Ed eccoci arrivati agli auguri, accompagnati da qualche riflessione. Ad iniziare è il nostro grande amico e scrittore, Enzo.
Visto in tv!
In un paese dell’Africa, alcuni
camion
scaricavano l’ammasso di rifiuti che portavano
nel cassone. Ho visto
correre gruppi di neri correre e
affondare le braccia tra i rifiuti. Uno di essi aveva trovato (credo) una mezza
focaccia o pizza e la guardava come se fosse stato un oggetto prezioso. Mi sono
vergognato di aver buttato due michette
nel contenitore della cucina, la sera prima.
Credetemi, al pianto mancavano le lacrime e la vergogna, come essere
umano, è aumentata.
Visto in tv!
Un cane sotterrato dall’inumano
padrone è stato salvato, pare da un vigile. E’ stato poi curato dal
veterinario. Aveva una zampa rotta. Come si è salvato? Aveva una radice del
naso poco fuori dal terreno che lo copriva completamente: è riuscito a
sopravvivere respirando con una sola radice del naso mezza lacerata. Ci sono animali e animali, ci sono uomini veri e uomini che non hanno il diritto di essere chiamati né uomini né animali.
Visto in realtà:
Mi stavo recando all’edicola.
All’improvviso ho visto in lontananza, sullo stesso mio marciapiede, un bastone
bianco che oscillava da destra a sinistra e viceversa. Mi sono avvicinato e mi sono
accorto che la donna aveva lo sguardo vuoto, dritto davanti, e faceva oscillare
quello che rappresentava il suo “strumento di guida”, il bastone bianco. Era
priva del senso più importante e utile.
Ho pensato ad una mia amica e al suo
patrimonio oculare costituito da due pupille d’inestimabile valore, Annamaria
Merluzzi che io affettuosamente chiamo O.B. alias Occhi Belli.
La morale c’è: cerchiamo di
comprendere, più che capire, quello di buono
che abbiamo perché altri esseri umani posseggono, forse per un cattivo
destino, molto meno di quanto possediamo noi.
UN AUGURIO DI FELICITA’ IN PARTICOLARE
A QUELLI CHE HANNO BISOGNO.
ALLE AMICHE CIUCCIOTTINE E ALLA LORO
FAMIGLIA
ENZO |
Grazie Enzo! Non potevi farmi complimento piu bello e condivido le tue riflessioni. Da donna e discreta cuoca ti suggerisco, per la prossima volta ,di utilizzare le due michette per un ottima torta "Torta paesana".Viene chiamata la torta dei poveri e arriva dal cuore della Brianza.
Eccoti la ricetta semplice e veloce con qualche informazione.Prima, però, ricambio con affetto l'augurio di un Buon Natale, esteso anche a Nobilina, tua moglie, e tutta la tua famiglia.
Come ho già accennato, la torta paesana, è un dolce semplice, fatto con ingredienti poveri e genuini ed è originario della Brianza, la zona compresa tra Milano Nord e il lago di Como. Anticamente veniva realizzata con quel poco che si aveva in dispensa, specialmente gli avanzi di pane prima bagnati nel latte e poi impastati con il cacao, amaretti o altri biscotti secchi, uvetta e pinoli. Dopo la cottura, questa squisita torta si presenta croccante all’esterno e morbida e umida all’interno, inoltre può essere conservata anche per 2-3 giorni a temperatura ambiente. Un’ altra ricetta simile per sfruttare in modo goloso il pane raffermo è la classica Torta di Pane, ideale anche per una piacevole prima colazione.
Secondo tradizione, questa torta veniva infornata dalle massaie del posto alla vigilia delle tipiche feste patronali di paese, dalle quali deriva il suo nome. Solitamente si cucinava con l’aggiunta del Liquore D’ Anice perche’ in passato il pane riciclato era proprio aromatizzato all’ anice, ovvero il pane mangiato durante le festività dedicate ai morti. Tutt’ora, infatti ,capita spesso che questo dolce venga realizzato dalle panetterie e pasticcerie proprio nel mese di novembre.
Torta Paesana |
Ingredienti:
100 gr di cacao amaro in polvere
130 gr di amaretti1 lt di latte
320 gr di pane raffermo
120 gr di pinoli
2 uova
80 gr di uvetta
130 gr di zucchero
Preparazione
Pongo in una ciotola il pane raffermo tagliato a tocchetti versando il latte caldo. Lascio in ammollo i pezzetti di pane nel latte per una notte intera. L'indomani faccio un trito di biscotti amaretti insieme al cacao amaro in polvere. Metto in ammollo anche l'uvetta in un bicchiere con acqua calda e un goccio di rum o liquore di amaretto. Con una forchetta riduco il pane ormai morbido in poltiglia e unisco anche gli amaretti, ridotti in farina, con il cacao e le uova poi aggiungo lo zucchero, i pinoli e l'uvetta ben strizzata e amalgamo per bene tutti gli ingredienti tra loro.
Verso il composto ottenuto in una tortiera e inforno a 190° per circa 1 ora. La torta dopo la cottura dovrà raffreddare a lungo prima di essere gustata e come detto prima , diventa ancora piu' buona nei giorni seguenti.
Annamaria... a dopo
Auguri a Enzo e alla sua famiglia. Auguri ad Annamaria e a tutti voi. Auguri. Speriamo che si vada man mano verso un mondo migliore. Crediamoci.
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