“N”
come . . . - NON pensavate mica che
il vocabolario partenopeo fosse
archiviato ?!? -
Voglio aggiungere ancora alcune parole, in uso nel
linguaggio tra i più amorevoli del mondo . . . anche quando non si parla
proprio d’ammm♥re !!!
‘Nzevato
Qualcosa di unto, di scivoloso. Talvolta la
“e” viene sostituita dalla “i” ,
trasformando in ‘nzivato (che ricorda il “sivo”), con uguale significato.
‘Nziria
Il capriccio, il piagnucolio, la bizza fatta dal
bambino. Deriva probabilmente dall’unione di “in” e ”ira”. Quindi è “andare in
ira”= ‘nziria. Ci sono molti modi per dire la stessa cosa : zirria,
zirra,zirruso, zirre, ‘nzeriuso.
‘Nzino
Significa “in seno” oppure nel “grembo”. Quando si
dice “purtà ‘nzino” significa “portare in seno” e si può usare per indicare
“portare in braccio”. Quindi si può dire : “Purtà nu criature ‘nzino” cioè
“Prendere un bambino in braccio”. Deriva dal latino “in sinus” che vuol dire,
appunto, in seno.
‘Nzisto
Persona spavalda, prepotente. Anche i bambini
particolarmente vivaci si dice che sono ‘nzisti. Deriva dal latino “insistere”
ed in particolare dal suo presente “insistens”.
‘Nzuvarato
Indica qualcosa di allappante, di gustoso da morsicare.
Deriva da “suvaro ”, il sughero che, teoricamente, addentandolo produce una
sensazione piacevole.
.
. . dedicato a voi, ‘nzuccarati (zuccherosi, dolci)amici miei !
MARIA
Napulitanamente, sì 'nu babà, Maria.
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