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venerdì 14 settembre 2012
IL MIRTILLO ROSSO PUÒ CURARE LE INFEZIONI URINARIE
Non soltanto farmaci. Per curare le infezioni urinarie, problema tanto diffuso soprattutto tra le donne, bisogna affidarsi al mirtillo rosso. Il consiglio arriva dal “Creighton University Medical Center” di Omaha, nello stato americano del Nebraska, dove un gruppo di ricercatori diretto dalla dottoressa Archana Chatterjee ha testato l’efficacia del mirtillo in questione su sessanta donne già affette da infezioni del tratto urinario. Nel corso del periodo d’osservazione, durato novanta giorni, le partecipanti hanno ricevuto un integratore quotidiano di mirtillo rosso in polvere (500 o 1000 milligrammi). Il risultato? Il 40 per cento delle donne ha ottenuto benefici immediati dalla cura naturale: ridotta la presenza del batterio Escherichia Coli (tra il 25 e il 45 per cento), la ricorrenza delle infezioni urinarie è notevolmente diminuita (dal 36 al 65 per cento).
La scoperta assume una particolare rilevanza. Se è vero, infatti, che le infezioni del tratto urinario (come la cistite) colpiscono soprattutto le donne, è altrettanto vero che ne sono spesso interessati anche gli uomini e i bambini. Anche per questo l’integratore a base di mirtillo rosso, i cui effetti benefici sono stati confermati dai ricercatori americani tre mesi dopo l’interruzione dell’esperimento, possono rappresentare una valida alternativa o magari un importante complemento alla tradizionale terapia antibiotica, come suggerito dalla dottoressa Chatterjee nelle conclusioni dello studio pubblicate sul portale della rivista scientifica “Current Bioactive Compounds”.
Annamaria... a dopo
VEDREMO UN FILM...
Da
poco si sono spenti i riflettori sulla Mostra del cinema di Venezia che ha
consegnato il Leone d’Oro a ‘Pietà’ di Kim Ki-duk. Un riconoscimento
meritatissimo per un regista e autore che, dopo l’insuccesso dello scorso anno
a Cannes, ha trovato concordi ed entusiasti coloro che ne hanno seguito la
proiezione. Non tutti forse avranno capito il senso di quel canto intonato sul
palco della Sala Grande : è Arirang
il titolo di quella confessione a cuore aperto e coincide con una ricerca di
pace interiore che è ciò che il regista ha augurato a tutti.
Per noi solo premi minori, con Daniele Ciprì e Fabrizio Falco in ‘ Bella addormentata’ di Marco Bellocchio, tanto applaudito da critica e pubblico, eppure snobbato. In complesso va rilevato che questa edizione della Mostra è risultata meno glamour, ma con un grande senso della misura e attenzione alla qualità complessiva della manifestazione.
Per noi solo premi minori, con Daniele Ciprì e Fabrizio Falco in ‘ Bella addormentata’ di Marco Bellocchio, tanto applaudito da critica e pubblico, eppure snobbato. In complesso va rilevato che questa edizione della Mostra è risultata meno glamour, ma con un grande senso della misura e attenzione alla qualità complessiva della manifestazione.
Ma passo ora a presentarvi le pellicole che saranno nelle
sale da venerdì 14 settembre . . .
Prometheus
Ridley Scott dirige il prequel di Alien Regia di Ridley Scott. Con Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall-Green. Genere Fantascienza - USA, Gran Bretagna 2012 - Durata 124 minuti circa. Vietato ai minori di 14 anni.
Ridley Scott, regista di Alien e Blade Runner, ritorna
al genere che ha aiutato a creare. Con Prometheus, il regista sviluppa una
pioneristica mitologia, in cui una squadra di esploratori scopre un indizio
sulle origini dell'umanità sul pianeta Terra che li porterà in un appassionante
viaggio fin negli angoli più oscuri dell'universo. Lì dovranno combattere una
terribile battaglia per salvare il futuro della razza umana.
PIETA'
Un film sulla sproporzione
del patire umano
Regia di Kim Ki-Duk. Con Lee Jung-Jin, Jo Min-Su
Genere Drammatico - Corea del
sud 2012 - Durata 104 minuti circa.
Realizzato nell’arco di un mese, Pietà racconta
la storia di uno strozzino (Lee Jung-Jin) che vaga riscuotendo debiti per i
suoi capi. Un giorno una donna (Jon Min-Su) gli si presenta davanti,
dichiarando di essere sua madre. In Corea del Sud il film sta già suscitando
scalpore per il suo contenuto controverso in termini di violenza e sesso.
E’ STATO IL FIGLIO
Un film che racconta la dura realtà del meridione
Regia di Daniele Ciprì. Con Toni Servillo, Giselda Volodi, Aurora Quattrocchi, Benedetto
Ranelli,Alfredo
Castro.
Genere Drammatico - Italia 2012 - Durata 90 minuti circa.
Il racconto viene narrato in un tempo futuro,
all’interno di un ufficio postale, in un giorno come tanti. È un signore
trasandato di nome Busu ad introdurre la storia della famiglia Ciraulo, come le
altre microstorie che di giorno in giorno racconta per uccidere il tempo che
consuma la sua solitudine. C’è chi lo ascolta, c’è chi invece ad un certo punto
si stanca e va via, lasciandolo solo in quella interminabile giornata d’inverno.
GLI EQUILIBRISTI
Una società dall'apparente benessere, in cui al
tracollo economico corrisponde la perdita di umanità
Regia di Ivano De Matteo. Con Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Antonella Attili, Antonio Gerardi, Grazia
Schiavo.
Genere Drammatico - Italia 2012 - Durata 100 minuti circa.
Giulio ha quarant’anni e una vita apparentemente
tranquilla. Una casa in affitto, un posto fisso, un’auto acquistata a rate, una
figlia ribelle ma simpatica e un bimbo dolce e sognatore, una moglie che ama e
che tradisce. Giulio viene scoperto e lasciato e la sua favola improvvisamente
crolla. Ma cosa accade ad una coppia che ai nostri giorni “osa” separarsi?
CHE COSA ASPETTARSI QUANDO SI ASPETTA
Cinque coppie, una cosa in comune: la nascita di un
bambino
Regia
di Kirk Jones. Con Cameron Diaz, Jennifer Lopez, Elizabeth Banks, Chace Crawford,Brooklyn Decker.
Genere Commedia – USA 2012 - Durata 110 minuti circa.
Entusiasti
di metter su famiglia, Jules, esperta di fitness in un famoso programma
televisivo, e il suo compagno Evan, ballerino di successo, devono riuscire a
conciliare le loro brillanti carriere con le problematiche della gravidanza.
Wendy, titolare di una boutique, e` costretta a rivedere le sue idee sulla
maternita` e tenere a bada i suoi ormoni impazziti per la gravidanza, mentre
suo marito Gary e` in piena lotta e competizione con suo padre, anche lui in
attesa di due gemelli dalla giovane moglie Skyler. La fotografa Holly e suo
marito Alex sono invece alle prese con il desiderio dell’adozione di un
bambino, anche se lui non sembra esserne pienamente convinto: per questo
frequenta un gruppo di supporto per neo-papa` dove viene adeguatamente
istruito. Rosi e Marco, chef di food trucks rivali, hanno un dilemma: Cosa fare
quando un figlio arriva prima del primo appuntamento?
. . . buona visione a tutti . . . da Maria !
|
TRADIMENTI FEMMINILI IN AUMENTO
Tradire per noia, per rancore e per vendetta. Oppure semplicemente per cercare un brivido nuovo e l’emozione di sentirsi desiderata. Molte ragioni, un unico colpevole: lui, il marito o compagno. Secondo sondaggi recenti il tradimento femminile è quasi sempre “colpa” del partner, responsabile dell’esplosivo mix di insoddisfazione e voglia di distrazione che spingono la donna fra le braccia di un altro. Ma è davvero così? La dottoressa Roberta Rossi, psicoterapeuta dell’Istituto di sessuaologia clinica di Roma è del parere che
“Questo è certamente il punto di vista femminile, quindi non del tutto obiettivo. E’ vero però che l’uomo ha la colpa, spesso di non affrontare la realtà: di fronte a una crisi fugge, si tira indietro, preferisce non affrontare direttamente verità scomode”. Ricerche statistiche e confessioni hot delle “traditrici” sottolineano il ruolo di un lui “assente”, che non solo non riconosce i problemi della sua compagna ma finisce per farla sentire poco desiderabile. “Spesso le donne -conferma la dottoressa- hanno la sensazione di essere quasi trasparenti. Il marito o fidanzato non solo non le vede più come donne attraenti, ma quasi non le nota più affatto. Le dà per scontate. Quello che vorrebbero quindi è essere di nuovo guardate, cercate, sentirsi al centro del suo desiderio come all’inizio della relazione”.
Isole e naufragi
Gli incontri passionali e clandestini, gli sms mandati di nascosto per fissare gli appuntamenti e, per le più spregiudicate, le foto audaci da scmabiare per regalarsi un brivido in più anche a distanza. Sono questi gli ingredienti che rendono piccanti e indimenticabili i rendes-vouz con l’amante. “Incontri che diventano quasi delle “isole felici” in cui dimenticare tutto il resto per provare emozioni nuove” commenta la dottoressa Rossi.
Cosa spinge verso queste “isole” donne anche insospettabili e in coppia da tempo? “Nella maggior parte dei casi un “naufragio” del matrimonio o comunque una collusione nel rapporto a due…Che si è incriminato o spezzato a tal punto da consentire l’ingresso di una terza persona. Il tradimento è il risultato di un malesser che non si riesce ad affrontare e che, inevitabilmente, peggiora”.
"DONNA PRATICA"
Intanto... un recente sondaggio di Playboy ,in Germania ,ci fa sapere che: più si invecchia e più si tradisce il partner.
Un uomo, durante la vita sessualmente attiva, ha in media da due a dieci partner differenti. Il 38% degli uomini – la maggioranza – rivela di aver dormito con un numero di donne che va da 2 a cinque, il 24% arriva fino a dieci e solo il 16% può vantare almeno 25 donne. C’è poi un 4% che ammette di essere ancora vergine, mentre solo un decimo degli intervistati ha avuto una sola compagna a letto. Secondo il medesimo sondaggio solo uno su dieci, al di sotto dei quarant’anni, ammette di aver tradito la propria anima gemella, ma l’indice di infedeltà sale con l’avanzare dell’età, fino a raggiungere i massimi livelli in tarda età.
Annamaria... a dopo
A SCUOLA MANCANO LA CARTA IGIENICA , LA SICUREZZA, MA...CI SONO I TABLET
Il ministro Profumo ha annunciato un’altra bella notizia per la scuola pubblica. Gli insegnanti saranno riforniti di un tablet, non sappiamo seIPad o altra marca, in modo da rendere la scuola più snella, efficiente, proiettata verso il futuro. Molto bello. Peccato che la misura sia al momento prevista solo per quattro regioni del Sud, forse a causa di un gap storico da colmare. Peccato, ancora, che proprio stamattina mi sia recato presso la scuola dei miei figli, un’elementare della zona nord di Roma, per consegnare al nuovo maestro trenta pacchi di carta igienica, alcuni flaconi di sapone per le mani, rotoloni per asciugarle. In un’altra scuola vicina, invece, le maestre spiegavano che in tutta la scuola funzionavano solo due water e per mandare i ragazzini in bagno dopo la pausa mensa, c’è voluta quasi un’ora.
Di casi del genere se ne possono citare a iosa. Solo il caso ha prodotto la coincidenza tra gli annunci del ministro e i fatti privati di un giornalista che ha accesso a questo blog. La scuola cade a pezzi, in tutta Italia. Ed è sintomatico che, invece di provvedere con misure strutturali, i vari ministri si dilettino nella pratica disinvolta degli annunci. Maria Stella Gelmini è rimasta famosa per il grembiulino – che, tra l’altro, utilizza solo chi vuole perché la decisione ultima, fortunatamente, è demandata ai singoli istituti che, a loro volta, la demandano alle maestre. Profumo, invece, vuole rimanere nella storia dell’istruzione italiana per il tablet. E per il concorso. Quella del concorso è un’altra bella trovata che i vari coordinamenti di precari si sono già incaricati di smontare. Ancora pochi, però, sanno che la trovata del ministro serve a mascherare non solo un bell’annuncio, probabilmente a fini elettorali, ma anche l’ennesimo taglio. I circa 12 mila posti messi in palio dal concorso, infatti, saranno spalmati sui prossimi tre anni e per il 2013 saranno la metà, circa 6 mila. Altrettanti, per legge, saranno i posti messi a disposizione delle graduatorie, le liste dei precari che aspettano da anni di poter essere assunti. Il prossimo anno, quindi, gli ingressi nella scuola saranno con ogni probabilità 12 mila complessivi, quasi la metà dei 20 mila che aveva previsto il piano Gelmini-Tremonti. Gli annunci sono facili da fare. Governare la scuola è un altro mestiere.
Fonte- Il F.Q
Prendo spunto da questa notizia per denunciare quanto sia sconfortante vedere che i tecnici , anzichè affrontare i problemi veri della scuola, dove mancano i piu' elementari strumenti (vedi carta igienica, risme per fotocopie e macchine fotocopiatrici), si lancino in operazioni di facciate. Danno l'idea dello stato di abbandono dell'istruzione in Italia.E questi potrebbero essere dei problemi minori ,legati al comfort ,anche se essenziali. I problemi veri vengono dalla sicurezza delle strutture , non è infrequente leggere sui giornali cadute di calcinacci se non addirittura soffitti interi e di non risolvibili problemi all'impianto di riscaldamento con aule trasformate in frigoriferi d'inverno....mentre negli uffici comunali si potrebbe stare in costume da bagno... Dedico questa piccola nota al sindaco di PADERNO DUGNANO- MARCO ALPARONE - in seguito al suo discorso fatto nel primo giorno di scuola ai genitori degli studenti della scuola media "don minzoni" di Palazzolo Milanese . La scuola Don Minzoni è risultata tra le scuole peggiori del territorio nazionale, dopo molte regioni meridionali, a causa della scarsa manutenzione effettuata negli anni passatiI. Il sindaco lamenta di non aver avuto ancora tutti i soldi destinati all'opera di manutenzione del plesso scolastico. Una parte , sempre a detta del sindaco sono già stati utilizzati per ristrutturare i corridoi , (mentre le aule dove i ragazzi sostano per le intere lezioni sono ancora intatte fatiscenti e con i soffitti pericolanti . Il sindaco ha promesso, a conclusione del suo discorso, che per natale verranno completati i lavori. Dobbiamo crederci ? Lo sapremo fra 3 mesi .Ci facciamo il nodo, caro sindaco, Alparone!
MARCO ALPARONE |
( Annamaria)
NOTIZIA DEL 25 MAGGIO 2010...IL SINDACO ALL'INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO SETTEMBRE 2012 -2013 LAMENTA CHE NON TUTTI I SOLDI SONO STATI CONSEGNATI.
Pagine tratte dal sito
http://www.paderno7onair.it/wordpress/scuola-don-minzoni-siglata-la-convenzione-con-il-provveditorato-alle-opere-pubbliche-per-650-000-euro.html
IL COMUNE DI PADERNO DUGNANO RICEVE 650.000 EURO PER LA SCARSA MANUTENZIONE DELLA SCUOLA DON MINZONI
25 maggio 2010 | Autore: Francesco Rienzo
Il Comune di Paderno Dugnano ha ricevuto 650.000,00 euro nell’ambito del Piano Strutturale delle Scuole per la sistemazione della scuola media Don Minzoni di Palazzolo Milanese. Sette mesi fa, infatti, l’Amministrazione Comunale ha partecipato, nell’ambito di tale progetto, allaselezione statale per richiedere le sovvenzioni in palio, affinchè si potesse procedere alla messa in sicurezza della scuola palazzolese.
Nella giornata di ieri, il Sindaco ha appreso che la scuola Don Minzoni è risultata tra le scuole peggiori del territorio nazionale, dopo molte regioni meridionali, a causa della scarsa manutenzione effettuata negli anni passati. Ecco perchè riceverà questa somma di danaro pubblico per mettere a norma la struttura.
CONTINUA DOPO IL SALTO
Veniamo a sapere, inoltre, direttamente dall’Amministrazione che questa operazione rientra appositamente all’interno del piano di ristrutturazione delle scuole, dopo anche la messa in bilancio di 300.000 euro per la sostituzione del tetto in amiantodella scuola Gramsci. Una priorità quella della sicurezza delle scuole, così considerata dal Comune, che verrà curata in ogni dettaglio, ancor prima di realizzare qualsiasi altro tipo di infrastruttura per la città.
SCUOLA DON MINZONI, SIGLATA LA CONVENZIONE CON IL PROVVEDITORATO ALLE OPERE PUBBLICHE PER 650.000 EURO
18 gennaio 2011 | Autore: Francesco Bruscolini
DOPO IL SALTO, GLI INTERVENTI SULLA SCUOLA E I FONDI PER SENAGO
Gli interventi riguarderanno sia la parte interna che quella esterna dell’istituto, sistemando le pareti perimetrali, la copertura, gli infissi: dunque una ristrutturazione totale con l’obiettivo di terminare i lavori entro il 2012, utilizzando le ore libere dalle lezioni per non danneggiare gli studenti.
Non solo. Sempre alla conferenza stampa di ieri, insieme al primo cittadino padernese anche il Sindaco di Senago, Franca Rossetti, ha ottenuto 350.000 euro per la ristrutturazione della scuola media Allende di Senago.
giovedì 13 settembre 2012
HO VISTO UN FILM . . .
Cena Tra Amici (Le prénom)
Regia : Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Genere : Commedia
Interpreti : Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Charles Berling, Guillaume De Tonquedec.
Sceneggiatura : Matthieu Delaporte
Paese : Belgio, Francia 2012
Durata : 109 minuti
Una casa confortevole in un quartiere elegante di Parigi : una cena tra amici e familiari, tra i quali un futuro padre.
Potrebbe essere la solita tranquilla serata, ma una banale domanda da l’inizio ad una catena di conseguenze inimmaginabili.
Il futuro padre è un quarantenne agente immobiliare di successo che, invitato a cena da sua sorella ed il cognato, incontra un vecchio amico d’infanzia.
Mentre attendono sua moglie, ritardataria cronica, il futuro papà è la star della serata soprattutto quando rivela il nome che avrebbe intenzione di dare al nascituro : Adòlphe !
La discussione, che inizia garbata e convenzionale, innesca una serie di situazioni imbarazzanti e tragicomiche, equivoci e rivelazioni inaspettate anche sul passato dei convenuti, che renderanno la cena indimenticabile !
Piace . . . non piace . . .
Il film è tratto dall’omonima rappresentazione teatrale, di gran successo in Francia.
È 'il nome' non tanto la cena il perno attorno a cui ruota tutto il film.
Svolto tutto all’interno di un appartamento, ha il suo punto di forza nei dialoghi sempre più concitati e pungenti, con un taglio spiritoso che suscita la risata.
Preoccupata della reazione dei miei amici, molto esigenti in campo cinematografico, e nonostante le produzioni francesi non mi entusiasmino particolarmente, devo dire che siamo usciti soddisfatti e divertiti per una proiezione davvero originale.
. . . come sempre, buona visione
da Maria !
GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI
DECALOGO FALSA AMICIZIA
DUCKY: Svegliati, poltrone!
ENZO: Oh, chi è…che c’è?
DUCKY: C’è che sono le 8.30…è ora di tornare in questo mondo folle. Hai finito di bofonchiare nel sonno.
ENZO: Uf…poeta-gemello-rompiglione della malora…che peccato ho fatto…di averti come alter ego. Il minimo che ti farei è tagliarti quella linguaccia che hai.
DUCKY: La lingua? M A I, Duc. Quella mi serve per tanti usi…capisci a me!
ENZO: Eh sì, ti taglierei la lingua e anche qualche altra cosa!
DUCKY: Esagerato…per un risveglio brusco?!
ENZO: Stavo sognando, testone di ca…volo…e tu mi hai svegliato proprio sul più bello.
DUCKY: Eri proprio “sul più bello”. Ti credo, ti credo. Non facevi che borbottare …”dammela dammela”. A che cosa ti riferivi, sognatore, cosa volevi con quella parola esclamativa? Dimmi, Duc. Sono tutto orecchi.
ENZO: Sì, adesso lo dico proprio a te…hai voglia di aspettare. Dovevi lasciarmi dormire. Avrei finito il sogno e poi da sveglio….se insistevi nel chiedermelo, te lo avrei rivelato.
DUCKY: Ok, mi pento. Sì, yes, oui, jawohl, da…
ENZO: Da…da…dammy il caffè, e…per favore…smetti di fare il cretino-snob almeno per il tempo di gustarmi il caffè…buon odore…bravo!
DUCKY: “caffè bonum?”
ENZO: Oh, marò, ci risiamo, cominci con il latino ora, Duc? Vuoi sapere com’è il caffè? La risposta è “troppo buono”anzi direi speciale.
DUCKY: Grazie, maestà!
ENZO: Prego, Altezza!...senti un po’, ora seri, mi raccomando…senti Duc. Non abbiamo parlato mai di amicizia io e te.
DUCKY: Vero, argomento di una serietà assoluta.
ENZO: Allora, che ne dici? ne parliamo?
DUCKY: Parliamone! Qualche amico ti ha deluso? Io ho avuto più di una delusione.
ENZO: Per carità, non mi dire; anch’io ho avuto delle fregature. Facciamo una cosa parliamone e poi faremo una specie di decalogo del falso amico.
DUCKY: Mi è venuta un’idea: facciamo una lista dei suggerimenti per riconoscere il falso amico, l’opportunista.
ENZO: Ci sto. Comincio io?
DUCKY: Vai!
ENZO: 1 – Il falso amico è incongruente nel suo comportamento, cioè è incoerente, contraddittorio; dice una cosa, ma il suo linguaggio del corpo esprime il contrario.
DUCKY: 2 – Non ci sta ad ascoltare. Non è attento a quello che diciamo.
ENZO: 3 – Quando parliamo, si mostra annoiato o disinteressato: tiene la testa appoggiata sulla guancia; ha un volto inespressivo; fa commenti brevi o a monosillabi; si distrae facilmente e all’improvviso si rivolge ad altri. Annuisce molto quando parliamo per farci fretta e, mentre ci ascolta, tenta di fare altre cose.
DUCKY: 4 - Quando gli diamo un consiglio, il falso amico non fa nemmeno lo sforzo di immedesimarsi nella nostra condizione, ma esordisce, con tono di biasimo o di accusa, raccontando come si sarebbe comportato lui o lei. Questo opportunista non manca di mortificarci e di farci sentire inferiori o in colpa per il nostro modo di agire.
ENZO: 5 – Quando si parla di un contrasto tra noi e qualcun altro, dà più spesso ragione agli altri che a noi.
DUCKY: Stiamo andando bene, ci manca solo il violino come sottofondo; ne abbiamo da dire…ora tocca a me.
6 - Ha sempre da dire la sua e ci interrompe spesso, quando stiamo parlando noi; magari con osservazioni banali e non pertinenti.
ENZO: 7 - Il falso amico ci blocca anche se parliamo di qualcosa di importante, dicendo che deve andare mostrandoci così di non avere nessun riguardo nei nostri confronti.
DUCKY: 8 - Quest’opportunista ci telefona in genere per chiedere un favore.
ENZO: 9 – Si fa sentire quando è solo; in genere in quelle occasioni si mostra più interessato a noi, chiedendoci come stiamo e altro; per es. nel periodo estivo o quando è stato lasciato dal partner.
DUCKY: 10 – A volte fa un piccolo favore per poi avere l’opportunità di chiederne uno più importante.
ENZO: 11 – Il più delle volte ha sempre la scusa pronta per rifiutarsi di fare qualcosa.
DUCKY: 12 - Ci tocca fare sempre quello che vuole lui e non ricambia mai quando lo assecondiamo.
ENZO: Quanto a me ho finito, Duc.
DUCKY: Anch’io,
ENZO: Amici lettori, sperando che non sia uno solo, se vi accorgete che “l’amico” o “l’amica” che conoscete, non è 24 carati, non ci sono scusanti o attenuanti, lasciatelo, ve lo ripeto…LASCIATELO!!
DUCKY: Eh, sì, ‘quanno ce vo ce vo’, se non volete che il falso amico ci rida dietro…Enzuccio esimio…un altro caffettino super…te lo faccio io?!
ENZO: Non proprio, intanto “incigniamo” l’ultimo panettone che ci è rimasto. Che ne dici?
DUCKY: Enzo, mi permetti…solo per chiarezza e per rispetto al lettore…
ENZO: Che c’è?
DUCKY: ENZU’, chi non è campano “incigniamo” non lo capisce…quindi…
ENZO: Per carità, hai fatto bene a dirmelo…allora per chiarezza e rispetto tu ed io apriremo la scatola del panettone e ne mangeremo. Sempre per rispetto chiarisco che incignare sta per cominciare a usare o a consumare, battezzare, inaugurare qualcosa …che so…un abito, un paio di scarpe o altro.
DUCKY: Perfetto…e con un bel cappuccino andrà una meraviglia. Ora quo vadis?
ENZO: In cucina a preparare panettone e cappuccini.
DUCKY: Stai qui in poltrona, ho detto che preparo io.
ENZO: Sai, Ducky, ti voglio tanto bene!
DUCKY: Perché ti faccio i cappuccini?
ENZO: Stupido, per quello che sei e …per come sei…con tutti i difetti che hai.
DUCKY: Lo so, anch’io vivo e …”amo le tue stesso cose”: io e te siamo come due gocce d’acqua.
ENZO: Siamo uguali, simili e amichevolissimiii!!
DUCKY: Ue’ non gridare, cretino, se no disturbiamo la coppia del piano di sopra, quelli cominciano a dimenarsi e a miagolare nella fascia oraria dalle 9.00 alle 10.00…che ora sono adesso?
ENZO: Le 9.00 precise!
DUCKY: E fra poco cominciano.
ENZO: Sia lodato l’amore, Duc!
DUCKY: Sempre sia lodato, Enzo!
Fine
Enzo
Annamaria... a dopo