ADDIO ALLE SMAGLIATURE
           
 Le smagliature sono strappi della cute dovuti alla rottura delle fibre 
elastiche. La causa principale sono i rapidi cambiamenti di peso e 
volume dovuti a gravidanze e diete che sottopongono a tensione la cute. 
Attenuarle fino quasi a farle scomparire oggi è possibile, grazie a 
metodiche che agiscono in profondità dove gli strappi di generano.
           
 Con la biodermogenesi indolore e non invasivo il trattamento si 
articola in più fasi nella stessa seduta. Nella prima fase si riduce lo 
spessore dello strato corneo per rendere meno evidenti i solchi della 
smagliature. Segue una fase di stimolazione elettrica per favorire la 
penetrazione di sostanze come l’acido ialuronico, l’elastina e la 
vitamina E e poi, con l’aiuto di un apparecchio che emette un 
particolare campo magnetico, si stimola il tessuto in modo da veicolare 
in profondità il nutrimento. Infine viene eseguito un massaggio 
linfodrenante. 
           
 Un’altra metodica è il laser CO2 microablativo. Il raggio laser causa 
una micronecrosi del tessuto della smagliatura e una contrazione del 
derma che produce nuovo collagene ed elastina.
            Il trattamento è indolore. 
           
 Un consiglio per prevenire la formazione delle smagliature: occorre 
evitare le diete drastiche e non eliminare nutrienti come la lisina (in 
legumi e carne), che mantiene elastica la struttura della pelle, né 
yogurt, frutta e verdura, che contengono vitamine, sali minerali e 
proteine che stimolano le cellule della pelle a rinnovarsi. Importanti 
sono anche gli acidi grassi presenti negli oli e nel pesce, che 
contribuiscono a dare elasticità e tono. 
Passiamo a  qualche consiglio utile per la casa 
            Una
 pulizia ecologica del piano cottura: mettete a bagno le parti in 
metallo della macchina del gas in acqua calda e aceto, poi asciugatele 
bene. Passate quindi il piano cottura con sale e limone: il primo è 
leggermente abrasivo, il secondo agisce da sgrassatore. 
           
 Conserviamo le carote in agrodolce: raschiate e lavate due chili di 
carote, tagliatele in lunghezza in quattro parti e poi riducetele in 
bastoncini di 4-5 cm. Portate a bollore un litro e ½ di aceto con un 
bicchiere di olio, 20 g di sale e 30 g di zucchero. Tuffate nella 
pentola le carote e, prima di scolarle servendovi di una schiumarola, 
attendere che riprenda il bollore. Fate raffreddare le carote 
disponendole su uno strofinaccio pulito quindi inseritele nei vasi di 
vetro fino ad almeno due cm sotto il bordo. Coprite le carote con il 
liquido di cottura, chiudete i vasi ermeticamente e riponeteli in un 
luogo fresco e al buio. Consumate le carote, ma non prima di un mese e 
½. 
           
 Una cura naturale è il pomodoro. Insostituibile in cucina, il pomodoro è
 anche un rimedio naturale per la cura di viso, corpo e capelli. 
Strofinato sulla pelle del viso ha un’azione tonificante e, grazie al 
contenuto di vitamina A e C, è efficace per contrastare l’acne. Fettine 
di pomodoro sulla pelle alleviano il fastidio provocato dalle scottature
 solari. Nel caso si desideri perdere peso, l’ideale è consumare 
pomodori crudi. Per una capigliatura più forte e luminosa e come 
antiforfora, applicate del succo di pomodoro sui capelli, 
preferibilmente umidi, quindi risciacquate. Se le punture di zanzare si 
manifestano con grossi ponfi, strofinatevi sopra una fetta di pomodoro. 
           
 Nella stagione del barbecue tenete gli spiedini per 15 minuti 
nell’acqua, infilzatevi i pezzetti di carne, di pesce o di verdura e 
poneteli sulla griglia rovente. Eviterete così che il legno si 
annerisca, lasciando sulle pietanze il sapore di bruciato. Bagnate anche
 le foglie di alloro, salvia, mirto e rosmarino che utilizzerete per 
aromatizzare la carne: l’umidità impedirà loro di bruciarsi a contatto 
con la griglia. 
           
 Il “mal bianco” detto anche muffa bianca è un fungo che si trasmette 
facilmente da una pianta all’altra, colpendo indifferentemente le piante
 da balcone e quelle da balcone succhiando la loro linfa. Ma come si 
cura questa malattia? Prima di tutto occorre allontanare la pianta 
malata dalle altre piante per evitare il contagio e poi procedere alla 
cura inserendo nella terra due o tre fiammiferi con la capocchia nella 
terra. Lo solfo si scoglie gradualmente ad ogni innaffiatura, viene 
assorbito attraverso le radici e, salendo fino alle foglie ed ai fiori 
con la linfa uccide il fungo. 
            Annamaria2



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Consigli ottimi, Annamaria2. C'è da essertene grati.
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