mercoledì 31 marzo 2010

Scena cult dal film "La 25° ora" di Spike Lee con Edward Norton e Rosario Dawson

 Fanculo

 



ll fatto che Fanculo sia un luogo meraviglioso è così radicato nell'anima umana che tutti si augurano un giorno di raggiungere tale luogo. Non è raro infatti che dopo una calda stretta di mano ci si rivolga il classico saluto "Vaffanculo!", abbreviazione di "Spero proprio che tu riesca finalmente ad andartene a Fare in Culo!".
Altra simpatica usanza è quella dell'accompagnare questo caldo augurio (come ci insegna il santo padre G. Mosconi) con una bella bestemmiona e con l'alzata del dito medio che oltre a far sentire al nostro interlocutore tutto l'affetto col quale ce lo mandiamo ha anche (si dice) l'effetto scaramantico di portare fortuna
Purtroppo si sa poco al giorno d'oggi circa la popolazione di Fanculo. Ma se solo immaginiamo che tutti quelli che avrebbero dovuto andarci, siano alla fine ivi giunti, dovrebbe contare una popolazione di milioni di persone... ma siccome non sappiamo niente di tutto ciò, possiamo basarci sulla popolazione di Roma e dire che ci sono "un sacco di persone"... .


Indicazioni per Fanculo.
Il territorio di Fanculo è composto da una città, Fanculo appunto, e da immense vallate tutte intorno, chiamate "Ridenti Vallate di Fanculo", le quali richiamano molti visitatori. Da una parte è presente il mare, con un arcipelago, "L'Arcipelago Vaffanculo" spesso visitato da VIP provenienti da tutto il mondo. La città più nota e popolosa è certamente Quel Paese; tutto il mondo, infatti, sa benissimo come andare a Quel Paese, ma non sempre gradisce andarci. Quel Paese è una rinomata meta turistica ed è sorprendentemente facile incontrare gente di propria conoscenza nonché numerosi VIP. Il modo più semplice per andare a Quel Paese è certamente attraverso il Grande Raccordo Anale, che permette di raggiungere tutte le più lussureggianti ed esclusive mete di Fanculo.
Tra le bellezze naturali, spiccano certamente le Verdi Chiappe Al Vento, due colline gemelle tagliate a metà dal Grande Raccordo Anale. Sulle Verdi Chiappe cresce una lussureggiante foresta di acacie pelose: la foresta è patrimonio dell'umanità e tutelata dall'ANU. Il clima di Fanculo è di norma temperato caldo, soprattutto nell'entroterra, ma sono frequenti anche le forti correnti di aria, che spirano normalmente dalle Verdi Chiappe al Vento (per questo anche sono dette "al Vento").




martedì 30 marzo 2010

ORMAI - da VICKY

Fiaba, sono ormai
le tue parole,
aquiloni spezzati dal
vento
http://sl.glitter-graphics.net/pub/1983/1983712la5go2e23r.gif
Sei passato come
un lampo nel cielo
svanito nel tuono

Adesso non ricordo
neppure il
tuo nome

solo due gocce di
pioggia
sul mio viso


VICKY

LE NOTIZIE SEGNALATE DA CATERINA

"Usato come sponsor Pdl: reclamano la privacy e poi violano le regole"

Una spiacevole sorpresa per Giulio Scarpati, attore, da sempre vicino alla sinistra: si è ritrovato usato nel dépliant elettorale di Marco Silvestroni, candidato sindaco ad Albano Laziale per il Pdl (sponsorizzato da Giorgia Meloni). Arrivato nelle case e visibile sul sito: alla pagina 6 dei «10 motivi per scegliermi», sopra la voce «Per le famiglie» è pubblicata la foto dell’attore nei panni di Lele in Un medico in famiglia. Un amoroso gruppo su prato con Francesca Cavallin (la cioccolataia Bianca nella popolare fiction Rai) e i bambini Tiziana, Gabriele e Iaia.

Come ha reagito quando si è visto come testimonial di un candidato Pdl?
«Che tristezza: la politica che diventa marketing; che non ha il coraggio delle sue idee e ricorre alle icone e al linguaggio della pubblicità e della tv, come se vendesse un prodotto».

Era completamente ignaro?
«Certo. E mi fa specie questo Pdl, che fa un inno alla difesa della privacy, alla riservatezza contro le intercettazioni, e invece un candidato compie una scorrettezza mettendo le immagini di un attore, un’attrice e dei bambini, nella sua brochure elettorale, non una riflessione sociologica su un giornale. Sono colpito da questa disinvoltura senza scrupoli, è una mancanza totale delle regole base. In effetti il centrodestra condivide sempre gli appelli di Napolitano alla calma, ma lo fa attaccando la sinistra. Si occupino dei temi reali senza usare l’arma della pubblicità, per giunta in modo scorretto».

Come se ne è accorto?
«In una mail sul mio sito una persona mi ha scritto: “Sono dispiaciuto, non pensavo che lei fosse con il Pdl...”. Se ne era accorta sua mamma. Io sono rimasto basito, e ho visto subito il sito di Silvestroni e la brochure. Partiranno azioni legali».

Nel «Medico» (UN MEDICO IN FAMIGLIA, LA FAMOSA FICTION DI RAI1 )la famiglia è allargata...
«Sì, non è proprio l’esempio di famiglia tradizionale. Però va sempre tutto bene, c’è un clima felice di famiglia serena, dove regna l’amore...».

Annamaria...a dopo

LE NOTIZIE SEGNALATE DA CATERINA


Tradito da moglie e fratello: lo scopre dopo la diagnosi di sterilità

Tradito dalla moglie e dal fratello. Ha scoperto di essere sterile dopo che l'ex moglie lo aveva denunciato per il mancato versamento degli alimenti al figlio. Così un operaio vicentino di 50 anni ha messo alle strette l'ex coniuge, 40enne, scoprendo che il bimbo di cui andava orgoglioso non era suo. La donna gli ha confessato tra le lacrime che lo aveva tradito con suo fratello, e dal quel rapporto era nato il bambino.

Venuta alla luce la vicenda - riferisce “Il Giornale di Vicenza” -, l'uomo è stato assolto dal tribunale con la formula che «il fatto non sussiste». Nell'udienza conclusiva il pm ha sottolineato, tra l'altro, «il vergognoso accanimento» della 40enne nei riguardi dell'ex marito. L'operaio infatti aveva saltato per alcuni mesi il versamento di 250 euro mensili per il ragazzino, dopo essere rimasto disoccupato. Ma lui non poteva essere il padre biologico del minore, come era stato accertato da un esame medico successivo che aveva accertato la sua condizione di sterilità.


ANNAMARIA...a dopo 

METEO ..e non solo


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lunedì 29 marzo 2010

I SOLITI IDIOTI- ritratto agrodolce dell'Italia-

I Soliti Idioti": un ritratto agrodolce dell'Italia e degli italiani visti attraverso la lente d'ingrandimento di archetipi e stereotipi.


Ogni giovedi sera  su MTV va in onda  la seconda serie del programma che racconta nevrosi, tic, luoghi comuni, usi e costumi di "persone comuni" in maniera dissacrante, grottesca ed irriverente, proprio come in una commedia di costume.

Nessuna volontà di critica né di giudizi e sentenze, ma molto divertimento e una buona dose di autocritica, per ridere di noi stessi, dei nostri malcostumi e della quotidianità.

 Problemi di comunicazione..


MAMMA ESCO- Sul cavalcavia..


i soldi in svizzera..


dolce attesa- in piscina


ANNAMARIA...ad dopo

relax

Se la guardiamo da vicino sembra un delfino ma se ci allontaniamo di circa 1 metro e mezzo dal PC vediamo una macchina.

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http://www.mondoglitter.it/divisori/divisori25.gif

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http://www.perlezze.com/CHIARA/pag2nuova/divisori15.gifhttp://www.perlezze.com/CHIARA/pag2nuova/divisori15.gif

aforismi di Paulo Coelho

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri
sogni.


Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.

Esistono due tipi di idioti: quelli che rinunciano a fare qualcosa perchè hanno ricevuto una minaccia e quelli che
pensano che faranno qualcosa perchè li stanno minacciando.

Certe persone vivono in lotta con altre, con se stesse, con la vita.
Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il 
copione alle proprie frustazioni.




http://irisbooks.it/files/2009/10/paulo-coelho.jpg

Nato a Rio de Janeiro il 24 agosto 1947, lo scrittore di fama mondiale Paulo Coelho dimostra fin da ragazzo, una sorta di avversione per le regole e, al tempo stesso, un bisogno quasi ossessivo di affermare la propria creatività.

Il padre Pedro è ingegnere, la madre Lygia, devota e religiosa: la famiglia appartiene al ceto borghese. Paulo vive in un appartamento nell'incantevole quartiere di Botafogo, e frequenta la scuola gesuita Santo Ignacio. Qui scopre la sua vera vocazione letteraria: vuole diventare uno scrittore. Vince il suo primo premio in un concorso scolastico di poesia. Ben presto si denota una chiara vocazione da artista in netto contrasto con il futuro da brillante avvocato deciso per lui dal padre. All'età di 17 anni, il padre, d'accordo con un amico medico, fa rinchiudere Paulo in manicomio. Ma questa soluzione per quanto drastica non distoglie il ribelle Paulo dai suoi obiettivi. Paulo entra poi in contatto con un gruppo di teatro e comincia a lavorare come giornalista. Il teatro rappresentava un'attivitá immorale per la borghesia dell'epoca. I genitori, nuovamente scossi, lo portano in ospedale per la terza volta.

Coelho attraverserà tutte le esperienze della sua generazione e tutte in modo estremo. "
Sarà estremamente politicizzato, marxista e guerrigliero. Estremamente hippy, fino a provare tutte le droghe. Estremamente spirituale, tanto da frequentare una setta dove la magia bianca si confonde con la nera. E sperimenta anche tutte le arti: fa teatro, fonda una rivista alternativa, scrive canzoni" (L'Espresso).

Nel 1971 Paulo Coelho incontra Raul Seixas, cantante e compositore; diventano grandi amici e Raul invita Paulo a scrivere i testi per le sue canzoni. Il primo album esce nel 1973 con il titolo "Khig-Há-Bangalo". Il secondo album esce nel 1974 ed è un successo capace di vendere oltre 600.000; per Paulo è la prima vera esperienza di guadagno. Nel 1976 Coelho compone più di sessanta canzoni con Raul Seixas contribuendo alla svolta del panorama rock brasiliano.
I due inoltre hanno fatto parte della "Società Alternativa", un'organizzazione che si opponeva all'ideologia capitalista, difendeva il diritto del singolo individuo a fare ciò che voleva, e praticava la magia nera.

In questo periodo Paulo e Raul pubblicano il "manifesto de Khig-há", in nome della libertà. La dittatura militare attivissima in quel periodo, li reputa sovversivi, e vengono arrestati e imprigionati. Raul esce presto, mentre Paulo rimane in cella più a lungo perchè considerato pericoloso "capo" di quella operazione editoriale. Due giorni dopo la sua scarcerazione Paulo viene fermato mentre cammina per strada e portato a un centro militare di tortura dove è trattenuto per vari giorni. La vicenda lo segnerà profondamente.

Dopo queste travagliate esperienze, tenta un percorso più tranquillo. Lavora alla casa discografica Polygram e nel 1977 si trasferisce a Londra. L'anno seguente ritorna in Brasile dove lavora per un'altra casa discografica, la CBS. Dopo soli tre mesi abbandona il lavoro.
Nel 1979 incontra Christina Oiticica, il grande amore della sua vita, che sposerà il 2 luglio 1980.
Paulo e Chris viaggiano in vari paesi europei, dove le esperienze raccolte costituiranno linfa per la produzione letteraria dello scrittore brasiliano.

Inizia a scrivere e i suoi testi, che parlano di forza individuale, riscuotono subito un grande successo. In breve tempo Paulo Coelho diventa così ricco da comprarsi ben cinque appartamenti. Lui stesso avrà modo di affermare di avere denaro a sufficienza per vivere tre reincarnazioni. Il suo esordio avviene nel 1986 con il libro "Diario di un mago", seguito un anno dopo, da "L'Alchimista". Quest'ultimo titolo vende 11 milioni di copie e viene tradotto in 44 lingue. In Francia "L'Alchimista" rimane in testa alle classifiche per trentatre settimane consecutive. Altri suoi successi sono "Il cammino di Santiago" (2001), "Monte Cinque" (1996), "Il manuale del guerriero della luce" (1997), "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto" (1994), "Veronika decide di morire" (1999, vincitore del Premio Bancarella 2000), "Il diavolo e la Signorina Prym" (2000), "Undici minuti" (2003), "Lo Zahir" (2005).

In totale Coelho ha venduto oltre 31 milioni di libri pubblicati in 150 Paesi, dal Giappone, all'Iran, alla Lituania, e tradotti in 56 lingue.

Per i contenuti dei suoi libri, che sono stati definiti "
stelle per chi cerca la luce nel proprio cuore o nell'infinito mistero dell'universo", il governo francese gli ha conferito nel 2000 la prestigiosa onoreficenza della Legione d'Onore.

Paulo Coelho è un eterno pellegrino, geniale nell'arte di trasmettere le sue esperienze utilizzando un linguaggio universale, semplice e immediato, capace di raggiungere il cuore di milioni di lettori.
La filosofia  e i temi trattati nei suoi libri sono diventati un punto di riferimento per le persone in cerca della propria strada e di nuovi modi per comprendere il mondo.
I critici apprezzano particolarmente questo suo stile poetico, realistico e filosofico così come quel suo "
linguaggio simbolico che non parla alla nostra testa ma al nostro cuore". I suoi racconti hanno il potere di ispirare i popoli. L'autore è diventato nel tempo una vero mito della letteratura mondiale.

Paulo Coelho è anche autore televisivo e giornalista; è autore di una rubrica domenicale su "O Globo", uno tra i quotidiani a maggior tiratura in Brasile. La rubrica si basa su storie che giungono da tutto il mondo e da culture diverse ed esprime i tratti fondamentali della filosofia di Coelho. È pubblicata anche in Messico, Argentina, Cile, Bolivia e Polonia.

Papa Giovanni Paolo II lo ha ricevuto in udienza nella città del Vaticano nel 1998. Coelho è stato il primo scrittore non musulmano a visitare l'Iran dopo la rivoluzione Islamica del 1979.
E' membro dell'Accademia Brasiliana delle Lettere, membro dell'istituto Shimon Perez per la pace, consigliere speciale dell'Unesco per i dialoghi interculturali e convergenze spirituali, membro della direzione della Schwab foundation for social Entrepreneuship.

I suoi ultimi libri si intitolano "La strega di Portobello" (2007), "Brida" (2008), "Il vincitore è solo" (2009).
Certe persone vivono in lotta con altre, con se stesse, con la vita.
Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il 
copione alle proprie frustazioni.

Annamaria...a dopo



RELAX..

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Per chi l'avesse perso..

Antonio Albanese : Lu pilu , un nuovo partito -

con l'onorevole Cetto Laqualunque

 


CHI SI PO’ FARI - di Totò Migliore

CHI SI PO’ FARI ( con  traduzione)
 
 
Chi si po’ fari

Quannu di notti c’è scuru
E ‘u suli a matina nun voli agghiurnari ?

Chi si po’ fari

Quannu veni di cianciri
E nun cci ‘hai cchiù lacrimi d’asciucari ?

Chi si po’ fari

Quannu fora c’è friddu
E nun cci ’hai cchiù focu ppi cuadiari ?

Chi si po’ fari

Quannu finisci l’amuri
E nun cci ‘hai cchiù vogghia di campari ?

TRADUZIONE

CHE SI PUO’ FARE

Che si può fare

Quando di notte c’è buio
E il sole la mattina non vuole sorgere ?

Che si può fare

Quando viene da piangere
E non hai più lacrime d’asciugare ?

Che si può fare

Quando fuori c’è freddo
E non hai più fuoco per riscaldarti ?

Che si può fare

Quando finisce l’amore
E non hai più voglia di vivere?
 
TOTO'

METEO...e non solo

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I SEGRETI DELLA COMUNICAZIONE - recensione di ENZO





I segreti della comunicazione

Nella vita privata e professionale

Autore:Marco Pacori

Genere: Psicologia sociale
Collana:Psicologia Per La Professione
Editore:De Vecchi
Lingua/Edizione: Italiano


Pagine: 160
Formato cm: 14,5 x 20,5
Edizione: 2007
 

RECENSIONE

Quante volte vi siete trovati  in situazioni in cui era importante fare colpo su una donna, oppure iniziare un certo discorso e non avete fatto che balbettare; non avete risposto nel modo giusto; quante volte avete fatto una gaffe?

In varie circostanze, in pubblico o in privato, non avete saputo agire, reagire, rispondere, ribattere, insistere, chiarire il vostro punto di vista. Quante volte non vi siete ritenuti all’altezza della situazione con una donna, con un uomo, con un vostro superiore gerarchico, con un’autorità?
In questo libro l’Autore M. Pacori dà risposte, suggerimenti, consigli sui seguenti momenti e/o situazioni, che si  sono presentati o che potrebbero presentarsi in futuro.
-          Perche’  non capiamo o non ci facciamo capire?
-          I messaggi del corpo:  come riconoscere i messaggi della voce, il linguaggio del corpo come rivelatore delle menzogne;
-          Le trappole della percezione:   segnali di tensione, di gradimento, di apertura, di attenzione e interesse;  segnali di rifiuto:  fastidio, stizza, perplessità, disprezzo; segnali di rifiuto: sfida o competitività, di aggressività repressa.
-          Corteggiamento e vita di coppia:  i rituali del corteggiamento; le caratteristiche della persona attraente; com’è che si sceglie “quella” persona e non un’altra? L’effetto degli “odori sessuali”;  le caratteristiche che rendono attraenti; Le tattiche per fare avvicinare l’altro; il corteggiamento attivo; sedurre con il contatto del corpo; i segnali di intesa.
-          Come migliorare la comunicazione della coppia: l’autostima, un bene prezioso nella coppia; il carattere; Le differenze tra i sessi nella sensibilità agli atti non verbali; “chi porta i panataloni”; I “mali” del rapporto; I rimedi per andare d’accordo; il litigio: quando ci vuole ci vuole; quando la coppia scoppia; le tracce del tradimento; la gelosia.


I RAPPORTI INTERPERSONALI CON GLI AMICI : 
      -con gli amici
      -nella vita sociale                                                                                      
      -con gli amici
Le caratteristiche dell’amicizia: le differenze nell’amicizia tra uomo e donna; una caratteristica del buon amico: l’empatia; l’amico vero; l’opportunista, cioè, il falso amico.

Come brillare nella vita sociale:  il primo contatto; parlare o lasciar parlare? I turni di conversazione; la flessibilità e la forma nella conversazione; il linguaggio del corpo del relatore.

  I rapporti sul posto di lavoro:  il colloquio di assunzione; come fare un’ottima
Impressione in sede di colloquio;  i problemi della comunicazione del dirigente; il rapporto con i colleghi; quali stratagemmi  adottare per ottenere una confidenza o un favore.

                                                                                                         

MARCO PACORI, psicologo e psicoterapeuta specializzato in ipnosi e tecniche della comunicazione presso il CID-CNV (Istituto Internazionale di Ipnosi Dinamica e Comunicazione Non Verbale). Attualmente divide il suo lavoro tra l’ambito clinico, la formazione nel campo del linguaggio del corpo e dell’ipnosi e la consulenza aziendale.

domenica 28 marzo 2010

METEO..e non solo

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Una poesia  di Cesare Pavese

Verra' La Morte e Avra' i Tuoi Occhi

interpretata dal grande  Vittorio Gassman



dalla morte all'amore in questa poesia bellissima di PABLO NERUDA - NON T'AMO SE NON PERCHE' T'AMO,
recitata da Paola Gassman , figlia di Vittorio



SENO RIFATTO, MARITO CHIEDE RIMBORSO-notizia segnalata da Caterina

Chiede e ottiene dalla moglie il rimborso
per il seno rifatto: "Non ne godo più"



«Ti ho rifatto il seno nuovo, ora che ci separiamo ridammene mezzo». Questo il concetto, naturalmen

te si parla di soldi. In fase di separazione un uomo ha chiesto e ottenuto dall'ex moglie il rimborso per un regalo, costato 3.500 euro, fatto ai tempi felici del matrimonio perché ora «non può più goderne». Dopo un'iniziale perplessità e resistenza, la donna ha acconsentito.

La vicenda, riferita dalla Gazzetta di Parma, è accaduta nella città emiliana: lui 37 anni, lei 36, entrambi parmigiani, si sono sposati cinque anni fa. Un anno dopo il matrimonio, il marito ha deciso di fare un regalo speciale alla compagna: una mastoplastica additiva, per aggiungere qualche taglia al loro amore. Così la moglie si è rivolta ad un chirurgo plastico, che le ha aumentato il volume del seno. Ma quando la coppia è scoppiata, il marito ha chiesto il rimborso sostenendo che non avrebbe potuto più trarne il beneficio che si aspettava al momento in cui fece il regalo. E così si è rimesso in tasca 1750 euro.
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Frasi Aforismi e Citazioni di Marcello Marchesi

 

 

Due parallele si incontrano all'infinito, quando ormai non gliene frega più niente

Nessuno si e' mai ammazzato perche' non riusciva ad amare il prossimo suo come se stesso

Mi sento sotto la cresta dell'onda.

Due parallele si incontrano all'infinito, quando ormai non gliene frega piu' niente.

L'odore dei gerundi la stordiva!

Lo schiavo si affeziona. L'impiegato no

Perché denunciare il reddito, dopo il bene che vi ha dato?

Nessuna nuora, buona nuora

Non esistono innocenti: tutti abbiamo passato un raffreddore a qualcuno

Tra il dire e il fare c'è una busta da dare

Chi mi ama mi preceda

La legge e' uguale per tutti. Basta essere raccomandati

Ogni rovescio ha la sua medaglia

Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Com'è morto?"
"Gli è scoppiato il portafogli".

Affogò perché si vergognava a gridare aiuto.

Chi va piano va sano e viene tamponato poco lontano

E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.




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sabato 27 marzo 2010

ORA LEGALE : STANOTTE LANCETTE AVANTI


  Un ora in meno di sonno nel weekend. Ma anche risparmi economici. E meno inquinamento nell'ambiente. Alle 02.00 di domenica 28 marzo scatta infatti l'ora legale, che resterà in vigore per sette mesi, fino all'ultima settimana di ottobre. Le lancette dovranno essere spostate avanti di un'ora. Termina così il periodo di ora solare, che accompagna i cinque mesi invernali, con l'obiettivo di recuperare un'ora di luce in più a fine giornata. L'ora legale, secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica, farà risparmiare 644 milioni di kwh e l'emissione di 300 mila tonnellate di anidride carbonica nell'aria. In termini di costi, la stima di Terna prevede nei prossimi sette mesi complessivamente un risparmio economico pari a 90 milioni di euro: circa metà del consumo medio domestico annuo di tutto il Friuli Venezia Giulia. La 'genesi' dell'ora legale, che tra sabato e domenica ci porterà a dormine un'ora in meno, affonda le proprie radici nel Settecento. Il primo a teorizzarla fu Benjamin Franklin ma l'idea non ebbe però grande seguito anche perché, all'epoca, i risparmi sarebbero stati relativamente bassi. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l'idea venne ripresa dal britannico William Willet, e questa volta trovò seguaci: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora avanti in estate. In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in vigore fino al 1920. L'adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996 quando si stabilì di prolungarla dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre. 

TAFAZZISMO "brutta malattia" - riflessione di CIPRIANO



Le notizie che ci martellano quotidianamente ormai le viviamo anche
in prima persona sulla nostra pelle; parliamoci chiaro: non stiamo
attraversando un bel periodo, a dispetto di chi continua a prenderci
per i fondelli dispensando allegria a dentiera spalancata.
Se abbiamo paura del futuro non è per la profezia Maya del 2012,
ma perché ogni giorno si perdono migliaia di posti di lavoro, con
intere famiglie che si trovano senza sostentamento e nella
disperazione di non riuscire più a trovarne uno.
Ha paura anche il fortunato che ha uno stipendio fisso perché, salvo
non abbia altre entrate, non riesce più a far quadrare i conti della
famiglia, trovandosi oltre la fatidica soglia dalla seconda settimana.
Ha paura il genitore che non riesce a vedere un futuro per i propri
figli, ha terrore il giovane che si affaccia al mondo del lavoro e trova
solo un deserto arido, cosparso di rovi aggrovigliati. Per strada poi
la situazione non è migliore, facendo l’inerme cittadino, gimcane tra criminalità, malasanità e giustizia inesistente.
Bene, anzi male. In tutto questo la storia delle civiltà ci ha sempre
insegnato che, dove insistono gravi crisi sociali, il popolo alla fine
trova degli spontanei “aggiustamenti”, talvolta pacifici, altri no, in
una sorte di “istinto di conservazione” che ripristina una specie di
pace sociale, in un periodo medio-lungo.
Ad occhio e croce dovremmo quindi essere giunti in questa era, il
tempo delle scelte serie, del cercare di mettere ordine ed equilibrio
in questa dissestata società, attraverso scelte e comportamenti una
volta tanto non condizionati solo dai propri personali egoismi. Invece
continuo a vedere in giro solo una quantità enorme di “Tafazzati”.
Tafazzi, per quelli che non lo conoscono, è un personaggio ideato
da Carlo Turati e interpretato da Giacomo Poretti, componente del
trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
La caratteristica di Tafazzi è il masochismo.
Tafazzi saltella prendendosi energicamente a bottigliate sui genitali
e traendo chiaramente piacere da tale pratica.
Naturalmente usa un rinforzo sulle parti intime, indossato addirittura
sopra la calzamaglia. E’ una forma di autolesionismo che potremmo
definire giocoso.
E’ un mezzo per interrompere un flusso di pensieri o emozioni
negative e bloccare magari qualche ricordo poco piacevole.
Nella vita quotidiana il “Tafazzato” o “Tafazzi” lo possiamo
riconoscere nella persona che fa consapevolmente la scelta
sbagliata sapendo che essa prima o poi si ritorcerà contro,
nonostante egli creda (in maniera figurata nel rinforzarsi le parti
intime) di essere protetto dai guai che egli stesso innesca.
Amici, ma vedete in giro quante persone quotidianamente fanno
scelte sbagliate, credendo di fare un affare solo per se stessi.
Così a caso un esempio, visto che tra poco andremo a votare: tu
Tafazzato voti il candidato X sapendo benissimo che è un mezzo
deficiente ed incapace, quando non un furbo e cinico approfittatore;
lo voti solo perché speri di avere un piacere in cambio.
Orbene, ammesso ma non concesso che alla fine tu possa avere
il piacere richiesto dal voto di scambio, questo “mezzo incapace”
eletto, farà tali e tanti danni che alla fine li pagherai anche te oltre a
quelli che hai vicino. Continuando così anche in tanti altri campi, si
può mai sperare in un avvenire più sereno per noi e per i nostri figli?
Come si cura questa malattia? …E’ difficile dirlo.
Una brutta malattia può far rinsavire l’individuo e far smettere tutti
i suoi eccessi.
Magari una sopraggiunta maturità del genere umano può fare lo
stesso, ma sta di fatto che il Tafazzismo è decisamente la malattia
più diffusa attualmente in Italia, dove evidentemente a molti piace
con masochismo darsi continuamente bottigliate sulle parti intime.
Ma la cosa che più mi fa “andare in bestia” è : - Prendetevi pure
a bottigliate dove cavolo vi pare, ma accidenti! …Perché devo
sentire il dolore anche io?

Buona Domenica Cipriano



Dipendenza dal pc, la terapia del bosco

In Val d’Aosta il primo esperimento italiano: i medici vivranno insieme ai pazienti

L'imprenditore Gianni Caprara (a sin.) con il sindaco di Brusson davanti al centro
L'imprenditore Gianni Caprara (a sin.) con il sindaco di Brusson davanti al centro
BRUSSON (Aosta)Questo è un paese per matti. Finalmente qualcuno che mette in pratica (a capirlo sono stati in tanti da Basaglia in giù) che la prima terapia per i matti è l’ambiente. Toglili dalle corsie con quei letti recintati da sbarre che sembrano prigioni, toglili da quei pigiami che sembrano carcerati, rimetti loro i loro vestiti e quello che avevano in tasca, ridagli il diritto di parola anche quando sparano (apparenti) scemenze; e magari funziona. Qui ci provano, stanno per provarci. Oggi sarà presentato nel paese di Brusson, in Val d’Aosta, il primo «Centro per la salute della mente» che comincia a lavorare sui pazienti, soprattutto i giovani, partendo dall’ambiente. Siamo a milleduecento metri, in mezzo ai boschi ricchi di luci e di colori. C’è una grande struttura fatta di legno e di vetro, morbida e trasparente, dove una volta venivano i bambini dei dipendenti Olivetti a passare le vacanze. Qualcuno voleva farci un albergo- residence-spa cinque stelle. A qualche matto è venuto in mente che forse era più utile farne un posto, morbido e luminoso, per ospitare e (tentare di) curare quei ragazzi con il cervello avvelenato dalla voglia di farsi del male. I nostri figli che hanno provato o hanno voglia di provare il suicidio, quelli che diventano violenti con gli altri senza un (apparente) perché, quelli che si consumano rifiutando il cibo o viceversa, quelli che la vita è lo schermo di un computer e dentro quello schermo c’è una «vita» virtuale che nasconde e sostituisce quella reale, quelli che il gioco d’azzardo ha sopraffatto il gioco della vita.

I matti sono due. Uno è Gianni Caprara, un imprenditore cinquantottenne che dopo aver fatto i soldi con le aziende «tradizionali » s’è messo a fare «il privato sociale» e ad occuparsi di giovani e anziani. Per ristrutturare la ex colonia Olivetti ha cacciato sei virgola cinque milioni di euro. «Ma non faccio beneficenza—dice —. Lavoreremo in convenzione con la Regione Val d’Aosta e altre strutture pubbliche. Pagheranno quello che stabilisce la legge. E ci basteranno quei soldi per continuare a garantire l’eccellenza anche in campo psichiatrico». L’altro matto è uno dei più importanti psichiatri italiani, Vittorino Andreoli. È lui il direttore scientifico del centro. «Per me è un’esperienza che vale il sogno di un vecchio psichiatra che ha diretto un manicomio. Uscire dalla "scienza infelice", come si diceva una volta». Andreoli ammette che la psichiatria non è (ancora) una vera scienza. Che non ci sono strumenti tecnologici per affrontare la malattia mentale. «L’ultimo strumento tecnologico che ricordo era la cassetta, con cui giravo anch’io, dentro la quale c’era una specie di compasso con cui si misuravano le dimensioni della scatola cranica e si valutavano altri criteri lombrosiani. Se mi fossi automisurato, con queste ossa frontali che ho, con queste sopracciglia esagerate, con questi capelli ingovernabili, mi sarei dovuto autoricoverare in uno di quei manicomi che sembravano fatti apposta per aggravare le condizioni del malato ».
Nella casa di Brusson, invece, funzionerà così: il paziente arriva, attraversando il bosco colorato, in un salone grande e luminoso che non ha confini con lo spazio esterno. Verrà intervistato. Si deciderà se ha bisogno di essere curato lì e in quale microcomunità inserirlo. Avrà una camera ampia e luminosa condivisa con un altro paziente. Avrà una scrivania e, se gli sarà utile e non di danno, avrà un computer. Avrà l’autonomia di un bagno dove non sentirà violata la sua privacy. Avrà un letto «professionale», ma le spallette che sanno di gabbia e di prigione, sono state sostituite da un pannello color pastello che lo fa sembrare quello di casa. Avrà un posto confortevole dove mangiare e avrà il cibo cucinato lì. I medici non vivranno in misteriose stanze oscure, ma dietro un vetro. Vivranno lì e non se ne andranno la sera a casa. Certo non ci sono le maniglie alle finestre dei piani alti. Ma nessuno ti chiuderà mai a chiave dietro una piccola griglia. Dove c’erano le sbarre ora c’è un grande vetro luminoso. Ad Andreoli piace ripetere: «Questo è un manicomio ribaltato».
Il Centro di Brusson sarà molto «laico»: nessuna disciplina terapeutica verrà imposta, ma si sceglierà quella considerata più opportuna: ci saranno psicoanalisti freudiani e junghiani, relazionali e cognitivo-comportamentisti.

Ma da queste parti s’aggira un terzo matto, il sindaco di Brusson, Giulio Grosjacques, 48 anni, eletto in una lista civica da quasi tutti gli 850 abitanti. Sarebbe stato certamente più facile per lui e per la sua popolarità convincere i concittadini- elettori ad accettare che nell’ex colonia Olivetti nascesse un bell’albergo anziché una bella casa per matti. Ma Grosjacques è figlio di un ex operaio Olivetti. «Sarà forse per questo — dice — che da quando, una decina d’anni fa, l’ex colonia è stata chiusa, ho sempre pensato che fosse giusto conservarle una vocazione sociale. E poi chi l’ha detto che il turismo sanitario non sia più utile al Paese del turismo tout-court?».

Fonte -Corriere.it

Ottimo: direi però che non è la prima struttura di questo tipo.


 Leggendo l'articolo sembrerebbe, però, che sia la prima struttura di questo tipo. In realtà, la novità è, forse, solo nel fatto che i medici vivranno insieme ai pazienti. Tolto questo elemento, una struttura di questo tipo esiste già, per esempio, in Brianza dal 1966 (www.casadicuralebetulle.it). Ritengo doveroso evidenziare questo fatto, pur, ovviamente apprezzando molto sia lo spirito imprenditoriale a favore delle persone deboli, sia la dedizione degli specialisti. Quindi: buon lavoro!


Annamaria...a dopo