mercoledì 25 luglio 2012

MATTEO ARMELLINI: L'operaio morto vale solo 2.000 euro?




Dal corriere.it
IL «RISARCIMENTO» - Martedì la madre di Matteo Armellini, il tecnico di 32 anni morto nel marzo scorso a Reggio Calabria mentre stava aiutando a montare il palco per un concerto di Laura Pausini, aveva denunciato che per l'Inail la cifra spettante a rimborso era di appena 1936,80 euro. E dall'Istituto nazionale di assicurazione per gli infortuni sul lavoro avevano parlato solo di un anticipo, precisando però che la cifra totale, vista «la retribuzione molto bassa del ragazzo», non sarà di molto superiore. E allora scende in campo il web «sperando di raggranellare quanto basta per consentire alla madre di Matteo di buttare in faccia allo Stato questo vergognoso obolo».




LA RACCOLTA - In collaorazione con don Paolo Farinella, il prete genovese «di frontiera», il blog «Il Tafano» di Antonio Crea propone una raccolta fondi attraverso un mezzo moderno come paypal, il sistema di pagamento online. L'estratto conto dedicato alla raccolta verrà inviato ogni due giorni a don Farinella che si fa garante dell'invio delle somme a Paola Armellini. Il blog sottolinea come Armellini avrebbe dovuto, per legge, lavorare almeno fino ai 67 anni, cioè altri 7.700 giorni, e arriva a quantificare la paga oraria stimata da quell'assegno dell'Inail: 0,032 € all'ora.


Questa l'avvilente notizia , oltre al dolore di una madre per un figlio morto in giovane età , dopo i sacrifici per farlo laureare.
L'INAIL,  ha  applicato le leggi e ha risarcito il povero ragazzo (anche se dicono che i 2000 euro è solo un anticipo) secondo le tabelle vigenti. Chi deve pagare e molto di più sono gli organizzatori del concerto e la ditta che l'ha fatto lavorare.
Occhio ,però ,che gli organizzatori del concerto e chi l'ha fatto lavorare son capaci di dichiarare, rigirando la frittata, che Matteo era li ma non doveva esserci e intentare una causa in quanto il suo turno di lavoro non era iniziato...ecco in che paese viviamo. 
Aggiungo anche che l'INAIL, paga ai superstiti una rendita che si basa sulla retribuzione annua. Però, i superstiti certi sono il coniuge e i figli, tutti gli altri come genitori conviventi devono dimostrare che contribuiva al loro mantenimento.
Purtroppo l'indignazione ormai serve a ben poco e CHE NESSUNO SI SENTA ASSOLTO DA QUESTE MORTI: cantante,artista, organizzatore...


Annamaria... a dopo




2 commenti:

  1. La frase finale dà il senso del tutto: Nessuno si senta assolto da queste morti.

    RispondiElimina
  2. Questi argomenti lasciano sgomenti, non ci sono parole da aggiungere. E' vero nessun si senta assolta da queste morti.
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Pausini,
    forse solo NO COMMENT direbbe.
    Anna B.

    RispondiElimina