Guardate la foto di questa povera bambina indifesa e ditemi se non viene voglia di "spaccare il mondo"! Le bestie , tra loro, si rispettano molto più degli umani.
Come dice Tristan Bernard
- Due cose mi sorprendono, l'intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini-
La triste morte di Ilham Mahdi Shui al-Asi dovrebbe portare a riflettere. Ilham era una bambina di dodici anni, promessa sposa ad un uomo di trenta. L'uomo aveva sposato la piccola dopo aver ceduto la sorella ai famigliari della vittima. Un possibile, e 'comune' matrinonio di scambio, dunque. Ma lo scioccante epilogo vede la piccola Ilham ricoverata all'ospedale al-Thawra, (ci troviamo a nella provincia settentrionale di Hajjah, Yemen) solamente tre giorni dopo aver convolato a nozze. Il motivo? Un'emorragia vaginale, cominciata la prima notte dello sposalizio che, non essendo stata curata, ha provocato la morte della bambina. Il quotidiano 'Yemen Observer' parla di una "brutale aggressione sessuale". Arwa al Rabie, la dottoressa che ha seguito la piccola Ilham, secondo quanto riportato dal giornale, sostiene che la vittima sia morta dissanguata, martedì scorso, perchè non è stata curata in tempo. A Sanaa si discuteva una possibile legge che vieti il matrimonio a ragazze con meno di 17 anni. A questa proposta parlamentare si oppongono fermamente i gruppi islamici, ritenendo che sia un provvedimento contro la Sharia, la legge islamica. La legge, a tutela delle bambine, era infatti stata già approvata a febbraio dello scorso anno, ma poi bloccata da alcuni deputati, che l'avevano definita 'anti-islamica'. Migliaia di donne invece erano scese in piazza a manifestare affinchè la legge venisse approvata. Sperando infatti che possano non esistere più 'martiri' dalla giovinezza negata.
fonte: ilcannocchiale
SPOSA BAMBINA |
La notizia è emersa grazie a “Forum al-Shaqaiq” una organizzazione per la difesa dei Diritti Umani yemenita che ha denunciato il fatto avvenuto il 29-marzo-2010 e indicando la piccola Ilham come una “martire dei matrimoni combinati”.
Ogni anno, nel silenzio più assoluto, muoiono centinaia di bambine come è morta la piccola Ilham Mahdi Shui al-Asi, una strage di innocenti che va fermata a tutti i costi. E se qualcuno pensa che queste cose avvengono solo nei Paesi islamici si sbaglia di grosso. Queste usanze sono ben radicate anche in occidente, importate dagli uomini musulmani. E se in occidente la legge in teoria punisce questi veri e propri atti di pedofilia, in pratica tutti i Governi (nessuno escluso) tollerano quelle che vengono chiamate “usanze religiose”. La regola è “non interferire”.
Invece è ora di interferire, è ora di intervenire per liberare queste bambine da una legge medioevale che le costringe ad atti che definire contro natura è dir poco. Si inizi a intervenire seriamente in occidente senza paura di “interferire nelle usanze religiose”, non c’è niente di religioso in tutto questo. C’è solo la porcheria di uomini che andrebbero chiamati senza indugio con il loro nome: maiali. Almeno lo si faccia in occidente perché farlo nei paesi islamici sarà problematico, anche se qualcosa bisogna pur fare per interrompere questa strage di innocenti. Si inizi, per esempio, con il finanziare i movimenti femministi nei Paesi islamici. Si continui poi con forti pressioni internazionali sui Governi affinché introducano leggi a tutela della donne minorenni e contro i matrimoni combinati. In occidente si punisca severamente chi si macchia di questi orrendi crimini e, soprattutto, si rendano le donne musulmane consapevoli dei loro Diritti affinché si ribellino alla misoginia degli uomini musulmani.
E se qualcuno si fosse chiesto del perché l’Islam tace sugli scandali pedofili che stanno investendo la Chiesa cattolica, ora lo sa.
Dovrebbe essere chiaro che la difesa dei diritti umani è parte integrante della missione della Chiesa nel mondo. Così la Chiesa non può tacere quando i diritti che vengono da Dio sono violati e calpestati. Questi diritti prevalgono su ogni divisione di razza, tribù, colore della pelle, credo religioso e sesso!
Annamaria... a dopo
Incredulità, ira, desiderio di fare qualcosa per impedire questo sconcio. Intervenga la Civiltà in tutte le sue sfaccettature.
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