GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI....
Un piccolo paradiso perduto: Pioraco; a 50 km da Macerata, a 441 metri s.l.m, conta ben 1240 anime.
Pioraco deriva dal latino Prolaqueum, che vuol dire “vicino al lago” ; infatti il paese era situato nei pressi di un lago, in seguito prosciugatosi.
Incastonato tra il Monte Primo, il Monte Gemmo e il Monte Gualdo: una posizione che contribuisce alla suggestività del luogo.
Arricchitosi dal punto di vista
architettonico e “salutistico” con la costruzione di un teatro, delle terme e
di templi, durante il periodo dell’impero romano, nel Medioevo, sotto il Ducato dei Da Varano
di Camerino, divenne un centro per la
lavorazione della carta.
Antico lavatoio |
Ponte Romano |
Ricco di
chiese che conservano testimonianze artistiche di pregio risalenti a varie
epoche,
Chiesa e chiostro di S. Francesco |
è sede del Museo della Carta e della Filigrana, oltre che di
altre interessanti raccolte museali.
Museo carta e filigrana |
Museo carta e filigrana |
E’ stata anche
ricostruita una “gualchiera prolaquense”, ovvero una piccola cartiera
medioevale per la dimostrazione pratica di quella che era l'antica lavorazione
della carta.
Gualchiera |
Numerosi sono
anche i percorsi di tipo naturalistico sui quali, a piedi o in mountain-bike,
ci si può perdere nella natura incontaminata e scoprire la varietà della
vegetazione, nonché la bellezza di alcuni scorci paesaggistici che in Pioraco
coniugano il
fascino discreto di un antico avamposto romano, il colore delle pietre
medievali, la leggiadria di questo pittoresco paese dell’Appennino.
Ma Pioraco è
conosciuto anche come il paese dei nomi strani; questa particolarità si fa
risalire a quando in paese arrivavano enormi quantità di libri destinati al
macero per la fabbricazione della carta.
Molti di questi libri venivano letti,
conservati e costituivano una fonte inesauribile di nuovi termini, di
conoscenza e . . . di nomi da mettere ai propri figli. Un assaggio: Abigaille,
Ado, Alfa, Altea, Beltrando.
Alcuni di questi nomi, nel tempo, sono diventati di uso “comune”, pur conservando, a dir poco, una notevole “originalità” !
Alcuni di questi nomi, nel tempo, sono diventati di uso “comune”, pur conservando, a dir poco, una notevole “originalità” !
La palma della stravaganza, in
generale, va certamente ai vip: Oceano, Chanel, Nathan Falco, tanto per
citare alcuni nomi di figli di noti personaggi pubblici. In base ad una recente
statistica dell'Istat, tra i nomi originali conquista il diciannovesimo posto
Noemi, mentre non sono ancora entrati nelle statistiche, ma nel registro degli
strani battesimi ci sono Deva, Isla, Ruby e Zoe.
Non si contano le Asia e le Nicole sparse per il Paese : c'e' persino
chi ha scelto di battezzare la propria figlia Ave Maria!
A
tal proposito ho letto in rete che un signore, non sapendo quale nome scegliere per la propria
figlia, consultò il calendario e trovò che quel giorno segnalava “PURIF. di
M.V.” (Purificazione di Maria Vergine) e quindi mise il nome di PURIF.
E
che dire di quel genitore che per i suoi 5 figli ha trovato la soluzione più semplice chiamandoli Primo, Secondo, Terzo,
Quarto, Quinto !!
Non che i classici Francesco, Marco e Giovanni siano tramontati : Francesco e Giulia continuano ad essere i
nomi piu' gettonati dei nostri bambini.
Da Sasha a Venerdi' , sono tanti quelli che i nomi dei figli li scelgono
'strani'.
In
qualche caso la troppa originalita' ha dovuto fare i conti con la giustizia e
ha subito una battuta di arresto.
Qualche
tempo fa ad una coppia genovese andata in visibilio proprio per 'Robinson Crusoe',aveva deciso di
battezzare il nascituro 'Venerdi''.
Bloccati in
Tribunale, i genitori di Venerdi' sono finiti sino in Cassazione dove si sono
definitivamente sentiti dire che quel nome era troppo estroso e che dovevano
tornare sui loro passi, con la seguente motivazione dei giudici : "Nell'impiego
di tale nome si rinvenirebbe lo stesso senso del ridicolo dell'attribuzione di
un nome comune, quale quello di un mese dell'anno, di un utensile, di un
oggetto, oltre che connotazioni di tristezza e penitenza o, nella visione
popolare, di connotazioni sfortunate o negative".
Finora non si
hanno notizie di “rigetto” di alcuni dei nomi più inconsueti degli abitanti di
Pioraco . . .
Eccone
un assortimento : Ado,
Aeroplano, Agar, Ameglio, America, Amornia, Ampellio/a, Anarchino, Andio,
Anelide, Aride, Armogesto, Atala, Ateo, Atto, Belgrado, Berlina, Casto, Catina,
Crescentina,,Dandolo, Edolo, Dorando, Dusnella, Egeria, Emo, Eridano, Edibalda,
Ermenebalda, Esilde, Eucheria, Fede, Fidalma, Finimola, Frontiano/a, Furbo, Ginnasio,
Giove, Ideale, Ione, Irlanda, Landa, Levantina, Lide, Loira, Mansueto, Mietrio,
Monda, Nicetta, Oddina, Olivo, Ostello, Orifiamma, Probo/a, Profilio, Pronta,
Rena, Rito, Robustina, Rondinella, Seatina, Stamura, Uralia, Valmido,
Valdemaro, Vesna, Visprina, Vollio, Wanbrunno, Zanele, Zelo, Zobeide . . .
Spero di non
aver esagerato, ma vi assicuro che ce ne sono ancora, comprese altre località
geografiche e personaggi storici e leggendari che “rivivono” passeggiando tra i
deliziosi scorci del paese di
Pioraco.
E se
volete, si accettano proposte sufficientemente fantasiose per nascituri, più
unici che rari !
E' sempre un piacere, Lorè. maria.sa
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