DONNE IN POLITICA: M. CARMELA LANZETTA

M.CARMELA LANZETTA

Il suo nome aveva attirato le attenzioni dei media perché, da sindaco, aveva subito minacce e intimidazioni gravi dalla mafia: si tratta di Maria Carmela Lanzetta, primo cittadino di Monasterace. Ci fa piacere comunicare la notizia a tutte le donne che ci seguono e che credono nella politica vera e nella legalità che recentemente la Lanzetta ha ricevuto per il suo impegno civile un premio a Montalcino. Si tratta del premio Casato Prime Donne 2012 e che il segno delle sue parole rimarrà per sempre nei vigneti di Brunello della zona. Così ha scritto Maria Carmela Lanzetta per la consegna del premio: “I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline toscane. Viaggiare nella loro prospettiva infinita e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana”. Il messaggio si accompagna ad un’opera d’arte, una riproduzione di metallo di un bue chianino creata sul promontorio dall’artista Marco Pignattai e intitolata in onore del sindaco coraggioso “Ardita”. Lanzetta è un vero esempio per le donne in politica e non solo. Fa specie infatti che questo sindaco, realmente minacciato dalla mafia, abbia deciso di rimanere al suo posto pur avendo perso il proprio luogo di lavoro e che invece altre donne in politica,

RENATA POLVERINI

 come Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio, abbia addirittura preteso l’intero reparto di un ospedale (il Sant’Andrea di Roma) in cui era ricoverata per un’operazione chirurgica. Forse la vita della Polverini era tanto in pericolo? Chissà. Ci fa piacere invece che il vero coraggio di donne in politica come la Lanzetta, che si fanno in quattro per i propri cittadini e per far quadrare i magri bilanci locali, eroi loro malgrado e del quotidiano che rischiano davvero la vita tutti i giorni non si facciano intimidire e diventino un esempio di impegno civile. Anche senza riservare un ospedale intero ogni volta che stanno male.

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