Un'agenzia giornalistica veneta ( la Nuova Venezia ) riporta la notizia che
il nuovo regolamento sulle graduatorie degli alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) apre alle coppie di fatto. "Quindi anche a quelle omosessuali , come dice l'assessore Mara Rumiz - a condizione che un atto ne attesti la coabitazione"
Queste alcune delle novità introdotte nei criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare adottate dal Consiglio comunale, che ha approvato due emendamenti presentati dal consigiere di Rifondazione comunista, Sebastiamo Bonzio. Per quanto riguarda le coppie o famiglie di fatto - che esibiscano la certificazione rilasciata dall’anagrafe comunale che attesti una coabitazione già in atto - il Comune riconosce loro 2 punti, per parificarle alle coppie unite dal vincolo del matrimonio, già «premiate» dalla normativa regionale.
La delibera non parla certo di coppie di fatto etero o gay, ma fa riferimento all’articolo 4 del dpr 223/89, che stabilisce come per «famiglia anagrafica» s’intenda quella composta da «persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune». «Non c’è dubbio che ricomprenda tutte le famiglie di fatto, anche omosessuali, a condizione che un atto ne attesti la coabitazione», chiarisce l’assessora alla Casa, Mara Rumiz, «in generale, si è inteso dare un incentivo alla formazione di nuove famiglie di residenti, dare loro una chance in più, si tratti di coppie sposate o no».
Con il secondo emendamento proposto da Rifondazione, chi faccia emergere - con una denuncia all’autorità giudiziaria - l’esistenza del proprio contratto di locazione in nero, avrà un punto riconosciuto in graduatoria. «Sono due modifiche importanti», sottolinea soddisfatto Sebastiano Bonzio, «una sul piano della giustizia civile, l’altra per la ricaduta sociale importantissima, per stimolare i proprietari a comportamenti virtuosi, rispettosi dei diritti degli inquilini e della fiscalità in generale».
Il Consiglio ha poi approvato un maxi-emendamento di giunta - concordato con la commissione Casa - con il quale vengono assegnati 7 punti aggiuntivi a chi è seguito dai servizi delle politiche sociali. Confermati inoltre - respingendo al mittente le proteste di Lega e Pdl - anche i 4 punti aggiuntivi punti già riconosciuti ai cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno,che si ricongiungono alla famiglia, e due punti agli emigranti di ritorno.
Approvata la delibera, entro febbraio sarà ora aperto il nuovo bando, per la formazione deglla graduatoria dalla quale attingere nelle prossime assegnazioni di alloggi comunali. «Altra novità è rappresentata dal fatto, che la graduatoria non sarà più chiusa e azzerata ogni 4, 5 anni», conclude l’assessora Rumiz, «ma sarà aggiornata di anno in anno, con le nuove domande, ricomprendendo anche sfrattati o famiglie con disagio abitativo».
Di contro, apprendo anche il disappunto del Patriarcato di Venezia
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(ASCA) - Venezia, - Il Patriarcato di Venezia e' contrario all'assegnazione di alloggi comunali a coppie gay. Lo fa sapere attraverso una nota. ''Di fronte alla delibera del Consiglio Comunale di Venezia che, nel nuovo regolamento per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, inserisce tra i beneficiari del punteggio necessario ad ottenere l'alloggio anche le famiglie anagrafiche ovvero quelle previste dallarticolo 4 del Dpr 223/89 (i nuclei composti da persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita', adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune), il Patriarcato di Venezia - considerando che viviamo in uno Stato laico, dove per laicita' si intende un valore positivo per il quale tutti, nessuno escluso, possono intervenire nella discussione pubblica - non puo' non esprimere il proprio disagio e la propria contrarieta'''. |
e Voi cosa ne pensate ..siete contrari o favoreli all'assegnazione di alloggi comunali alle coppie omosessuali?
Annamaria... a dopo
MA Sì, ASSEGNIAMO, ASSEGNIAMO. TUTTO E' LEGITTIMO, CHE IL COMUNE ASSEGNI E CHE LA CHIESA SI DISPIACCIA.
RispondiEliminaanche loro hanni il diritto di vivere
RispondiEliminaCiao anonimo, premetto che sono favorevolissima alle coppie di fatto gay! Detto questo , trovo il tuo commento fuori tema in quanto non è in discussione il loro diritto ad esistere, ma fare un passo in più riconoscendogli gli stessi diritti delle persone eterosessuali. Grazie, a presto ciaoooo
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