noto il figlio di Vittorio Bachelet, Giovanni, deputato del Pd, che era stato intervistato per la realizzazione della trasmissione.
La trasmissione, registrata una settimana fa, sarebbe dovuta andare in onda, secondo quanto riferito da Bachelet, oggi pomeriggio alle 17 su Raiuno.
«Abolita - aggiunge Bachelet, a margine di "Manifutura" a Pisa - perchè conteneva un deputato pd, cioè me». «sono stupito e il conduttore del programma che mi ha comunicato la cancellazione lo era più di me - racconta Giovanni Bachelet -. si trattava di una trasmissione di ricordo di mio padre, in occasione dei trent'anni, che cadevano ieri, 12 febbraio, della sua morte. Non si è naturalmente parlato di politica e del mio partito, e io non sono candidato».
Ed è subito polemima. "E' una vergogna", dice Rosi Bindi, vicepresidente della Camera e presidente del Pd. Alla presenza del Presidente della Repubblica, ieri è stato ricordato l`impegno civile ed ecclesiale di un servitore leale dello Stato che ha dato la vita per testimoniare i valori più alti della Costituzione. Oggi la Rai cancella la trasmissione 'A sua immagine' dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo anniversario della sua morte perché non può andare in onda la testimonianza del figlio Giovanni, deputato del Pd». «Una decisione vergognosa gravissima che offende la dignità di una famiglia e il sacrificio di Bachelet - denuncia Bindi -. La puntata era prevista per questo pomeriggio, non se ne farà nulla per rispettare un grottesco regolamento di 'impar condicio,' quando non è ancora neppure iniziata la campagna elettorale vera e propria». E Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa, sottolinea: " «Lo zelo della burocrazia genera mostri. Oggi il servizio pubblico cancella incredibilmente il ricordo di Vittorio Bachelet a 30 anni dal suo assassinio per una cieca applicazione dei regolamenti. C'è da sperare che, in un soprassalto di ragionevolezza, la Rai ricordi qual è la sua funzione».
La trasmissione, registrata una settimana fa, sarebbe dovuta andare in onda, secondo quanto riferito da Bachelet, oggi pomeriggio alle 17 su Raiuno.
«Abolita - aggiunge Bachelet, a margine di "Manifutura" a Pisa - perchè conteneva un deputato pd, cioè me». «sono stupito e il conduttore del programma che mi ha comunicato la cancellazione lo era più di me - racconta Giovanni Bachelet -. si trattava di una trasmissione di ricordo di mio padre, in occasione dei trent'anni, che cadevano ieri, 12 febbraio, della sua morte. Non si è naturalmente parlato di politica e del mio partito, e io non sono candidato».
Ed è subito polemima. "E' una vergogna", dice Rosi Bindi, vicepresidente della Camera e presidente del Pd. Alla presenza del Presidente della Repubblica, ieri è stato ricordato l`impegno civile ed ecclesiale di un servitore leale dello Stato che ha dato la vita per testimoniare i valori più alti della Costituzione. Oggi la Rai cancella la trasmissione 'A sua immagine' dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo anniversario della sua morte perché non può andare in onda la testimonianza del figlio Giovanni, deputato del Pd». «Una decisione vergognosa gravissima che offende la dignità di una famiglia e il sacrificio di Bachelet - denuncia Bindi -. La puntata era prevista per questo pomeriggio, non se ne farà nulla per rispettare un grottesco regolamento di 'impar condicio,' quando non è ancora neppure iniziata la campagna elettorale vera e propria». E Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa, sottolinea: " «Lo zelo della burocrazia genera mostri. Oggi il servizio pubblico cancella incredibilmente il ricordo di Vittorio Bachelet a 30 anni dal suo assassinio per una cieca applicazione dei regolamenti. C'è da sperare che, in un soprassalto di ragionevolezza, la Rai ricordi qual è la sua funzione».
Non so se sia l'ennesima vergogna ma questa è davvero una vergogna.
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